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1 Sociologia dell’organizzazione: Philip Selznick Dr. Emmanuele Pavolini.

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Presentazione sul tema: "1 Sociologia dell’organizzazione: Philip Selznick Dr. Emmanuele Pavolini."— Transcript della presentazione:

1 1 Sociologia dell’organizzazione: Philip Selznick Dr. Emmanuele Pavolini

2 2 Selznick e Michels Michels: “legge ferrea dell’oligarchia” La complessità burocratica porta con sé il formarsi di una classe di funzionari di professione che introduce una “tirannia dei mezzi sui fini” Selznick: adattamento di una organizzazione all’ambiente esterno per sopravvivere l’origine del processo degenerativo di M. si trova nei costi di adattamento di una organizzazione all’ambiente esterno per sopravvivere

3 3 Il processo degenerativo: lo studio empirico Periodo Periodo: primi anni ‘40 Luogo Luogo: USA, TVA La TVA è un ente pubblico creato per: - realizzare molte infrastrutture - migliorare condizioni di vita popolazione La TVA ha autonomia di impresa privata ma fondi e copertura di azienda pubblica

4 4 L’implementazione della TVA: i problemi Forte opposizione parte degli enti locali e dei proprietari terrieri “L’ente deve adattarsi non tanto alla popolazione in genere quanto alle istituzioni esistenti” La società locale non è omogenea ed esprime interessi plurimi e contrastanti Problemi legati alla definizione di: -“interessi della popolazione” istituzioni legate alla popolazione - “istituzioni legate alla popolazione”

5 5 Le scelte della TVA Per sopravvivere deve schierarsi con alcuni rispetto ad altri e sceglie i “poteri forti” locali, più rappresentati nelle istituzioni locali, rispetto ai ceti più deboli Tensioni fra orientamento originario della TVA e prassi concrete di lavoro fino al fallimento del “programma sociale” e la chiusura dell’organizzazione cooptazione Il ruolo delle forme di cooptazione nello spiegare quello che è successo

6 6 Cooptazione formale ed informale “Processo di assorbimento di nuovi elementi nella direzione o nella struttura che determinano la politica dell’organizzazione, come mezzo per prevenire minacce alla sua esistenza o stabilità” Due tipi di cooptazione: 1. Cooptazione formale 2. Cooptazione informale / sostanziale

7 7 La cooptazione formale Funzioni: allargare non la base decisionale, ma la base di consenso alle decisioni da prendere CF come risposta a situazioni di scarso o limitato consenso e legittimità Non avviene un vero e proprio trasferimento di potere decisionale Esempi: momenti di confronto pubblico; amministrazioni coloniali, consiglieri “aggiunti”

8 8 La cooptazione informale Funzioni: non allargare base di consenso, ma la base decisionale per fronteggiare minacce di specifiche forze esterne CF come risposta a situazioni di potenziale conflittualità elevata che vengono “smorzate” venendo “a patti” : inserimento di rappresentanti esterni nel CdA o recepimento istanze esterne Modalità: inserimento di rappresentanti esterni nel CdA o recepimento istanze esterne L’ideologia ufficiale dell’organizzazione entra in crisi

9 9 Perché la TVA fallisce? Adattamento e conservazione Selznick funzionalista Selznick funzionalista: gli imperativi funzionali 1. Le organizzazioni formali sono plasmate da “forze tangenziali” (interne à la Barnard ed esterne) con cui si devono “adattare” sopravvivere 2. L’organizzazione deve soddisfare alcuni bisogni fondamentali per sopravvivere: a. Sicurezza dei “confini” (fisici, politici, econ.) b. Stabilità linee di autorità e comunicazione c. Stabilità relazioni informali interne d. Continuità della politica e delle fonti definitorie e. Omogeneità immagine organizzazione (ruolo e significato)

10 10 Adattamento e conservazione 3. L’adattamento dell’organizzazione va esaminato in base al grado e al modo in cui vengono soddisfatti tali bisogni  L’adattamento crea sempre problemi e tensioni, visto che risponde a vincoli 4. Fonte rilevante di tensione: “recalcitranza dei mezzi in azione” (Org. come strumento indispensabile ma imperfetto) 5. Obiettivo analisi org.va: conseguenze inattese che scaturiscono dall’azione org.va

11 11 Pathos metafisico e leadership Gouldner: Selznick postula l’impossibilità di migliorare il livello organizzativo-politico partendo da presupposti metafisici (non dimostrabili) II Selznick (fine anni ’50): attenuazione del pessimismo Introduzione del concetto di leadership Introduzione differenza fra istituzione e organizzazione

12 12 Differenze fra organizzazione e istituzione ORGANIZZAZIONEISTITUZIONE DIRIGENZALEADERSHIP AMMINISTRAZIONEPOLITICA DECISIONI ED ESPERIENZE DI ROUTINEDECISIONI ED ESPERIENZE CRITICHE LOGICA DELL’EFFICENZADEFINIZIONE DEL CARATTERE ISTITUZIONALE DOMINIO DI TECNICHE DETERMINAZIONE DI SCOPI E INCORPORAZIONE DI VALORI SOPRAVVIVENZA ADATTIVA MODIFICAZIONE DELL’AMBIENTE E RAFFORZAMENTO DELL’ISTITUZIONE DEFINIZIONE AUTORITARIA DEI RUOLI RICERCA DEL CONSENSO SPONTANEO E RAGIONATO

13 13 Funzioni della leadership 1. Definizione mission ruolo istituzionale 1. Definizione della mission e del ruolo istituzionale 2. Incorporazione istituzionale mission (interiorizzazione scopi) 2. Incorporazione istituzionale della mission (interiorizzazione scopi) 3. Difesa integrità istituzionale identità di gruppo 3. Difesa dell’integrità istituzionale e dell’identità di gruppo 4. Composizione conflitti interni tramite mediazione e creazione consenso 4. Composizione dei conflitti interni tramite mediazione e creazione di consenso

14 14 Rischi della leadership 1. Fuga nella tecnologia 1. Fuga nella tecnologia: concentrazione eccessiva sui mezzi e scarsa focalizzazione sui fini 2. Opportunismo 2. Opportunismo: perseguimento vantaggi a breve termine e dimenticare disegno strategico e identità 3. Utopismo 3. Utopismo: eccessiva generalizzazione degli scopi e linee direttive prime di realismo


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