Il corpo e la moda Patrizia Calefato 1. 2 Alphonse Bertillon ( ), antropometria.

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1 Il corpo e la moda Patrizia Calefato 1

2 2 Alphonse Bertillon (1853-1914), antropometria

3 3 Saartje Bartmann (1789-1816), la “Venere ottentotta”

4 4 Il faux-cul

5 5 Crinolina

6 6 Il corsetto, 1880

7 7

8 8 Esposizione Universale di Torino 1911

9 9 “Il vaso di Pandora”: Louise Brooks

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13 13 Coco Chanel (1883-1971)

14 14 Greta Garbo (1905-1990)

15 15 Marlene Dietrich (1901-1992)

16 16 Rodolfo Valentino (1895-1926), Gösta Ekman (1890-1938), Ettore Petrolini “Gastone” (1884-1936)

17 17 Cinema dei “telefoni bianchi” Luisa Ferida Assia Noris e Vittorio De Sica in Il conte Max

18 18 Alida Valli (1921-2006)

19 19 Le “maggiorate” italiane Silvana Mangano Gina Lollobrigida

20 20 Sophia Loren

21 21 Anna Magnani

22 22 Rita Hayworth, Gilda

23 23 Ava Gardner con l'abito "pretino" delle Sorelle Fontana che ispirò quello di Anita Ekberg per il film "La dolce vita" di Federico Fellini

24 Moda e cinema 24 Grace Kelly

25 25

26 26 Audrey Hepburn

27 27 Ursula Andress, 1962

28 28 Brigitte Bardot

29 29 Twiggy, 1963 La minigonna

30 30 Corpo e pubblicità Toscani/Pirella 1973

31 31 Pubblicità per collant, anni’60

32 32 Naomi Campbell, 1992

33 33 Top Model Le donne, o per meglio dire le ragazze, prese singolarmente, erano belle. Tutte insieme, toglievano il fiato. (...) Camminavano sinuose sui tacchi a spillo, muovendo i fianchi come modelle, e, giunte alla mia scrivania, tendevano la morbida manina fresca di manicure, presentandosi “Sono Jacelyn che lavora con Hope”; “Nicole della Moda”; “Stef degli Accessori”. Erano tutte sopra il metro e settanta, tranne una, Shanya, così minuta e ben proporzionata da risultare ugualmente assolutamente perfetta. Nessuna pesava più di 55 chili (Il diavolo veste Prada, p. 62). The Wild Ones, foto Peter Lindbergh 1991

34 34 Pubblicità Ferré jeans

35 35 Moda, bellezza e pubblicità

36 36 C. Sherman, Untitled Film Stills

37 37 C. Sherman, Untitled Film Stills

38 38 C. Sherman, Untitled Film Stills

39 39 C. Sherman, Untitled Film Stills

40 40 Lussificazione del corpo “STIVALI ALLE GINOCCHIA? CON UNA GONNA DI QUESTA LUNGHEZZA? MI PRENDI IN GIRO? PICCOLA, NEL CASO TU NON LO SAPPIA, NEL CASO TU NON ABBIA NOTATO L’INSEGNA ALL’INGRESSO, QUESTA E’ LA REDAZIONE DI ‘RUNWAY’, IL TOP DEI TOP DEI GIORNALI DI MODA AL MONDO. DICO AL MONDO! MA NIENTE PAURA, TESORINO, NIGEL TI LIBERERA’ DA QUESTO LOOK DA CENTRO COMMERCIALE”. (...) “FAREMO IN FRETTA, DOLCEZZA, TE LO PROMETTO. LA MATERIA PRIMA NON E’ AFFATTO MALE, CREDIMI: BELLE GAMBE, CAPELLI FOLTI, E SOPRATTUTTO FISICO ASCIUTTO PERCHE? IO NON LAVORO SULLE CICCIONE, DOLCEZZA, LO SANNO TUTTI. TEMPO DUE GIORNI E SARAI UNO SCHIANTO, VEDRAI” (Il diavolo veste Prada p. 81). Cindy Sherman, Untitled Film Stills (138)

41 41 Uomini Gli uomini erano palesemente gay, in pantaloni superaderenti e T-shirt a costine ben tese su bicipiti e pettorali. L’art director, un tipo di mezza età con i capelli color champagne e un principio di calvizie, portava l’eye liner, una giacca di vinile e mocassini pelosi. L’insieme faceva pensare al fratello gemello di Elton John (Il diavolo veste Prada p. 62). Vivienne Westwood, coll. 1998-99

42 42 Corpi in opposizione Dopo mezz’ora di simili ragionamenti, spuntò un’altra ragazza altissima e terribilmente magra. Si presentò subito, ma io ero troppo occupata a studiare il suo aspetto per fare caso al nome. Indossava una gonna di jeans strappata, camicia bianca trasparente e dei sandali argentati col cinturino. Sfoggiava una tintarella perfetta, una manicure impeccabile e chilometri di pelle nuda. Fu soltanto quando mi efce segno di alzarmi e seguirla che mi colpì la completa e devastante consapevolezza di quanto triste dovessi apparirle nel mio completino raffazzonato, con quella specie di ventiquattr’ore che mi trascinavo appresso, i capelli flosci, senza ombra di trucco, accessori, gioielli (Il diavolo veste Prada pp. 34-35)

43 43 Corpi e nomi propri Quanto alle donne, non avevo mai ammirato capelli di un biondo così radioso, né immaginavo che la manutenzione di quelle meches rigorosamente firmate costasse in media seimila dollari all’anno. Le borse e le scarpe che si aggiravano per la lobby gridavano “Prada! Armani! Versace!”. Fotografia di Helmut Newton

44 44 Il nome segreto Allora io non potevo saperlo, ma capitava spesso che, nei corridoi dell’Elias-Clark Building, tali prestigiosi accessori s’imbattessero nello stilista che li aveva creati. Erano toccanti ricongiungimenti, grazie ai quali Miuccia, Giorgio o Donatella potevano rimirare commossi l’efficacia erotizzante degli stivali autunno- inverno 2003-2004 o la sublime eleganza della borsa haute-couture per la primavera (Il diavolo veste Prada p. 20).

45 45 Scarnificazioni Un’appariscente ragazza di colore mi raggiunse e si presentò. Era Allison, l’assistente senior appena promossa a caporedattore della Bellezza. La prima cosa che notai fu la sua magrezza. Con lo stomaco incavato e le ossa pelviche sporgenti, era semplicemente troppo magra. Secondo, andava a lavorare con la pancia scoperta. Indossava pantaloni di pelle nera, morbidi e stretti, e un top di pelliccia bianca (vera o sintetica, non so) largo poche decine di centimetri. I capelli neri come l’inchiostro le scendevano lungo la schiena come una spessa coperta luccicante. Aveva le unghie dei piedi e delle mani dipinte di un bianco opalescente, e i sandali aperti aggiungevano una decina di centimetri a un’altezza già di per sé vertiginosa. Era indiscutibilmente sexy, seminuda ed elegante allo stesso tempo, ma a me comunicava soprattutto un senso di freddo. Letteralmente: dopo tutto, era novembre (Il diavolo veste Prada p. 33).

46 Corpi virtuali 46 Lara Croft

47 47 Second Life

48 Neytiri (Avatar)

49 49 Riduzione del corpo