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11 Sociologia economica del welfare Piera Rella – 3 marzo 2016  corso di laurea in Programmazione Gestione e Valutazione dei Servizi Sociali PROSS- I.

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1 11 Sociologia economica del welfare Piera Rella – 3 marzo 2016  corso di laurea in Programmazione Gestione e Valutazione dei Servizi Sociali PROSS- I anno  12 crediti formativi (6 Rella + 6 Accorinti sul welfare locale) – gruppo disciplinare SPS/09  Dal 2 marzo al 26 maggio Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche E-mail: piera.rella@uniroma1.itpiera.rella@uniroma1.it Ricevimento stanza B12 dopo la lezione di giovedì

2 2 indice Definizioni disciplinari Processo di modernizzazione / industrializzazione Le onde lunghe dello sviluppo capitalistico Taylorismo,fordismo, post-fordismo Che significa sviluppo Dialettica locale globale

3 33 sociologia significa a)Societas + logos termine introdotto da Comte nel 1824 b)Descrizioni e interpretazioni generalizzanti dei fenomeni sociali erano comuni alla fine del ‘700 (Montesquieu, Touqueville, Smith). Spunti sociologici si trovano anche nella letteratura, filosofia, storia precedenti ma in modo non sistematico c)scienza sociale come l’economia e la politologia

4 44 La sociologia è una scienza sociale assoggettata a rigorosi procedimenti scientifici come l’economia e la politologia ha aspetti a) teorici (validazione/confutazione di modelli teorici relativi a una formazione sociale o a una parte della società (ad es. organizzazione) e loro trasformazioni nel tempo e nello spazio b) empirici (validazione/confutazione di un’ipotesi tramite dati statistici e o ricerca sul campo)

5 55 Articolazione della sociologia Generale sociologie specifiche Rapporti di interdipendenza tra → individui, parti, settori, funzioni che costituiscono i sistemi sociali da cui nascono sociologie ancor più delimitate. agricoltura economia → organizzazione lavoro terziario

6 66 Contesto in cui comprendere le sociologie economiche modernizzazione/industrializzazione nascita e sviluppo società capitalistica  lungo e complesso processo storico socio-economico geografico    uscita feudalesimo trasformaz proprietà materie prime colonie proletariato/borghesia. urbanizzazione migrazioni

7 77 Onde lunghe di industrializzazione (Pacey, cit. in A.Negri, Il lavoro nel Novecento,1988)  I (1760-70) Nuove tecnologie manifattura tessile in GB  II (1820-29) Ferrovie e altre tecnologie meccaniche in Europa  III (1870-80) Nasce industria elettrica in Germania e Usa e poi si sviluppa Industria elettrica pesante nel periodo 1890-1914.  IV (1930-40) Tecnologie elettroniche. Crescita rapida nel periodo 1945-70 in Usa.  V (1970- ) Componenti microelettroniche in Giappone e California  VI ( inizio XXI sec) Biotecnologie e/o green economy?

8 88 3 FASI e 2 RIVOLUZIONI ( Graziani e Nassisi (a cura di), L'economia mondiale in trasformazione1998  1° Dalla manifattura alla macchinofattura (I e II onda lunga → sostituzione del lavoro muscolare con le macchine  2°Organizzazione Taylorista del lavoro e fordismo (III e IV onda lunga)  3°Accumulazione allargata territoriale : riconquista del controllo sul lavoro e abbondante esercito internazionale di riserva (V e VI onda lunga) 2 sole rivoluzioni:  A=1° Rivoluzione industriale (I e II onda, ma anche III)  B Incorporazione dell'informazione e dell'intelligenza computerizzata nei sistemi di produzione e nelle macchine (, IV,V e VI onda)

9 9 Sapete la differenza tra Taylorismo e fordismo?

10 10  L’ing. Taylor all’inizio del ‘900 progetta un nuovo modo di produzione, basato sull’estrema divisione del lavoro  Ford capisce che le auto che produce devono poterle acquistare anche i suoi operai → fordismo = sistema produttivo in cui il surplus va in parte a chi lavora (migliori retribuzioni, pensioni, indennità di malattia)

11 11 Il capitalismo va avanti in maniera non lineare e il welfare ne è influenzato  Il welfare nasce dall’alto (sovrani o imprenditori illuminati, benefattori) e dal basso (rivolte, movimenti sociali, lotte di classe)  Si afferma nei periodi di espansione economica, ma spesso nasce per uscire dalla povertà generata dalla guerra e per contrastare cicli economici avversi (dalla grande crisi del ’29)

12 12 La fase attuale appare a noi occidentali solo come crisi  Siamo in una fase di industrializzazione?  O di de-industrializzazione?  Che ne pensate?  La crisi attuale di che tipo è? Dove ci porta?  Avete sentito parlare di finanzcapitalismo?

13 13 Un mondo sempre più industrializzato, ma in modo diverso che nel periodo fordista  Se consideriamo l’intero mondo non ci sono mai stati tanti addetti all’industria grazie ai paesi del BRICS in cui i lavoratori del settore industriale sono cresciuti enormemente  Ma ormai il terziario è il settore prevalente nei paesi di più vecchia industrializzazione con alle spalle 2 secoli di industrializzazione

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15 15 Che significa sviluppo Sviluppo di un'espressione. matematica  esecuzione per arrivare ad un risultato  di un organismo  accrescimento, ma anche invecchiamento  dalla nascita alla morte  di un'economia  crescita della produttività, dell'accumulazione del capitale e del reddito pro- capite  di una società  cambiamento, mutamento conseguente allo sviluppo economico che incide sulla struttura sociale

16 16 Sviluppo nel XIX sec.  per i filosofi = Miglioramento del genere umano  per le elite politiche = ingegneria sociale per espandere le industrie, regolando gli esiti sociali disgregativi della trasformazione delle campagne   recinzioni terre comuni   espulsione contadini verso le città

17 17 breve storia in 5 fasi (da Gallino L., Dizionario di sociologia,Utet 1993 ) 1.. XIX sec. Sviluppo delle società europee avanzate  sociologia del capitalismo  formazione del mercato, dell'impresa e dello spirito imprenditoriale  dagli stadi di sviluppo dell'economia storicista alla sociologia di Sombart e Weber attenta ai fattori culturali che favoriscono l'imprenditorialità e il razionalismo e agli effetti della crescita capitalistica 2.. Dopo la II guerra mondiale nascono molti nuovi stati indipendenti in territori ex-coloniali  sottosviluppo, aiuti Usa, invito ai sociologi a comprendere gli ostacoli sociali allo sviluppo  progetto sviluppo 3.. Anni '50 e '60Attenzione marxista dalle strutture interne ai rapporti coi paesi neo-colonialisti: da Baran (1957) a Gunder Frank (1967)  sottosviluppo della sociologia  i paesi "sottosviluppati" hanno subito il colonialismo e reso possibile lo sviluppo dell'Europa e quindi degli Usa  imperialismo o dipendenza ?

18 18 Segue fasi di sviluppo 4. Anni '70: percezione differenze e affinamento analisi: paesi in via di sviluppo in via di sottosviluppo, con Opec, Brasile e le 4 tigri in Asia, problemi di fame ed epidemie compresenza di + modi di produz. clientele, elite  tra paesiche mediano gli  all'interno di ciascun paese scambi economici 5. Anni '90: tracollo II mondo (a parte Cina, Corea, Cuba)  ampliamento della semiperiferia  progetto globalizzazione  sviluppo attraverso il mercato

19 19 Globalizzazione = partecipazione di successo all'economia mondiale secondo la BM  Non è un processo naturale, inevitabile  Riguarda solo 1/5 della popolazione mondiale  La sua gestione pratica è affidata all'OMC (o Wto) al Gats (General Agreement Trade and Services) e al Trips (accordo di tutela della proprietà intellettuale)  La sua gestione politica è iniziata ufficialmente negli anni '80 col G7  Ci sono contrasti interni al G7: i NIC esaltati per  attenuare il nazionalismo giapponese  per evitare immigrazione in Giappone  E' maturato sulla scia del collasso del II mondo

20 20 Il globalismo a quale sviluppo punta? + efficienza economica- Giustizia sociale +Sfruttamento delle risorse- Attenzione alla sostenibilità ecologica  World Economic Forum(World social forum)  Elite globali(Movimenti alternativi) Si respinge la teoria economica di Ricardo del vantaggio comparato  la prosperità economica deriva dalla specializzazione di ciascun paese nell'esportazione di ciò che sa meglio fare Si passa dallo sviluppismo  " impara dall'Occidente e colma il divario con esso"  Al globalismo  " trova la tua nicchia nel mercato globale"  efficienze di breve termine a spese del contratto sociale.

21 21 La globalizzazione prevede un unico processo di ristrutturazione globale  articolato in 4 dimensioni:. Spostamento forzato delle popolazioni. Informalizzazione/marginalizzazione. Crisi di legittimità delle organizzazioni statali. Instabilità finanziaria

22 22 A Sen Lo sviluppo è libertà, Mondadori 1999 la libertà individuale è delimitata e vincolata dai percorsi sociali, politici ed economici  va vista come impegno sociale (libertà è partecipazione, democrazia) lo sviluppo per Sen è processo di espansione delle libertà reali  crescita PNL  va eliminata non solo la povertà, ma anche le altre forme di illibertà  approccio libertario non liberista

23 23 La dialettica locale/ globale (Sebastiani, La politica delle città, 2007  Economia, politica, società e cultura diventano sempre più globali  Le realtà locali non perdono di significato  Ai fenomeni di disembedding (allontanamento delle relazioni sociali da luoghi fisicamente e storicamente determinati a favore di relazioni online) si contrappone il re-embedding in luoghi come le città dove i flussi virtuali si rimaterializzano a misura dell’individuo ↙ locale è il luogo delle relazioni faccia a faccia rispetto al non luogo dei flussi

24 24 La scuola di Chicago (anni ’20)  Approccio ecologico. La città si trasforma con processi di invasione e successione ad es l’arrivo di nuovi cittadini che spiazzano i precedenti, costringendoli ad allontanarsi → modello a anelli concentrici di Park, Burgess e McKenzie → dal centro, luogo degli affari, ma anche di case fatiscenti, alle residenze dei lavoratori delle classi inferiori, ai sobborghi con le villette del ceto medio alto  Tale approccio tende a sottovalutare progettazione e pianificazione consapevoli e si adatta poco alla realtà europea, ma ha il pregio del metodo di studio  Urbanesimo come modo di vita di Wirth si avvicina all’approccio ecologico, ma ha il limite di esagerare l’aspetto negativo dell’anonimato urbano

25 25 Dal dibattito fine ‘800 sull’antitesi tra società tradizionale e moderna, a cui corrisponde la contrapposizione rurale / industriale, nasce C. Tradizione europea → Città luogo in cui emergono i caratteri socio culturali della modernità O meglio le diverse sociologie nazionali o sulla base di diversi ambiti linguistici:  SU francofona anni ’60 e ’70 consolida un filone critico marxista, che influenzerà la Political Economy Usa attenta alle disuguaglianze  Studi sulle tre Italie (Bagnasco)


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