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Italcementi Group GEI – 13 giugno Costruzioni: caduta in attenuazione Osservatorio congiunturale GEI Bologna, 21 novembre 2013 Claudio Fortuna.

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1 Italcementi Group GEI – 13 giugno 2013 1 Costruzioni: caduta in attenuazione Osservatorio congiunturale GEI Bologna, 21 novembre 2013 Claudio Fortuna

2 Italcementi Group 2 Un primo barlume di luce?  Dopo sei anni di continua contrazione in cui l’attività si è ridotta di oltre il 22%...  …dopo il double dip del 2013  …il prossimo anno potrebbe vedere i paesi maturi del ns. Gruppo tornare in territorio positivo (grazie al contributo USA, mentre l’eurozona nel complesso sarà ancora leggermente in negativo) GEI – 21 novembre 2013

3 Italcementi Group 3 Dai dati disponibili la fase recessiva in area euro è proseguita, ma con minore intensità…  Gli investimenti in costruzioni hanno continuato a flettere in maniera significativa – seppur con intensità differenti – nei maggiori paesi europei (Germania esclusa); i primi dati sul terzo trimestre indicano un’accentuazione della contrazione in Francia  I dati di produzione sul secondo trimestre ’13 mostrano un arresto della caduta, anche se in parte per un effetto di recupero dopo le condizioni meteo molto sfavorevoli dei primi mesi dell’anno. I livelli di confidence restano depressi e non sembrano anticipare una imminente ripresa GEI – 21 novembre 2013

4 Italcementi Group 4  Core Europe: un biennio (2008-09) di forte recessione, poi stabilizzazione senza ripresa  Nel gruppo dei periferici la flessione dura da oltre sei anni e non mostra cenni di essere conclusa (il pil è inferiore al picco di circa il 10% ma gli investimenti in costruzioni di oltre il 40%)...ma sono molto diverse le dinamiche interne all’euroarea GEI – 21 novembre 2013

5 Italcementi Group 5 In Italia non si ravvisano ancora chiari segnali di svolta ciclica…  La debolezza della domanda interna, i livelli di fiducia depressi, la stretta creditizia, l’austerità fiscale incidono in maniera significativa sull’andamento degli investimenti in entrambi i comparti  Come ad inizio 2010 e 2012, sembra essersi arrestata la contrazione della produzione, ma sarebbe prematuro parlare di una finalmente avviata ripresa delle costruzioni GEI – 21 novembre 2013

6 Italcementi Group 6  L’attuale caduta è diversa sia per intensità (più che doppia) sia per durata (idem) da tutti i precedenti episodi…  …e la recessione interessa tutti i segmenti tranne le ristrutturazioni che hanno subito un contraccolpo molto limitato (per cause strutturali e disponibilità di incentivi) …ed è il residenziale al centro della crisi… GEI – 21 novembre 2013

7 Italcementi Group 7 …né affiorano indicazioni di una prossima inversione di tendenza  Nessun segnale di arresto della caduta delle transazioni immobiliari che ormai sono poco sopra 1/3 dei livelli di picco toccati nel 2006 GEI – 21 novembre 2013  I permessi di costruzione sono ormai sotto il 30% dei livelli di picco raggiunti nella prima parte del 2005  Dopo aver tenuto fino al primo trimestre del 2012, i prezzi delle abitazioni hanno cominciato a contrarsi a ritmi sostenuti (molto meno i prezzi riferiti alle nuove abitazioni)

8 Italcementi Group 8 La scarsità di credito rimane tra i principali ostacoli  Da metà 2011 i prestiti al settore delle costruzioni si sono contratti di oltre il 6% mentre le sofferenze sono quasi raddoppiate (e ormai rappresentano circa il 17% dell’outstanding verso il comparto)  A loro volta le erogazioni per mutui sono scese di oltre il 60% rispetto ai valori pre-crisi, tornando in termini nominali largamente al di sotto dei livelli del 2001 GEI – 21 novembre 2013

9 Italcementi Group 9 Anche la produzione di materiali evidenzia il double dip in cui è caduto il settore  Dal picco del 2008 la flessione nella produzione di materiali è dell’ordine del 40%. La seconda fase di caduta è chiaramente correlata con la forte riduzione della domanda interna  Ancora più intensa è la caduta dei consumi di cemento tornati ai livelli dei primi anni sessanta GEI – 21 novembre 2013

10 Italcementi Group 10  Il governo ha varato diverse misure a sostegno del settore delle costruzioni che potranno impattare sui futuri livelli di attività  La principale è quella riguardante lo sblocco dei pagamenti arretrati della P.A. a favore delle imprese del settore delle costruzioni che si stima ammontino a 19mld di euro, per la maggior parte ancora da erogare  Ci sono poi interventi di natura più specifica, tra i quali: Edilizia: –liquidità alle banche per l’erogazione di nuovi mutui alle famiglie: 2mld messi a disposizione dalla Cdp, attraverso un plafond o l’acquisto di obbligazioni bancarie garantite; –proroga al 2014 e innalzamento degli incentivi a favore delle ristrutturazioni edilizie dal 36% al 50% e degli ecobonus dal 55% al 65%; –riformulazione dei tributi sugli immobili (sospensione dell’Imu sulla prima casa e introduzione della Trise). L’elevata incertezza legata agli effetti netti su imprese e famiglie potrebbe nel breve disincentivare gli investimenti immobiliari. Quale contributo dalla politica economica? (1) GEI – 21 novembre 2013

11 Italcementi Group 11 Infrastrutture e LLPP: –stanziati 3,4mld di euro di competenza nel triennio 2014-2016 finalizzati a nuovi interventi infrastrutturali relativi a grandi opere, manutenzione straordinaria di strade e ferrovie, a cui si sommano le risorse per interventi di tutela del territorio (1,4mld), già previste nel bilancio dello Stato ma non ancora impegnate, e l’anticipo delle risorse già stanziate per la ricostruzione dell’Abruzzo, pari a 1,2mld di euro; –anticipazione obbligatoria pari al 10% dell’importo contrattuale per le OOPP.  Modifiche al Patto di stabilità di Regioni ed Enti Locali che prevedono un aumento della capacità di spesa di Comuni e Province (1mld nel 2014) che, tuttavia, rischiano di essere annullate da un corrispondente taglio ai trasferimenti alle Regioni. GEI – 21 novembre 2013 Quale contributo dalla politica economica? (2)

12 Italcementi Group 12 Le previsioni disponibili scontano una sostanziale stagnazione nel 2014…  Il consenso previsionale per il 2013 continua a peggiorare (attualmente incorpora una caduta di attività analoga a quella registrata lo scorso anno)  Con un acquisito al secondo trimestre 2013 pari a -6,5%, la previsione di consenso appare tuttavia ancora sottostimata.  Le proiezioni al 2014 escludono recuperi dei saggi di attività e presentano una sostanziale coincidenza ove si escludano i previsori istituzionali GEI – 21 novembre 2013

13 Italcementi Group 13 …e la ns. valutazione è ancora una volta più pessimista  La recessione settoriale proseguirà in forma attenuata rispetto al 2013. In termini cumulati la contrazione raggiungerà circa il 29% rispetto al 2007. Escludendo le manutenzioni, la caduta degli investimenti sarebbe nello stesso periodo superiore al 46%  Come nel 2013 tutti i segmenti (eccetto le ristrutturazioni) risulterebbero in flessione. Il residenziale rallenterebbe il ritmo di caduta essenzialmente per un effetto base, mentre il non residenziale patirebbe ancora per l’eccesso di capacità produttiva accumulato  Lievi rischi al rialzo possono riguardare solo la componente delle OOPP (“Expo”, riordino del patto di stabilità a livello locale) GEI – 21 novembre 2013

14 Italcementi Group 14 Per riassumere  Il quadro macroeconomico è in lento miglioramento, non tale comunque da assicurare stimoli di ripresa al settore delle costruzioni che di norma reagisce con ritardo alle svolte congiunturali  Anche la politica economica sta assumendo un orientamento meno punitivo per il settore. Si scorge qualche sforzo in più dal lato delle politiche di bilancio; potrebbe leggermente attenuarsi il credit crunch, ma in generale l’impatto espansivo di policy resterà estremamente contenuto  La variazione dell’attività attesa per il 2014 resta comunque di segno negativo (poco sopra l’1%) ma in termini congiunturali si potrebbe assistere ad una moderata accelerazione dei ritmi produttivi nella seconda metà dell’anno  Questo scenario sconta inoltre il verificarsi del “migliore dei mondi possibili”, in quanto non contempla il materializzarsi dei numerosi fattori di rischio – di ordine internazionale e politico interno – che potrebbero impattare fortemente sul contesto settoriale.  Restano infine sullo sfondo ma pienamente operanti tutti i fattori strutturali che ostano ad una ripresa sostenuta delle costruzioni nel medio termine GEI – 21 novembre 2013


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