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LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI NELLE ABITAZIONI:

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Presentazione sul tema: "LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI NELLE ABITAZIONI:"— Transcript della presentazione:

1 LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI NELLE ABITAZIONI:
A CHE PUNTO SIAMO? Caterina Bocchi

2 SICUREZZA IMPIANTI ELETTRICI: SITUAZIONE E PROSPETTIVE
Febbraio 2004, all’interno del convegno Prosiel sul tema SICUREZZA IMPIANTI ELETTRICI: SITUAZIONE E PROSPETTIVE è stato presentato lo studio realizzato dall’Istituto di ricerca Demoskopea relativo alle abitazioni

3 L’indagine è stata effettuata su un campione di 500 famiglie con figli teen agers divisi per
area geografica e ampiezza di centro . nord est . nord ovest . centro . sud Strumento di rilevazione: interviste personali domiciliari

4 Costruzione antecedente al 1950
I risultati dell’indagine hanno evidenziato una situazione preoccupante Abitazioni costruite prima del 1990 (anno di entrata in vigore della Legge 46/90) Costruzione antecedente al 1950 In Italia 2/3 del totale della abitazioni (76%) non rispettano (se non qualche intervento parziale e “a spot”) la legislazione sulla sicurezza elettrica

5 nel 64% dei casi estetiche di abbellimento di ampliamento
Ristrutturazioni di vario genere e tipo sono state eseguite almeno nel 64% dei casi ma… su motivazioni prevalentemente estetiche di abbellimento di ampliamento

6 TROPPO POCO IMPORTANTE (solo il 7%)
La “sicurezza” risulta palesemente trascurata e si configura come un driver ancora TROPPO POCO IMPORTANTE (solo il 7%) “… non faccio lavori per adeguarmi alla norma … in casa mia va tutto bene e non c’è nessun pericolo…” “… non voglio sprecare soldi. Se tutto va bene in casa vado avanti così… basta stare un po’ attenti…”

7 Si tratta di un ottimismo a dir poco “facilone” e ingiustificato a fronte di alcuni dati “da brivido” il 13% delle abitazioni è a rischio incendio per motivi elettrici (es. corto circuito)

8 il 52% degli impianti è a rischio fulminazione per la presenza di componenti elettrici danneggiati e/o deteriorati

9 il 18% non dispone di un interruttore differenziale

10 una diffusa carenza di cultura della sicurezza
Al rischio, oggettivo ed incontrovertibile, si accompagna inoltre una diffusa carenza di cultura della sicurezza

11 La casa, quasi per antonomasia, è sinonimo di calore emotivo
rassicurazione benessere protezione difesa tranquillità “… la casa per come la intendo io è sentirsi al sicuro appena si entra e si chiude la porta…”

12 Dissonanza cognitiva casa rischio
Accostare Dissonanza cognitiva casa rischio La sottovalutazione del pericolo è totale: la prefigurazione del peggior danno possibile non va oltre l’ansietà provata all’ipotesi di “prendere la scossa”

13 L’81% degli intervistati dichiara in maniera lapidaria che il proprio impianto
NON HA PROBLEMI malgrado il 44% delle abitazioni sia stato al febbraio del 2004 ancora privo di qualunque dichiarazione di conformità

14 quanto più radicalmente se ne ignora il funzionamento
Solo un’area molto minoritaria di intervistati (numericamente quasi trascurabile) verbalizza quanto l’elettricità sia percepita tanto più pericolosa quanto più radicalmente se ne ignora il funzionamento “… io guardi, non so neanche perché si accende la lampadina quando schiaccio l’interruttore…” “… credo che c’entrino gli elettroni che però… non so proprio come si arrivi ad avere la luce…”

15 riduce il controllo sulla propria sicurezza
Non solo L’inevitabile processo di delega  necessità di affidarsi a qualcuno di competente, irrita, almeno a livello subliminale, gli intervistati perché riduce il controllo sulla propria sicurezza su quella della propria famiglia sulla “casa”

16 rimozione del problema
Questo elemento tende ad indurre rimozione del problema “… cosa vuole che succeda? Non credo che succeda ancora di morire fulminati…”

17 Le statistiche, spesso impietose, non supportano questa “beata incoscienza”
: +5.6% di incidenti domestici (dati CENSIS) 2 milioni e ½ di italiani ogni anno subiscono un incidente domestico (e di questi circa perdono la vita) (dati EH LASS Sistema Europeo rilevazione incidenti domestici: dati acquisiti tramite il pronto soccorso di ogni Paese. 12 paesi Europei, Italia compresa) Ultimi 4 mesi: incidenti domestici (dati ISTAT) Il 38% degli incidenti di grave rilevanza in luoghi pubblici sono di natura elettrica (dati Vigili del Fuoco)

18 SCONSOLATA PRESA D’ATTO DEL PERDURARE DI UN
Lo studio del 2004 di Demoskopea terminava con la SCONSOLATA PRESA D’ATTO DEL PERDURARE DI UN DISTRATTO FATALISMO “… dico francamente … spero che qualcun altro ci pensi… la proprietà del condominio … gli amministratori…”

19 In risposta a tale disinformazione “distrazione” disinvestimento è emersa la necessità, urgente e improrogabile di ATTIVARE UN EFFICACE SISTEMA DI VERIFICHE SISTEMATICHE E PRERIODICHE DEGLI IMPIANTI

20 MESE DELLA SICUREZZA ELETTRICA
A tale scopo è stata realizzata da Prosiel una prima importante iniziativa MESE DELLA SICUREZZA ELETTRICA - Patrocinato dal Ministero delle Attività Produttive -

21 Nel mese di Novembre 2004 gli abitanti di due città
BARI REGGIO EMILIA hanno potuto richiedere e ottenere gratuitamente un check-up dell’impianto elettrico domestico per verificarne lo stato poter risolvere radicalmente eventuali situazioni di pericolo Gli interventi sono stati realizzati da 30 operatori, Installatori e Periti Industriali iscritti nei rispettivi Albi Professionali

22 valutare la sensibilità degli utenti
L’iniziativa avrebbe permesso inoltre di valutare la sensibilità degli utenti misurare la loro propensione a richiedere interventi volontari di controllo quantificare, alla conclusione dell’iniziativa, il numero e la tipologia di azioni intraprese sulle problematiche emerse dalla diagnosi degli impianti

23 Prosiel ha scelto di effettuare un controllo “a vista” Eventuali verifiche strumentali sono state riservate ad una fase successiva dell’iniziativa e solo previa richiesta specifica da parte degli utenti

24 Il check up è stato realizzato sulla base di una check list predisposta da Prosiel basata sui seguenti elementi: valutazione dell’integrità dei componenti controllo della correttezza dell’installazione e del collegamento degli apparecchi ad elevato consumo di energia verifica dell’esistenza dell’impianto a terra misurazione di idoneità e integrità, per ogni locale tipo delle abitazioni, delle cassette di derivazione delle prese a spina degli apparecchi di comando, di quelli di protezione e dei cavi

25 In sintesi è stata controllata sia la protezione dai contatti diretti che lo stato di conservazione dei componenti Copia della check list, del risultato della verifica e delle indicazioni su interventi correttivi ritenuti necessari, è stata rilasciata al proprietario dell’impianto L’esperienza e l’elevata competenza dei tecnici operatori hanno consentito, indagando semplicemente sui punti salienti dell’impianto, di tracciare una mappa leggibile e precisa dello “stato di salute” dello stesso

26 Sono stati effettuati 140 controlli sugli impianti
I risultati confermano pesantemente la situazione negativa registrata dallo studio Demoskopea di alcuni mesi prima con un’enfasi di marcata problematicità a BARI BARI REGGIO EMILIA ASSENZA DI DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ ALLA REGOLA D’ARTE 85% 67% PERICOLOSITA’ APPARECCHIATURE PROTEZIONE NEI DIVERSI LOCALI 63% 33% PRESENZA CAVI A VISTA 10% 18% CAVI NON ISOLATI 15% 15% COMPONENTI ELETTRICI PERICOLOSI BAGNI 45% 53%

27 il 96% di apprezzamento da parte degli utenti
L’iniziativa (valutata al termine con un’attività di recall) ha raccolto Il 37% di questi dichiara che avrebbe richiesto il check up anche a pagamento (perché a costi contenuti) e il 23% ha provveduto ad apportare i correttivi suggeriti per la messa a norma il 96% di apprezzamento da parte degli utenti

28 TEST DI AUTODIAGNOSI SULLA SICUREZZA ELETTRICA
In contemporanea al “Mese della Sicurezza” è stato realizzato anche il strumento di controllo diretto del proprio impianto distribuito presso le sedi Comunali di Bari e Reggio Emilia pubblicizzato tramite la rivista dell’ U.N.C. “Le Scelte del Consumatore” TEST DI AUTODIAGNOSI SULLA SICUREZZA ELETTRICA

29 USO PERMANENTE DI PRESE MULTIPLE
Tre soli dati esemplificativi e “sintomatici”: USO PERMANENTE DI PRESE MULTIPLE (A VOLTE UNA SOMMATORIA DI PRESE COLLEGATE LE UNE ALLE ALTRE) 66%

30 INTERVENTI SISTEMATICI ED ESCLUSIVI ALL’INSEGNA DEL SOLO “FAI DA TE” SULL’IMPIANTO
52%

31 ASSENZA DI INTERRUTTORE DIFFERENZIALE E/O DI MESSA A TERRA
32%

32 Tenendo conto dei risultati complessivi dello studio e delle successive iniziative Prosiel sembra fondamentale sottolineare un elemento GLI UTENTI, SE INFORMATI ADEGUATAMENTE SUI RISCHI E LE NECESSITA’ DI DISPORRE DI IMPIANTI A NORMA, SONO ESTREMAMENTE RECETTIVI (ALMENO, IN TERMINI DI ATTEGGIAMENTO CONSAPEVOLE DI BASE) “… dopo che l’elettricista mi ha detto che la mia casa era una polveriera ho fatto rifare tutto l’impianto. Mi è costato un occhio ma sulla salute non si scherza…” “…saltava sempre la luce poi mi hanno spiegato che era pericoloso… c’era molto riscaldamento…”

33 RIMOSSA La PERCEZIONE DEL RISCHIO oggi risulta prevalentemente
SI PREFERISCE SPERARE GENERICAMENTE NELLA PRESENZA DI UNA SICUREZZA MEDIA GENERICA, ASPECIFICA, GIA’ “GARANTITA” DAGLI IMPIANTI ATTUALI “… beh non credo che il padrone di casa voglia rischiare un corto circuito… avrà fatto quel che doveva…”

34 SI VERIFICA GENERALMENTE UNA SCARSA PROPENSIONE AGLI INVESTIMENTI CHE NON SIANO “LUDICI”, O GRATIFICANTI ALLA VISTA “… adesso finalmente ho un angolo di luce come volevo io con la luce a pioggia sulla mia poltrona preferita…”

35 SI REGISTRA UNA DIFFUSA CARENZA DI CONOSCENZA DI BASE
MANCANO I PARAMETRI PER VALUTARE AUTONOMAMENTE LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI “… quando ho capito che pericolo correvano i miei figli mi si sono rizzati i capelli in testa…”

36 FORZA MITICA E PRIMORDIALE
L’elettricità è ancora considerata una sorta di “magia” che rientrando a casa la sera, si compie, garantendoci luce, calore, comfort L’energia elettrica è ancora, a livello profondo, considerata una sorta di FORZA MITICA E PRIMORDIALE non il prodotto tecnico dell’ingegno umano ma, sull’acquisizione di  conoscenze basiche e di una corretta  percezione del rischio si può e si deve lavorare

37 Gli studi e le iniziative presentate hanno dimostrato quanto gli utenti siano
RECETTIVI nei confronti dell’informazione e DISPONIBILI AD ADOTTARE UNA MODALITA’ PIU’ RESPONSABILE DI GESTIONE DEL PROPRIO IMPIANTO

38 Sembrano emergere due priorità…

39 1 Sviluppare iniziative simili a quelle realizzate da Prosiel in una prospettiva di UNITARIETA’ e di INTEGRAZIONE DI SISTEMA basate su un’estrema attenzione al destinatario finale Quindi…

40 …informazioni chiare semplici comprensibili essenziali ma complete

41 2 Agire sulla dimensione emotivo-simbolica sottesa alla percezione della “casa” che coincide con l’idea di rifugio protezione difesa tranquillità “… la vita soprattutto in città è una lotta… quando arrivo a casa respiro… mi sento finalmente al sicuro…”

42 Non si tratta, evidentemente, di privarci anche di questo “piacere” ma di viverlo con pienezza e sicurezza “… dentro casa? Possono succedere incidenti, certo… scottarsi… cadere da una scala… scivolare… ma la casa è un posto sicuro…”

43 DOMESTICITA’ RASSICURANTE, GRATIFICANTE, TRANQUILLA
Si tratta allora di rendere i pericoli conosciuti ma non demonizzati e quindi di neutralizzarli con efficacia e tempestività puntando su una promessa del tutto realistica di DOMESTICITA’ RASSICURANTE, GRATIFICANTE, TRANQUILLA

44 Conoscere i pericoli a volte non è sufficiente per evitarli
In questo caso sì Non perdiamo più tempo


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