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Economia e Organizzazione Aziendale

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Presentazione sul tema: "Economia e Organizzazione Aziendale"— Transcript della presentazione:

1 Economia e Organizzazione Aziendale
Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Economia e Organizzazione Aziendale Le scelte del consumatore Prof. Ing Tommaso Savino

2 Domanda e comportamento del consumatore
Prendere decisioni su come distribuire il denaro e il tempo disponibile. Acquistare una nuova auto o far riparare quella vecchia? Studiare economia o andare a prendere il sole al parco? Ricerca dell’equilibrio tra necessità e desideri. La somma di tali scelte influenza la curva della domanda e l’elasticità rispetto al prezzo. Processo con il quale gli individui cercano di ottenere i beni di consumo preferiti.

3 Utilità Gli individui tendono a scegliere quei beni e servizi ai quali danno il valore maggiore. In modo con cui i consumatori scelgono viene descritto dal concetto di Utilità. Definizione: Utilità indica soddisfacimento ovvero la misura in cui determinati beni e servizi vengono preferiti dai consumatori. Nella teoria della domanda, si dice che gli individui massimizzano la propria utilità. Scelgono i beni di consumo che preferiscono.

4 Utilità Marginale Definizione:
Se si consuma un’unità aggiuntiva di un bene o servizio si ottiene un soddisfacimento maggiore o una utilità aggiuntiva. L’espressione marginale viene sempre usata con il significato di aggiuntivo. Legge dell’utilità marginale decrescente: L’utilità marginale diminuisce se un individuo consuma quantità sempre maggiori di un determinato bene. All’aumentare del consumo di un bene la sua utilità marginale tende a diminuire.

5 Da dove nasce il concetto di Utilità
Jeremy Bentham ( ) Principio di utilità definito come la capacità di qualsiasi oggetto di produrre piacere, bene e felicità o di impedire dolore, male o infelicità. Massima felicità per il maggior numero di persone. William Stanley Jevons ( ) Teoria economica come calcolo di piacere e dolore. Le persone razionali basano le loro decisioni di consumo sull’utilità aggiuntiva o marginale di ciascun bene.

6 Utilità totale e marginale

7 Condizione di equilibrio
Massimizzazione della utilità individuale. Ogni individuo deve effettuare le proprie scelte in modo che ogni singolo bene porti alla stessa utilità marginale per euro speso. Utilità Marginale del reddito Di fronte ai prezzi di mercato dei beni, un consumatore, con reddito dato, ottiene il massimo soddisfacimento quando l’utilità marginale dell’ultimo euro speso per un bene è esattamente uguale all’utilità marginale dell’ultimo euro speso per qualsiasi altro bene.

8 Condizione di equilibrio
Il consumatore che disponga di un reddito R destinato al consumo di n prodotti lo ripartisce in maniera tale che risulti: Se (UM/P)1 aumenta, gli acquisti di 1 aumentano mentre diminuiscono gli altri beni Se (UM/P)1 diminuisce, gli acquisti di 1 diminuiscono mentre salgono gli altri beni

9 Pendenza negativa della curva di Domanda
A parità di utilità marginale per euro di reddito, l’aumento del prezzo del bene 1 fa diminuire il rapporto (UM/P)1 . La condizione di equilibrio non sarà più verificata a parità di quantità consumate. Il consumatore tende a variare il suo comportamento in modo tale da: Acquistare una quantità minore di prodotto 1; Aumentare l’utilità marginale; Ritrovare la condizione di equilibrio.

10 Derivazione della curva di domanda

11 Allocazione ottimale del tempo
Ogni individuo deve sapere distribuire il proprio tempo così come ripartisce le proprie finanze. Tale compito non è affatto semplice dato che, ognuno di noi, povero o ricco che sia ha a disposizione solo 24 ore al giorno. Quale è il modo migliore per distribuire il tempo? Non si tratta solo di una semplice legge economica ma di una legge di scelta razionale. Studio dell’economia cosiddetta comportamentale.

12 La curva di indifferenza
Sviluppate da Pareto permettono di studiare il comportamento del consumatore messo di fronte alla scelta tra due o più beni differenti. Vale la legge della sostituzione. Quanto più un bene è scarso, tanto maggiore è il suo valore relativo di sostituzione. La sua utilità marginale cresce rispetto all’utilità marginale del bene che è diventato abbondante. La pendenza della curva in ogni punto rappresenta il cosiddetto saggio marginale di sostituzione.

13 La curva di indifferenza

14 La mappa di indifferenza

15 Il vincolo di bilancio

16 L’equilibrio del consumatore
L’equilibrio del consumatore si raggiunge nel punto in cui la retta di bilancio è tangente alla curva di indifferenza più elevata ovvero dove il saggio marginale di sostituzione è esattamente uguale alla pendenza della retta di bilancio. Nel punto di equilibrio vale la seguente relazione:

17 Particolarità

18 Approccio alternativo
Effetto di sostituzione Quando il prezzo di un bene aumenta, i consumatori tendono a sostituire il bene che è diventato più costoso con altri bene per soddisfare i propri bisogni in modo più economico (comportamento simile per le imprese). Effetto reddito Indica l’impatto di una variazione di prezzo sulla quantità domandata di un bene risultante dall’effetto della variazione di prezzo sui redditi reali dei consumatori. Elasticità della domanda rispetto al reddito.

19 Dalla domanda individuale a quella di mercato
La curva di domanda di mercato è data dalla somma delle domande individuali a ciascun prezzo. Se la domanda di tutti i consumatori fosse esattamente la stessa e se i consumatori fossero 100, la curva di domanda di mercato sarebbe 100 volte quella di domanda del consumatore. Per ottenere la curva di domanda di mercato bisogna sommare tutte le quantità che i diversi consumatori acquistano ad un determinato prezzo. La quantità totale sarà rappresentata da un punto sulla curva della domanda di mercato.

20 Dalla domanda individuale a quella di mercato

21 Definizioni Beni sostitutivi
Un aumento del prezzo di un bene determina un incremento della domanda dell’altro (manzo e pollo). Beni complementari Un aumento del prezzo di un bene determina una diminuzione della domanda dell’altro (automobili e benzina). Beni indipendenti Una variazione del prezzo di un bene non provoca alcuna variazione sulla domanda dell’altro (manzo e libri).

22 Alcuni esempi

23 Il paradosso del valore
“Niente è più utile dell’acqua, ma con essa non si può acquistare praticamente nulla. Al contrario, un diamante ha uno scarso valore d’uso, ma può essere spesso scambiato con moltissimi altri beni”. (Adam Smith, 1776) Il prezzo dell’acqua dipende dalla sua utilità marginale o meglio dall’utilità dell’ultimo bicchiere di acqua disponibile. Maggiore è la quantità disponibile di un bene, meno desiderabile sarà l’ultima unità consumata. Il divario esistente tra l’utilità totale di un bene e il suo valore totale di mercato è detto Rendita (o surplus) del consumatore.

24 La rendita del consumatore


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