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PubblicatoAngela Martelli Modificato 8 anni fa
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L E FIGURE RETORICHE
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C OSA SONO ? Le figure retoriche sono gli ornamenti del testo poetico Servono quindi ad abbellirlo.
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C OME SI CLASSIFICANO ? In 3 categorie: FONETICHE (di suono) SINTATTICHE (di posizione) SEMANTICHE (di significato)
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L E F IGURE FONETICHE CREANO SUGGESTIONI USANDO I SUONI ALLITTERAZIONE ASSONANZA CONSONANZA ONOMATOPEA PARONOMÀSIA
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ALLITTERAZIONE RIPETIZIONE DI LETTERE IDENTICHE Un'intera nottata buttato vicino ad un compagno massacrato (Ungaretti –Veglia) Fresche le mie parole ne la sera Ti sien come il fruscio che fan le foglie (D’Annunzio – La sera fiesolana)
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ASSONANZA RIPETIZIONE DI VOCALI UGUALI E reca in mano un mazzolin di rose e di viole. (Leopardi – Il sabato del villaggio)
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CONSONANZA RIPETIZIONE DI CONSONANTI UGUALI Batte alla tua finestra e dice il vento Per mari e monti ho viaggiato tanto (Carducci– Mattinata)
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ONOMATOPEA PAROLE CHE RIPRODUCONO SUONI NATURALI O ARTIFICIALI Clof, clop, cloch/cloffete/cloppete/clocchete/chchch... È giù/nel cortile/la povera/fontana/malata (Palazzeschi – La fontana malata) Ch'io veda là solo quel bianco di strada, che un giorno ho da fare tra stanco don don di campane... (Pascoli– Nebbia)
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PARONOMASIA ACCOSTAMENTO DI PAROLE CON SUONO SIMILE E SIGNIFICATO DIVERSO E non mi si partia dinanzi al volto anzi 'mpediva tanto il mio cammino ch'i' fui per ritornar più volte volto (Dante– Inferno I ) Talor, mentre cammino solo al sole (Sbarbaro – Pianissimo)
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L E F IGURE SINTATTICHE CREANO SUGGESTIONI CON LA POSIZIONE DELLE PAROLE ANAFORA ANASTROFE ASINDETO POLISINDETO CHIASMO CLIMAX
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ANAFORA RIPETIZIONE DI PAROLE ALL’INIZIO DEI VERSI Amor ch'al cor gentil ratto s'apprende, prese costui de la bella persona che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende. Amor ch'a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m'abbandona. Amor condusse noi ad una morte: Caina attende chi vita ci spense. (Dante– Inferno V)
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ANASTROFE STRAVOLGIMENTO DEL NORMALE ORDINE DELLE PAROLE Allor che all'opre femminili intenta sedevi, assai contenta (Leopardi – A Silvia)
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ASINDETO E POLISINDETO ELENCO DI PAROLE SENZA CONGIUNZIONI DI COLLEGAMENTO Nell'imo petto, grave salda immota come colonna adamantina, siede Noia immortale. (Leopardi – Al conte Carlo Pepoli) ELENCO DI PAROLE COLLEGATE DA FREQUENTI CONGIUNZIONI e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. (Leopardi – L’infinito) ASINDETOPOLISINDETO
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CHIASMO DISPOSIZIONE INCROCIATA DI ELEMENTI DELLA FRASE Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese io canto (Ariosto – Orlando Furioso)
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CLIMAX ELENCO DI PAROLE LA CUI INTENSITÀ PUÒ AUMENTARE O DIMINUIRE L’INTENSITÀ AUMENTA Il rombo cresce, mi percuote, mi assorda (D’Annunzio ) L’INTENSITÀ DIMINUISCE ANTICLIMAX Sola una nota ancor trema, si spegne risorge, trema, si spegne. (D’Annunzio) ASCENDENTEDISCENDENTE
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LE FIGURE SEMANTICHE CREANO SUGGESTIONI MANIPOLANDO IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE ANALOGIA e ANTITESI SIMILITUDINE e METAFORA SINESTESIA IPERBOLE LITOTE METONÌMIA SINEDDOCHE OSSÌMORO PERIFRASI
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A NALOGIA & ANTITESI ACCOSTAMENTO DI IMMAGINI DI VALORE SIMILE Caprioli d'argento scherzano nelle radure del cielo… (Bertolucci – Amore) ACCOSTAMENTO DI PAROLE DI VALORE OPPOSTO Pace non trovo e non ho da far guerra; e temo e spero; e ardo e sono un ghiaccio; e volo sopra ’l cielo e giaccio in terra; e nulla stringo e tutto ’l mondo abbraccio…" (Petrarca, Canzoniere, CXXXIV) ANALOGIAANTITESI
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SIMILITUDINE & METAFORA RAPPORTO DI SOMIGLIANZA INTRODOTTO DAL «COME» quando partisti, come son rimasta! Come l’aratro in mezzo alla maggese…" (Pascoli, Lavandare) SIMILITUDINE ABBREVIATA, SENZA IL «COME» ch’amor conduce a piè del duro lauro ch’à i rami di diamante e d’or le chiome (Petrarca, Canzoniere, XXX) SIMILITUDINEMETAFORA
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SINESTESIA ACCOSTAMENTO DI PAROLE CHE APPARTENGONO A CAMPI SEMANTICI (SOPRATTUTTO SENSORIALI) DIVERSI Esistono profumi freschi come carni di bimbo, dolci come gli oboi, e verdi come praterie (Baudelaire - Corrispondenze) io venni al luogo d’ogni luce muto (Dante, Divina Commedia, Inferno, Canto V)
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IPERBOLE ESAGERAZIONE – PER ECCESSO O PER DIFETTO – DI UN CONCETTO Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino… (Montale, Ho sceso dandoti il braccio) Gli occhi tuoi pagheran (se in vita resti) di quel sangue ogni stilla un mar di pianto… (Tasso, Gerusalemme liberata)
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LITOTE DIRE QUALCOSA NEGANDO IL SUO OPPOSTO onde non tacque le tue limpide nubi e le tue fronde l'inclito verso di colui che l'acque cantò fatali (Foscolo, A Zacinto) molte volte Novembre è ritornato nella mia vita, e questo che oggi ha inizio non è il peggiore (Guidacci, Molte volte novembre è ritornato)
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METONÌMIA SOSTITUZIONE DI UN TERMINE CON UN ALTRO CHE HA CON IL PRIMO UN RAPPORTO DI «VICINANZA» (es: l’autore al posto dell’opera, - «Domani portate Dante» intendendo, «portate la Divina Commedia»; «Oggi ho ascoltato Mozart», intendendo «ho ascoltato la musica composta da Mozart») mentre Rinaldo così parla, fende con tanta fretta il suttil legno l’onde (Ariosto, Orlando furioso) Legno = Barca Qui si usa la materia prima per indicare il prodotto finito
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SINEDDOCHE È UN TIPO PARTICOLARE DI SINEDDOCHE, BASATA SULLA QUANTITÀ (es: il particolare per il tutto) (es: l’autore al posto dell’opera, - «Domani portate Dante» intendendo, «portate la Divina Commedia»; «Oggi ho ascoltato Mozart», intendendo «ho ascoltato la musica composta da Mozart») E quando la fatal prora d’Enea per tanto mar la foce tua cercò,…" (Carducci, Agli amici della Valle Tiberina) Prora (prua) = Nave
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OSSÌMORO ACCOSTAMENTO DI TERMINI DI SIGNIFICATO OPPOSTO, CHE SI CONTRADDICONO O viva morte, o dilettoso male, come puoi tanto in me, s’io nol consento?… (Petrarca, S’amor non è) gli alberi si gonfiano d’acqua, bruciano di neve… (Quasimodo, Lettera alla madre) Cessate d’uccidere i morti… (Ungaretti, Non gridate più)
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PERIFRASI ESPRIMERE UN CONCETTO CON UN GIRO DI PAROLE (es: la mia dolce metà – per indicare il proprio coniuge) La gloria di colui che tutto move (= Dio) (Dante, Divina Commedia, Inferno) colui che nuovo Olimpo alzò in Roma ai celesti (= Michelangelo) (Foscolo, Dei Sepolcri) chi vide sotto l’etereo padiglion rotarsi più mondi e il sole irradiarli immoto (= Galileo) (Foscolo, Dei Sepolcri)
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