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15. La genesi della soluzione finale. La genesi della soluzione finale  Il 30 gennaio 1939 Hitler tiene un discorso al Reichstag: “Oggi voglio essere.

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1 15. La genesi della soluzione finale

2 La genesi della soluzione finale  Il 30 gennaio 1939 Hitler tiene un discorso al Reichstag: “Oggi voglio essere ancora una volta profeta: se il capitalismo ebraico internazionale in Europa e fuori di essa dovesse ancora una volta riuscire a gettare le nazioni in guerra, allora il risultato sarà non la bolscevizzazione della terra, ma la distruzione della razza ebraica in Europa”  Negli anni seguenti questa minaccia verrà più volte ripetuta

3 La genesi della soluzione finale  Nel linguaggio nazista questa distruzione assumerà il nome di “soluzione finale della questione ebraica”  Ma quando avvenne che il termine “soluzione finale” assunse il significato di eliminazione fisica degli ebrei?  il termine era usato da molto tempo nel linguaggio antisemita  i nazisti dopo il 1933 l’avevano usata in riferimento alla politica di  discriminazione, cacciata, persecuzione  dopo il 1938 si era radicalizzato e aveva preso il senso di “soluzione globale”  definitiva, complessiva

4 La genesi della soluzione finale  Acquistò un significato diverso nel 1941  documento del 31 luglio 1941  Hermann Göring, maresciallo del Reich, responsabile del piano quadriennale autorizza Haydrich a preparare I piani relativi alla soluzione della quyestione ebraica  documento p. 55  potrebbe sembrare un testo ancora ambiguo:  Il decreto del 1939 menzionato era relativo all’emigrazione  che si volesse passare da una emigrazione individuale a una deportazione forzata di massa?

5 La genesi della soluzione finale  In realtà  al momento dell’invasione dell’URSS (22 giugno 1941)  erano entrati in funzione  dunque, già addestrati da tempo  i “gruppi operativi delle SS”  con il compito di eliminare in massa gli ebrei  Dunque, il senso del documento deve essere altro  Inoltre, il 20 maggio l’Ufficio per la sicurezza di Heydrich aveva  mandato ai comandi di polizia un messaggio in cui si diceva di impedire  “una eventuale emigrazione di ebrei nei territori da noi occupati, in considerazionne della certezza di una prossima soluzione finale della questione ebraica”  Insomma, nel maggio 1941 l’emigrazione non era più sinonimo di soluzione finale

6 La genesi della soluzione finale  Ma quale era stato il momento in cui questa definizione prese il significato preciso di annientamento fisico sistematico degli ebrei?  Occorre guardare a due aspetti: a)evoluzione del razzismo radicale dei nazisti che trovò parallelamente espressione nel programma di eutanasia b)L’evoluzione dei progetti sulla soluzione finale

7 La genesi della soluzione finale 1.Eutanasia  nel 1933 i nazisti avevano introdotto una legge eugenetica:  inizialmente sterilizzazione volontaria, poi coatta  criteri?  capacità di fronte alle necessità della vita e della guerra  dunque il concetto del malato come individuo improduttivo:  lasciar vivere I parassiti – come sosteneva l’avvocato nazista Binding – significava sprecare le possibilità dei sani  l’esito di questo modo di ragionare fu il programma di eutanasia  applicato ai malati mentali o ai portatori di anomalie fisiche Poster di “Nuovo Popolo”, rivista mensile dell’Ufficio per a politica razziale del NSDAP (probabilmente 1938) "60,000 marchi è quanto questa persona sofferente per una malattia ereditaria costa alla comunità del Popolo durante la vita. Concittadini, è anche il vostro denaro”

8 La genesi della soluzione finale  Il decreto istitutivo del programma di eutanasia  simbolicamente datato 1° settembre 1939  l’avvio del conflitto  perché l’obiettivo dello stesso era proprio quello della purezza razziale Il dirigente del Reich Bouhler e il Dr. med. Brandt sono incaricati della responsabilità di ampliare la competenza di alcuni medici, indicati per nome, in modo che pazienti che, sulla base di un giudizio umano, siano considerati incurabili, si vedano garantita una morte pietosa dopo una diagnosi approfondita. — Adolf Hitler

9 La genesi della soluzione finale  Nel dicembre 1939 viene avviata una  campagna nei manicomi tedeschi  con una serie di questionari  e poi procedendo con la soppressione  la sorte dei malati ebrei è immediatamente segnata  gli ospedali cercano di cavarsela  alcuni genitori chiedono  la soppressione dei figli  ma molti si insospettiscono per le morti improvvise Dr. Karl Brandt, medico personale di Hitler e organizzatore dell’Azione T4 Philipp Bouhler, Capo del programma T4 Viktor Brack, organizzatore del programma T4 Il centro per l’eutanasia di Hartheim nel quale 18.000 persone furono uccise

10 La genesi della soluzione finale  Vengono investite le chiese, cattolica e protestanti, e ne emergono diverse condanne:  la più drammatica quella dell’arcivescovo cattolico von Galen che nell’agosto del 1941 denuncia in chiesa:  “guai a noi quando saremo vecchi e malati”  Contro le accuse i nazisti lanciano  una campagna di propaganda  un film  che sottolinea la tradizione degli antichi romani e dei germani  e insiste che l’uccisione è per pietà

11 La genesi della soluzione finale  Il programma verrà interrotto:  ha raggiunto l’obiettivo (Burleigh)?  La protesta del clero e dell’opinione pubblica fa pensare che il momento non è ancora maturo (Mosse)?  Certo, diversa reazione dell’opinione pubblica sulle voci di soluzione finale:  qui gruppo ristretto, manca il senso di insicurezza collettiva:  non tutti, ma una minoranza

12 La genesi della soluzione finale  Sta di fatto che nel programma di eutanasia  muoiono 70.000 persone  molti bambini e ragazzi  All’inizio sparano, poi i gas:  esattamente lo stesso metodo che verrà usato per gli ebrei  Anche il concetto è lo stesso:  vita indegna, improduttiva e degenerata (Lombroso)

13 La genesi della soluzione finale  Accanto al programma di soppressione, la promozione razziale ariana (Lebenborn):  selezione SS  cura delle madri razzialmente pure  rapporti sessuali SS  coloni tedeschi in zone slave: fattorie per il miglioramento della razza

14 La genesi della soluzione finale  E’ la stessa logica che verrà applicata agli ebrei, naturalmente con una variante:  criminali abituali ereditari, non riabilitabili (Lombroso, Gall)  sono i deliquenti  forza della mentalità popolare  il caso del film di propaganda “Suss l’ebreo”

15 La genesi della soluzione finale 2.Progetti sulla soluzione finale  Il punto di partenza è una lettera di Reinhard Heydrich, capo dell’Ufficio centrale per la sicurezza nazionale e della Gestapo, al ministro degli Esteri von Ribbentrop del 24 giugno 1940:  documento p. 56  il “progetto Madagascar”  l’idea di una deportazione in Africa, e in particolare nell’isola francese del Madagascar  è una vecchia idea della letteratura antisemita dell’800  ripresa da nazisti radicali come Julius Streicher o Alfred Rosemberg c  documento p. 58

16 La genesi della soluzione finale  Per alcune settimane nel 1940 l‘idea è coltivata molto seriamente:  sconfitta inglese  sconfitta francese  resistenze del Governatore della Polonia Franck ad accettare la deportazione  Si pensa a due ipotesi: a)espellere tutti gli ebrei b)distinguere tra quelli occidentali e orientali, tenendo questi ultimi come ostaggi  sempre il 24 giugno 1940  Adolf Eichmann  responsabile della Sezione IV B 4 dell’Ufficio centrale per la sicurezza nazionale diretto da Heydrich  viene incaricato di predisporre un piano di attuazione

17 La genesi della soluzione finale  Non si tratta di una normale emigrazione  ma dell’idea di un enorme campo di concentramento  preludio all’annientamento degli ebrei  Himmler, capo delle SS, dichiara nel maggio: “Io spero, grazie alla possibilità di una grande emigrazione di tutti gli ebrei verso l’Africa o comunque in una colonia, di vedere cancellato per sempre il concetto stesso di ebreo”  Le caratteristiche del progetto prevedono: a)trasporto in condizioni catastrofiche b)permesso di portare solo poco bagaglio c)tributo imposto d)una terra come il Madagascar non avrebbe potuto offrire condizioni di vita ai 4 milioni di deportati previsti

18 La genesi della soluzione finale  Il progetto verrà però abbandonato: a)manca la vittoria sulla Gran Bretagna b)la possibilità di disporre delle flotte c)di controllare i mari d)di avere il Madagascar  Nel febbraio 1942, un progetto ormai impossibile  viene formalmente dichiarato morto  Documento p. 61  Fu dunque l’aggressione all’URSS a creare una nuova possibilità


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