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L’onda lunga delle crisi bancarie Enrico Bigli venerdì Varese - spazio scopricoop.

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Presentazione sul tema: "L’onda lunga delle crisi bancarie Enrico Bigli venerdì Varese - spazio scopricoop."— Transcript della presentazione:

1 L’onda lunga delle crisi bancarie 2007-2016 Enrico Bigli venerdì 11.3.2016 - Varese - spazio scopricoop

2 Enorme crescita del debito complessivo (stato, imprese, privati); dal 2001 al 2008 si è passati dal 130% al 245% del PIL mondiale

3 Le politiche della Fed Greenspan 1987-Bernanke 2006-Yellen2014

4

5 BCE Trichet 2003 – Draghi 2011 (1.11)

6 LEHMAN BROTHERS Il 15 settembre 2008 la società ha annunciato l'intenzione di avvalersi del Chapter 11 del Bankruptcy Code statunitense [ (una procedura che si attua in caso di fallimento) annunciando debiti bancari per 613 miliardi di dollari, debiti obbligazionari per 155 miliardi e attività per un valore di 639 miliardi [. Si tratta della più grande bancarotta nella storia degli Stati Uniti [

7 Il terremoto arriva ovunque

8 Come sono diventate fragili le banche Dagli occhi chiusi all’insolvenza Che cosa è successo dei capitali propri?, come si è aggirato il rapporto 1 a 8? La dissennata politica dei dividendi aumenta magicamente il ROE Come inventare capitale I prestiti fuori bilancio I derivati strumenti perfetti per questi intrighi Come eludere Basilea 2 E’ stato pilotato uno sviluppo drogato del sistema

9

10 Derivati imponente crescita (soprattutto over the counter)

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12 Capitale obbligazioni Tier 1 (perpetue – lunga durata) Upper Tier 2 Lower Tier 2 Senior Covered

13 Aiuti europei banche 2007 – 2013

14 QUANTATIVE EASING I tassi a zero o negativi non bastano Fed prima, BCE dopo, inondano di liquidità il mercato acquisto titoli di stato per immettere liquidità nel sistema

15 L’inflazione che non c’è Obiettivo far ridurre la massa dei debiti reali (l’inflazione favorisce i debitori) Far aumentare i valori azionari in modo da aumentare il patrimonio a parziale recupero dell’aumento del debito

16 Il mercato azionario come specchio dell’economia mondiale

17 Il caso della Grecia

18 La crisi a Cipro Nel 2012, gli 860 mila ciprioti hanno visto scendere il pil del 2,6% in termini reali. Il PIL procapite è di circa 20.800 euro (25.700 in Italia). Il PIL ai prezzi correnti corrisponde a 17,9 miliardi di euro.

19 La crisi bancaria cipriota

20 Dopo Cipro il bail in

21 Le 4 banche Cessioni di credito al 17,5

22 Dopo il boom del 2011 l’attesa di insolvenza rimane molto alta. Si tenga conto che il 2% di insolvenza determinerebbe una perdita complessiva di circa 40 miliardi a un settore bancario che capitalizza circa 70 miliardi. (Dati nazionali) La situazione italiana è più fragile di quella europea

23 Crediti DETERIORATI -NPL

24

25 O si trova una soluzione, Bad Bank? Ma come e con chi? O un credit crunch violento è inevitabile.

26 Componente importante del credit crunch è la mancanza di capitale; Nel 2012 le banche migliori prestano (riducendo la TIER1 ratio), le peggiori migliorano la TIER1 ratio a scapito dei prestiti. (dati Italia)

27 NPL al 31.12.15 186,4 miliardi Capitalizzazione di borsa al 31.12.15 circa 75 miliardi Core TIER1 (mezzi propri) circa 200 miliardi Ricapitalizzazione necessarie 30-40 miliardi (in alternativa 250 miliardi in meno di crediti )

28 IN linea con l’Europa su NPL ma minore l’impatto sul debito pubblico

29 I disegni di legge per rendere più rapida la riscossione del credito. PIU’ SICUREZZA PER I DEBITORI E’ MENO SICUREZZA PER I RISPARMIATORI

30

31 Concorrenza europea Ripristinare interbancario, uguali costi raccolta/impieghi Debiti sovrani BOND EUROPEI determinino tassi uguali Project Bond


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