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PubblicatoArnaldo Rosati Modificato 8 anni fa
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ANTONIO SIGISMONDI OSSERVATORIO DEL PAESAGGIO REGIONE PUGLIA
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Le norme relative alla conservazione del paesaggio e della biodiversità vigenti nell’area dell’Alta Murgia; Le proposte di valorizzazione del paesaggio e della natura coerenti con la programmazione nazionale e regionale per l’area dell’Alta Murgia;
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PPTR, Piano Paesaggistico Territoriale Regionale approvato con DGR 16 febbraio 2015, n. 176; PARCO NAZIONALE DELL’ALTA MURGIA per il quale è in fase finale l’approvazione del Piano del Parco; SITO DI IMPORTANZA COMUNITARIA SIC-ZPS «ALTA MURGIA» e relativo R.R. 28/2008 che detta misure di conservazione per il sito;
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TUTTI E’ TRE QUESTI STRUMENTI COMPORTANO VINCOLI MA CONTENGONO ANCHE PROPOSTE DI MIGLIORAMENTO E GESTIONE DEL PAESAGGIO E DELLA NATURALITA’. RAPPRESENTANO PERTANTO OTTIME LINEE GUIDA DA SEGUIRE PER COSTRUIRE LE PROPOSTE DA PRESENTARE
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MI SENTO DI AFFERMARE CHE NELL’ALTA MURGIA IL TEMA DELLA VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI E DI QUELLE PAESAGGISTICHE SONO STRETTAMENTE CONNESSI E QUASI INSCINDIBILI UNA VALORIZZAZIONE DEL PAESAGGIO NON PUÒ NON PARTIRE DAI VALORI DEL PAESAGGIO E DALLE CRITICITÀ E DETRATTORI CHE LO STANNO ALTERANDO.
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IL PAESAGGIO DELL’ALTA MURGIA È QUELLO TIPICO DEI PASCOLI ROCCIOSI, DEI SEMINATIVI TRADIZIONALI E DELLE ARCHITETTURE IN PIETRA A SECCO. LA VERA SFIDA È TROVARE PROPOSTE CHE DETERMINANO ANCHE UN RITORNO ECONOMICO PER IL TERRITORIO E LA COMUNITA’ NEL RISPETTO DEI VALORI PRESENTI.
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INTERVENTI DI RESTAURO CONSERVATIVO DI STRUTTURE IN PIETRA A SECCO QUALI LAMIE, JAZZI, VOTANI, PAGLIARI, CISTERNE, ECC.; RIPRISTINO ARCHITETTONICO DELLE STRUTTURE TRADIZIONALI ALTERATE DA INTERVENTI NON ADEGUATI, SOPRATTUTTO MASSERIE; RICOSTRUZIONE NELL’ALTOPIANO DEL PAESAGGIO TIPICO CARATTERIZZATO DALL’ALTERNANZA DI PASCOLI E SEMINATIVI TRADIZIONALI;
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MANTENIMENTO DEL PAESAGGIO TIPICO DELLE POLICOLTURE NELLA FASCIA DI TRANSIZIONE VERSO LA PIANA ULIVETATA;
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CONVERSIONE DEI CEDUI VERSO L’ALTO FUSTO; CONVERSIONE DELLE PINETE VERSO LE LATIFOLGIE; AMPLIAMENTO IN ADIACENZA DEI BOSCHI GIA’ PRESENTI NELLA PIANA ULIVETATA, UTILIZZANDO SUPERFICI GIÀ COLTIVATE DI BASSA PRODUTTIVITA’; CONSERVAZIONE DELLE FORMAZIONI A PERASTRO E BIANCOSPINO.
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RECUPERO DEI PASCOLI SPIETRATI E FRANTUMATI ANCHE CON FUNZIONE DI DIFESA DEL SUOLO, SIA NELL’ALTOPIANO CHE NELLA FASCIA DI TRANSIZIONE VERSO LA PIANA CEREALICOLA; FORME DI GESTIONE DEI PASCOLI FUNZIONALI AL LORO MANTENIMENTO;
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TUTTE LE PROPOSTE FINO AD ORA PRESENTATE MIGLIORANO ANCHE GLI HABITAT DELLA FAUNA; VALORIZZAZIONE ANCHE A FINI TURISTICI DI ALCUNE SPECIE BANDIERA: Grillaio, Calandra, Monachella CREAZIONE ANCHE A FINI TURISTICI DI ALCUNI CARNAI PER: Nibbio reale, Nibbio bruno, Corvo imperiale,
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ESSENZIALE LA CONSERVAZIONE E IL RIPRISTINO DELLE RACCOLTE D’ACQUA PRESENTI (VEDI STUDIO E CENSIMENTO DEL PARCO) EVENTUALI NUOVE RACCOLTE SONO IMPORTANTI MA VANNO PROGETTATE CON ATTENZIONE; CONSERVAZIONE DEI GRANDI ALBERI, ANCHE ISOLATI;
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