La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Rischio da Videoterminali.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Rischio da Videoterminali."— Transcript della presentazione:

1 Rischio da Videoterminali

2 Il lavoro al videoterminale
La normativa D.Lvo 81/08 e s.m.i Titolo VII° Articoli dal 172 al 178

3 Il lavoro al videoterminale
Si definisce “lavoratore” al videoterminale chi utilizza un’attrezzatura munita di un video per almeno 20 ore settimanali, fatte salve le pause fisiologiche (Art. 173 comma 1 lett. c)

4 Postazione di Lavoro

5 l lavoro al videoterminale Le caratteristiche dei VDT
A) Il monitor; B) La tastiera; C) Il piano di lavoro; D) La sedia; E) Lo spazio di lavoro; F) L’illuminazione: naturale e artificiale; G) Il microclima; H) La qualità dell’aria; I) Il rumore e altri fattori fisici;

6 Il lavoro al videoterminale Le caratteristiche della postazione a VDT
Il microclima Evitare l’eccessiva presenza di apparecchiature che emanino calore; L’umidità deve essere soddisfacente (velo lacrimale); Evitare la presenza di correnti d’aria fastidiose;

7 Il lavoro al videoterminale Le caratteristiche della postazione a VDT
La qualità dell’aria Evitare l’uso frequente di fotocopiatrici in ambiente di lavoro (toner); (locale dedicato) Il fumo passivo; Se presente condizionamento generale curare la manutenzione dell’impianto; Evitare la moquette (polvere);

8 Il lavoro al videoterminale Le caratteristiche della postazione a VDT
Il rumore e altri fattori fisici In ufficio non esiste la possibilità di danni all’udito derivanti da rumore; Evitare il rumore come disagio; Non esistono radiazioni nocive derivanti dal videoterminale (assenza di rischi per le gravide);

9 Il lavoro al videoterminale Le caratteristiche della postazione
Gli accessori Il poggiapiedi (disponibile); il portadocumenti; Il software Adeguato alla mansione; Di facile utilizzo ed adattabile all’operatore;

10 Videoterminali le patologie da videoterminali ?????????

11 I rischi da videoterminali
Disagi a carico dei seguenti apparati: VISIVO; OSTEOARTICOLARE; NEUROLOGICO.

12 La sorveglianza sanitaria
lavoratore NON videoterminalista (art.41 comma 1 ) Visita medica mirata + Visita oculistica su indicazione clinica Informazione e formazione sui rischi lavorativi NO Visita medica periodica Visita medica su richiesta, se insorgono problemi correlabili con il rischio (art.41 comma 2 lett.c)

13 La sorveglianza sanitaria
Il lavoratore videoterminalista Visita medica mirata Visita oculistica Visita medica periodica biennale (se > 50 anni ovvero se con problemi oculo-visivi) Visita quinquennale negli altri casi Visita medica fuori dal periodismo previsto su richiesta, se insorgono problemi correlabili con il rischio (art.41 comma 2 lett.c)

14 Il videoterminale e la gravidanza
TUTTA la letteratura internazionale esclude rischi derivanti da: Campi elettromagnetici Radiazioni varie (X, Gamma)

15 Il videoterminale e la gravidanza
La lavoratrice gravida addetta al videoterminale NON PUO’ mantenere la postura seduta per lunghi periodi (congestione circolatoria della pelvi)

16 Il Rischio da Rumore

17 Che cos’è il rumore Viene definito come un “suono sgradevole”
Ha la stessa natura del suono, nel senso che entrambi sono il risultato di energia meccanica emessa da una sorgente che si propaga in un mezzo (solido,liquido o gassoso) sotto forma di vibrazioni

18 Le onde sonore si propagano in qualunque mezzo in tutte le direzioni e con andamento circolare, in modo simile agli anelli concentrici osservabili sulla superficie dell’acqua che si allontanano del punto in cui cade un sasso

19 Acuto (strumento musicale) Grave (temporale)
Si dice che un suono è Grave (temporale) Il responsabile di questa sensazione è la Frequenza Cioè il numero di oscillazioni o vibrazioni nell’unità di tempo ( 1 oscillazione al secondo = 1Hz) se essa presenta oscillazioni regolari si parla di SUONO, se irregolari di RUMORE

20 Lieve (foglia che cade) Forte (aereo)
Si dice che un suono è Forte (aereo) Il responsabile di questa sensazione è la L’Intensità dipende dalla pressione che l’onda sonora esercita sul nostro orecchio che si misura in decibel (dB) da un’intensità appena percepibile (soglia di udibilità) si puo’ arrivare a valori elevati che possono determinare dolore (soglia del dolore)

21 Cosa provoca il rumore? Un rumore meno forte ma superiore agli dB puo’ determinare una riduzione dell’udito Un rumore molto forte provoca dolore e spesso lacerazione del timpano Si instaura in 4 fasi 1-ridotta capacità uditiva temporanea dopo esposizione a rumore, sensazione di orecchi ovattate 2-apparente stato di benessere 3-difficoltà percezione toni acuti 4- difficoltà a percepire la conversazione

22 Aumento degli infortuni sul lavoro
La fase 4 difficoltà a seguire una conversazione si insatura quando l’esposizione al rumore ha una durata tale che non consente il recupero uditivo si tratta di IPOCUSIA DA RUMORE Influenzata da: Stato di salute (otiti, traumi, etc.) Età (riduzione dell’udito- Presbioacusia) Uso di farmaci Può influenzare altri organi con: Alterazioni della frequenza cardiaca e circolatoria Modificazioni della pressione arteriosa Aumento delle resistenze vascolari Modificazioni funzionali del sistema nervoso Alterazioni dell’apparato digerente Diminuzione di percettibilità dei segnali acustici Aumento degli infortuni sul lavoro

23 E’ importante RICORDARE che: E’ importante SAPERE che
Il tempo di esposizione costituisce elemento fondamentale per stabilire la Nocività del rumore stesso Più in particolare si parla di ESPOSIZIONE PERSONALE QUOTIDIANA del lavoratore al rumore, che viene misurata in decibel dB E’ importante SAPERE che A diversi livelli di esposizione al rumore corrispondono differenti rischi e differenti criteri di prevenzione

24 Le norme si basano Come ci si difende? su 4 Ipotesi
Ipotesi 1 Esposizione Quotidiana inferiore a 80 dB Ipotesi 2 Esposizione Quotidiana tra 80 e 85 dB Ipotesi 3 Esposizione Quotidiana tra 85 e 90 dB Ipotesi 4 Esposizione Quotidiana superiore a 90 dB

25 Il datore di lavoro a l’obbligo di:
Ipotesi 1 Esposizione Quotidiana inferiore a 80 dB Misurazione della rumorosità durante il lavoro e in caso di Modifiche, Ampliamenti e Nuovi Impianti Ipotesi 2 Esposizione Quotidiana tra 80 e 85 dB Misurazione dei livelli di esposizione al rumore Informare i lavoratori su: rischi, misure di protezione, DPI, risultati delle valutazione del rischio, sul significato del controllo sanitario Estendere il controllo sanitario ai lavoratori che ne fanno richiesta e il Medico Competente ne confermi richiesta

26 Ipotesi 3 Esposizione Quotidiana tra 85 e 90 dB
Fornire ai lavoratori DPI personali e adatti alle condizioni di lavoro Formare i lavoratori sull’uso corretto dei DPI di utensili, macchine e apparecchiature Sottoporre i lavoratori a controllo sanitario con periodicità NON superiore a 2 ANNI o ANNUALE in caso di esposizione quotidiana superiore a 90 dB Ipotesi 4 Esposizione Quotidiana superiore a 90 dB Comunicare all’ASL entro 30gg del superamento le misure tecnico-organizzative applicate Esigere l’uso di DPI personali Perimetrare, limitare e segnalare i luoghi in cui si suoerano i 90 dB Registro aggiornato dei lavoratori esposti, cui copia va consegnata all’ ISPSL e all’ASL competente Comunicare ai lavoratori interessati le annotazioni di tale registro

27 Obblighi dei Lavoratori:
Impiegare con cura DPI e sistemi di sicurezza Dare immediata segnalazione su inefficienze dei DPI, pericoli a cui venga a conoscenza, nelle proprie competenze ridurre tali eventi Non deve modificare i DPI e sistemi di sicurezza di propria iniziativa Deve sottoporsi ai controlli sanitari previsti Interventi tecnici per la riduzione del rumore alla sorgente: Isolamento della sorgente con materiali fonoisolanti Smorzamento delle vibrazioni con materiali idonei (gomme,ammortizzatori, tappeti) Rivestimento degli ambienti con pannelli fonoassorbenti Idonea manutenzione (lubrificazione,sost. parti usurate, serraggi sicuri)

28 Movimentazione manuale dei carichi

29 Col termine “movimentazione manuale dei carichi” si intendono le operazioni di trasporto e di sostegno di un carico da parte di uno o più lavoratori comprese le azioni di sollevare, deporre, spingere, spostare, tirare e portare un carico Operazioni che possono provocare rischi di lesioni dorso-lombari che possono interessare la rachide, ovvero colonna vertebrale che ha principalmente funzione di sostegno Artrosi Ernia del disco Sciatica Alterazione delle curve della colonna Disturbi principali:

30 Il D.Lgs 81/08 e s.m.i. prevede che il datore di lavoro deve:
Evitare la movimentazione manuale dei carichi utilizzando supporti meccanici (carrelli,elevatori,etc.) Ove non è possibile evitare deve: Organizzare movimentazione sicura ed esente da rischi Valutare le caratteristiche del carico Ridurre i rischi di lesioni dorso-lombari Formare i lavoratori Sottoporre a sorveglianza sanitaria gli addetti a tale mansione

31 Elementi di rischio per le lesioni dorso-lombari:
Caratteristiche del carico Troppo pesante > 25kg uomini > 20 kg donna Ingombrante, instabile, se richiede inclinazioni o torsioni del tronco Sforzo fisico richiesto È eccessivo Richiede torsioni o inclinazioni del busto, movimento brusco del corpo

32 Esigenze connesse all’attività
Ambiente di lavoro Spazio libero (soprattutto Verticale) insufficiente Pavimento presenta rischi di scivolamento o inciampo Temperatura, umidità e circolazione dell’aria insufficienti Esigenze connesse all’attività Sforzi fisici per colonna dorso-lombare troppo frequenti e prolungati Insufficiente periodo di recupero fisiologico Distanze di sollevamento e abbassamento troppo grandi Ritmi imposti da processi non controllabili dal lavoratore

33 Precauzioni: Piegare le gambe e non la schiena
Evitare di appoggiare oggetti per terra o sopra l’altezza della testa Evitare di ruotare la schiena Evitare di trasportare oggetti pesanti per le scale Usare carrelli ove è possibile Trasportare pesi manualmente per brevi percorsi Per prelevare prodotti troppo lontani usare il tirapacchi Disporre il piano di prelievo e di deposito alla stessa altezza Fondamentale trovare l’equilibrio sia del carico che dell’operatore

34 Valori limite Al fine dell’idoneità al lavoro specifico si pone il problema di avere una movimentazione manuale accettabile che può essere con un indice Il rapporto tra peso sollevato (al Numeratore) peso limite raccomandato (denominatore) danno un indicatore sintetico di rischio I soggetti sottoposti a Movimentazione Manuale del carico vanno sottoposti a Sorveglianza sanitaria Periodica differente a seconda degli indici di movimentazione stabiliti da apposite tabelle


Scaricare ppt "Rischio da Videoterminali."

Presentazioni simili


Annunci Google