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La fiscalità dei compensi corrisposti ai procuratori

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Presentazione sul tema: "La fiscalità dei compensi corrisposti ai procuratori"— Transcript della presentazione:

1 La fiscalità dei compensi corrisposti ai procuratori
Dott. Mario Tenore La fiscalità dei compensi corrisposti ai procuratori

2 Compensi corrisposti dai club ai procuratori
Compensi ai procuratori e fringe benefit per i calciatori Rischio fiscale richiede un’analisi «caso per caso» Mario Tenore – Maisto e associati (Milano)

3 Sviluppi normativi fiscali e regolamentari
2013 2014 2015 2016 2017 2012 1 aprile 2015 1° gennaio 2013 31 dicembre 2015 REGOLAMENTARE Divieto doppio mandato Doppio mandato FISCALE Cd. «Norma del 15%» Vuoto Normativo Disciplina specifica Vuoto Normativo Mario Tenore – Maisto e associati (Milano)

4 Fino al 1° gennaio 2014 Fino al 31° dicembre 2012
Fiscale  Assenza norme Regolamentare  Divieto «doppio mandato» Pronunce di giurisprudenza di merito Mario Tenore – Maisto e associati (Milano)

5 Fino al 1° gennaio 2014 Da 1° gennaio 2013 fino a 1° aprile 2015
Fiscale  Norma del cd. 15% Regolamentare  Divieto «doppio mandato» Da 1° aprile 2015 a 31 dicembre 2015 Regolamentare  Sì «doppio mandato» Criticità legate all’applicazione della norma del cd. 15% Mario Tenore – Maisto e associati (Milano)

6 Fino al 1° gennaio 2014 Da 1° gennaio 2016 ad oggi
Fiscale  Assenza norme Regolamentare  Sì doppio mandato Prassi dei club non omogenea Contratto di rappresentanza club-procuratore Mario Tenore – Maisto e associati (Milano)

7 Proposta di legge Atto n. 4365
Premessa sulla modifica regolamentare «la Federazione italiana giuoco calcio (FIGC) ha adottato un nuovo Regolamento per i servizi di procuratore sportivo (in vigore dal 1° aprile 2015), nel quale non è stata riprodotta la citata norma che prevedeva il cosiddetto «divieto del doppio mandato» «[La tassazione del fringe benefit] è apparsa non più giustificata in presenza di una possibile chiara regolamentazione contrattuale degli interessi» Finalità della proposta di legge «disciplinare in maniera chiara e uniforme le fattispecie connesse ai rapporti tra le società sportive e i procuratori nell’ambito delle trattative finalizzate alla stipulazione dei contratti di prestazione sportiva» Mario Tenore – Maisto e associati (Milano)

8 Proposta di legge Atto n. 4365
Escluso fringe benefit in capo al calciatore «i compensi corrisposti dalle società sportive professionistiche per le prestazioni di intermediazione, assistenza e consulenza contrattuale connesse alla stipulazione di contratti con gli sportivi professionisti dirette all’ottenimento da parte della società di variazioni di tesseramento in entrata o in uscita ovvero di rinnovi contrattuali, nonché i compensi destinati a migliorare la prestazione dello sportivo professionista tesserato» Mario Tenore – Maisto e associati (Milano)

9 Proposta di legge - Atto n. 4365 Riflessioni conclusive
Necessità di un intervento normativo Dubbi interpretativi Verifiche fiscali in corso e passate? Il dubbio più grande è quale sia la reale portata applicativa della norma? Questa norma sdogana tutti i casi, anche quelli nei quali è dubbia l’assoluta inesistenza di un interesse del calciatore? O la norma va interpretata nel senso che trova applicazione solo quando sussiste – ed è realmente effettivo – l’interesse del club? Secondo me, se passa così, la chiave di lettura corretta è la prima. Quella più in linea con la finalità di fare chiarezza. Poniamoci qualche riflessione: Se l’agente e il calciatore hanno un mandato depositato, nel quale è prevista una commissione, la norma consente al calciatore di porre in capo al club il costo della procura senza vedersi tassato il fringe benefit? No, il compenso pagato dal club è riferito ad un’obbligazione di risultato (legato alla trattativa specifica) e solitamente i mandati tra agente e calciatore si riferisco ad un obbligo di durata (assistenza in un determinato periodo). Ma (ammesso che sia possibile) se rendessi il mandato collegato ad una sessione di mercato o una specifica trattativa, cambierebbe qualcosa? Direi di no se il mandato fosse preesistente alla trattativa agente-club. Queste riflessioni mi portano ad un’altra conclusione. Se passasse questa norma sono sicuro che si vedranno sempre meno mandati depositati tra agenti e calciatori. Tutto passerà attraverso il mandato tra club e procuratore. Con buona pace dell’Agenzia delle Entrate. La norma finirebbe con il confutare le tesi degli uffici delle entrate che hanno spinto nella direzione del fringe benefit. Ma attenzione solo pro-futuro e non per il passato, perché il fondamento di questa norma è la modifica del regolamento e il venir meno del divieto di doppio mandato. Mario Tenore – Maisto e associati (Milano)

10 Dott. Mario Tenore


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