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PubblicatoAlfonsina Paolini Modificato 7 anni fa
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Roma, 28 novembre 2013 8° seminario di aggiornamento dei professionisti CONTARP DALLA VALUTAZIONE ALLA GESTIONE DEL RISCHIO, STRATEGIE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO NOVEMBRE 2013 Realizzazione di un modello di valutazione del rischio chimico per le merci movimentate nel porto di Ravenna L. Argenti*, A. Barbieri**, F. Graziosi**, G. Mancini***, R. Migani****, S. Olanda***, G. Pignataro*****, P. Ravviso*****, L. Sabatini**, E. Severi**, F. S. Violante** *: INAIL – Direzione Regionale per l’Emilia Romagna – Contarp **: Università di Bologna – Fondazione Alma Mater ***: AUSL di Ravenna – Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro ****: Autorità Portuale di Ravenna *****: INAIL – Sede Provinciale di Ravenna
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salute e sicurezza sul lavoro
Il porto di Ravenna Ravenna è uno dei principali porti italiani per le merci alla rinfusa. Nel porto operano 23 imprese che svolgono le operazioni di imbarco e sbardo delle merci. Inoltre operano depositi costieri, imprese di servizio, agenzie marittime, case di spedizione Realtà complessa e mutevole con molteplici soggetti; pericolosità e complessità di diverse operazioni lavorative svolte Punto di attenzione: salute e sicurezza sul lavoro
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Protocolli sulla sicurezza del lavoro del porto di Ravenna
2008: Protocollo d’intesa per la pianificazione degli interventi sulla sicurezza del lavoro nel porto di Ravenna 2011: Aggiornamento del protocollo d’intesa per la pianificazione degli interventi sulla sicurezza del lavoro nel porto di Ravenna impegno ad avviare una collaborazione con l’Università di Bologna, per rafforzare le conoscenze ed identificare efficaci misure di protezione e prevenzione degli infortuni nel porto.
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Sviluppi del protocollo: progetto di ricerca
Accordo di collaborazione per il finanziamento di attività di ricerca in materia di salute e sicurezza dei lavoratori Sottoscritto il 27/01/2012 tra: Autorità Portuale di Ravenna INAIL Sede provinciale di Ravenna (finanziatori) e: FAM Fondazione ALMA Mater (Università di Bologna)
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Punto di partenza - 1/2 Il Comitato di igiene e sicurezza del lavoro dell’Autorità Portuale (previsto dall’articolo 7 del D. Lgs. 272/1999) nel 2010 ha prodotto un documento contenente indicazioni minime per la valutazione del rischio e la prevenzione relativamente alle merci solide movimentate alla rinfusa suscettibili di emettere gas e/o vapori tossici e/o infiammabili e/o in grado di causare impoverimento del contenuto di ossigeno.
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Punto di partenza - 2/2 Agibilità di una stiva: O2, CO, H2S, PH3, LEL
Prima agibilità (certificato del Chimico del Porto) Successivi monitoraggi ambientali e personali in stiva Questi orientamenti sono stati emessi partendo da una casistica rappresentata da rinfuse di farine (tra cui quelle di soia), cereali ed altro depositate in stiva, in ambienti chiusi, spesso mal ventilati e comunque soggetti a penetrazione di acqua piovana e/o di mare.
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Ambito del progetto Approfondire la conoscenza sul rischio chimico, in particolare per agenti chimici non ancora considerati: Rischi di impoverimento di ossigeno, con il conseguente rischio di asfissia e/o intossicazione da CO2 o CO Altre possibili fonti o modalità di intossicazione Rischi per la sicurezza (infiammabilità e/o esplosività) Il progetto sullo studio di un modello di valutazione del rischio chimico correlato alle merci solide alla rinfusa movimentate in ambito portuale ha preso il via il 02/07/2012.
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Obiettivi del progetto - 1/2
1) studiare e definire in modo sistematico se, nell’ambito delle merci sbarcate nel porto di Ravenna, vi siano profili di rischio simili o sovrapponibili a quelli causati dalle merci già valutate (rinfuse di farine) e per le quali possano valere le indicazioni di prevenzione contenute nel documento già prodotto dal Comitato ex. Art. 7 D. Lgs. 272/99
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Obiettivi del progetto – 2/2
2) valutare altre possibili fonti o modalità di intossicazione, attraverso l’analisi di tutte le merceologie presenti, rispetto alle quali definire le misure preventive e protettive specifiche o integrare quelle già esistenti. I risultati così ottenuti potranno contribuire al miglioramento delle indicazioni utili per la prevenzione di questi rischi da parte delle imprese e dei lavoratori
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Attività previste Il progetto si compone di 4 macro-attività:
1) Censimento del materiale sbarcato e individuazione delle merci potenzialmente in grado di produrre rischi di intossicazione/asfissia e per la sicurezza e revisione della letteratura scientifica e della normativa sugli effetti pericolosi di queste merci 2) Definizione dei rischi possibili di intossicazione/ asfissia e per la sicurezza in relazione alle condizioni d’uso e di trasporto, definendone anche i meccanismi 3) Elaborazione di indicazioni per le misure preventive e protettive 4) Diffusione ai lavoratori delle misure preventive e protettive individuate
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Attività svolte: fase 1 completata
Elenco delle merci transitate nel triennio nel porto di Ravenna, ed informazioni sulla quantità e frequenza (tonnellate totali e numero di navi per triennio); Revisione sistematica della letteratura scientifica coprendo tutto il periodo fino al 2012; Raccolta e sistematizzazione di schede di sicurezza e di schede informative fornite dalle ditte sulla base degli elenchi merceologici forniti.
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Merci solide alla rinfusa sbarcate nel 2009-2011 nel porto di Ravenna
Classe di materiale Esempi Tonnellate Navi Cereali, altri semi e derivati Colza, girasole, grano, mais, soia, bucce, farine, ecc. 700 Metalli Alluminio, coils acciaio 1400 Inerti Argille, cemento, ghiaia, sabbia Sostanze chimiche Acido borico, carbonati, zolfo 300 Concimi Nitrato di ammonio 400 Legno e derivati Legno, carbone, coke 70 Altri prodotti di derivazione biologica, mangimi Farina di pesce, polpa di barbabietola, sansa di olive 840000 50 Altri PVC, fibra isolante per alte temperature 510000 180
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Attività svolte: fase 2 completata
Matrice merci-rischi, con le seguenti informazioni: Rischio che la merce può causare nell’atmosfera di lavoro nelle condizioni di movimentazione e stoccaggio: impoverimento di O2 emissione di CO2 e/o CO emissione di gas tossici quali PH3, ASH3, H2S o altri emissione di gas infiammabili/esplosivi (es. CH4 o H2) se la merce è combustibile, infiammabile o può incendiarsi spontaneamente se la merce può reagire con acqua generando modificazioni o prodotti pericolosi, es. gas tossici, sostanze corrosive o autoriscaldamento
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Attività svolte: fase 2 completata
Matrice merci-rischi, con le seguenti informazioni: gruppo di pericolo (in base all’App. 1 del DD 1340/2010, altrimenti in base a valutazione tecnica); indice di frequenza di movimentazione della merce nel porto di Ravenna nel triennio ; analisi delle fonti normative ed alcune definizioni; campo note: considerazioni utili per la valutazione del rischio e indicazioni di misure di prevenzione e protezione.
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Esempio tratto dalla matrice merci-rischi
MERCE Gruppo Gruppo attribuito Impoverimento di O2 Emissione CO2/CO Emissione di altri gas tossici Emissione gas infiammabili/ esplosivi Combustibile o rischio di incendiarsi Reazioni con acqua Note/misure di prevenzione e protezione Indice di frequenza movimentazione merce 1-5 Ferrosili-cio (UN 1408) 30%< Si <90% B B SÌ No SÌ AsH3, PH3 (a contatto con acqua o umidità) H2 (a contatto con acqua o umidità) (non combusti-bile o ha un basso rischio d’incendio) SÌ (emis-sione di gas tossici e infiammabili) A bordo della nave devono essere presenti strumenti adatti per la misurazione d’idrogeno, arsina e fosfina. Effettuare con regolarità le misurazioni del tenore d’idrogeno, arsina e fosfina annotando i risultati ottenuti. 5 Frumento/Grano (*) SÌ (CO2) (PH3, se fumiga-to) No L’autoriscaldamento è favorito da umidità (soprattutto se il cereale è fresco con umidità media del 14%), da scarsa ventilazione e dalla pressione del carico 1 *: Causa impoverimento di ossigeno
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Attività in svolgimento: fase 3
Nella matrice saranno indicate, per ogni merce individuate, le eventuali misure di prevenzione e protezione più idonee, valutando inizialmente l’applicabilità di quelle contenute nelle disposizioni normative vigenti, e poi integrandole con ulteriori indicazioni più specifiche Sarà preparato un documento analogo a quello già in essere Fondamentale la condivisione con tutti i partecipanti al progetto, comprese le rappresentanze dei lavoratori e delle imprese portuali
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Attività da svolgere: fase 4
Obiettivi Mettere a conoscenza i lavoratori addetti alle operazioni di imbarco/sbarco merci delle indicazioni sulle misure preventive e protettive individuate Assistenza per la formazione dei lavoratori nel rispetto dei reciproci ruoli Attività previste Approfondire le attività svolte dai lavoratori portuali Progettare e realizzare 1 o 2 incontri formativi rivolti ai RSPP e RLS delle imprese portuali Definire un modulo per la formazione dei lavoratori da utilizzarsi da parte delle imprese portuali
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Conclusioni Porto di Ravenna realtà dinamica
Protocollo riguardante la sicurezza sul lavoro Collaborazione tra tutti gli enti preposti, attività di assistenza alle aziende portuali e ai loro lavoratori, fermo restando il rispetto dei reciproci ruoli INAIL, Autorità Portuale, Università SPSAL AUSL di Ravenna Imprese portuali di Ravenna Coordinamento dei SI-SPPA Coordinamento dei SI-RLS Chimici del porto
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Grazie per l’attenzione
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