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PubblicatoGilda Bono Modificato 8 anni fa
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Consentono di descrivere la variabilità all’interno della distribuzione di frequenza tramite un unico valore che ne sintetizza le caratteristiche
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SCOSTAMENTO SEMPLICE MEDIO DIFFERENZA INTERQUARTILICA VARIANZA SCARTO QUADRATICO MEDIO o DEVIAZIONE STANDARD COEFFICIENTE DI VARIAZIONE SCOSTAMENTO SEMPLICE MEDIO DIFFERENZA INTERQUARTILICA VARIANZA SCARTO QUADRATICO MEDIO o DEVIAZIONE STANDARD COEFFICIENTE DI VARIAZIONE CAMPO DI VARIAZIONE
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Il campo di variazione è dato dalla differenza tra il valore maggiore e quello minore della distribuzione di frequenza osservata min max x x x x CV - - = = CAMPO DI VARIAZIONE
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Esempio 11 ragazzi di 8 anni hanno ottenuto ad un test la seguente serie di punteggi: 23 45 34 57 23 57 48 38 38 54 48 Esempio 11 ragazzi di 8 anni hanno ottenuto ad un test la seguente serie di punteggi: 23 45 34 57 23 57 48 38 38 54 48 Definire il campo di variazione 23 23 34 38 38 45 48 48 54 57 57 Definire il campo di variazione 23 23 34 38 38 45 48 48 54 57 57 CV=57-23 =34
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Limiti Troppo sensibile ai valori estremi Dà poche indicazioni Viene usato solo in modo generico
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La differenza interquartile è data dalla differenza tra il terzo e il primo quartile DI ( o Q ) = Q 3 - Q 1 DIFFERENZA INTERQUARTILE
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E’ analoga al campo di variazione ma tiene conto soltanto dei valori che cadono tra il 1° e 3° quartile (cioè del 50% della distribuzione) E’ analoga al campo di variazione ma tiene conto soltanto dei valori che cadono tra il 1° e 3° quartile (cioè del 50% della distribuzione) Q1Q1 Q1Q1 Q3Q3 Q3Q3
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Limiti E’ un indice che non tiene conto di cosa accade all’interno della distribuzione (casi centrali) e agli estremi distribuzione
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Esempio 15 soggetti hanno espresso il loro grado di adesione (punteggio da 1 a 7) alla seguente affermazione: “Meglio cento anni da pecora che un giorno da leone” 1 5 4 6 7 2 5 6 3 1 2 4 4 7 7 Esempio 15 soggetti hanno espresso il loro grado di adesione (punteggio da 1 a 7) alla seguente affermazione: “Meglio cento anni da pecora che un giorno da leone” 1 5 4 6 7 2 5 6 3 1 2 4 4 7 7 Trovare il 1°, e il 3° quartile
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DI (o Q ) = Q 3 - Q 1 = 6 – 2 = 4 Punteggi ff cum 122 224 315 438 5210 6212 7315 Punteggi ff cum 122 224 315 438 5210 6212 7315 Q 1 = 2 Q 3 = 6
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Per ottenere un indice unico e sintetico di dispersione dei dati è necessario che i dati siano misurati su scale metriche a intervalli equivalenti o a rapporti equivalenti Per ottenere un indice unico e sintetico di dispersione dei dati è necessario che i dati siano misurati su scale metriche a intervalli equivalenti o a rapporti equivalenti INDICI DI DISPERSIONE
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Si può ottenere un indice di dispersione che tenga conto del contributo dei singoli casi: a.si calcolano gli scarti dei valori osservati dalla media b.si fa una media di questi scarti a.si calcolano gli scarti dei valori osservati dalla media b.si fa una media di questi scarti
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Poiché la somma degli scarti dalla media è zero, sommo gli scarti in valore assoluto: SCOSTAMENTO SEMPLICE MEDIO
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Esempio Ad un test di personalità, 10 adolescenti hanno ottenuto i seguenti punteggi: 8 9 5 4 7 8 9 7 4 3 Esempio Ad un test di personalità, 10 adolescenti hanno ottenuto i seguenti punteggi: 8 9 5 4 7 8 9 7 4 3 Calcolare lo scostamento semplice medio
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Calcolo la media:
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Poiché la somma degli scarti dalla media è zero, sommo gli scarti elevati al quadrato: VARIANZA
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Esempio Ad un test di personalità, 10 adolescenti hanno ottenuto i seguenti punteggi: 8 9 5 4 7 8 9 7 4 3 Esempio Ad un test di personalità, 10 adolescenti hanno ottenuto i seguenti punteggi: 8 9 5 4 7 8 9 7 4 3 Calcolare la varianza
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M = 6.4 (vedi es. precedente )
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La varianza non è mai negativa f f M M x x Minore è la varianza più i casi sono concentrati attorno alla media Minore è la varianza più i casi sono concentrati attorno alla media x x f f M M Maggiore è la varianza più i casi sono dispersi attorno alla media Maggiore è la varianza più i casi sono dispersi attorno alla media
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Radice quadrata della Varianza: indice di dispersione con unità di misura uguale alla media. Indica di quanto, mediamente, i dati osservati si discostano dalla loro media. SCARTO QUADRATICO MEDIO (DEVIAZIONE STANDARD) SCARTO QUADRATICO MEDIO (DEVIAZIONE STANDARD)
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Esempio Ad un test di personalità, 10 adolescenti hanno ottenuto i seguenti punteggi: 8 9 5 4 7 8 9 7 4 3 Esempio Ad un test di personalità, 10 adolescenti hanno ottenuto i seguenti punteggi: 8 9 5 4 7 8 9 7 4 3 Calcolare la deviazione standard
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M = 6.4 (vedi es. precedente )
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Talvolta si scrive M s nel riportare le statistiche descrittive di un gruppo di soggetti Esempio Si può dire che i 10 adolescenti al test di personalità ottengono una media di 6.4 2.11 Esempio Si può dire che i 10 adolescenti al test di personalità ottengono una media di 6.4 2.11
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Esistono formule che consentono il calcolo partendo direttamente dai dati grezzi: VARIANZA e DEVIAZIONE STANDARD non occorre calcolare la media e i singoli scarti
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Deviazione standard Varianza
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Analoghe alle precedenti: Deviazione standard Varianza
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Esempio Ad un test di personalità, 10 adolescenti hanno ottenuto i seguenti punteggi: 8 9 5 4 7 8 9 7 4 3 Esempio Ad un test di personalità, 10 adolescenti hanno ottenuto i seguenti punteggi: 8 9 5 4 7 8 9 7 4 3 Calcolare la varianza e la deviazione standard utilizzando le formule con i dati grezzi
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DEVIAZIONE STANDARD 1 1 2 2
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VARIANZA 1 1 2 2
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ESEMPIO (x i -M) 2 =10(x i -M)=0x i 2 =55x i =15 4(5-3)=2255 1(4-3)=1164 0(3-3)=093 1(2-3)=-142 4(1-3)=-211 (x i -M) 2 (x i -M)xi2xi2 xixi
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Con la formula CALCOLO DI VARIANZA E DEVIAZIONE STANDARD Deviazione standard Varianza
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Con la formula Deviazione standard Varianza
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Con la formula Deviazione standard Varianza
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Il coefficiente di variazione sintetizza il rapporto tra Media e Deviazione Standard COEFFICIENTE DI VARIAZIONE Determina la dispersione dei dati osservati mediante l’uso della Media come unità di misura E’ un indicatore di variabilità relativa
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Esempio Le medie e le deviazioni standard ad un test di motivazione al lavoro dei lavoratori di due aziende sono rispettivamente: M 1 =847 e M 2 =686 Esempio Le medie e le deviazioni standard ad un test di motivazione al lavoro dei lavoratori di due aziende sono rispettivamente: M 1 =847 e M 2 =686 Quale è l’azienda con maggior variabilità assoluta? E maggior variabilità relativa?
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s 1 = 7 > s 2 = 6 La 1° azienda ha una maggiore variabilità assoluta La 1° azienda ha una maggiore variabilità assoluta M 1 =847 e M 2 =686
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La 2° azienda ha una maggiore variabilità relativa La 2° azienda ha una maggiore variabilità relativa V 1 =8 < V 2 =9
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