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LA POESIA IN ITALIA NEL PRIMO NOVECENTO Confronto tra CREPUSCOLARI, FUTURISTI e VOCIANI.

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Presentazione sul tema: "LA POESIA IN ITALIA NEL PRIMO NOVECENTO Confronto tra CREPUSCOLARI, FUTURISTI e VOCIANI."— Transcript della presentazione:

1 LA POESIA IN ITALIA NEL PRIMO NOVECENTO Confronto tra CREPUSCOLARI, FUTURISTI e VOCIANI

2 RAPPORTO CON LA TRADIZIONE

3 CREPUSCOLARI (1903-1918) Sono in piena rottura con la tradizione Operano nella poesia un profondo cambiamento di contenuti e forme Rifiuto dell’eroismo dannunziano Rifiuto dell’estetismo poetico Rinuncia a tutta la tradizione alta ed aulica Dissolvono le norme metriche della tradizione

4 FUTURISTI (1909-1916) Rifiuto totale e ribellione verso la cultura del presente e della tradizione Vogliono distruggere tutto ciò che appartiene al passato Rottura con la tradizione soprattutto a livello metrico e stilistico Ricercano la sperimentazione linguistica Abolizione della sintassi, della punteggiatura, dell’aggettivo e dell’avverbio a favore delle “parole in libertà”

5 VOCIANI (1908-1916) Sperimentano un linguaggio che vuole superare la tradizione dell’ottocento Esprimono una letteratura svincolata dalla tradizione accademica Adozione di versi liberi e creazione di una struttura mista tra poesia e prosa lirica Rifiuto dell’estetismo e del superuomo dannunziano Rifiuto del vitalismo dei futuristi e dell’impotenza dei crepuscolari

6 TEMI

7 CREPUSCOLARI (1903-1918) Malinconia, stanchezza e solitudine Sfiducia nei miti del progresso e della scienza Senso diffuso di morte Oggetti semplici e poveri Luoghi silenziosi e tristi Impossibilità di amare e malattia Cantano la sonnolente e monotona vita di provincia

8 FUTURISTI (1909-1916) Amore del pericolo Abitudine all’energia e al dinamismo Culto del coraggio e dell’audacia Ammirazione per la velocità e per le macchine Lotta contro il passato Esaltazione del movimento aggressivo Esaltazione del futuro e della guerra

9 VOCIANI (1908-1916) Antipositivismo Rifiuto dell’oggettività Forte inquietudine morale Autobiografismo dominato dalla centralità dell’etica Pessimismo Disadattamento alla vita

10 STILE

11 CREPUSCOLARI (1903-1918) Tono dimesso e umile Lessico semplice e spesso minimale Sintassi piana e paratattica Spesso ricorrono al verso libero Fusione di lessico umile e colto Disarmonia ritmica Stile trasandato e prosastico

12 FUTURISTI (1909-1916) Ricerca del verso libero e della sensazione musicale Contrappongono all’accademismo immobile e “passatista”, velocità, improvvisazione e sperimentazione Disposizione casuale dei sostantivi Uso del verbo all’infinito Abolizione dell’aggettivo, dell’avverbio e della punteggiatura Creazione di strette reti di immagini o analogie

13 VOCIANI (1908-1916) Espressionismo stilistico Scrittura realistica, tensione e deformazione lessicale, disarmonia del verso Prosa antinarrativa caratterizzata da forte lirismo e molto vicina stilisticamente alla poesia Frammentismo autobiografico: l’unica realtà percepibile è quella del soggetto

14 CONCEZIONE DEL POETA E DELLA POESIA

15 CREPUSCOLARI (1903-1918) Rifiuto di un rapporto attivo con la realtà e del ruolo sociale del poeta Figura dell’antieroe e dell’inetto contrapposta al superomismo dannunziano

16 FUTURISTI (1909-1916) Rifiuto della funzione di poeta-vate alla maniera dannunziana Poesia come espressione del dinamismo e delle macchine Rovesciamento del ruolo poetico tradizionale Rifiuto delle convenzioni liriche e non-senso

17 VOCIANI (1908-1916) Modello di letterato impegnato Il poeta deve essere attento ai problemi della realtà sociale Vogliono diffondere la cultura Esaltano il rinnovamento della cultura e delle lettere


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