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"La condizionalità in agricoltura: principi, norme e applicazione” Laboratorio di consulenza partecipata Regione Puglia Assessorato alle Risorse Agroalimentari.

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Presentazione sul tema: ""La condizionalità in agricoltura: principi, norme e applicazione” Laboratorio di consulenza partecipata Regione Puglia Assessorato alle Risorse Agroalimentari."— Transcript della presentazione:

1 "La condizionalità in agricoltura: principi, norme e applicazione” Laboratorio di consulenza partecipata Regione Puglia Assessorato alle Risorse Agroalimentari Regione Puglia Servizi di Sviluppo Agricolo

2 Caso studio aziendale di … A cura di S.S.A. – U.P.A. LECCE

3 La metodologia adottata Il Gruppo di lavoro: S.S.A. – U.P.A. LECCE, Collegio P. A. – Bari, Collegio Agrot. – Bari, Ordine Agronomi – Bari, Ordine Agronomi – Brindisi, Coldiretti Lecce, Cofagricoltura Lecce. La scelta dell’azienda : Azienda media La metodologia di lavoro: Verifica in campo Il livello di conoscenza dell’imprenditore: Media

4 Le caratteristiche strutturali dell’azienda Nome: n° 1 Forma di conduzione: Coop. Agricola Ubicazione: Agro di Corigliano D’Otranto Estensione: Ha 17.00 Natura dei terreni: medio impasto, pianeggiante Metodo di coltivazione: ordinario Allevamenti: Strutture, macchine e attrezzature aziendali: utilizzo macchine extra aziendali Manodopera: esterna – braccianti agricoli OTD Servizi: vendita diretta ortaggi e frutta Titoli PAC: solo seminativi

5 Ripartizione delle superfici produttive Colturaha oliveto7 seminativi5 ortaggi2 agrumi1 vigneto1 tare1 TOTALE17 Annata agraria …

6 Punti di forza e di debolezza dell’azienda PUNTI DI FORZA Azienda formata da qualche anno con interesse a competere sul mercato Vendita diretta Presenza di un agronomo PUNTI DI DEBOLEZZA Utilizzo manodopera esterna Utilizzo macchine agricole extra aziendali

7 Norme sulla condizionalità da rispettare Criteri e normeObblighi per l’azienda Norna B 9 – immissione in commercio prodotti fitosanitari Utilizzo quaderno di campagna Norma 2.1 – gestione della stoppie Divieto di bruciare le stoppie Norma 4.3 – manutenzione degli oliveti Tecniche colturali che garantiscano l’equilibrato sviluppo vegetativo dell’oliveto secondo le consuetudini locali con obbligo di potatura almeno ogni 5 anni

8 Aspetti critici nell’applicazione delle norme a causa del costo elevato della manodopera la potatura potrà essere effettuata anche dopo 5 anni l’azienda deve dotarsi di un quaderno di campagna e gli operai addetti all’utilizzo dei fitofarmaci dovranno acquisire il relativo patentino

9 Considerazioni e proposte finali Il gruppo ha accolto positivamente la metodologia utilizzata durante l’intervento in campo Necessità ad avere altri incontri formativi


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