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PubblicatoAngelo Volpe Modificato 8 anni fa
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“Progettazione ed implementazione di un sistema digitale di elaborazione vettoriale per trattamento dati di radar ottici a doppia modulazione di ampiezza” Candidato Andrea Roello Relatore Prof. M.Salmeri Correlatore Ing. C. Neri Correlatore Prof. S. Bertazzoni UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA
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Sommario Descrizione generale del Radar Ottico e del suo principio di funzionamento Descrizione del Radar Ottico IVVS Esposizione del blocco di elaborazione dati realizzato Risultati ottenuti e sviluppi futuri del sistema
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Descrizione del radar ottico AM Il Radar Ottico a modulazione di ampiezza (AM) è uno strumento di telerilevamento che consente di effettuare, a distanza e senza contatto, immagini bidimensionali e tridimensionali di un ambiente o di un oggetto.
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Descrizione del radar ottico AM Diretta estensione a frequenze ottiche delle tecniche utilizzate per i radar ad onda continua λ compresa tra 0.7 e 3 μm Sorgente: laser a semiconduttore Risoluzione submillimetrica nelle tre direzioni spaziali su distanze dell’ordine delle decine di metri
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Risultati ottenuti in laboratorio FotocameraRadar Ottico Immagini 2D
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Risultati ottenuti in laboratorio FotocameraRadar Ottico Immagini 3D
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Principio di funzionamento di un radar ottico Il principio alla base del sistema di misura del radar ottico è il “tempo di volo” t L impegato dal segnale ottico emesso dalla sorgente laser per percorrere la distanza radar-bersaglio e ritorno. Foto- rivelatore L Sorgente Target
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Principio di funzionamento di un radar ottico Foto- rivelatore L Sorgente Target Il principio alla base del sistema di misura del radar ottico è il “tempo di volo” t L impegato dal segnale ottico emesso dalla sorgente laser per percorrere la distanza radar-bersaglio e ritorno.
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Principio di funzionamento di un radar ottico a modulazione di ampiezza Nel R.O. a modulazione di ampiezza l’intensità della sorgente ottica viene modulata sinusoidalmente alla frequenza f m ( 79,5 MHz in IVVS ). Il segnale ottico ricevuto dopo un tempo di volo t L è ancora modulato in ampiezza alla frequenza f m e in conseguenza della propagazione presenta uno sfasamento rispetto alla sorgente pari a:
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Principio di funzionamento di un radar ottico a modulazione di ampiezza Combinando le due relazioni precedenti si ricava: Perciò dalla misura dello sfasamento è possibile risalire alla distanza del bersaglio. Misurando anche l’intensità istantanea del segnale riflesso si riescono ad effettuare delle immagini fotografiche dettagliate dell’ambiente scansionato.
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Attualmente presso l’ENEA di Frascati è in fase avanzata di test il Radar Ottico a modulazione di ampiezza IVVS. Il Radar Ottico IVVS L’elemento fondamentale di IVVS è il probe di scansione realizzato interamente con materiali RadHard e connesso all’apparato elettronico esclusivamente tramite delle fibre ottiche.
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ITER: International Thermonuclear Experimental Reactor
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Il Radar Ottico IVVS
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Schema di principio del Radar Ottico a modulazione di ampiezza IVVS Fibra ottica Digital Receiver
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f 22 f 22 Schema del Digital Receiver
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f 22 f 22 Filtraggio e conversione A/D
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f 22 f 22 Schema del Digital Receiver Moltiplicazione per un segnale complesso
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f 22 f 22 Schema del Digital Receiver Filtraggio
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f 22 f 22 Schema del Digital Receiver Prodotti incrociati
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f 22 f 22 Schema del Digital Receiver Vettore Y
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Conversione coordinate rettangolo polari f 22 f 22 Schema del Digital Receiver
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f 22 f 22 FASE AMPIEZZA DISTANZA SCALA DI GRIGIO Schema del Digital Receiver
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Algoritmo CORDIC COordinate Rotation DIgital Computer Sviluppato originariamente da Jack Volder come soluzione real-time per affrontare i problemi di navigazione Permette di realizzare il calcolo di tutte le funzioni trigonometriche tramite la rotazione vettoriale
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Algoritmo CORDIC COordinate Rotation DIgital Computer (x 0,y 0 ) X Y X Y Il vettore in ingresso viene portato a coincidere con l’asse delle ascisse tramite una serie di iterazioni (ρ,φ) (x 0,y 0 )
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Algoritmo CORDIC COordinate Rotation DIgital Computer (x 0,y 0 ) X Y X Y La fase viene memorizzata in un accumulatore ad ogni passaggio, il modulo coincide con l’ascissa del vettore in uscita (ρ,φ)
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Implementazione su FPGA Due software di sviluppo utilizzati: Aldec Active HDL v.5.1 Altera Quartus II v.2.2
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Implementazione su FPGA Processore CORDIC
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Implementazione su FPGA Processore CORDIC (x 0,y 0 ) X Y (x ’,y ’ ) X Y Q= (Q 2 Q 1 Q 0 )
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Implementazione su FPGA Processore CORDIC (x ’,y ’ ) X Y FASE ( Φ) AMPIEZZA (R) Q= (Q 2 Q 1 Q 0 )
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Implementazione su FPGA Processore CORDIC (x ’,y ’ ) X Y FASE ( Φ) AMPIEZZA (R) Q= (Q 2 Q 1 Q 0 ) + ΔΦ
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Implementazione su FPGA
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Simulazioni software Risoluzione in fase: decimo di grado Risoluzione in ampiezza: una parte su un milione
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Conclusioni Obiettivi raggiunti Realizzazione ed implementazione su FPGA del blocco di conversione di coordinate rettangolo-polari ed integrazione con il sistema precedentemente realizzato Sviluppi Futuri Implementazione di una doppia modulazione di ampiezza per aumentare il range di misura del sistema senza degradarne la precisione
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