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RIFUGI E BIVACCHI DEL CAI

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Presentazione sul tema: "RIFUGI E BIVACCHI DEL CAI"— Transcript della presentazione:

1 RIFUGI E BIVACCHI DEL CAI
Club Alpino Italiano Commissione Regionale Lombarda “OTTO -Roa“ Rifugi e Opere Alpine RIFUGI E BIVACCHI DEL CAI Alberto Pirovano Bergamo, 8 novembre 2014 Questo modello può essere utilizzato come file iniziale per la presentazione di materiale didattico per la formazione in gruppo. Sezioni Fare clic con il pulsante destro del mouse su una diapositiva per aggiungere sezioni. Le sezioni possono essere utili per organizzare le diapositive o agevolare la collaborazione tra più autori. Note Utilizzare la sezione Note per indicazioni sull'esecuzione della presentazione oppure per fornire informazioni aggiuntive per il pubblico. Mostrare queste note nella visualizzazione Presentazione durante la presentazione. Valutare con attenzione le dimensioni dei caratteri, importanti per l'accessibilità, la visibilità, la registrazione video e la produzione online. Colori coordinati Prestare particolare attenzione ai grafici, ai diagrammi e alle caselle di testo. Tenere presente che i partecipanti eseguiranno la stampa in bianco e nero o in gradazioni di grigio. Eseguire una stampa di prova per assicurarsi che i colori risultino comunque efficaci e chiari in una stampa in solo bianco e nero e in gradazioni di grigio. Grafica, tabelle e grafici Scegliere la semplicità: se possibile utilizzare stili e colori coerenti, che non rappresentino elementi di distrazione. Assegnare un'etichetta a tutti i grafici e a tutte le tabelle.

2 Di cosa parliamo Rifugi alpini Bivacchi Punti di appoggio
Capanne sociali Iniziare con una breve panoramica della presentazione. Descrivere lo scopo principale della presentazione e i motivi per cui è importante. Introdurre gli argomenti principali. Per consentire sempre ai partecipanti di orientarsi, è possibile ripetere questa diapositiva introduttiva all'interno della presentazione, evidenziando il particolare argomento che verrà illustrato nelle diapositive successive.

3 Definizioni Utilizzare un'intestazione di sezione per ogni argomento, in modo che il passaggio da un argomento a un altro sia ben chiaro per il pubblico.

4 UN GIOCHINO PER INIZIARE: Strumento musicale a corda
che si suona con un archetto appoggiandolo alla spalla. Questa è un'altra opzione per creare diapositive introduttive che utilizzano transizioni.

5 secondo Regione Lombardia
Il rifugio secondo Regione Lombardia LR 15/2007 art 38  I rifugi (escursionistici) sono strutture ricettive idonee ad offrire ospitalità e ristoro, e poste a quota non inferiore a 700 metri di altitudine, in luoghi accessibili anche mediante strade aperte al traffico di servizio o impianti di trasporto pubblico, (ad esclusione delle sciovie).  gestite Questa è un'altra opzione per creare diapositive introduttive che utilizzano transizioni.

6 secondo il Club Alpino Italiano
Il rifugio secondo il Club Alpino Italiano Regolamento generale rifugi 2011 Strutture ricettive sorte per rispondere alle esigenze di carattere alpinistico ed escursionistico gestite o custodite ed aperte al pubblico con le modalità stabilite dalla sezione, convenientemente predisposte ed organizzate per dare ospitalità e possibilità di sosta, ristoro, pernottamento e servizi connessi ed attrezzate per il primo intervento di soccorso. Dotate di locali separati ad uso Gestore/Custode e di un locale invernale con accesso indipendente per il pernottamento durante i periodi di chiusura. In questa categoria sono compresi i rifugi incustoditi a cui tutti possono accedere ritirando le chiavi a valle con le modalità stabilite dalla sezione. Questa è un'altra opzione per creare diapositive introduttive che utilizzano transizioni.

7 I bivacchi Regolamento generale rifugi 2011 LR 15/2007 art 38
 I bivacchi fissi sono locali di alta montagna incustoditi e senza viveri, allestiti con un minimo di attrezzatura per fornire riparo ad alpinisti ed escursionisti, posti in luoghi isolati a quota non inferiore a metri di altitudine e distanti almeno metri lineari o 300 metri di dislivello da strade aperte al traffico di servizio, rifugi alpinistici o impianti di risalita. Costruzioni di modeste dimensioni con capienza normalmente non superiore ai 12 posti, generalmente ubicati nelle zone più elevate delle catene montuose, frequentate per alpinismo classico, quali basi prossime agli attacchi delle vie di salita o lungo percorsi alpinistici di quota. Sono strutture incustodite e aperte in permanenza, attrezzate con quanto essenziale per il pernottamento o il riparo di fortuna degli alpinisti Questa è un'altra opzione per creare diapositive introduttive che utilizzano transizioni.

8 Merlini < 300 m da rifugio
I bivacchi Regolamento generale rifugi 2011 LR 15/2007 art 38 Zamboni 1995 m slm Due Mani 1657 m slm Questa è un'altra opzione per creare diapositive introduttive che utilizzano transizioni. Merlini < 300 m da rifugio

9 I punti di appoggio Regolamento generale rifugi 2011
Strutture fisse generalmente ricavate con corretti ma modesti interventi di restauro e recupero di esistenti edifici tipici dell’ambiente montano quali casere, baite, malghe non più utilizzate, purché agibili, al fine di salvaguardare un aspetto del paesaggio tradizionale della montagna. Ubicate, in luoghi dove non esistono rifugi alpini devono consentire il ricovero ad alpinisti ed escursionisti, con una attrezzatura semplice, ma indispensabile al pernottamento. Raggiungibili esclusivamente a piedi con sentieri o mulattiere, hanno la funzione di punti di appoggio e di transito lungo itinerari in media quota, alte vie, traversate. Sono escluse funzioni di gestione per servizi di fornitura cibi e bevande. Per la relativa manutenzione si procederà come per i bivacchi. Questa è un'altra opzione per creare diapositive introduttive che utilizzano transizioni.

10 La capanna sociale Regolamento generale rifugi 2011
Ricavata da immobile esistente, purché agibile, con interventi di ristrutturazione. Disponibilità in via esclusiva da parte di una Sezione in qualità di proprietaria oppure a titolo di possesso o comunque con diritto d’uso. È dotata di attrezzatura semplice, conforme ai requisiti igienico-sanitari di base ed è tutelata l’esigenza della prevenzione incendi. È generalmente chiusa con le chiavi reperibili presso la Sezione. Viene considerata quale Sede sociale in quota di una Sezione e può essere utilizzata per soggiorni di soci o incontri intersezionali. Non è soggetta all’applicazione del Tariffario, poiché la gestione è limitata rigorosamente all’ambito associativo. Ha l’obbligo di esporre lo stemma del Club alpino italiano all’esterno. E’ inserita in uno specifico elenco. Questa è un'altra opzione per creare diapositive introduttive che utilizzano transizioni.

11 Riassumendo STRUTTURA GESTIONE ACCESSO RIFUGI
Gestiti o custoditi (CAI) Gestiti (Regione Lombardia) Pubblico BIVACCHI Non gestiti – Non Custoditi PUNTI DI APPOGGIO Non gestiti – possibile la custodia CAPANNA SOCIALE Autogestita o custodita Riservato ai soci Questa è un'altra opzione per creare una diapositiva introduttiva.

12 Il rifugio CAI… regole generali, filosofia e mercato
Utilizzare un'intestazione di sezione per ogni argomento, in modo che il passaggio da un argomento a un altro sia ben chiaro per il pubblico.

13 Le aspettative e le esigenze sembrano inconciliabili
Il rifugio nel mercato Il gestore Il CAI La maggior parte dei rifugi alpini è gestita mediante contratti commerciali, il che presuppone, normalmente, l’esercizio di un impresa. Il CAI è un’associazione senza fine di lucro. I soci del CAI sono proprietari e clienti allo stesso tempo. L’impresa ha l’obbligo di perseguire la redditività. Questa è un'altra opzione per creare diapositive introduttive che utilizzano transizioni. Le aspettative e le esigenze sembrano inconciliabili

14 Il rifugio del CAI Per evitare pericolose derive con rincorse alla moda del momento ed alle conseguenti richieste dei gestori, è importante avere chiaro cosa sia un rifugio CAI, considerando la storia, le origini e le motivazioni. Questo è sintetizzato nel regolamento generale rifugi, Al punto 11 del bidecalogo Questa è un'altra opzione per creare diapositive introduttive che utilizzano transizioni.

15 I rifugi del CAI Hanno funzione Alpinistica Escursionistica
- Sono patrimonio del CAI e ne costituiscono «il fiore all’occhiello». Hanno funzione Alpinistica Escursionistica Naturalistica Di presidio del territorio Questa è un'altra opzione per creare diapositive introduttive che utilizzano transizioni.

16 I rifugi del CAI - Non sono un problema per il CAI, ma ne rappresentano uno scopo, anche in forza di legge (lg 776/1985) - La funzione imprenditoriale è secondaria rispetto alle motivazioni statutarie e di legge Questa è un'altra opzione per creare diapositive introduttive che utilizzano transizioni.

17 E’ ASSOLUTAMENTE IMPORTANTE GARANTIRE LA RICONOSCIBILITA’ DEL RIFUGIO CAI
Mediante l’applicazione del Regolamento Generale Rifugi Mediante il rispetto del bi-decalogo Mediante appositi vincoli irrinunciabili nel contratto di gestione Questa è un'altra opzione per creare diapositive introduttive che utilizzano transizioni.

18 La gestione Utilizzare un'intestazione di sezione per ogni argomento, in modo che il passaggio da un argomento a un altro sia ben chiaro per il pubblico.

19 Modelli di gestione AUTOGESTIONE AVVENTORI
Non prevista dalla Legge Regionale Di fatto è una locazione immobiliare di breve durata AUTOGESTIONE AVVENTORI La gestione è in carico alla sezione Titolare è il legale rappresentante della sezione AUTOGESTIONE SEZIONALE La gestione è affidata a terzi, anche non soci AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE

20 Autogestione degli avventori
L’autogestione mediante la consegna delle chiavi o la presenza del solo custode non è prevista dalla Legge Regionale lombarda, quindi non è possibile presentare la SCIA come Rifugio. Si tratta comunque di un’attività ricettiva aperta al pubblico, altrimenti sarebbe una capanna sociale. Ne consegue l’esistenza di un’attività commerciale per la quale la sezione deve essere in regola con gli obblighi amministrativi, fiscali, igienici e di sicurezza.

21 Autogestione della sezione
L’autogestione mediante incarico ad un gruppo, commissione o turnazione di soci è un’attività commerciale a gestione diretta. La sezione si assume tutte le responsabilità legate al Pubblico Esercizio e gli obblighi derivanti. La sezione deve essere in regola con gli obblighi amministrativi, fiscali, igienici e di sicurezza. Chi opera all’interno dell’attività commerciale, anche se socio, è soggetto alla normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, indipendentemente dalla previsione o meno di emolumenti, rimborsi…

22 Affidamento della gestione
Gli aspetti gestionali dell’attività commerciale sono trasferiti a terzi mediante accordo. La sezione mantiene le responsabilità legate all’immobile e quelle proprie del proprietario. Il trasferimento di obblighi e responsabilità è definito dal contratto di gestione. Generalmente la sezione proprietaria deve essere in regola con gli obblighi amministrativi e fiscali, per quanto attiene l’incasso dei proventi da attività commerciale (affitto, locazione…) Limitatamente alla struttura per quelli igienici e di sicurezza.

23 Riassumendo

24 TITOLARITA’ ATTIVITA’ COMMERCIALE
MODELLO TITOLARITA’ ATTIVITA’ COMMERCIALE RESPONSABILITA’ AUTOGESTIONE AVVENTORI Sezione proprietaria Relativa all’immobile SEZIONE Tutte quelle di legge GESTIONE ESTERNA Condivisa Sezione - Gestore Ripartite ex lege e da contratto Questa è un'altra opzione per creare una diapositiva introduttiva.

25 Locazione commerciale
Gestione esterna, I CONTRATTI TIPICI Locazione commerciale Art cc Legge 392/78 Affitto d’azienda Art cc Art cc

26 Gestione esterna, I CONTRATTI ATIPICI art cc Misti Sui generis

27 Caratteristiche Gestione esterna, Locazione ad uso commerciale
E’ un contratto tipico derivato dal contratto di locazione (art cc) e definito dalla Legge 392/78. riguarda la sola parte immobiliare dell’attività. Come dice la definizione LOCAZIONE Caratteristiche L’attività commerciale, gestita dal locatore, è completamente indipendente dalla proprietà dell’immobile ed il locatore deve essere un imprenditore. Le principali caratteristiche sono definite per legge e molte non sono derogabili.

28 Gestione esterna, Locazione ad uso commerciale Vantaggi
L’unico vero vantaggio per la sezione è la completa mancanza di responsabilità in merito alla gestione.

29 Gestione esterna, Locazione ad uso commerciale Svantaggi
Durata minima di 6(9) anni + 6(9) + prelazione Aggiornamento del canone limitata al 75% dell’indice ISTAT Pagamento di un indennizzo (avviamento) che può arrivare a 42 mensilità in caso di non rinnovo del contratto. Preavviso di recesso di 12(18) mesi

30 Caratteristiche Affitto d’azienda Gestione esterna,
E’ un contratto tipico derivato dal contratto di affitto (art e seg) in forza dell’art cc e di normative specifiche. riguarda la locazione di beni produttivi, quindi l’intero rifugio inteso come qualcosa idoneo a produrre. Come dice la definizione AFFITTO Caratteristiche L’attività commerciale, gestita dall’affittuario, è indipendente dalla proprietà dell’azienda (rifugio) nei limiti disposti dalla legge e dai vincoli contrattuali. Le principali caratteristiche sono definite per legge, ma sono possibili diverse deroghe e patti speciali. Molti aspetti, soprattutto fiscali, possono essere complessi e poco chiari anche nella legislazione.

31 Affitto d’azienda Gestione esterna, Vantaggi
Il concedente (sezione) si assicura un rendimento predeterminato e certo (canone). Viene preservato il valore economico degli investimenti nella struttura. Viene sostanzialmente esternalizzato il rischio d’impresa. L’affittuario non necessità di importanti somme d’investimento iniziale. L’affittuario può non essere un imprenditore (es Onlus, Ente, Associazione)

32 Affitto d’azienda Gestione esterna, Svantaggi
La normativa è ridotta, quindi assume importanza l’accordo contrattuale. La durata a tempo determinato può avvenire una sola volta, al rinnovo diviene a durata indeterminata fino a revoca. Pur separando l’attività vera e propria dalla proprietà aziendale permangono delle responsabilità solidali. Ad esempio in caso di debiti contratti dall’affittuario verso i dipendenti. L’affittuario esercisce l’impresa per il conseguimento degli obiettivi in modo libero. E’ libero anche di alienare i beni mobili presenti nella struttura. Al termine del contratto tutto quanto risultante dai libri contabili, incluso il magazzino, resta legato alla proprietà. La regolazione delle differenze può avvenire solo in denaro.

33 Caratteristiche Contratto atipico Gestione esterna,
E’ un contratto ad hoc redatto sul principio della libertà contrattuale (Art cc). è redatto al di fuori degli schemi tipizzati con ampia possibilità di personalizzazione. Come dice la definizione ATIPICO Caratteristiche Il grado di separazione dell’attività commerciale, gestita dall’affittuario, è definita contrattualmente nei limiti disposti dalla legge (libertà impresa). Le caratteristiche possono richiamare disposizioni di altri contratti (anche tipici), cd. Atipici misti, oppure fare riferimento solo alle norme generali sui contratti ( cd. sui generis)

34 Contratto atipico Gestione esterna, Vantaggi
Il contratto viene cucito su misura nel giusto compromesso tra esigenze della proprietà (sezione) e del gestore. Viene preservato il valore economico degli investimenti nella struttura. E’ possibile esternalizzare il rischio d’impresa. L’affittuario può non essere un imprenditore (es Onlus, Ente, Associazione)

35 Contratto atipico Gestione esterna, Svantaggi
La massima libertà contrattuale comporta la necessità di redigere un documento dettagliato. Un contratto mal scritto può portare ad incomprensioni e divergenze sull’interpretazione. Prestare attenzione a redigere un reale contratto atipico. Non è sufficiente chiamare atipico un contratto o modificare alcune voci per escludere l’applicabilità totale di un contratto tipico. (cfr sentenza Trieste) Devono essere ben definiti tutti gli aspetti della gestione contrattuale nei diversi tempi di vita del rapporto di gestione, (affidamento, gestione, termine).

36 Consigli Evitare i contratti di Locazione,
Anzi evitare proprio il termine LOCAZIONE Il contratto d’affitto può essere una buona base, Redigere attentamente il contratto analizzando anche gli aspetti fiscali e dei rapporti di lavoro Questa è un'altra opzione per creare una diapositiva introduttiva. Preferire contratti atipici chiari e dettagliati nei punti di possibile conflitto, Attenzione agli inventari, manutenzioni, innovazioni, sostituzioni…

37 Gli aspetti più importanti nella gestione di un rifugio…
Utilizzare un'intestazione di sezione per ogni argomento, in modo che il passaggio da un argomento a un altro sia ben chiaro per il pubblico.

38 PROBLEMATICHE Quelli generali: Fiscali
Come tutte le attività commerciali gli aspetti da tenere presenti, e su cui vigilare sono, Quelli generali: Fiscali Rapporti di lavoro / contribuzione Prevenzione infortuni Cercare di essere sintetici. Mantenere il testo il più breve possibile per poter utilizzare un carattere di grandi dimensioni.

39 PROBLEMATICHE Quelli specifici: Prevenzione incendi
Somministrazione cibi (HACCP) Dotazione medica Cercare di essere sintetici. Mantenere il testo il più breve possibile per poter utilizzare un carattere di grandi dimensioni.

40 PREVENZIONE INCENDI TUTTI I RIFUGI SONO SOGGETTI ALLA REGOLA TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI Cercare di essere sintetici. Mantenere il testo il più breve possibile per poter utilizzare un carattere di grandi dimensioni.

41 PREVENZIONE INCENDI SONO INOLTRE SOGGETTI ALLA VIGILANZA:
I RIFUGI CON PIU’ DI 25 POSTI LETTO I RIFUGI CON ATTIVITA’ A RISCHIO SPECIFICO (LIMITATAMENTE ALLE SINGOLE ATTIVITA’): CENTRALI TERMICHE > 35 Kw CUCINE A GAS > 35 Kw DEPOSITI BOMBOLE DEPOSITI GASOLIO GRUPPI ELETTROGENI > 25 kW Cercare di essere sintetici. Mantenere il testo il più breve possibile per poter utilizzare un carattere di grandi dimensioni.

42 Quando le cose non funzionano…
Utilizzare un'intestazione di sezione per ogni argomento, in modo che il passaggio da un argomento a un altro sia ben chiaro per il pubblico.

43 Il rifugio che non va… Quando non funziona la gestione, o il rapporto sezione-gestione si incrina arrivano, i problemi: Legali Morali Cercare di essere sintetici. Mantenere il testo il più breve possibile per poter utilizzare un carattere di grandi dimensioni.

44 LEGALI Possono esserci problemi legati a contestazioni alla struttura
Norme igieniche Norme antincendio All’interpretazione del contratto O alla gestione Igiene Rapporti di lavoro Fiscali Cercare di essere sintetici. Mantenere il testo il più breve possibile per poter utilizzare un carattere di grandi dimensioni.

45 LEGALI Sembra assurdo, ma la gestione di queste problematiche, per quanto possa portare a conseguenze gravi, è relativamente semplice se sono stati ben definiti i rispettivi obblighi e competenze. Cercare di essere sintetici. Mantenere il testo il più breve possibile per poter utilizzare un carattere di grandi dimensioni.

46 MORALI Generalmente sono legati alla gestione Pulizia
Morali è un po’ eccessivo, comunque intendiamo quelle contestazioni che sono difficilmente inseribili negli obblighi contrattuali e che spesso hanno una componente di soggettività. Generalmente sono legati alla gestione Pulizia Qualità e varietà del cibo Maleducazione Aleatorietà dei prezzi Cercare di essere sintetici. Mantenere il testo il più breve possibile per poter utilizzare un carattere di grandi dimensioni.

47 PREVENZIONE E CONSEGUENZE
Per i primi, oltre al corretto adeguamento delle strutture, è possibile mitigare la responsabilità civile mediante polizze assicurative. Il secondo caso rientra generalmente nel danno di immagine e la sezione può far poco se non prevenire tali comportamenti mediante azioni mirate: Vincoli contrattuali Scelta del gestore non solo in funzione economica Costante presenza dell’ispettore, formato e possibilmente autorevole Cercare di essere sintetici. Mantenere il testo il più breve possibile per poter utilizzare un carattere di grandi dimensioni.

48 Le iniziative OTTO-ROA…
Utilizzare un'intestazione di sezione per ogni argomento, in modo che il passaggio da un argomento a un altro sia ben chiaro per il pubblico.

49 IL CONTRATTO L’ALLEGATO TECNICO
Stiamo predisponendo un allegato tecnico volto a facilitare le sezioni nella gestione dei rapporti con i gestori. Si è cercato di dare omogeneità alle definizioni che portano ai contenziosi più frequenti quali: Manutenzione ordinaria e straordinaria Piccole riparazioni Innovazioni Sono inseriti i richiami agli adempimenti di legge obbligatori per il gestore e per la proprietà Questa è un'altra opzione per creare diapositive introduttive che utilizzano transizioni.

50 LA RICONOSCIBILITA’ L’ALLEGATO TECNICO
Nel medesimo allegato saranno inserite delle parte volte ad aumentare la riconoscibilità del rifugio CAI Comunicazione coordinata obbligatoria Compatibilità delle iniziative con le finalità CAI Questa è un'altra opzione per creare diapositive introduttive che utilizzano transizioni.

51 LA RICONOSCIBILITA’ La casa dei Soci
Stiamo lavorando per far tornare i soci ad essere padroni del rifugio (e non avventori di serie B come spesso accade), aumentando i vantaggi per i soci in termini di prezzo e trattamento: Integrazione del listino nazionale (ormai inadeguato) Aumento della forbice prezzi soci e non soci estesa all’intero servizio ristoro Ovviamente anche in chiave di aumento del corpo sociale Questa è un'altra opzione per creare diapositive introduttive che utilizzano transizioni.

52 Microsoft Eccellenza tecnica
Risorse Informazioni riservate Microsoft

53 Microsoft Eccellenza tecnica
Domande? Informazioni riservate Microsoft


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