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PubblicatoGilda Gabriella Grimaldi Modificato 8 anni fa
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Intolleranze alimentari: test da non usare perché non validati Pulse test o test di provocazione/neutralizzazione sottocutanea e sottolinguale Misura dell’attività elettrica cutanea o elettroagopuntura (EAV test) kinesologia applicata (Vega test, Sarm-test, Biostrengt test) Biorisonanza ALCAT test Test di citotossicità (Cytotoxicity test) Test chemiotattico per i neutrofili (Neutrophil Chemotactic Assay) Analisi del capello Iridologia Kniker WT da Marcel Dekker “Food hypersensitivity and adverse reactions”, p. 165, N.Y. 1999 Ortolani C. et al. Allergy 54,27 1999 Condemi JJ Unproved diagnostic and therapeutic procedures, In: Metcalfe et al. “Food allergy” USA, 1977 p.541 Terr AI da Marcel Dekker “Food hypersensitivity and adverse reactions”, p. 409, N.Y. 1999
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Discussione. 1 La maggioranza di questi test hanno decenni di vita ed hanno già avuto risposte (negative) già da parecchi anni relativamente la loro attendibilità. Questo è un fenomeno certamente strano ed in controtendenza con la Medicina Tradizionale nella quale si privilegia, talvolta anche esasperatamente, la ricerca dell'indagine più recente nell'ottica di un progresso diagnostico. Un altro elemento di riflessione è che gran parte degli studi (favorevoli) vengono da medici non specialisti, talvolta cultori della medicina non convenzionale, che sono pertanto privi di una cultura specifica della branca. I presupposti razionali, pur accattivanti dal punto di vista filosofico, non sono mai chiaramente dimostrati sul piano scientifico e pertanto viene a mancare un sicuro razionale al test. Da Rivista di Immunologia ed allergologia pediatrica, Senna G, Bonadonna P. et al. dicembre 2004 pg-6-9
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Discussione. 2 Ma l'aspetto più preoccupante è rappresentato dalle possibili conseguenze dell'abuso e dell'adeguamento di questo tipo di diagnostica. In età pediatrica infatti è stato documentato un deficit nella crescita in bambini erroneamente ritenuti allergici ad alimenti e che erano stati sottoposti ad inutili restrizioni dietetiche. Nell'adulto deve essere attentamente considerata la rilevanza che i risultati di questi test impongono sulla vita di relazione o sulla qualità di vita; sovente questi soggetti sono costretti a diete incongrue per periodi molto lunghi ed è resa quasi impossibile una normale vita sociale. Ancor più subdolo, e potenzialmente più grave, è il rischio di un ritardo diagnostico. Da Rivista di Immunologia ed allergologia pediatrica, Senna G, Bonadonna P. et al. dicembre 2004 pg-6-9
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