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- sicurezza macchine ed impianti -

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Presentazione sul tema: "- sicurezza macchine ed impianti -"— Transcript della presentazione:

1 - sicurezza macchine ed impianti -
Verifica delle condizioni di igiene e sicurezza nelle aziende del comparto Falegnamerie - sicurezza macchine ed impianti - Centro conferenze della Camera di Commercio di Padova - 3 maggio

2 LA SICUREZZA DEI LAVORATORI – IL MANUALE
Meccanici generali LA SICUREZZA DEI LAVORATORI – IL MANUALE Titolo pagina Informazione, formazione ed addestramento 8 Aspetti generali di sicurezza delle macchine – direttiva macchine – 10 DPI 20 Prevenzione incendi 22 Ambienti di lavoro 24 Macchine 26 Impianto elettrico 41 Rumore 49 Incendio e atex 51 Documentazione 54

3 L’accordo Stato Regioni
Formazione generale di 4 ore Rischio BASSO Rischio MEDIO Rischio ALTO Uffici e servizi, Commercio, Artigia-nato, Turismo Agricoltura, Pesca, Trasporti, P.A., Istruzione, Magazzinaggio Costruzioni, Industria, Alimentare, Tessile, Legno, Manifatturiero, Energia, Rifiuti, Raffineria, Chimica, Sanità + 4 ore Rischio SPECIFICO Totale = 8 ore + 8 ore Rischio SPECIFICO Totale = 12 ore + 12 ore Rischio SPECIFICO Totale = 16 ore Aggiornamento quinquennale pari a 6 ore per tutti

4 Meccanici generali PROTEZIONE DELLE MACCHINE E ATTREZZATURE
Tutte le attrezzature, le macchine e gli impianti produttivi devono essere progettati, costruiti e installati con la scrupolosa osservanza delle norme di Legge (D. Lgs. 81/08, D. Lgs. 17/10) e di buona tecnica (CEI - UNI, ecc.). Tali normative prescrivono l'applicazione di adeguate protezioni, segregazioni o dispositivi di sicurezza, sugli elementi delle macchine, quando questi risultano accessibili e costituiscono un pericolo per le persone.

5 Meccanici generali LA PROTEZIONE DELLE MACCHINE Ripari fissi
Ripari mobili Ripari regolabili DISPOSITIVI DI SICUREZZA Comando a due mani Barriere immateriali Costole sensibili SEGREGAZIONE parapetti schermi amovibili barriere con fotocellule la zona pericolosa o l'intera macchina

6 Meccanici generali CARATTERISTICHE DEI RIPARI DI PROTEZIONE
I ripari delle macchine utensili possono essere: DI TIPO FISSO, cioè il riparo è fissato con viti o bulloni (in modo che la sua rimozione richieda l’utilizzo di un utensile) DI TIPO MOBILE, in questo caso il riparo deve essere associato ad un interblocco meccanico, che determini l’arresto degli organi mobili all’apertura e/o rimozione del riparo In ogni caso il riparo, in funzione della macchina ove è installato e dell’utilizzo previsto, deve essere: Di robusta costruzione Consentire la visione dell’interno macchina Non rappresentare rischi aggiuntivi Consentire il corretto utilizzo della macchina

7 Meccanici generali ELEMENTI DA CONSIDERARE NELLA VALUTAZIONE DI UNA MACCHINA UTENSILE ORGANI DI TRASMISSIONE DEL MOTO (pulegge, cinghie, catene, ruote dentate, ecc.) ORGANI DI LAVORO (punzoni, lame, stampi, ecc.) IMPIANTO ELETTRICO DI BORDO (alimentazione macchina e circuiti interni) FASI DI CARICAMENTO (qualora questo preveda un intervento manuale) PERICOLO ESPULSIONE MATERIALI (sia durante il normale funzionamento, sia in caso di incidente) VISIBILITA’ (soprattutto nel caso di grandi macchine) STABILITA’ E SPAZIO (la macchina deve consentire una sicura movimentazione del personale)

8 I rischi elettrici generale
L’evento elettrocuzione si manifesta quando, in seguito all’applicazione di una differenza di potenziale fra due o più punti del corpo umano, questo viene percorso da corrente. La condizione di elevato pericolo è direttamente proporzionale: all’intensità di corrente attraverso il corpo umano ed alla durata del contatto con parti in tensione.

9 Macchine ed attrezzature – settore del legno
LE PRINCIPALI MACCHINE ED ATTREZZATURE NEL SETTORE DEL LEGNO Sega circolare Pialla a filo Sega a nastro Troncatrice Toupie Scorniciatrice Multilame Motosega Impianto di aspirazione Cabina di verniciatura

10 VALIDO PER TUTTE LE MACCHINE DEL SETTORE DEL LEGNO
Macchine ed attrezzature – settore del legno VALIDO PER TUTTE LE MACCHINE DEL SETTORE DEL LEGNO 1. Installare un dispositivo che, in caso di interruzione della fornitura di energia elettrica, impedisca il riavviamento automatico della macchina al ripristino della tensione. 2. Predisporre sostegni per i pezzi più lunghi del piano di lavoro delle macchine, sporgenti a sbalzo e instabili (ad esempio tavole di prolungamento, rulliere ecc.). 3. Verificare l’affilatura e l’integrità degli utensili..

11 VALIDO PER TUTTE LE MACCHINE DEL SETTORE DEL LEGNO
Macchine ed attrezzature – settore del legno VALIDO PER TUTTE LE MACCHINE DEL SETTORE DEL LEGNO 4. Prima di iniziare il lavoro, esaminare il pezzo per individuare la direzione delle fibre e, per quanto possibile, la presenza di difetti quali: - corpi estranei - nodi - fessurazioni - cipollature legno imbarcato o forato 5. Gli spingitoi sono accessori di lavoro fondamentali.

12 PRINCIPALI ELEMENTI DI SICUREZZA
Macchine ed attrezzature – settore del legno SEGA CIRCOLARE PRINCIPALI ELEMENTI DI SICUREZZA • coltello divisore • cuffia di protezione • guida longitudinale bassa e regolata in posizione arretrata • spingitoi • tavola di prolunga del banco

13 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Sega circolare Il coltello va regolato in modo che la sua parte più alta si trovi a 1 – 2 mm al di sotto della periferia del disco sega e che la sua distanza dal disco sia compresa tra 3 – 8 mm Lo spessore del coltello (S) deve essere compreso tra quello del disco (D) e la larghezza di taglio (T)

14 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Sega circolare Nel caso di un taglio di una tavola con spessore ridotto, la protezione “classica”, agganciata al coltello divisore NON consentirebbe l’uso della macchina in quanto non sarebbe visibile la zona di taglio. In questo caso, la protezione mobile sospesa (provvista di aspirazione) è in grado di risolvere il problema.

15 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Sega circolare Protezione agganciata al coltello divisore. In questo caso è preferibile l’utilizzo della guida bassa per consentire il posizionamento corretto della protezione. Protezione sospesa che può essere provvista di aspirazione

16 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Sega circolare Nonostante l’uso delle protezione, è indispensabile utilizzare anche gli spingitoi, anche autocostruiti, purché mantengano la distanza di sicurezza dalle lame in rotazione. Gli spingitoi possono avere diverse forme, anche in relazione alla tipologia di taglio che necessita. È ovvio che gli spingitoi vanno periodicamente sostituiti in quanto soggetti ad usura.

17 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Sega circolare Su tutte le macchine è opportuna la presenza di un supporto per la lavorazione dei pezzi lunghi, altrimenti sporgenti a sbalzo e instabili. Alla sega circolare ciò diventa particolarmente importante in quanto, con l’impiego degli spingitoi, il pezzo non viene più tenuto in pressione sul banco ma è semplicemente spinto. Se la macchina non possiede già un banco sufficientemente ampio, occorre predisporre rulliere o idonei elementi di prolunga del piano di lavoro, del tipo in commercio o autocostruiti, per sostenere i pezzi dopo il taglio.

18 PRINCIPALI ELEMENTI DI SICUREZZA
Macchine ed attrezzature – settore del legno PIALLA A FILO PRINCIPALI ELEMENTI DI SICUREZZA • protezione a ponte • guida longitudinale bassa • spingitoi

19 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Pialla a filo Nelle pialle a filo, le due storiche protezioni a “tapparella” e “bascula imperniata”, NON sono più ammesse, in quanto ritenute eccessivamente pericolose. Molti infortuni, anche gravi, sono accaduti con questa tipologia di macchine provviste di questi sistemi di sicurezza, evidentemente poco efficaci.

20 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Pialla a filo La norma UNI EN 859/99 prevede che l’unica protezione efficace per l’uso sicuro della macchina, sia quella denominata “riparo a ponte” (fanno eccezione le pialle piccole con spessore di piallatura fino a 100 mm, per le quali possono essere utilizzate le altre protezioni). I “ripari a ponte” possono essere a registrazione manuale, imperniati su un albero, oppure automatici con molla di richiamo; questi ultimi, ovviamente, sono da preferire ai primi.

21 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Pialla a filo La “protezione a ponte” può essere utilizzata anche con la guida pezzo. Nel caso di pezzi di ridotta altezza si usa la guida bassa, altrimenti si usa quella alta. Lo spazio fra la guida, il pezzo in lavorazione e la protezione è inesistente e quindi il pericolo per l’operatore è rappresentato solo al termine del pezzo da spingere.

22 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Pialla a filo Spingitoio a scorrimento in piano di fine passata. Per piallatura sul piano, utile soprattutto nel caso di tavolette basse e larghe, pezzi corti, tavole con superficie che offre scarsa aderenza.

23 PRINCIPALI ELEMENTI DI SICUREZZA
Macchine ed attrezzature – settore del legno SEGA A NASTRO PRINCIPALI ELEMENTI DI SICUREZZA • protezione della lama • guida longitudinale bassa • spingitoi

24 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Sega a nastro Con la sega a nastro è indispensabile che la protezione sia abbassata quanto più possibile in base all’altezza del pezzo da tagliare; la registrazione spetta al lavoratore. Nel caso di uso della guida alta , non risulta possibile l’abbassamento della lama in caso taglio di spessori ridotti; in questo caso deve essere utilizzato una tavola guida lama bassa.

25 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Sega a nastro La porzione di lama tra la fine della protezione ed il guidalama, che non può essere utilizzata per il taglio, rappresenta un “gratuito” elemento di rischio che va protetto, con uno schermo in plexiglas oppure altro idoneo sistema.

26 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Sega a nastro Anche in questo caso l’uso dei spingitoi manuali, autocostruiti e non, consentono l’uso in sicurezza della sega circolare, pur avvicinandosi molto con le mani alla lama in rotazione.

27 PRINCIPALI ELEMENTI DI SICUREZZA
Macchine ed attrezzature – settore del legno TRONCATRICE PRINCIPALI ELEMENTI DI SICUREZZA • protezione completa della lama • posizionamento e bloccaggio del pezzo • taglio di pezzi di piccole dimensioni • tagli di intestatura / refilatura

28 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Troncatrice Dispositivi di sicurezza necessari 1a– parte fissa della protezione del disco 1b– protezione basculante a scomparsa; l’apertura della stessa è collegata all’abbassamento della lama 1c- pulsante del tipo ad uomo presente a pressione mantenuta 2– protezione contro il rischio di azionamenti accidentali 1a 1b Inoltre: La testata deve essere provvista di molla di richiamo; il rilascio del manico, deve far ritornare in posizione il disco La macchina deve essere provvista di aspirazione

29 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Troncatrice Il pezzo deve essere sempre saldamente bloccato sul piano d’appoggio e contro la guida posteriore. Nel caso di tagli oltre i 45° (angoli acuti), evitare di tagliare il pezzo appoggiandolo solo di spigolo (durante la fase di taglio il pezzo potrebbe essere preso dalla lama e scagliato violentemente contro la guida posteriore). Per assicurare l’appoggio anche in questa situazione è necessario realizzare un elemento di contro-guida (A) con l’inclinazione desiderata.

30 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Troncatrice In presenza di pezzi di piccole dimensioni, esiste il pericolo concreto di contatto della mano con la lama in abbassamento. In questi casi il taglio va effettuato utilizzando: - morsetti ad azionamento manuale, pressori pneumatici orizzontali e/o verticali - elementi bloccapezzo opportunamente sagomati in base alla forma del pezzo, da interporre tra pezzo e mano (come nelle fotografie seguenti).

31 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Troncatrice Per il taglio dei sottili refili, seguire le seguenti procedure: - ridurre al minimo l’apertura tra le due semiguide (manutenzione / sostituzione delle guide deteriorate, con i bordi sbrecciati; eventuale realizzazione di una contro-guida in legno autocostruita); - effettuare tagli successivi riducendo in briciole il pezzetto capotesta fino a raggiungere la misura voluta; - spegnere il motore a taglio eseguito e sollevare la testa portalame solo a disco fermo.

32 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Troncatrice Per la troncatrice a due teste, vale lo stesso discorso della troncatrice tradizionale. In questo caso il comando di discesa delle due teste deve essere esclusivamente del tipo a due mani simultaneo. NON è ammesso il comando a pedale

33 PRINCIPALI ELEMENTI DI SICUREZZA
Macchine ed attrezzature – settore del legno TOUPIE PRINCIPALI ELEMENTI DI SICUREZZA • protezioni contro il rifiuto del pezzo • lavorazione alla guida • spingitoito • lavorazione pezzi corti

34 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Toupie VELOCITÀ DI ROTAZIONE o DELL’ALBERO VELOCITÀ DI AVANZAMENTO o DI ALIMENTAZIONE VELOCITÀ DI TAGLIO o PERIFERICA numero di giri che l’albero (e l’utensile) compiono su se stessi in un minuto (giri/minuto). impressa dall’operatore, è la distanza percorsa dal pezzo in lavorazione nell’arco di un minuto (metri/minuto). velocità di passaggio del tagliente (dente della fresa) sul pezzo in lavorazione (metri/secondo). Risulta dalla combinazione tra diametro dell’utensile e velocità di rotazione impostata. Esempio: con un utensile di diametro 140 mm, per ottenere una velocità di taglio di 55 m/sec va impostata una velocità di rotazione di 7500 giri / min.

35 Macchine ed attrezzature – settore del legno
TOUPIE (e SEGA CIRCOLARE): il rifiuto del pezzo Il fenomeno del rifiuto del pezzo può essere ridotto grazie a frese che limitano lo spessore massimo del truciolo che può essere prodotto. fresa certificata “MEC” a taglienti saldobrasati Frese a limitazione di truciolo di forma “rotonda” a corpo circolare, sagomato conformemente alla modanatura voluta. I taglienti/coltelli hanno una minima sporgenza (max 3 mm) cosicché è il corpo stesso della fresa ad impedire l’aumento dello spessore del truciolo. fresa certificata “MAN” a taglienti saldobrasati a forma rotonda Le frese sono oggi certificate rispetto a varie caratteristiche di sicurezza ; le frese che riportano impressa la sigla “MAN”, sono progettate e certificate per modalità di avanzamento manuale del pezzo (in pratica qualsiasi lavoro alla toupie, anche con l’impiego del carrello di trascinamento). Le frese “aperte”, con sigla “MEC”, sono invece utilizzabili solo con macchine dotate di avanzamento meccanico (scorniciatrici, contornatrici ecc.). testa portacoltelli a profilo diritto certificata “MAN” di forma “non rotonda” testa portacoltelli a profilo sagomato certificata “MAN” di forma “rotonda”

36 Macchine ed attrezzature – settore del legno
TOUPIE: la lavorazione alla guida Il dispositivo di protezione integrato è costituito da un elemento pressore verticale e un elemento pressore orizzontale che mantengono contemporaneamente premuto il pezzo contro il banco e contro l’utensile. Si realizza in tal modo un “tunnel” protettivo entro cui viene fatto scorrere il pezzo. Il supporto del dispositivo viene fissato sul piano della macchina, dietro la guida e, in caso di bisogno, può essere ruotato all’indietro liberando così il piano (per la sostituzione degli utensili, l’uso del trascinatore meccanico/carrello di avanzamento…).

37 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Toupie Il dispositivo frontale che esercita la pressione del pezzo sull’utensile, costituisce anche protezione dell’utensile stesso. Qualora possibile i rulli di avanzamento del pezzo costituiscono valida protezione all’organo lavoratore. La protezione cieca è un valido sistema di protezione che necessita spesso di essere sostituita in caso di usura La protezione superiore deve essere sempre presente per evitare il rischio di proiezione di pezzi/schegge di legno

38 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Toupie L’ultimo tipo di protezione in commercio, caratterizzata da ottime prestazioni e buona accettabilità, è la protezione a barrette in acciaio, registrabili in base alla tipologia di intarsio che necessita. Questa protezione, rappresentando un elemento di continuità, impedisce che il pezzo in lavorazione si impunti contro il bordo della semiguida in uscita.

39 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Scorniciarice Il riparo superiore costituisce protezione contro il rumore, proiezione di polvere e schegge, nonché di contatto con elementi taglienti in rotazione. Il carter deve essere provvisto di microinterruttori che comandino il blocco macchina all’apertura del riparo. La zona di ingresso pezzi deve essere provvista di tunnel di inserimento, dotato di “porticina” basculante con fine corsa di protezione contro il pericolo di accesso delle mani dell’operatore.

40 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Multilame La macchina deve essere provvista del riparo superiore provvisto di microinteruttore di sicurezza. L’accesso laterale agli organi mobile deve essere impedito. In merito alla larghezza di impacchettamento dei “martelli anti rifiuto”, la norma non stabilisce una misura, tuttavia si considera un parametro ragionevole la distanza di 5 mm misurata impacchettando i coltelli

41 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Impianto di aspirazione Il ricircolo consiste nel reintrodurre, di solito parzialmente e ai fini del risparmio energetico, l’aria aspirata, dopo filtrazione. Questo processo non è più consentito con le polveri inalabili di legni duri, in quanto AGENTI CANCEROGENI

42 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Impianto di aspirazione (norma EN 12779:2004) Il ricircolo è autorizzato nella stagione fredda con aria che non deve contenere più di 0.2 mg/m3 di polvere di legno L’impianto deve prevedere: 1. Un sistema di filtrazione adeguato (post-filtro) 2. Un sistema di controllo della concentrazione di polvere tale da realizzare automaticamente un by-pass nei casi di superamento del valore limite 3. Un controllo periodico della qualità dell’aria indoor.

43 CAPITOLO II - Misure di prevenzione e protezione
Macchine ed attrezzature – settore del legno Impianto di aspirazione LINEE GUIDA REGIONALI CAPITOLO II - Misure di prevenzione e protezione 1.3.8 Gestione dell’impianto di aspirazione Un impianto ben progettato necessita comunque di una messa a punto in opera attraverso regolazioni mediante registri e serrande. Quando non tutte le macchine funzionano contemporaneamente il progettista potrà prevedere una portata inferiore, senza discendere però sotto il 75% della potenzialità dell’impianto, per non far calare eccessivamente la velocità dell’aria in certe branche del circuito, con formazione di depositi. In questo caso è importante che si chiudano i registri delle macchine ferme.

44 CAPITOLO II - Misure di prevenzione e protezione
Macchine ed attrezzature – settore del legno Impianto di aspirazione LINEE GUIDA REGIONALI CAPITOLO II - Misure di prevenzione e protezione 1.3.8 Gestione dell’impianto di aspirazione L’impianto deve essere attivato anche se una sola macchina viene messa in moto, automaticamente, tramite l’asservimento del suo avvio alla messa in marcia di una qualunque delle macchine. Allo spegnimento delle macchine l’impianto dovrà rimanere in funzione per almeno s. Una soluzione ottimale è il sezionamento della rete di trasporto (cfr. § 1.3.4), per ragioni di risparmio energetico e di rumore.

45 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Impianto di aspirazione Poiché la velocità di emissione di polveri e trucioli è molto elevata (60 m/s), quindi più elevata della corrente d’aria di trasporto (18-25 m/s), diventa determinante: Il corretto posizionamento della cappa/bocca aspirante, posizionata sulla traiettoria di espulsione dei trucioli La forma del sistema di captazione, che deve essere il più possibile avvolgente

46 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Impianto di aspirazione Esempio: sega circolare con aspirazione dal basso cuffia senza aspirazione / cuffia con aspirazione Aspirazione cuffia Aspirazione sotto il banco EFFICIENZA ASPIRANTE 0% 100% 70% 40% 60% 95% La tabella mostra la differenza di EFFICIENZA ASPIRANTE, in una macchina con sola aspirazione dal basso, oppure integrata anche con quella dall’alto (dalla cuffia)

47 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Cabina di verniciatura Problemi ricorrenti nelle cabine di verniciatura 1 - Portata insufficiente (requisiti minimi costruttivi e collaudo all’installazione) 2 – Velocità dell’aria insufficiente 3 - Lunghezza cabina insufficiente 4 - Carenza di aria di compensazione e direzioni sbagliate (correnti e turbolenza) 5 - Carenze manutentive(registro di manutenzione periodica)

48 Macchine ed attrezzature – settore del legno
Cabina di verniciatura Per garantire il corretto funzionamento della cabina di verniciatura, è necessario l’impiego di indicatori di intasamento che aiutino ad individuare il momento della sostituzione dei filtri


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