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PREVENZIONE DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE

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Presentazione sul tema: "PREVENZIONE DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE"— Transcript della presentazione:

1 PREVENZIONE DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE
Roberto Luzzati. S.C. Malattie Infettive, ASUITS, Trieste

2 Infezione ospedaliera
Si manifesta > 48 ore dopo l’ingresso in ospedale e non è presente al momento del ricovero; Dopo al dimissione (<30 giorni), fino ad un anno dopo la dimissione in caso di infezioni di protesi valvolari, vascolari, articolari

3 Infezione associata ad assistenza sanitaria (Health Care-Associated Infection)
Infezione in un paziente che presenti una o più delle seguenti condizioni: è stato sottoposto a procedure invasive nei 30 giorni precedenti il ricovero è stato sottoposto a terapie endovenose domiciliari, medicazioni di ulcere nei 30 giorni precedenti il ricovero ha avuto accessi abituali e frequenti (>2/sett) presso strutture sanitarie, emodialisi, nei 30 giorni precedenti il ricovero è stato ricoverato per più di 2 giorni in ospedale per acuti negli ultimi 3 mesi precedenti il ricovero risiede in lungo degenza o altre strutture residenziali ( RSA, casa di riposo, ricoveri per anziani) ha assunto terapia antibiotica ad ampio spettro nei 30 giorni precedenti il ricovero

4 HEALTH CARE – ASSOCIATED INFECTIONS

5 Colonizzazione Colonizzazione: presenza di microrganismi sulle superfici cutanee e/o mucose e/o in altri siti senza evidenza d’invasione tissutale o di reazione infiammatoria loco regionale e/o sistemica e/o risposta dell’ospite Non richiede mai una terapia antibiotica

6 Infezione Infezione: presenza di microrganismi sulle superfici cutanee e/o mucose e/o in altri siti con evidenza di invasione tissutale e reazione infiammatoria; prevede l’invasione, la moltiplicazione del microrganismo e la risposta loco regionale e/o sistemica dell’ospite. Comunitaria associate ad assistenza sanitaria ospedaliere

7 Le Infezioni Ospedaliere sono tra i principali
Indicatori di qualità dell’ assistenza Le epidemie di infezioni ospedaliere (‘clusters’) sono spesso attribuibili ad errori nelle pratiche assistenziali e sono, quindi, per definizioni, prevenibili Evidenziano “errori assistenziali” spesso misconosciuti, sottovalutati

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9 PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO
CARATTERISTICHE DELL’OSPITE* REPARTO DI RICOVERO*: I pazienti ricoverati in reparti chirurgici e di terapia intensiva sono ad alto rischio di infezione. DURATA DELLA DEGENZA TOTALE E PRE-OPERATORIA PRESENZA DI UNA PRECEDENTE INFEZIONE INTERVENTO CHIRURGICO E DURATA DELL’INTERVENTO PRESENZA E DURATA DI ESPOSIZIONE A: - Catetere urinario - Respirazione assistita - Cateteri Vasc. Centr.

10 QUALI SONO LE FONTI DI INFEZIONE ?
IL PAZIENTE STESSO colonizzato o infetto in altri sedi dell’organismo (SELF-INFECTION) IL PERSONALE SANITARIO infetto o colonizzato (sptt a livello delle mani) o UN ALTRO PAZIENTE (CROSS- INFECTION) L’AMBIENTE OSPEDALIERO inteso in senso lato come alimenti, superfici ambientali e materiali sanitari contaminati (ENVIROMENTAL INFECTION)

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14 SORVEGLIANZA INFEZIONI NOSOCOMIALI
PREVENZIONE ANALISI ED INTERPRETAZIONE RACCOLTA DATI

15 Original Article Multistate Point-Prevalence Survey of Health Care–Associated Infections
Shelley S. Magill, M.D.for the Emerging Infections Program Healthcare-Associated Infections and Antimicrobial Use Prevalence Survey Team Hospital-acquired infections cause substantial morbidity in inpatient settings. On the basis of a 1-day point-prevalence survey, CDC investigators report the burden and types of health care– associated infection in 183 hospitals across 10 geographically diverse states. N Engl J Med Volume 370(13): March 27, 2014

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20 ECDC

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22 Point Prevalence Survey in FVG
ESPOSIZIONE AGLI ANTIBIOTICI Pazienti osservati Pazienti con antibiotico Proporzione di pazienti esposti agli antibiotici OTTOBRE 2011 3267 1329 40,7% OTTOBRE 2013 3360 1311 39,0% OTTOBRE 2015 3023 1086 35,9% ESPOSIZIONE AGLI ANTIBIOTICI IN EUROPA = 35% La classe di antibiotici più prescritta è stata quella delle penicilline (amoxi-clav. 13%) Uso antibiotico tra 2015 e 2011: riduzione significativa p<0.05 OR e CI95%

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25 IL CONTESTO IN CUI OPERIAMO….
LAVAGGIO DELLE MANI NORME DI ASEPSI MISURE DI ISOLAMENTO INTERVENTI CHIRURGICI I CATETERI Le terapia immunosoppressive LE TERAPIA ANTIBIOTICHE! FLORA ENDOGENA MICROBIOTA INTESTINALE FLORA AMBIENTALE MICRORGANISMI MDR IMMUNODEPRESSIONE COMORBIDITA’ ETA’ MALNUTRIZIONE I PAZIENTI I MICRORGANISMI GLI OPERATORI SANITARI e LA STRUTTURA GLI INTERVENTI E LE TERAPIE

26 Gli Antibiotici – I Batteri
1) Le terapia antibiotiche INDUCONO resistenze: Batterio sensibileantibioticoresistenza 2) Le terapie antibiotiche SELEZIONANO i batteri : Batteri sensibili e batteri resistentiantibioticoselezione dei batteri resistenti (pressione selettiva) 3) Le terapia antibiotiche FAVORISCONO la colonizzazione

27 Il consumo di antibiotici in Italia

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29 I BATTERI MDR “multidrug resistant”
“I pazienti con infezioni causate da batteri MDR hanno un rischio aumentato di prognosi sfavorevole e un rischio aumentato di morte, necessitano di maggiori risorse anche economiche rispetto ai pazienti con infezioni causate dagli stessi batteri che non presentano però resistenze” “LA RESISTENZA AGLI ANTIBIOTICI rende la terapia dei pazienti affetti, difficile, costosa e a volte impossibile” ANTI MICROBIAL RESISTANCE, Global Report on Surveillance, 2014 WHO

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31 di Sanità Pubblica di grande rilievo
La resistenza agli antimicrobici è un problema di Sanità Pubblica di grande rilievo ECDC/EMEA stimano in 25,000 ogni anno il numero di decessi attribuibili alla resistenza agli antimicrobici in UE (fonte: ‘The bacterial challenge: time to react’, ECDC)

32 Il programma regionale "Antimicrobial Stewardship
negli ospedali del FVG” Le linee Guida Regionali Forniscono al clinico indicazioni utili per: Diagnosi (clinica, microbiologica e strumentale); Trattamento (molecole e dosaggi più indicati in relazione al quadro clinico, al tipo di germe in causa e al tipo di paziente); Gestione ottimale delle condizioni infettive trattate (es. durata del trattamento, quando iniziarlo, ecc.). In fase di realizzazione: Linee Guida regionali per il trattamento di: Infezioni nel paziente pediatrico.

33 QUALI SONO LE FONTI DI INFEZIONE?
IL PAZIENTE STESSO colonizzato o infetto in altri sedi dellorganismo (SELF-INFECTION) IL PERSONALE SANITARIO (sptt a livello delle mani) o UN ALTRO PAZIENTE (CROSS-INFECTION) L’AMBIENTE OSPEDALIERO, superfici ambientali e materiali sanitari contaminati (ENVIROMENTAL INFECTION)

34 Trasmissione attraverso le MANI: step 1
I batteri sono presenti sulla cute del paziente e su tutte le superfici che lo circondano Batteri (S. aureus, P. mirabilis, Klebsiella spp. and Acinetobacter spp.) possono essere presenti sulla cute integra dei pazienti in millioni di unità formanti colonia (CFU)/cm2 Pittet D et al. The Lancet Infect Dis 2006

35 Trasmissione attraverso le MANI: step 2
Attraverso il CONTATTO DIRETTO o INDIRETTO, i germi del paziente contaminano le MANI degli operatori sanitari, anche durante attività “pulite” (misurare pressione, temperatura, polso…) Pittet D et al. The Lancet Infect Dis 2006

36 Trasmissione attraverso le MANI: step 3
I germi sopravvivono e si moltiplicano nella mani degli operatori sanitari ( minuti) L’entità della contaminazione è propozionale alla durata del contatto e all’ assenza di igiene delle mani Pittet D et al. The Lancet Infect Dis 2006

37 Trasmissione attraverso le MANI: step 4
Se l’igiene delle mani non viene effettuata correttamente ( tempi e modalità), non si ottienene la completa decontaminazione delle mani e si ha la PERSISTENZA di batteri sulle mani Pittet D et al. The Lancet Infect Dis 2006

38 Trasmissione attraverso le MANI: step 5
TRASMISSIONE DEI GERMI DAL PAZIENTE A AL PAZIENTE B La manipolazione di devices invasivi con le MANI CONTAMINATE determina la trasmissione dei germi del paziente in siti a rischio di infezione Pittet D et al. The Lancet Infect Dis 2006

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40 L’approche des « 5 Indications de l’Hygiène des Mains » selon l’OMS
LA “ZONA PAZIENTE” La zone patient est en rouge, Sisif est à l’extérieur ainsi que les rideaux. Patient zone: it includes the patient and some surfaces and items that are temporarily and exclusively dedicated to him or her such as all inanimate surfaces that are touched by or in direct physical contact with the patient (e.g. bed rails, bedside table, bed linen, chairs, infusion tubing, monitors, knobs and buttons, and other medical equipment). Service PCI – Direction médicale L’approche des « 5 Indications de l’Hygiène des Mains » selon l’OMS Pour le programme d’amélioration de l’hygiène des mains aux soins intensifs MNC 2013

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46 Acinetobacter baumanii XDR
XDR= extensively drug resistant, resistente a tutte, tranne 1- 2 classi di antibiotici, di Solito colistina o tigeciclina

47 INFEZIONI associate ad assistenza sanitaria
>30% sono PREVENIBILI applicando le misure di INFECTION CONTROL Haley RW et al. Am J Epidemiol 1985

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