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III dom. di AVVENTO – C “Gaudete” III dom. di AVVENTO – C “Gaudete” Lc 3,10-18 «Rallegratevi sempre nel Signore… il Signore è vicino».

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Presentazione sul tema: "III dom. di AVVENTO – C “Gaudete” III dom. di AVVENTO – C “Gaudete” Lc 3,10-18 «Rallegratevi sempre nel Signore… il Signore è vicino»."— Transcript della presentazione:

1 III dom. di AVVENTO – C “Gaudete” III dom. di AVVENTO – C “Gaudete” Lc 3,10-18 «Rallegratevi sempre nel Signore… il Signore è vicino».

2 «Gaudete in Domino sempre… Dominus prope»! «Rallegratevi sempre nel Signore… il Signore è vicino» è l’annuncio di questa Terza Domenica di Avvento. Gioia per la venuta del Signore. Gioia per l’imminente incontro con lui nel suo Natale. Gioia per ogni cuore che attende di sperimentare il grande amore con il quale Dio ci ama. Gioia che vuole educare i nostri cuori allo stupore ed alla meraviglia della novità di Dio. Manda a noi il tuo Santo Spirito perché questa gioia non sia confusa con la tranquillità, con l’incoscienza o con l’indifferenza, ma nasca dalla certezza che Tu sei in mezzo a noi, ci ami e desideri che porti frutti di giustizia, di fraternità, di perdono. Insegnaci a conformare la nostra vita alla gioia vera! «Gaudete in Domino sempre… Dominus prope»! «Rallegratevi sempre nel Signore… il Signore è vicino» è l’annuncio di questa Terza Domenica di Avvento. Gioia per la venuta del Signore. Gioia per l’imminente incontro con lui nel suo Natale. Gioia per ogni cuore che attende di sperimentare il grande amore con il quale Dio ci ama. Gioia che vuole educare i nostri cuori allo stupore ed alla meraviglia della novità di Dio. Manda a noi il tuo Santo Spirito perché questa gioia non sia confusa con la tranquillità, con l’incoscienza o con l’indifferenza, ma nasca dalla certezza che Tu sei in mezzo a noi, ci ami e desideri che porti frutti di giustizia, di fraternità, di perdono. Insegnaci a conformare la nostra vita alla gioia vera!

3 uno che è più forte di me perper 10 Le folle lo interrogavano: “Che cosa dobbiamo fare?”. 11 Rispondeva: “Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto”. 12 Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare, e gli chiesero: “Maestro, che dobbiamo fare?”. 13 Ed egli disse loro: “Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato”. 14 Lo interrogavano anche alcuni soldati: “E noi che dobbiamo fare?”. Rispose: “Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno, contentatevi delle vostre paghe”. 15 Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo, 16 Giovanni rispose a tutti dicendo: “Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 17 Egli ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile”. 18 Con molte altre esortazioni annunziava al popolo buona novella la buona novella. uno che è più forte di me perper 10 Le folle lo interrogavano: “Che cosa dobbiamo fare?”. 11 Rispondeva: “Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto”. 12 Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare, e gli chiesero: “Maestro, che dobbiamo fare?”. 13 Ed egli disse loro: “Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato”. 14 Lo interrogavano anche alcuni soldati: “E noi che dobbiamo fare?”. Rispose: “Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno, contentatevi delle vostre paghe”. 15 Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo, 16 Giovanni rispose a tutti dicendo: “Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 17 Egli ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile”. 18 Con molte altre esortazioni annunziava al popolo buona novella la buona novella.

4 a) Missione del Battista che predica e battezza (v. 3). Luca privilegia la predicazione (v.3) che: chiede “frutti di conversione” (3,8); provoca domande (3, 10. 12. 14); sollecita al pentimento (vv. 7-9) confermato col gesto del Battesimo; presenta le condizioni per rendere concreta e personale (vv. 10-14) la “conoscenza della salvezza” (v. 1,77; 3,6). a) Missione del Battista che predica e battezza (v. 3). Luca privilegia la predicazione (v.3) che: chiede “frutti di conversione” (3,8); provoca domande (3, 10. 12. 14); sollecita al pentimento (vv. 7-9) confermato col gesto del Battesimo; presenta le condizioni per rendere concreta e personale (vv. 10-14) la “conoscenza della salvezza” (v. 1,77; 3,6).

5 b) Comunità/gruppo (Gv 1,19-23) che tende a riconoscere in Giovanni Battista il Messia atteso. v. 15: «…Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro…». uno che è più forte di me Giovanni Battista annuncia la venuta di «colui che è più forte» dicendo: “Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. b) Comunità/gruppo (Gv 1,19-23) che tende a riconoscere in Giovanni Battista il Messia atteso. v. 15: «…Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro…». uno che è più forte di me Giovanni Battista annuncia la venuta di «colui che è più forte» dicendo: “Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.

6 Quale è il M E S S A G G I O della predicazione di Giovanni? Quale è il M E S S A G G I O della predicazione di Giovanni? La salvezza è dono di Dio ma esige terreno accogliente… La salvezza è dono di Dio ma esige terreno accogliente…

7 Il testo è strutturato sull’alternanza domanda/risposta e sull’esigenza di rispondere alla domanda: “Che cosa dobbiamo fare?” (Cfr anche Atti 2,37; 22,10). * vv. 10-14 Tre gruppi chiedono consiglio per “vedere la salvezza di Dio” (v. 6). * vv. 10“Le folle…”: la salvezza è per tutti… proprio tutti, escluso nessuno! * vv. 12-14“pubblicani… alcuni soldati”: “categorie a rischio”- gruppi “particolari” con esigenze “particolari”. Il testo è strutturato sull’alternanza domanda/risposta e sull’esigenza di rispondere alla domanda: “Che cosa dobbiamo fare?” (Cfr anche Atti 2,37; 22,10). * vv. 10-14 Tre gruppi chiedono consiglio per “vedere la salvezza di Dio” (v. 6). * vv. 10“Le folle…”: la salvezza è per tutti… proprio tutti, escluso nessuno! * vv. 12-14“pubblicani… alcuni soldati”: “categorie a rischio”- gruppi “particolari” con esigenze “particolari”.

8 Proprio perché la SALVEZZA è per tutti (3,6), ci si prepara attraverso la “normalità” dei comportamenti nel quotidiano: * vv. 11-13a.14bi segni di rinnovamento riguardano l’amore per il prossimo. * v. 13b “ Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato”. * v. 14b“…contentatevi delle vostre paghe”. Proprio perché la SALVEZZA è per tutti (3,6), ci si prepara attraverso la “normalità” dei comportamenti nel quotidiano: * vv. 11-13a.14bi segni di rinnovamento riguardano l’amore per il prossimo. * v. 13b “ Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato”. * v. 14b“…contentatevi delle vostre paghe”.

9 Questa seconda parte (comune ai sinottici) viene ritoccata da Luca per la condizione particolare della sua comunità: bisognosa di fugare dubbi sulla identità di Giovanni, mira a cogliere le differenze tra il Battista e Gesù. Avviene così anche in Gv 1,24-26. Questa seconda parte (comune ai sinottici) viene ritoccata da Luca per la condizione particolare della sua comunità: bisognosa di fugare dubbi sulla identità di Giovanni, mira a cogliere le differenze tra il Battista e Gesù. Avviene così anche in Gv 1,24-26.

10 su Gesù: “…uno più forte di me”, “vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco” su Gesù: “…uno più forte di me”, “vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco” …al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali.

11 * v. 16a “…più forte…”. L’antica tradizione cristiana allude al Messia “più forte” nello scontro col male (Lc 11,22); in questo caso “più forte” di Giovanni perché figlio dell’Altissimo (Lc 1,32.35). * v. 16b Giovanni non si sente degno di prestargli servizio da schiavo. In Mt (3,11) e in Gv (1,27) equivale alla dichiarazione di NON usurpare i poteri e le funzioni di Gesù SPOSO e MESSIA (cf. Sal 60,10; Dt 25,9ss): sandali/scarpe = segno di possesso. * v. 16a “…più forte…”. L’antica tradizione cristiana allude al Messia “più forte” nello scontro col male (Lc 11,22); in questo caso “più forte” di Giovanni perché figlio dell’Altissimo (Lc 1,32.35). * v. 16b Giovanni non si sente degno di prestargli servizio da schiavo. In Mt (3,11) e in Gv (1,27) equivale alla dichiarazione di NON usurpare i poteri e le funzioni di Gesù SPOSO e MESSIA (cf. Sal 60,10; Dt 25,9ss): sandali/scarpe = segno di possesso.

12 * v. 17 Egli ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile”. Il VENTILABRO è simbolo del giudizio che il Messia eserciterà per “distinguere”: salvare/punire. buona novella * v. 18 Con molte altre esortazioni annunziava al popolo la buona novella. Annunziava = Evangelizzava: … c’è la funzione conclusiva del brano e il “passaggio del testimone” da Giovanni a Gesù. Il verbo è tipico della comunità apostolica: vuole mostrare che Giovanni non è profeta di sciagura, ma annunciatore della salvezza e autentico PRECURSORE del Vangelo. * v. 17 Egli ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile”. Il VENTILABRO è simbolo del giudizio che il Messia eserciterà per “distinguere”: salvare/punire. buona novella * v. 18 Con molte altre esortazioni annunziava al popolo la buona novella. Annunziava = Evangelizzava: … c’è la funzione conclusiva del brano e il “passaggio del testimone” da Giovanni a Gesù. Il verbo è tipico della comunità apostolica: vuole mostrare che Giovanni non è profeta di sciagura, ma annunciatore della salvezza e autentico PRECURSORE del Vangelo.

13 Preghiamo con Lc 3,10-18 Ecco Signore, anche noi oggi formuliamo la stessa domanda che hanno posto a Giovanni: Che cosa dobbiamo fare? Tu lo sai che non è facile cambiare… Cosi spesso noi ci limitiamo a restauri di facciata, a qualche intervento di poco conto. Ma non è questo quello che ci chiedi attraverso il tuo profeta, Giovanni il Battista. Così, tu ci solleciti di operare per una società più equa rinunciando a qualcosa che abbiamo, per dare a chi manca del necessario; ci chiedi di vivere nell’onestà, praticando la legalità, nel rispetto delle regole; Ecco Signore, anche noi oggi formuliamo la stessa domanda che hanno posto a Giovanni: Che cosa dobbiamo fare? Tu lo sai che non è facile cambiare… Cosi spesso noi ci limitiamo a restauri di facciata, a qualche intervento di poco conto. Ma non è questo quello che ci chiedi attraverso il tuo profeta, Giovanni il Battista. Così, tu ci solleciti di operare per una società più equa rinunciando a qualcosa che abbiamo, per dare a chi manca del necessario; ci chiedi di vivere nell’onestà, praticando la legalità, nel rispetto delle regole; ci chiedi di rinunciare alla violenza, alle estorsioni e alle pressioni, e di accontentarci di quello che abbiamo, senza voler vivere, a tutti i costi, al di sopra delle nostre possibilità. È una buona Novella, Signore, quella portata dal tuo profeta Giovanni, ma che non lascia le cose come stanno! Esige la decisione seria di cambiare la rotta della nostra esistenza, per volgerci verso Dio e il suo progetto d’amore. E’ difficile abbandonare il vecchio, Signore, ma se lo facciamo diventeremo cittadini del mondo nuovo che Tu stai preparando, amen. ci chiedi di rinunciare alla violenza, alle estorsioni e alle pressioni, e di accontentarci di quello che abbiamo, senza voler vivere, a tutti i costi, al di sopra delle nostre possibilità. È una buona Novella, Signore, quella portata dal tuo profeta Giovanni, ma che non lascia le cose come stanno! Esige la decisione seria di cambiare la rotta della nostra esistenza, per volgerci verso Dio e il suo progetto d’amore. E’ difficile abbandonare il vecchio, Signore, ma se lo facciamo diventeremo cittadini del mondo nuovo che Tu stai preparando, amen.


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