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PubblicatoSara Guidi Modificato 8 anni fa
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Gli Stati sabaudi e TORINO dal 1559 (pace di Cateau Cambrésis) al 1748 (pace di Aquisgrana)
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1559 pace di Cateau Cambresis Dominio della Spagna in Italia Emanuele Filiberto, duca di Savoia (vincitore di S.Quintino,1557 per conto del Re di Spagna Filippo II) torna in possesso del Ducato 1563 Emanuele Filiberto sposta la capitale da Chambery a Torino (inizia la costruzione della Cittadella)
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IL MASTIO DELLA CITTADELLA
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Carlo Emanuele I (Duca dal 1580 al 1630) 1601 (pace di Lione) ottiene il Marchesato di Saluzzo e cede territori alla Francia in Savoia. Tenta (I e II guerra per Mantova, Valtellina) di impadronirsi del Monferrato: sconfitto a Susa (1629) deve cedere alla Francia Pinerolo e Saluzzo. I ampliamento di Torino: Piazza Reale (oggi S.Carlo). Inizio costruzione di Palazzo Reale.
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PALAZZO REALE
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Le “Madame reali” e il predominio francese Nel resto del XVII sec. l’influenza francese è rafforzata dai lunghi periodi di reggenza (a causa della minore età degli eredi al Ducato) di due Regine - Madri strettamente imparentate con i Re di Francia. La prima, Maria Cristina di Borbone, madre di Carlo Emanuele II, reggente dal 1638 al 1648 e molto influente sino alla sua morte nel 1663, affronta e sconfigge la rivolta filospagnola dei “principisti” (Tommaso di Savoia - Carignano). La seconda, Maria Giovanna di Savoia - Nemours, madre di Vittorio Amedeo II, è reggente dal 1675 al 1684.
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Nonostante le difficoltà del ducato, vengono avviati progetti urbanistici ed edilizi ambiziosi: - il secondo ampliamento (via Po) - la Reggia di Venaria (1659, A. Castellamonte) - le opere di Guarini: la cappella della Sindone; la chiesa di S. Lorenzo Palazzo Carignano
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La reggia di Venaria
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La Cappella della Sindone
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SAN LORENZO
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PALAZZO CARIGNANO
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Vittorio Amedeo II Dopo essersi liberato della tutela materna, deve sottostare a lungo alla volontà di Luigi XIV, il Re Sole. Inizia la guerra di successione spagnola a fianco della Francia, ma nel 1703 si allea con Austria e Inghilterra. La sconfitta francese all’assedio di Torino, 1706, (grazie anche all’esercito Austriaco comandato dal cugino Eugenio di Savoia - Soissons) gli consente di ottenere sostanziosi vantaggi al termine della guerra (1714). Il titolo regale (di Sicilia, cambiato poi con quello di Sardegna) il Monferrato, la Lomellina, Alessandria e soprattutto la definitiva liberazione dalla tutela francese.
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Vittorio Amedeo II nomina “architetto reale ” Filippo Juvarra terzo ampliamento della città (quartieri militari); Facciata di Palazzo Madama; interni di Palazzo Reale; ristrutturazione di Venaria; basilica di Superga; palazzina di caccia di Stupinigi; diverse altre opere a Torino.
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Palazzo Madama
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Interni di Palazzo Reale
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La basilica di Superga
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La palazzina di caccia di Stupinigi
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Interni della palazzina di Stupinigi
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Carlo Emanuele III (1730 -1771) Nel 1730 V.A. II abdica a favore del figlio, poi ci ripensa, ma il figlio lo fa imprigionare. C.E. III prosegue la politica di mutevoli alleanze del padre grazie alla quale: con la guerra di successione polacca (1733/38) ottiene Novara e Tortona; con la guerra di successione austriaca (1740/48) ottiene l’alto novarese (confine al Ticino) e l’Oltrepò pavese (Voghera e Vigevano).
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