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PubblicatoArrigo Di Martino Modificato 8 anni fa
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L’OCCHIO UMANO
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L'occhio è l’organo di senso principale dell‘apparato visivo. Ha la funzione di raccogliere la luce che proviene dall'ambiente: ne regola l'intensità attraverso un diaframma (l'iride) la focalizza attraverso un sistema regolabile di lenti per formarne un'immagine sulla retina trasforma questa immagine in segnali elettrici che attraverso il nervo ottico vengono inviati al cervello che li elabora e interpreta.
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OCCHIO ESTERNO
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Cornea La cornea forma parte della porzione anteriore dell'occhio, si tratta di una membrana trasparente. Vista anteriormente ha una forma leggermente ellittica, posteriormente aderisce alla sclera presso la giunzione sclerocorneale formando un lieve solco, il limbo.
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Strati coneali: Lo strato più superficiale della cornea è l'epitelio corneale ( è un tessuto pluristratificato di 5-6 strati). Sotto l'epitelio corneale si trova lo strato di Bowman o membrana limitante anteriore. Il terzo strato è lo stroma corneale. Il quarto strato è la membrana del Descernet o membrana limitante posteriore. L'endotelio corneale è il quinto e più profondo strato della cornea. Si tratta di un singolo strato di cellule piatte e dalla forma esagonale. Il suo compito è essenzialmente quello di fungere da filtro posteriore per gli strati superiori della cornea, è inoltre il principale responsabile della sua idratazione.
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Limbo o Limbus: Il limbus è la zona di giunzione tra cornea e sclera dove l'epitelio corneale si fonde con l'epitelio della congiuntiva. Il limbo fornisce un pool di cellule staminali che si differenziano nelle cellule della cornea e poi vi migrano portandosi anteriormente, dal momento che la cornea di per sé non possiede cellule staminali.
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Sclera: La sclera forma gran parte del rivestimento del bulbo oculare. Anteriormente lo stroma sclerale si continua nello stroma corneale a livello del limbo o giunzione sclerocorneale, posteriormente e in posizione leggermente mediale e inferiore, il nervo ottico penetra nella sclera, accompagnato da numerosi rami arteriosi dell'arteria oftalmica, da rami venosi delle vene oftalmiche superiore e inferiore e dai nervi ciliari lunghi e brevi.
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OCCHIO INTERNO
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Iride: L'iride è una struttura di forma anulare che fa da diaframma muscolare per regolare il diametro del foro pupillare e dunque regola il passaggio di luce attraverso l’occhio. L'iride è collocata tra cornea e cristallino, viene convenzionalmente divisa in due porzioni circolari: la parte ciliare, più esterna e confinante con il corpo ciliare la parte pupillare, cioè quella presso la pupilla.
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Corpo Ciliare: Il corpo ciliare è la prosecuzione posteriore dell'iride. È responsabile della produzione dell'umore acqueo, ma anche della stabilizzazione in sede del cristallino tramite le fibre zonulari e l'accomodazione tramite il muscolo ciliare. Si distinguono due porzioni nel corpo ciliare, la pars plana e la pars plicata. La pars plana costituisce un anello ampio e periferico ed è così chiamata perché risulta liscia e sottile alla vista. La pars plicata o corona ciliare costituisce 1/3 del corpo ciliare, ha come confine la base dell'iride e il margine della pars plana. La pars plicata è così chiamata poiché vi si dipartono decine di processi ciliari dalla conformazione simile a pliche, intervallati da vallecole.
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Coroide: La coroide è uno strato pigmentato e vascolarizzato, prosecuzione posteriore del corpo ciliare, abbraccia i 5/6 della circonferenza dell'occhio. È a contatto con la sclera tramite la sua lamina sopracorioidea, viene inoltre perforata posteriormente dal nervo ottico e si continua con l'aracnoide di questo nervo.
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Retina: La retina è un sottile strato cellulare collocato anteriormente alla coroide e posteriormente al corpo vitreo. Nella retina si distinguono una zona periferica e una zona centrale. La zona centrale è circolare e collocata inferiormente al disco ottico, è rappresentata dalla macula lutea e, nel suo centro, dalla fovea e dalla foveola, che sono avascolari. Tutto ciò che vi è all'esterno della macula lutea è la retina periferica.
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L'epitelio pigmentato è lo strato più esterno della retina. È costituito da un singolo strato di cellule epiteliali cuboidali. Il segmento esterno dei bastoncelli, costituito dalle lamelle, penetra profondamente nei microvilli dell'epitelio rispetto al segmento esterno dei coni. Tra loro le cellule sono unite da giunzioni serrate che dividono la retina dai vasi sanguigni che irrorano la coroide. Le cellule dell'epitelio pigmentato della retina hanno la funzione di ricambiare i segmenti esterni dei fotorecettori e svolgono questo ruolo mediante fagocitosi degli apici di queste cellule. Inoltre, come altri strati pigmentati dell'occhio, l'epitelio della retina assorbe la luce non catturata dai fotorecettori.
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Cristallino: Il cristallino è la lente biconvessa dell'occhio umano e ha la funzione di mettere a fuoco l'immagine. È una struttura trasparente collocata posteriormente all'iride e anteriormente al corpo vitreo e tenuto in sede dalle fibre zonulari che si attaccano all'apice dei corpi ciliari. Il cristallino ha un diametro medio di 9 mm che tende ad aumentare con l'età (0,1 mm ogni 15 anni) È una struttura priva di vascolarizzazione e innervazione e questo le permette di rimanere otticamente perfetta. Il cristallino è formato da tre strati, dal più superficiale al più profondo sono la capsula, l'epitelio e le fibre del cristallino.
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Corpo vitreo: Il corpo vitreo costituisce i 4/5 del volume totale del bulbo oculare, è a contatto prevalentemente con la retina, ma anche con il corpo ciliare, le fibre zonulari e la faccia posteriore del cristallino. Il corpo vitreo è una struttura incolore costituita prevalentemente da acqua (99% del totale). È distinguibile una parte esterna (o corteccia) spessa 0,1- 0,3 mm di consistenza gelatinosa, che presenta fibre collagene di tipo II e un particolare tipo di cellule fagocitarie mononucleate dette ialociti, che producono l'acido ialuronico. La parte interna del corpo vitreo è quasi liquida e ricca di acido ialuronico. A livello della pars plana del corpo ciliare la corteccia del corpo vitreo dà origine a fibre che costituiscono il legamento sospensore del cristallino. Il corpo vitreo permette assieme alla sclera la conservazione della forma del bulbo oculare fornendole nel contempo una certa elasticità, ammortizza gli urti e lascia passare la luce.
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Apparato muscolare: Vista frontale anteriore dell'occhio destro: si notano i 4 muscoli retti e i due obliqui L'apparato muscolare dell'occhio è costituito da muscolatura estrinseca e muscolatura intrinseca. Sulla sclera si attaccano i muscoli che muovono l'occhio (muscoli estrinseci), in tutto sei, 4 retti e 2 obliqui:
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