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Mary D.S. Ainsworth: seconda fase della TdA Ainsworth ( ), americana, ottiene il dottorato a Toronto (Canada) nel 1939  Concetti chiave: base.

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1 Mary D.S. Ainsworth: seconda fase della TdA Ainsworth (1913-1999), americana, ottiene il dottorato a Toronto (Canada) nel 1939  Concetti chiave: base sicura, sicurezza dell’attaccamento; significati diversi del termine ‘deprivazione’  quantitativo vs qualitativo differenze individuali e tipologie di legame d’attaccamento

2 (continua Ainsworth) Non è tanto la manifestazione del disagio durante la separazione a indicarci la sicurezza dell’attaccamento del bambino (legame sicuro), quanto la sua capacità di potere utilizzare la madre come base sicura L’ansia di separazione è segnale di attaccamento, ma in termini di qualità dell’attaccamento occorre che la ricerca della madre si associ poi alla rinnovata capacità di esplorare, giocare, calmarsi attraverso il contatto fisico

3 (continua Ainsworth) Parallelamente alle formulazioni teoriche di Bowlby sulla costruzione del legame di attaccamento (1951; 1958; 1969), la Ainsworth intraprende due importantissimi studi empirici con metodo osservativo e disegno di ricerca longitudinale a breve termine

4 (continua Ainsworth) 1) ricerca longitudinale a breve termine condotta su un piccolo campione di bambini e madri di un villaggio in Uganda (Africa Orientale), tra il 1954 e il 1955 (durante un soggiorno dovuto al lavoro del marito) Obiettivo: descrizione dei metodi usati nella cura del bambino e l’influenza sul suo sviluppo, in particolare in rapporto all’evoluzione della relazione con la madre  pubblicazione dei risultati della ricerca solo nel 1963, come capitolo di un libro

5 2) ricerca con la metodica della Strange Situation  i dati sono stati pubblicati in due lavori: Ainsworth, Wittig (1969) e Ainsworth, Bell (1970) Si trovano tradotti in italiano nel seguente volume: Mary D.S. Ainsworth, Modelli di attaccamento e sviluppo della personalità. Scritti scelti (a cura di Dazzi e Speranza), Raffaello Cortina, Milano, 2006.

6 SSP Perché la Strange Situation o situazione ‘insolita’ – Scrive al Ainsworth: “ nel corso dello studio longitudinale e naturalistico sull’attaccamento del bambino alla madre, abbiamo avuto poche opportunità di osservare, nell’ambiente domestico, l’equilibrio tra il comportamento di attaccamento e quello di esplorazione in condizioni di novità e allarme. Pertanto, abbiamo ideato una situazione di Lab, cui abbiamo sottoposto i bambini dell’età di circa un anno”

7 .. Scopo: descrivere in che misura il b.no poteva ricorrere alla madre come base sicura nell’esplorare un ambiente sconosciuto, in modo che la paura dell’insolito fosse compensata dalla presenza materna  “volevamo osservare il grado in cui il comportamento di attaccamento poteva acquistare ascendente su quello di esplorazione nella condizione di allarme introdotta dall’ingresso dell’estraneo, in occasione della separazione dalla madre e del successivo ricongiungimento”

8 …. I bambini sottoposti alla SSP erano un sottocampione di un gruppo di bambini osservati dalla nascita 23 bambini sottoposti ala SSP all’età di 51 settimane 33 bambini all’età di 49 settimane SSP  8 episodi si succedono in ordine standard per tutti i soggetti posti in situazioni insolite, in un crescendo più ansiogeno [cfr. Ainsworth, Wittig, 1969; tr.it.2006]

9 9 Tipologie del legame di attaccamento madre-bambino PATTERN A: ATTACCAMENTO INSICURO-EVITANTE MADRE MADRE: insensibile ai segnali del bambino; rifiutante sul piano del contatto fisico BAMBINO BAMBINO: non ha fiducia in una risposta adeguata da parte della madre; distacco, evitamento del contatto. Eccesso di autonomia; indifferenza alla separazione PATTERN B: ATTACCAMENTO SICURO MADRE MADRE: sensibile alle richieste e ai segnali di disagio del bambino BAMBINO BAMBINO: equilibrio tra vicinanza ed esplorazione; sicurezza interna e fiducia. Mostra segni di disagio alla separazione, ma al ritorno della madre si lascia consolare PATTERN C: ATTACCAMENTO INSICURO ANSIOSO-AMBIVALENTE MADRE MADRE: imprevedibile nelle risposte, dettate più dai suoi bisogni che da quelli del bambino BAMBINO BAMBINO: incerto rispetto alla disponibilità materna, non riesce a utilizzarla come base sicura e ne è assorbito completamente. Forte disagio alla separazione, inconsolabile al ritorno della madre PATTERN D: ATTACCAMENTO DISORGANIZZATO  Mary Main MADRE MADRE: dominata da esperienze traumatiche irrisolte, non risponde alle richieste del bambino BAMBINO BAMBINO: non dispone di strategie stabili. Comportamenti contradditori, azioni mal dirette, stereotipate e asimmetriche, congelamento, immobilità, disorientamento

10 Terza fase Mary Ainsworth ha, tra i suoi allievi/e, studiosi che diverranno a loro volta molto noti nell’ambito degli studi sulla teoria dell’attaccamento, ad esempio  Mary Main  Everett Waters  Mark Greenberg  Inge Bretherton

11 Mary Main: terza fase della TdA Mary Main (n. 1943, statunitense) lavora presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Berkeley, in California. Ha introdotto lo stile di attaccamento disorganizzato (pattern D), utilizzando la SSP. (1985) Tale stile è valutato come un fattore di rischio per l’insorgenza dei disturbi psicologici  nello stile disorganizzato/disorientato manca una coerente strategia comportamentale ; nel far fronte alle sollecitazioni che il bambino riceve durante la SSP, si osservano comportamenti contraddittori

12 Dis-organizzazione dell’attaccamento Main e Solomon (1990) riassumono sette modalità principali di disorganizzazione del comportamento di attaccamento 1. manifestazione sequenziale di pattern contraddittori  esempio: il b.no si avvicina al genitore con le braccia sollevate, piangendo forte per essere preso in braccio, ma all’improvviso cambia direzione, e si sdraia sul pavimento

13 2. manifestazione contemporanea di pattern contraddittori: il bambino si avvicina al genitore nel momento del ricongiungimento, effettuando un percorso obliquo, tortuoso, che di fatto lo allontana dal genitore; oppure si avvicina con la testa girata dall’altra parte rispetto alla direzione di marcia 3. manifestazione di movimenti incompleti o mal- diretti: il bambino si avvicina ma poi si ferma; va verso la porta, ma invece che fermarsi prosegue oltre

14 4. stereotipie, movimenti a-sincroni e posizioni o posture anomale: il bambino cammina in modo asimmetrico; mostra stereotipie nelle mani nel toccarsi i capelli o i vestiti; rimane steso a testa in giù col viso schiacciato sul pavimento 5.indicatori di paura nei confronti del genitore: indietreggia spaventato, urla 6.indicatori di disorientamento: il genitore rientra e il bambino si tende verso l’estraneo

15 7. movimenti rallentati e congelati : frozen acts movimenti per più di 30 secondi (frozen acts) che si osservano nel ricongiungimento: freezing il freezing (congelamento) come massima manifestazione dell’incapacità di fare appello a proprie risorse e strategie

16 Mary Main e collaboratori hanno ipotizzato che il comportamento infantile d’attaccamento disorganizzato derivi dal fatto che il bambino nei primi anni di vita sperimenta la figura di attaccamento come spaventante ( o anche come spaventata)  il genitore sarebbe turbato dal continuo riemergere alla coscienza di dolorose memorie relative a lutti o traumi non elaborati, che stanno alla base del suo comportamento spaventato/ante nei confronti del figlio  I genitori dei bambini con attaccamento disorganizzato possono più facilmente essere abusanti (a livello fisico e sessuale), maltrattanti (sul piano psicologico), trascuranti sul piano delle cure pratiche a causa delle loro storie ‘irrisolte’ Le problematiche ‘interne’ del genitore portano a comportamenti non comprensibili per il bambino, che non vede nell’ambiente esterno o circostante, le fonti che causano il malessere del genitore – > non c’è prevedibilità da parte del bambino nei confronti del comportamento dei genitori

17 Disorganizzazione dell’attaccamento Il paradosso, il conflitto tipico dell’attaccamento disorganizzato è dovuto al fatto che il bambino deve cercare conforto e protezione [sistema dell’attaccamento] proprio nella persona che provoca in lui paura  la ‘disorganizzazione’ è dovuta alla non integrazione di strategie, o alla mancanza di strategie poiché il bambino ….. dovrebbe fuggire dalla figura di attaccamento, perché fonte di pericolo, e contemporaneamente avvicinarla come rifugio sicuro «dovrebbe fuggire dalla figura di attaccamento, perché fonte di pericolo, e contemporaneamente avvicinarla come rifugio sicuro» (Main & Hesse, 1992)

18 MOI M. Main, inoltre, ha approfondito lo studio dei modelli mentali dell’attaccamento, già introdotti da Bowlby, intesi come «rappresentazioni di sé, dell’altro e della relazione sé-altro», modelli o rappresentazioni che si formano sulla scorta della costruzione della relazione affettiva del bambino con il caregiver

19 Main ha messo a punto uno strumento di ricerca e diagnosi molto importante, l’Adult Attachment Interview (AAI), [1985] un’intervista semi-strutturata con 20 domande (standardizzata anche con campioni italiani) per valutare lo stile di attaccamento dell’adulto rispetto alle esperienze passate di attaccamento alle figure genitoriali – brevetto Fa emergere i MOI

20 20 MODELLI OPERATIVI INTERNI (MOI) Bowlby, 1969; Main, 1985 La teoria dell’attaccamento ipotizza la continuità dell’attaccamento nel tempo, grazie alla creazione di modelli mentali delle figure affettive e di Sé, che funzionano come prototipo per le relazioni successive Sicuro Figura di attaccamento  disponibile e rispondente in modo coerente. Sé  senso di essere degno di amore, certezza che le proprie esigenza avranno uno spazio e una rispostaInsicuro Figura di attaccamento  non disponibile alle richieste, ostile, rifiutante,... Sé  senso di non essere degno di amore; incapacità di esprimere le emozioni in modo appropriato

21 21 Metodi di Valutazione dell’attaccamento Strange Situation (12-18 mesi) Procedura osservativa standardizzata ideata per valutare l’equilibrio tra il sistema di attaccamento e il sistema di esplorazione e per mettere in luce le differenze individuali negli stili di attaccamento durante il primo anno di età Separation Anxiety Test (SAT) (5-9 anni) Procedura che si avvale di una serie di illustrazioni di situazioni di separazione più o meno impegnative in cui vengono indagate sia le emozioni e le modalità di far fronte alla separazione sia le reazioni comportamentali per bambini dai 5 ai 9 anni Adult Attachment Interview (AAI) (adolescenti/adulti) Intervista strutturata che esplora in età adulta, attraverso il racconto, quali siano i ricordi delle esperienze infantili, sottolineando l’importanza della rielaborazione e valutazione personale delle medesime

22 Per tirare le fila….. + Novità della teoria in un’ottica evoluzionistica + Enfasi sull’osservazione come metodo di ricerca e presupposto della clinica + Osservazione diretta della relazione madre- bambino - Limiti: monotropia (vedi ribellione femminista). Il ruolo del padre? Dei fratelli? Delle figure educative? Vedi attaccamenti multipli - Limiti: il ruolo del temperamento? Il ruolo del bambino?


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