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ATTIVITà DI INTERNAZIONALIZZAZIONE DI CONFINDUSTRIA Roma, 21 ottobre 2015 Gli Accordi di Libero Scambio: analisi operativa e opportunità per le aziende.

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1 ATTIVITà DI INTERNAZIONALIZZAZIONE DI CONFINDUSTRIA Roma, 21 ottobre 2015 Gli Accordi di Libero Scambio: analisi operativa e opportunità per le aziende esportatrici Milano, 3 maggio 2016

2 Competenza esclusiva della Ue Obiettivo: eliminare gli ostacoli agli scambi e garantire il libero accesso ai mercati e la concorrenza leale tra gli attori economici nel contesto globale Strumenti: negoziati multilaterali WTO sul Commercio; accordi bilaterali di libero scambio; difesa commerciale (antidumping, antisovvenzioni, salvaguardia) POLITICA COMMERCIALE Uno strumento di “Governance” globale

3 Globalizzazione: ultimi decenni caratterizzati da spiccata internazionalizzazione dei mercati Aumento del commercio globale Progressivo spostamento dell’asse del commercio verso area asiatica di pari passo con industrializzazione area Ruolo export come driver economie Ampliamento e segmentazione della GVC Le tendenze del commercio internazionale e della politica commerciale

4 Fallimento Doha Trade Facilitation (dicembre 2013) Proliferazione degli Accordi bilaterali a livello mondiale: oltre 500 accordi notificati al WTO La UE protagonista di tali strategie commerciali Da Unioni Doganali degli anni 90 si passa in fase più recente ad accordi di “ultima generazione” Ampliamento del campo di applicazione

5 Rischi: accordi non equilibrati (no piena reciprocità) e concessioni ai partner che penalizzano settori strategici Vantaggi: maggior numero di capitoli inclusi; potenziale livello di liberalizzazione più approfondito NEGOZIATI BILATERALI UNA STRADA OBBLIGATA PER LA UE

6 GLI ACCORDI COMMERCIALI / UNIONI DOGANALI UE –PAESI TERZI

7 I PRINCIPALI ACCORDI GIÀ IN VIGORE

8 Canada negoziati conclusi Agosto 2014 Vietnam negoziati conclusi Dicembre 2015 ACCORDI CONCLUSI MA NON ANCORA IN VIGORE

9 PRINCIPALI NEGOZIATI IN CORSO

10 PRINCIPALI ACCORDI FUTURI (TRADE FOR ALL)

11 Riduzione / Annullamento dazi: normalmente ben oltre il 90% delle linee tariffarie incluso nella liberalizzazione In accordi “ultima generazione”: ampliamento a capitoli extra commerciale, per integrazione economica più approfondita Liberalizzazione settore servizi, Appalti Pubblici Tutela Investimenti Tutela Proprietà intellettuale I VANTAGGI DEGLI ACCORDI PER LE IMPRESE

12 In vigore da luglio 2011 Accordo che la UE considera “da manuale”, cioè omnicomprensivo, equilibrato e di mutuo vantaggio Posizione Confindustria non è così Lobby sistema industriale: duty draw back, settore automotive Tuttavia accordi dopo Corea si ispirano a questo FTA COREA

13 In generale, dall’entrata in vigore dell’accordo al 2015 il nostro export è aumentato di oltre il 40% (passando da 2,9 mld di euro nel 2011 a 4,1 mld di euro nel 2015) a fronte di una flessione dell’import pari a -9% (3,2 mld euro nel 2011; 2,9 mld euro nel 2015) ALCUNI EFFETTI SULL’IMPORT/EXPORT DELL’ITALIA Fonte: elaborazioni Confindustria su dati Istat

14 L’export della nostra produzione manifatturiera appare aver beneficiato degli effetti della liberalizzazione tariffaria in tutti i settori tradizionali, registrando dal 2011 al 2015 incrementi più che significativi: macchinari +39% automotive +145% alimentare (bevande e alcolici) +74% abbigliamento +91% lavori di cuoio e pelle + 37% calzature + 99% prodotti chimici + 45% prodotti ceramici +40%

15 Fonte: elaborazioni Confindustria su dati Istat Tuttavia, dati UE mostrano che le imprese dell’Unione non beneficiano appieno della preferenzialità con il Vietnam Utilizzo di preferenze da parte UE è del 65%, Corea 84% Italia 22° nella graduatoria dei paesi UE Complessità Regole di Origine Clausola “Direct Transportation”

16 Accordo di portata storica Le due aree rappresentano il 50% del Pil mondiale e il 30% del commercio, 900 milioni di consumatori Livello di protezione tariffaria media tra le due sponde dell’Atlantico relativamente basso: Tariffa media applicata negli US 3,5%; in UE 5,2% Maggiori benefici attesi da riduzione ostacoli tecnici e, soprattutto, da una maggiore convergenza regolamentare Accordo ampio che lascia spazio anche a possibile estensione a paesi terzi TRANSATLANTIC TRADE AND INVESTMENT PARTNERSHIP-TTIP

17 FTA GIAPPONE Scenario di partenza: livello di protezione tariffaria relativamente basso per entrambi UE: reali benefici solo con rimozione NTBs Giappone: guadagna anche solo con riduzione tariffaria

18 FTA VIETNAM Accordo “di principio”: copre 99,5% dei beni. Periodi transitori fino a 10 anni per Vietnam (es. auto) e 7 per UE (es. calzature) Macchinari Vietnam aprirà per il 75% subito, 97% dopo 5 anni e 100% dopo 7 anni Appalti : copertura elevata e inclusione municipalità Hanoi e Ho Chi Minh (50% appalti nazionali). IIGG in piena protezione e poche eccezioni. Servizi: capitolo meno ambizioso (scarsa apertura banche, relativa in TLC, assicurativi e trasporti marittimi)

19 I VANTAGGI IMMEDIATI DELLA LIBERALIZZAZIONE PER LE IMPRESE: ALCUNI ESEMPI Fonte: elaborazioni Confindustria su dati WTO

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22 Incremento degli ostacoli non-tariffari: barriere di tipo regolamentare, amministrativo e procedurale non solo tra gli emergenti ma anche in economie mature Strategia rafforzata a livello Ue: inserimento del capitolo NTBs in tutti gli FTAs, più efficace implementazione Banca Dati per l’Accesso al Mercato, potenziamento Market Access Teams nei paesi terzi Attività Confindustria: supporto a imprese per problematiche di politica commerciale (ruolo rete estera Ambasciate) e monitoraggio NTBs nei principali mercati Esempio: Egitto Obbligo di registrazione imprese presso Ministero Industria e Commercio Azione UE per rimozione barriera in considerazione Accordo di Associazione in vigore I VANTAGGI OLTRE I DAZI: LE TENDENZE DI UN NUOVO PROTEZIONISMO

23 A livello mondiale: proliferazione accordi, concentrazione nel sud –est asiatico, reticolo di “corsie preferenziali” Le aggregazioni commerciali che non coinvolgono direttamente la UE hanno crescente rilevanza sulla determinazione dei flussi commerciali e sugli investimenti, nonché sulla regolamentazione e sull’affermazione a livello globale di standard tecnici, quindi sull’accesso al mercato in aree di interesse strategico per l’export italiano GLI ACCORDI IN ESSERE A LIVELLO GLOBALE (extra UE)

24 LA MAPPA DEGLI ACCORDI IN ASIA Fonte: Pacific Economic Cooperation Council-PEEC

25 TRANS PACIFIC PARTNERSHIP- TPP Accordo siglato nell’ottobre 2015 tra Stati Uniti, Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Canada, Messico, Perù, Cile, Vietnam, Singapore, Brunei e Malesia L'intesa sull'abolizione di tariffe e altre barriere commerciali riguarda un'area che vale il 40% del Pil mondiale il 60% del commercio, 800 milioni di consumatori Accordo in chiave “anti Cina”

26 China's Free Trade Agreements China-ASEAN FTA China-Pakistan FTA China-Chile FTA China-New Zealand FTA China-Singapore FTA China-Peru FTA Mainland and Hong Kong Closer Economic and Partnership Arrangement Mainland and Macau Closer Economic and Partnership Arrangement China-Costa Rica FTA China-Iceland FTA China-Switzerland FTA China-Korea FTA China-Australia FTA LA CINA: UNA STRATEGIA COMMERCIALE “GLOBALE”

27 Free Trade Agreements under Negotiation China-GCC(Gulf Cooperation Council) FTA China-Norway FTA China-Japan-Korea FTA Regional Comprehensive Economic Partnership, RCEP China-ASEAN FTA Upgrade Negotiations China-Sri Lanka FTA China-Maldives FTA China-Georgia FTA

28 Free Trade Agreements under Consideration China-India Regional Trade Arrangement Joint Feasibility Study China-Columbia FTA Joint Feasibility Study China-Moldova FTA Joint Feasibility Study China-Fiji FTA Joint Feasibility Study China-NePal FTA Joint Feasibility Study

29 Preferential Trade Agreement Asia-Pacific Trade Agreement Ad oggi i paesi firmatari sono: Cina, Bangladesh, India, Laos, Corea e Sri Lanka

30 Come trarre vantaggio da accordi extra–UE I POSSIBILI EFFETTI PER LE IMPRESE ITALIANE CoreaUEMessicoUSA Prodotto di baseLavorazione sufficiente Mercato di destinazione Accordo UE – Corea Accordo UE – Messico NAFTA UESvizzera/Perù/Cile/Islanda Costa Rica/Corea CINA Prodotto di baseLavorazione sufficienteMercato di destinazione FTA UE - (Svizzera/ Perù/ Cile / Islanda FTA CINA – (Svizzera/ Perù/ Cile / Islanda Costa Rica/Corea) Costa Rica/Corea)

31 Commissione UE http://ec.europa.eu/trade/policy/countries- and-regions/agreements/ WTO Regional Trade Agreements-RTAs http://rtais.wto.org/UI/PublicMaintainRTA Home.aspx I SITI WEB DEGLI ACCORDI


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