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Capitolo 2. La dinastia Flavia e gli imperatori adottivi

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Presentazione sul tema: "Capitolo 2. La dinastia Flavia e gli imperatori adottivi"— Transcript della presentazione:

1 Capitolo 2. La dinastia Flavia e gli imperatori adottivi

2 1.1 Qattro imperatori per un solo anno
Dopo la morte di Nerone nel 69 d.C. viene nominato Sulpicio Galba, le guardie di stanza sul Reno nominano Aulo Vitellio A loro volta le guardie Pretoriane imposero sul trono Salvio Otone Galba però viene assassinato dai pretoriani ha così inizio una guerra civile tra Vitellio e Otone Dopo la battaglia di Bedarico (Cremona) Vespasiano sale al potere eletto dal senato.

3 1.2 Vespasiano fonda una nuova dinastia
Le forze che determinano la nomina degli imperatori sono la presenza degli eserciti alle frontiere e nelle province. Vespasiano proviene da una famiglia equestre non radicata anticamente a Roma.

4 1.3 Vespasiano amministra oculatamente L'impero
Vespasiano fa erigere il catasto per controllare chi ha molti possedimenti immobili Attua una politica di spesa a favore della plebe Fortifica le frontiere creando il Limes Vespasiano incise in una Tavola bronzea la lex de Imperio Vespasiani

5 1.4 Tito stronca la rivolta ebraica e affronta gravi calamità
Tito stronca la rivolta ebraica in giudea e dopo la morte del padre nel 79 d.C.sale al trono Il suo regno è funestato da gravi calamità nel 79 d.C. E nel 80 d.C. Tito in seguito alle calamità che Funestarono il suo impero ebbe L'occasione di aiutare il proprio popolo Fu così ricordato come delizia del genere Umano.

6 1.5 Domiziano si muove con cautela in politica estera e attua un nuovo tentativo assolutistico
Dopo la morte di Tito sale al trono Domiziano che consolida le frontiere orientali e fa pace con Decembalo. Domiziano però attua una politica assolutistica nei confronti del senato e viene assassinato Domiziano venne descritto sai testi dell'epoca Come dominus et deus (padrone e dio)

7 2. Gli imperatori adottivi

8 2.1 Nerva inaugura il principio della scelta del migliore
Nerva regola la propria successione nominando ancora in vita Traiano Pera la prima volta con Traiano sale al trono un provinciale e non un monarca

9 2.2 Traiano consolida la monarchia assoluta ma riconosce il ruolo di senatori e cavalieri
La letteratura romana traccia un quadro positivo di Traiano. Traiano assume un atteggiamento assolutistico nei confronti dei ceti dirigenti chiamati ad allearsi con l'imperatore- soldato

10 2.5 Adriano un imperatore amante della cultura ma attento ai problemi dell'impero
Traiano nomina successore il cugino Adriano uomo di grande cultura, attua una politica interna di integrazione dei ceti dirigenti La politica estera di Adriano si basa sulla costruzione del Vallo di Adriano, doma nel sangue l'ennesima rivolta il giudea 132 d.C.

11 2.6 Antonio Pio e marco Aurelio: il regno della prosperità
Le caratteristiche principali del regno di Antonio Pio erano incentrate dul buon governo e all'immagine del sovrano come laborioso e beneficiario sei propri sudditi Nel 161 d.C. Dopo Antonino Pio sale al potere il figlio adottivo Marco Aurelio con la sua corrente filosofico- politica si faceva garante supremo dell'ordine dell'universo il suo regno però incontra gravi difficoltà ai confini dell'impero.

12 Antonino Pio e suo figlio adottivo Marco Aurelio
Statua di Marco Aurelio presso la piazza del Campidoglio a Roma,la scultura Equestre Esposta è una copia, l'originale si trova Presso i musei Capitolini nel vicino palazzo

13 2.7 si addensano le prime nubi:Marco Aurelio deve affrontare invasioni barbariche e gravi epidemie
Marco Aurelio spartisce il potere con il fratello minore Lucio Vero a cui affida la conduzione della guerra contro i Parti Marco Aurelio auspica di governare l'impero in due ma Lucio Vero muore nel 169 d.C. I popoli germanici dei Gepidi e dei Goti premendo a loro volta sui Quadi e sui Marcomanni entrano nel dal nord Italia,l'invasione colossale è condita da una grave epidemia di peste vengono arruolati briganti e schiavi,la morte di Marco Aurelio chiude l'era degli imperatori adottivi in un clima di pericolo e grande inqietudine.

14 2.8 Marco Aurelio rinuncia al principio della scelta del migliore
Marco Aurelio rinuncia al principio della scelta del migliore per non scatenare pericolose lotte per l'ascesa al potere e associa il figlio Commodo all'impero fin dal 177 d.C. Commodo figlio di Marco Aurelio,sale Al trono nel 180 d.C. A soli 19 anni dopo La morte del padre.

15 2.9 il fallimento del tentativo assolutistico di Commodo riapre la strada alla guerra civile
Commodo insatura un regime di dichiarato assolutismo monarchico sul modello di Nerone e di Domiziano. Il senato da sempre contrario a questo regime congiura contro l'imperatore che dopo molti tentativi, nel 192 viene ucciso si apre un nuovo periodo di guerre civili per la conquista del potere.

16 3.società ed economia tra I e II secolo d.C.
Anche i leoni venivano importati dall'Africa per gli spettacoli dei gladiatori a Roma

17 3.1 si sviluppa un'economia fiorente
Le condizioni che favoriscono un fiorente sviluppo economico sono le condizioni di pace dell'impero e una rte stradale sempre ben curata e l'impiego anche di alcuni fiumi resi navigabili.

18 3.2 ...m anell'agricolture nascono fattori di crisi
Le forme di proprietà in vigore a Roma erano quelle della grande proprietà terriera gli imperatori approfittavano delle difficoltà dei piccoli proprietari per acquistare terreni. Il numero degli schiavi diminuiva e così si impiegavano contadini liberi

19 3.3 cresce il ruolo delle province all'interno dell'impero
Aumenta l'importanza delle province in seguito a una minore pressione fiscale le merci provenienti dalle province fanno concorrenza a quelle della penisola. Il consenso a Roma viene manifestato con la piena adesione alle classi agiate che garantivano la stabilità sociale e inoltre organizzavano giochi e feste a proprie spese.

20 3.4 In tutte le regioni dell'impero si afferma l'urbanizzazione
L'urbanizzazione si sviluppò con tutte le infrastrutture tipiche dello stile Romano, ogni centro anche se posto in Siria o in Egitto doveva rispecchiare la grandezza degli imperatori. Insediamento Romano in Marocco Il modello era quello delle città Italiche Con foro,anfiteatro, teatro terme ecc. Tutto faceva pensare alla magneficenza Degli imperatori Romani.

21 3.5 I cavalieri assumono un ruolo centrale nell'amministrazione
Il ceto equestre ha un ruolo sempre più importante sotto l'impero, ai cavalieri vengono attribuite sempre più funzioni amministrative tanto da definire un vero e proprio cursus honorum. Base della colonna Antoniana Raffigurante il ceto equestere

22 3.6 Aumenta l'importanza economico sociale dei Liberti
Il ruolo nella società Romana dei liberti fu di amministrazione delle gradi proprietà terriere private. i Liberti erano schiavi liberati dai propri padroni che mantenevano però obblighi di servitù nei confronti dell'ex padrone

23 3.7 l'esercito si provincializza
L'esercito diventa uno strumento di integrazione per le popolazioni delle province,e permette di fare carriera arrivando finio al grado di generale, questo è deletereo per gli imperatori che vengono eleiminati dai generali stranieri ribelli. All'interno dell'esercito avvengono dei cambiamenti aumenta il reclutamento nei territori provinciali tra le fila delle truppe ausiliare vengono reclutati anche cittadini stranieri

24 4 Integrazione culturale e diffusione di nuovi ceti religiosi
Santuario del Dio Mitra venerato da molti Romani risalente al III secolo d.C. Tra i culti dei Romani figurava anche Il Dio Nilo il fiume sacro della religione Egizia simbolo della fertilità.

25 4.1 Si realizza l'integrazione culturale e linguistica di tuutte le regioni dell'impero
Il latino si diffonde tramite i documenti e i comunicati ufficiali provenienti da Roma L'impero vive una temporanea condizione di bilinguismo con il greco e il latino parlati in svariate parti dell'impero.

26 4.2 Si Affermano nuove forme di religione
I nuovi culti rispondevano a esigenze spirituali come la riposta ai quesiti post mortem I culti stranieri venivano tollerati in quanto la religione Romana era tipicamente politeista. Goreme in Anatolia che ora é l' attuale Turchia centrale nel periodo dell'impero Era molto diffuso il cristianesimo

27 4.3 Dominio Romano ed ebraismo:un difficile compromesso
I rapporti dell'impero con gli ebrei sono particolarmente problematici in quanto sono monoteisti. Roma lasciava libertà di culto ma tutti nel regno dovevano celebrare i riti per il sovrano divinizzato. Così i Romani per non creare ulteriori tensioni si limitarono a imporre ai Giudei di invocare il loro dio per concedere fortuna e benessere al sovrano

28 4.4 Nasce una nuova religione il: cristianesimo
L' insegnamento di Gesù era basato sul rispetto e sulla conoscenza delle autorità terrene Gesù prometteva la salvezza spirituale ben lontana dall' interpretazione di invasore politico dei Romani.

29 4.5 La religione cristiana si rivolge a tutti i popoli e a tutti i ceti sociali
La predicazione dei primi cristiani si sviluppa tra il popolo Ebarico La particolarità del messaggio cristiano era che si rivolgeva a tutti gli esseri umani indipendentemente dalla razza o dal ceto sociale. La religione cristiana trova adepti ovunque, sarà questo il principale germe della futura conflittualità con Roma.

30 4.6 Il resto della popolazione romana si dimostra ostile nei confronti dei cristiani
Il monoteismo tipico della religione cristiana la rende ostile nei confronti dei romani che veneravano molti dei tra cui l'imperatore. Le autorità tuttavia non perseguitano i cristiani ma alla fine del II secolo però Roma dichiara il cristianesimo un crimine L'ombra delle invasioni barbariche si allunga sull'impero....


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