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PubblicatoAdelaide Romano Modificato 8 anni fa
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Alcune considerazioni a proposito dell’organizzazione e dell’attività dei Co.Ge. Dott. Luca Gori
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Le fonti che regolano l’organizzazione e l’attività dei Co.Ge. - Ruolo limitatissimo della fonte legislativa - Disciplina di rango regolamentare o sub- regolamentare - Rilevanza (problematica) delle circolari e delle fonti a-tipiche - Una delegificazione riuscita! - Fonti di diritto convenzionale (in crisi)? Titolo della presentazione oppure del capitolo.
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Natura giuridica del Co.Ge. - Ambiguità delle fonti - Comitato (senza personalità giuridica) vs. ente di diritto pubblico? - La soluzione del TAR Emilia Romagna, n. 858 del 17 giugno 2002… - … e le sue conseguenze sul piano dell’esercizio dei poteri di controllo. Titolo della presentazione oppure del capitolo.
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Composizione del Co.Ge. - Caso tipico di “amministrazione per collegi” - Necessità di prendere in considerazione, contestualmente, funzioni, poteri e composizione - Alcuni problemi evidenti: la numerosità, il difficile collegamento con gli enti nominanti, i ritardi nelle nomine… - Punto di forza: la capacità federativa come criterio di lettura delle funzioni e dei poteri del Co.Ge. Titolo della presentazione oppure del capitolo.
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Il controllo nella “prassi” - Funzione integrativa del diritto convenzionale rispetto alle fonti normative statali e regionali - Controllo vs. indirizzo? - La nomina di un membro dell’organo esecutivo e dell’organo di controllo come “indice rivelatore” della vera natura della funzione di controllo/indirizzo - Complessità di un sistema ad alta fluidità, spostato più sull’attività che sugli atti Titolo della presentazione oppure del capitolo.
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Verso un controllo “collaborativo”? - Nozione sviluppata dalla dottrina, a partire dalla legislazione degli anni ‘90, in tema di controllo della Corte dei conti sugli enti territoriali (cfr., sul punto, C.cost. n. 29/1995) - Caratteristiche: partecipazione attiva ed organica dei soggetti controllati alle attività; assenza di effetti immediatamente “repressivi” ma attivazione di percorsi “assistiti” di correzione; presenza di una forma di dialogo fra l’ente controllato e l’ente controllore per raggiungere un condiviso. Titolo della presentazione oppure del capitolo.
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Verso un controllo “collaborativo”? - «il controllo consiste nel confronto ex-post tra la situazione effettivamente realizzata con l'attività amministrativa e la situazione ipotizzata dal legislatore come obiettivo da realizzare, in modo da verificare, ai fini della valutazione del conseguimento dei risultati, se le procedure e i mezzi utilizzati, esaminati in comparazione con quelli apprestati in situazioni omogenee, siano stati frutto di scelte ottimali dal punto di vista dei costi economici, della speditezza dell'esecuzione e dell'efficienza organizzativa, nonché dell'efficacia dal punto di vista dei risultati» (C.cost. n. 29/1995) Titolo della presentazione oppure del capitolo.
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I costi del “controllore” - Art.2,c.4, D.M. 8 ottobre 1997: “nella misura strettamente necessaria”. Formula priva di effettivi contenuti normativi… - Art. 2, c.3, D.M. 8 ottobre 1997: disciplina della posizione giuridica dei membri dei Co.Ge. - Circolare Ossicini del 1996: limite del 10% delle entrate di ciascun Centro derivanti dai trasferimenti dal Fondo regionale - Disciplina rimessa a fonti convenzionali… Titolo della presentazione oppure del capitolo.
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Alcune considerazioni conclusive - Per evitare una “riforma senza storia” occorre ripercorrere le vicende della normazione e della prassi - Valorizzazione della funzione federativa che i Co.Ge. Possono svolgere, traducendo al meglio gli aspetti della composizione sul piano delle funzioni e dei poteri - Approfondire la nozione giuridica di controlli collaborativi, anche sul piano culturale ed istituzionale - … in attesa delle riforme. Titolo della presentazione oppure del capitolo.
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