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La Politica di Coesione e il monitoraggio dei progetti.

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Presentazione sul tema: "La Politica di Coesione e il monitoraggio dei progetti."— Transcript della presentazione:

1 La Politica di Coesione e il monitoraggio dei progetti.
Roma, 06 aprile 2017

2 Quadro generale

3 Programmazione 2014-2020: le risorse UE per l’Italia
Nell’ambito della programmazione , l’Italia ha ottenuto dall’UE importanti risorse finanziarie, per la realizzazione di interventi di sviluppo socio economico che riguardano l’intero territorio pari a 43,78 miliardi euro. FONDI STRUTTURALI FONDI D’INVESTIMENTO

4 Cofinanziamento Nazionale
Alle risorse comunitarie si aggiungono le risorse del cofinanziamento nazionale (Stato, Regioni e altro) che ammontano a oltre 25,84 miliardi di euro finanziati dal Fondo di Rotazione di cui alla Legge n. 183/1987.

5 Altre risorse Al perseguimento delle finalità strategiche dei Fondi UE concorrono anche interventi attivati a livello nazionale e complementari alla programmazione comunitaria. TOTALE RISORSE 7,4 MLD di euro di cui 4,4 MLD di euro gestiti a livello regionale 3,0 MLD di euro gestiti a livello centrale Come sono finanziati? Con le risorse del Fondo di Rotazione L. 183/1987 come previsto dal Legge di stabilità 2014 e dall’Accordo di Partenariato Riferimento: Delibera CIPE n. 10 del

6 Altre risorse Cosa si può realizzare? TOTALE RISORSE
Accanto ai fondi UE, l’Italia dispone per la politica di coesione del Fondo sviluppo e coesione (ex FAS) che, attraverso risorse nazionali, attua l’obiettivo costituzionale di “rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l’effettivo esercizio della persona” (art. 119) TOTALE RISORSE 54,8 MLD di euro 80% Regioni del Mezzogiorno 20% Regioni del Centro-Nord Cosa si può realizzare? Grandi reti infrastrutturali (ferroviarie, stradali, aeroportuali e portuali), Interventi di prevenzione dei rischi ambientali Miglioramento della rete digitale (banda larga e ultra-larga) Ecc. Riferimento: art. 1, comma 6, Legge n° Legge di Stabilità 2014 art. 1, comma 703, Legge 23 dicembre 2014 n°190 – Legge di Stabilità 2015

7 La negoziazione delle risorse per l’Italia
La destinazione delle risorse è stata negoziata con la CE all’interno dell’Accordo di Partenariato adottato ad ottobre 2014. L’Accordo di partenariato rappresenta, infatti, per ogni Stato Membro il documento nel quale vengono definite le strategie di investimento, nonché i metodi, gli strumenti e le priorità di spesa (obiettivi tematici) delle risorse UE. L’Accordo di Partenariato riporta, inoltre, l’elenco dei Programmi Operativi Nazionali e Regionali che costituiscono gli strumenti di attuazione territoriali delle politiche di coesione (POR, PON, PSR…).

8 Accordo di Partenariato: Obiettivi Tematici
Al fine di contribuire alla realizzazione della strategia dell’Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, e delle missioni specifiche di ciascun fondo conformemente ai loro obiettivi basati sul trattato, compresa la coesione economica, sociale e territoriale, sono stati individuati i seguenti 11 gli obiettivi tematici:

9 Alcuni risultati attesi
Banda ultra larga e accesso a internet per tutti ad almeno 30mbps e copertura del 21% dei fabbisogni di infrastrutturazione a 100mbps nelle regioni meno sviluppate. Dimezzamento dei consumi energetici Riduzione del rischio idrogeologico Potenziamento impianti per smaltimento rifiuti Ricerca e innovazione Ambiente Riqualificazione edifici scolastici; Contrasto alla dispersione scolastica Qualificazione docenti Istruzione e formazione Infrastrutture Cultura Potenziamento tecnologico di direttrici ferroviarie strategiche completamento del sistema infrastrutturale e logistico dei porti Migliori condizioni strutturali e standard di fruizione in almeno 100 musei e aree archeologiche

10 Presidio nazionale Coordinamento su pianificazione e utilizzo dei Fondi UE Funzionamento dei sistemi di gestione e controllo Presidio nazionale Affiancamento e supporto tecnico alle Autorità di gestione (es.: Task-force)

11 Presidio dei sistemi: il ruolo RGS
La Ragioneria Generale dello Stato – IGRUE assicura: Efficienza ed efficacia dei flussi finanziari con l’UE Gestione finanziaria Trasparenza e completezza delle informazioni sull’attuazione degli interventi UE e nazionali Funzione di Audit Monitoraggio delle politiche di coesione Regolarità e ammissibilità della spesa rendicontata alla Commissione europea

12 Sistema di Monitoraggio unitario nazionale 2014-2020
Il Sistema di Monitoraggio unitario nazionale

13 Il contesto normativo Accordo di Partenariato 2014-2020 (Allegato II)
Il Sistema nazionale di monitoraggio unitario, gestito dal MEF‐RGS‐IGRUE: assicura la rivelazione costante dello stato di attuazione degli interventi necessari per la governance, in termini di avanzamento finanziario, fisico e procedurale, assicurando la disponibilità, anche mediante accessi telematici, ed il regolare aggiornamento dei dati stessi, secondo la periodicità condivisa con la Commissione europea; rappresenta la base di riferimento per le elaborazioni richieste nei diversi rapporti e documenti ufficiali sullo stato di avanzamento dei Programmi operativi.

14 Il contesto normativo Accordo di Partenariato 2014-2020 ( Sezione 2.4)
Per quanto riguarda la fase di attuazione dei Programmi per la verifica in itinere del performance framework, è considerata indispensabile da parte di tutti i Programmi la regolare alimentazione del Sistema nazionale di monitoraggio unitario e la piena corrispondenza tra i dati inseriti in tale sistema e tutta la documentazione prodotta ufficialmente sull’attuazione dei Programmi come ad esempio le relazioni Annuali di attuazione (RAA) predisposti dalle Autorità di Gestione dei Programmi, le pubblicazioni RGS-IGRUE sull’avanzamento finanziario e i dati pubblicati su OpenCoesione.

15 Contesto normativo Art. 1, comma 245, legge 27/12/2013, n. 147
Il monitoraggio degli interventi cofinanziati dall'Unione europea per il periodo 2014/2020, a valere sui fondi strutturali, sul FEASR e sul FEAMP, nonchè degli interventi complementari previsti nell'ambito dell'Accordo di partenariato finanziati dal Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183, ai sensi del comma 242, è assicurato dal Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, attraverso le specifiche funzionalità del proprio sistema informativo. A tal fine, le Amministrazioni centrali, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano assicurano, per gli interventi di rispettiva competenza, la rilevazione dei dati di attuazione finanziaria, fisica e procedurale a livello di singolo progetto, secondo le specifiche tecniche definite congiuntamente tra il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato del Ministero dell'economia e delle finanze e le Amministrazioni centrali dello Stato responsabili del coordinamento per i singoli fondi. (Circolare n. 18 del 30 aprile 2014)

16 Contesto normativo Art. 1, comma 703, lett. l, legge 23/12/2014, n. 190 Ai fini della verifica dello stato di avanzamento della spesa riguardante gli interventi finanziati con le risorse del FSC, le amministrazioni titolari degli interventi comunicano i relativi dati al sistema di monitoraggio unitario di cui all'articolo 1, comma 245, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, sulla base di un apposito protocollo di colloquio telematico. Delibera CIPE Le Amministrazioni titolari dei programmi di azione e coesione assicurano la rilevazione periodica dei dati di avanzamento finanziario, fisico e procedurale a livello di singola operazione, alimentando regolarmente il sistema unico di monitoraggio della Ragioneria generale dello Stato (RGS)-IGRUE.

17 Principali requisiti E’ sviluppato sulla base dell’architettura già operante per il ciclo di programmazione 2007‐2013 e secondo i requisiti funzionali definiti nell’ambito di apposito tavolo di coordinamento tecnico con le Amministrazioni titolari dei programmi e le Amministrazioni Centrali capofila per fondo; Comprende tutti i programmi cofinanziati dai Fondi comunitari (FESR, FSE, FEASR, FEAMP), nonché i programmi complementari alla Politica di coesione dell’UE; prevede la trasmissione e validazione dei dati di avanzamento; è dotato di procedure di accesso certificate ed utilizza la firma digitale e la posta elettronica certificata (PEC); assicura univocità del processo di divulgazione ufficiale dei dati nei confronti degli interlocutori istituzionali; Etc.

18 Motivazioni dell’evoluzione del sistema unitario nazionale di monitoraggio
Nuovo contesto programmatico 2014/2020; Razionalizzazione e semplificazione del protocollo di colloquio; Inclusione nel tracciato dei programmi finanziati dal FEASR; Necessità di monitorare dati nuovi; Rafforzamento della qualità delle informazioni; Interoperabilità con altri sistemi informativi.

19 Il Sistema di Monitoraggio
Raccolta dati dai Sistemi locali Piena interoperabilità Informazioni certificate; Fonte ufficiale per analisi/rapporti sulle politiche di sviluppo; Divulgazioni dati Autorità Capofila per Fondo, AdG, AdC, MSL.. Sistemi informativi Regioni e Amministrazioni Nazionali SGP Web services Accordo di Partenariato, Programmazione operativa, Domande di pagamento, Previsioni di Spesa, ecc. S.I.R.G.S IGRUE SFC2014 Commissione UE Web services AGENZIA DELL’ENTRATA SISTAF ARACHNE CUP BDAP Open Coesione Guardia di Finanza ANAC

20 Il Sistema di Monitoraggio unitario nazionale 2014-2020
Il sistema di monitoraggio rappresenta, quindi, uno strumento fondamentale per le Amministrazioni titolari dei programmi per: disporre di dati aggiornati sull’utilizzo delle risorse da fornire ai cittadini per assicurare un’informativa esaustiva e trasparente su tali processi accrescere le capacità decisionali, grazie alla maggiore consapevolezza delle problematiche riguardanti la fase realizzativa supportare con dati certi eventuali scelte di riprogrammazione economica e di riallocazione delle risorse conoscere in tempo reale lo stato di avanzamento dei progetti e del relativo iter procedurale

21 Il processo di monitoraggio

22 Il processo di monitoraggio
Nell’ambito del processo di monitoraggio operano diversi attori il cui contributo è fondamentale per garantire elevati livelli di qualità, affidabilità e coerenza dei dati oggetto di monitoraggio. Livello nazionale comunitario Istituzioni nazionali Commissione europea Cittadini e Imprese Enti e altri stakeholders Livello territoriale Responsabile di Programma Responsabile di Monitoraggio Responsabile di progetto Destinatari

23 Il processo di monitoraggio
I dati oggetto di monitoraggio sono individuati all’interno del Protocollo Unico di Colloquio (PUC) che definisce il tracciato complessivo delle informazioni da trasmettere a livello nazionale. fasi entità dimensioni Il protocollo unico di colloquio rappresenta la sequenza di informazioni standardizzate e codificate riconosciuta a livello nazionale

24 Il processo di monitoraggio: entità
Le principali entità oggetto di osservazione sono rappresentate da: Procedura di attivazione Rappresenta la modalità procedurale adottata dall’Amministrazione responsabile del Programma per l’individuazione dei progetti da realizzare e dei rispettivi Beneficiari (pubblicazione bandi, avvisi pubblici, etc.). Progetti Rappresenta l’unità minima di rilevazione della sfera di osservazione del monitoraggio a cui sono correlati specifici insiemi di informazioni. La concezione di «progetto» è identificata univocamente da un Codice Unico di Progetto (CUP) e dal codice locale progetto. Trasferimenti Il monitoraggio di tale entità consente di tracciare le erogazioni effettuate dall’Amministrazione titolare del Programma in favore di soggetti esterni (sia pubblici che privati) nel caso in cui i progetti non siano attuati direttamente dalla medesima Amministrazione.

25 Il processo di monitoraggio: dimensioni
Le dimensioni rappresentano un insieme di informazioni omogenee che permettono di osservare uno specifico aspetto del monitoraggio. Le principali dimensioni del monitoraggio sono: Anagrafica e classificazioni Soggetti correlati Dati finanziari Dati fisici Dati procedurali Formazione Procedure di aggiudicazione

26 Il processo di monitoraggio: dimensioni
Dimensione anagrafica e classificazioni Set di informazioni CUP e titolo progetto Classificazione secondi i sistemi di categorizzazione UE e nazionali; Data inizio e fine del progetto altro Le informazioni relative a tale dimensione hanno la finalità di definire l’esistenza del progetto e la sua collocazione nel contesto programmatico di appartenenza Adempimento propedeutico al monitoraggio dell’avanzamento finanziario, fisico e procedurale dei progetti.

27 Il processo di monitoraggio: dimensioni Dimensione soggetti correlati
Set di informazioni Programmatore del progetto Beneficiario del progetto Attuatore del progetto Realizzatore del progetto Le informazioni relative a tale dimensione consentono l’individuazione degli attori coinvolti a vario titolo nel ciclo di vita del progetto. La finalità è alimentare progressivamente una sorta di elenco dei soggetti che rivestono specifici ruoli amministrativi 26

28 Il processo di monitoraggio: dimensioni Dimensione dati finanziari
Set di informazioni Piani finanziari articolati secondo le diverse fonti di finanziamento del progetto Costi ammessi al cofinanziamento dei Fondi Strutturali Voci di spesa previste ed effettive a livello di progetto Economie realizzate nel corso dell’attuazione del progetto Impegni e pagamenti dei beneficiari Piano dei costi del progetto su base annuale Le informazioni relative a tale dimensione consentono di esaminare i flussi finanziari di ogni singolo progetto. Duplice ottica di osservazione: Rispetto al progetto complessivamente inteso; Rispetto al progetto riferito al Programma specifico nel cui ambito viene attuato e finanziato 27

29 Schema di osservazione del progetto

30 Il processo di monitoraggio: dimensioni Dimensione dati fisici
Set di informazioni Indicatori di realizzazione (indicatori - core e occupazionali – dell’AdP ed indicatori di programma) ossia: Valore programmato/approvato; Valore all’atto dell’impegno/avvio; Valore realizzato a conclusione Contributo del progetto al conseguimento dei risultati del programma e dell’AdP. Le informazioni relative a tale dimensione consentono di esaminare lo stato di realizzazione di ogni progetto E’ stata definita una lista di indicatori comuni nazionali e comunitari (Common indicators) 29

31 Il processo di monitoraggio: dimensioni Dimensione dati procedurali
Set di informazioni Stato di avanzamento del progetto attraverso l’indicazione delle date relative a: esecuzione non avviata; in corso di esecuzione; concluso, in esercizio Sospensioni per procedimento giudiziario, per ricorso amministrativo, per cause di forza maggiore, etc (art. 87 del Reg. UE 1303/2013) Le informazioni relative a tale dimensione consentono esaminare da un punto di vista temporale sia il progetto che le procedure di attivazione. 30

32 Il processo di monitoraggio: dimensioni Dimensione dati Formazione
Set di informazioni Durata in anni del corso; Titolo del corso; Data di avvio e conclusione; Qualifica conseguita; Durata totale in ore della formazione; Numero docenti/formatori/tutor; Etc. Si tratta del monitoraggio dei corsi di formazione, per i quali è possibile rilevare un set di informazioni di interesse ai fini SISTAF sulla formazione erogata su tutto il territorio nazionale. 30

33 Il processo di monitoraggio: dimensioni
Dimensione dati Procedure di aggiudicazione Set di informazioni Codice identificativo gara (CIG) Ove non presente il CIG, ulteriori informazioni riguardano: descrizione delle tipologia di procedura; importo a base d’asta; data di pubblicazione; importo aggiudicato; data di conclusione della procedura. Etc. Oggetto del monitoraggio sono le procedure di aggiudicazione ossia le procedure attraverso le quali si perviene alla selezione del soggetto che realizzerà l’opera. 30

34 Il processo di monitoraggio: fasi
Attivazione Fase preliminare alla gestione amministrativa Entità di osservazione: Procedura di attivazione Inizializzazione Fase di censimento del progetto Entità di osservazione: Progetto Attuazione Rilevazione dati del progetto relativi alle dimensioni finanziaria, procedurale e fisica. Conclusione Si riferisce al completamento delle attività del Progetto (rilevazione finale dei dati relativi alle dimensioni finanziaria, procedurale e fisica)

35 L’ambiente operativo

36 UFFICIALIZZAZIONE DEI DATI
L’ambiente operativo RILEVAZIONE TRASMISSIONE VALIDAZIONE CONSOLIDAMENTO UFFICIALIZZAZIONE DEI DATI TRASMISSIONE Verifiche sulla correttezza, qualità e congruità dei dati AUTORITA' DI GESTIONE MEF-RGS-IGRUE 33 Roma 111

37 L’ambiente operativo: rilevazione
TRASMISSIONE VALIDAZIONE AUTORITA' DI GESTIONE Verifiche sulla correttezza, qualità e congruità dei dati UFFICIALIZZAZIONE DEI DATI CONSOLIDAMENTO Le AdG devono organizzare il flusso delle informazioni in linea con le disposizioni comunitarie e nazionali e sono tenute altresì a procedere ai controlli preliminari necessari ad assicurare la disponibilità di dati completi, attendibili e coerenti. Le AdG procedono alla definizione e all’organizzazione del sistema di rilevazione dei dati, mediante: l’identificazione dei soggetti responsabili della raccolta dei dati; la verifica del sistema informatizzato di raccolta e trasmissione dei dati; la messa a punto delle procedure e degli strumenti per la rilevazione dei dati; l’indicazione della tempistica; la definizione della documentazione di riferimento per l’attività di monitoraggio. 34 Roma 111

38 L’ambiente operativo: trasmissione
RILEVAZIONE VALIDAZIONE AUTORITA' DI GESTIONE Verifiche sulla correttezza, TRASMISSIONE qualità e congruità dei dati UFFICIALIZZAZIONE DEI DATI TRASMISSIONE CONSOLIDAMENTO Alla fase di rilevazione dei dati di monitoraggio dei progetti segue quella di trasmissione al Sistema Nazionale di Monitoraggio. Le modalità di invio dei dati da parte dei Sistemi locali al Sistema Nazionale di Monitoraggio sono descritte nel “Protocollo Applicativo - Monitoraggio unitario progetti 2014/2020”, che contiene informazioni di dettaglio e specifici approfondimenti tecnici. Il Sistema Nazionale di Monitoraggio consente la ricezione della totalità dei progetti e/o delle diverse classi di dati anche con più di una trasmissione; non è dunque necessario inviare contestualmente tutti i dati di tutte le classi. 35 Roma 111

39 L’ambiente operativo: validazione
RILEVAZIONE AUTORITA' DI GESTIONE Verifiche sulla correttezza, TRASMISSIONE qualità e congruità dei dati TRASMISSIONE VALIDAZIONE CONSOLIDAMENTO UFFICIALIZZAZIONE DEI DATI Tutti i dati trasmessi al Sistema Nazionale di Monitoraggio, indipendentemente dal contesto di appartenenza (programmi cofinanziati dalla UE, programmi FSC, etc.), sono sottoposti agli stessi controlli di acquisizione, vale a dire la verifica del rispetto delle regole di obbligatorietà, formato (tipo e dimensione) e range di valori ammessi (ove presenti). L’esito negativo di ogni singolo controllo provoca lo scarto dell’intera occorrenza (record) o una segnalazione di warning. A seguito dell’esecuzione della validazione e del buon esito dei controlli, i dati trasmessi dalle Amministrazioni passano allo stato di dati ufficiali. 36 Roma 111

40 L’ambiente operativo: consolidamento
RILEVAZIONE AUTORITA' DI GESTIONE Verifiche sulla correttezza, TRASMISSIONE qualità e congruità dei dati UFFICIALIZZAZIONE DEI DATI TRASMISSIONE VALIDAZIONE CONSOLIDAMENTO MEF-RGS-IGRUE Successivamente alla validazione delle informazioni da parte delle AdG, l’IGRUE procede periodicamente all’operazione di consolidamento dei dati di monitoraggio per la rispettiva data di riferimento 37 Roma 111

41 L’ambiente operativo: ufficializzazione dei dati
RILEVAZIONE AUTORITA' DI GESTIONE Verifiche sulla correttezza, TRASMISSIONE qualità e congruità dei dati UFFICIALIZZAZIONE DEI DATI TRASMISSIONE VALIDAZIONE CONSOLIDAMENTO MEF-RGS-IGRUE L’IGRUE procede alla pubblicazione dei dati sul sito istituzionale RGS europa e sul Portale IGRUE. Inoltre provvede alla comunicazione di tali dati al sito OpenCoesione, alla Corte dei Conti, alla Commissione europea, etc. 38 Roma 111

42 Sistemi informativi Stato dell’arte

43 Sistemi informativi: stato dell’arte
Il sistema di monitoraggio è già in esercizio ed è pronto ad acquisire tutti i dati del Protocollo Unico di Colloquio (PUC). È in corso il censimento dei sistemi informativi per l’acquisizione dei dati dei PO 2014/2020. Ad oggi, sono stati censiti 34 sistemi informativi (20 di tipo TEST e 14 di tipo Standard) a cui risultano associati 60 PO. Descrizione  FONDI STRUTTURALI (*) FEASR FEAMP TOTALE N. PO adottati 60 24 84 N. PO associati a Sistemi informativi 42 18 N. PO da associare (in attesa di informazioni da parte delle Amministrazioni) 6 (*) Nei Fondi strutturali è ricompreso anche il FEAD.

44 Stato di attuazione della Programmazione 2014/2020

45 Riepilogo attuazione finanziaria per Fondo
Dati al 31 dicembre 2016 in milioni di euro

46 di monitoraggio della programmazione 2014-2020
Qualità dei dati di monitoraggio della programmazione

47 Qualità dei dati di monitoraggio della programmazione 2014-2020
Al fine di rafforzare il presidio sulla qualità dei dati, nell’ambito del Sottocomitato monitoraggio e controllo, è stata condivisa l’istituzione del «Gruppo Tecnico su qualità e trasparenza dei dati» previsto nella sezione 4.2 dell’Accordo di Partenariato. Approfondimento di specifiche problematiche attinenti al monitoraggio e adozione di soluzioni uniformi Comunicazione efficace delle politiche di coesione Definizione di standard comuni per la pubblicazione ed il riutilizzo dei dati Scambio di best practice Agenzia per la Coesione Territoriale MIPAAF N. 3 Autorità di gestione MLPS MEF-RGS-IGRUE PCM-NUVAP

48 Qualità dei dati di monitoraggio della programmazione 2014-2020
In particolare, per la corretta ed omogenea contabilizzazione dei livelli di avanzamento dei singoli indicatori del performance framework, il Gruppo tecnico dovrà: garantire che i dati validati nel Sistema nazionale di monitoraggio unitario siano allineati a quelli presenti nei documenti ufficiali delle Amministrazioni titolari dei PO e di coordinamento (ad esempio RAA, pubblicazioni RGS-IGRUE, Open Coesione, ecc.); definire interpretazioni uniformi e univoche della nomenclatura utilizzata a partire dagli indicatori di misurazione dei target;

49 Qualità dei dati di monitoraggio della programmazione 2014-2020
definire metodologie comuni per l’alimentazione del Sistema nazionale di monitoraggio unitario, con particolare riferimento a specifici casi: ad esempio “progetti suddivisi in fasi”; costruire dei report periodici per verificare il rispetto dei target di ciascun PO; condividere la tempistica e le procedure per lo svolgimento dell’autovalutazione periodica che ciascuna Amministrazione responsabile per il Programma dovrà effettuare sulla base dei report di monitoraggio e di altre informazioni rilevanti.

50 Il progetto Arachne in Italia

51 Gli Stati membri devono assicurare adeguate misure antifrode
Contesto Nell’ambito della programmazione , i sistemi di gestione e controllo devono rispondere a specifici requisiti previsti dalla normativa comunitaria tra cui l’istituzione di adeguate misure antifrode (Art. 72.1, lett. h e 125.4, lett. c Reg. (UE) n. 1303/2013) Gli Stati membri devono assicurare adeguate misure antifrode

52 Progetto Arachne in Italia
Al fine di garantire che tutte le Amministrazioni regionali e nazionali titolari dei PO possano dotarsi di strumenti informativi di supporto alla prevenzione delle frodi, l’IGRUE ha avviato una fattiva collaborazione con la CE per promuovere l’utilizzo del Sistema ARACHNE. Principali vantaggi Conformità alla normativa UE riguardo l’utilizzo di strumenti antifrode Analisi del rischio su operazioni, progetti, beneficiari e contratti Assessment dei progetti rispetto a specifici indicatori e tipi di rischio considerati rilevanti per la CE

53 Processo trasferimento dati al Sistema ARACHNE
Progetti PO .XML Files ESTRAZIONE IGRUE CARICAMENTO DATI DECODIFICATI Sistema Nazionale di Monitoraggio Unitario AdG-AdA-AdC WORKFLOW Il Sistema IGRUE produce i file XML per Programma; I file XML prodotti sono disponibili per gli utenti IGRUE; Gli utenti IGRUE effettuano il caricamento manuale dei file XML sul Sistema ARACHNE. FLUSSO CENTRALIZZATO PER ALIMENTARE ARACHNE PREVISTO PER LE PROGRAMMAZIONI E

54 FORMATORE Amministrazioni Capofila
FORMAZIONE ARACHNE TEAM ARACHNE FORMATORE Amministrazioni Capofila FORMATORE IGRUE FORMATORE A.T. IGRUE UTENTI FINALI AdG UTENTI FINALI AdA ASSISTENZA TECNICA

55 Formazione ARACHNE Formazione alle Autorità di Gestione
A conclusione del percorso di formazione ai formatori, il personale ad hoc formato dell’IGRUE e delle Amministrazioni capofila dovrà: entro il 31 marzo 2017, pianificare e preparare le sessioni formative per le Autorità di Gestione; successivamente ed entro il 30 giugno 2017, illustrare il Sistema ARACHNE alle Autorità di Gestione. Il team di ARACHNE potrà supportare gli esperti formatori sia nella fase di preparazione delle sessioni formative, sia nella fase di erogazione della formazione alle Autorità di Gestione.

56 Programmazione e attuazione 2007/2013

57 Quadro finanziario complessivo: risorse programmate e riprogrammate
Programmazione Quadro finanziario complessivo: risorse programmate e riprogrammate in milioni di euro

58 Il sistema nazionale di monitoraggio: attuazione
Riepilogo attuazione finanziaria per Obiettivo Dati al 31 dicembre 2016 in milioni di euro

59 Criticità della Programmazione 2007 - 2013

60 PROGRAMMAZIONE 2007-2013 Risorse da Rendicontare
Entro il 31 dicembre 2015 (termine di chiusura della programmazione ) restano da spendere 923,75 Milioni di euro per i Fondi strutturali (di cui 669,56 Milioni di euro di risorse comunitarie)

61 Programmazione 2007/2013 - Iniziative intraprese
Costituzione task-force per i Programmi che presentano i maggiori ritardi di spesa e conseguente rischio di perdita delle risorse alla fine del 2015 Definizione action plan che implica: previsione cronoprogramma con target intermedi di spesa (Maggio-ottobre-dicembre) decisione riprogrammazione residua delle risorse verso azioni di certa ed immediata cantierabilità Adozione immediata delle misure correttive per superare le carenze dei sistemi di gestione e controllo di alcuni programmi che hanno determinato l’interruzione/sospensione dei flussi di pagamento comunitari Evitare la perdita di risorse comunitarie

62 Il Piano di Azione Coesione

63 Iniziative di accelerazione della spesa: il Piano di Azione Coesione
A fronte dei ritardi nell’attuazione dei Programmi dei Fondi strutturali, nel 2011 il Governo, d’accordo con la Commissione Europea e le Amministrazioni titolari dei Programmi, adottarono una procedura di riprogrammazione delle risorse denominata Piano di Azione Coesione (PAC), consistente in: riduzione del cofinanziamento nazionale dei Programmi UE 2007/2013 ed allocazione delle stesse su specifiche azioni parallele. La quasi totalità delle risorse ha riguardato i programmi dell’obiettivo Convergenza; rimodulazione interna delle risorse tra gli assi prioritari dei Programmi comunitari, per sostenere i settori maggiormente performanti. 63

64 Il monitoraggio del Piano di Azione Coesione
Attraverso il Sistema di Monitoraggio viene assicurato un controllo costante sul livello di attuazione degli interventi rientranti nell’ambito del Piano di Azione Coesione. Le risorse complessive destinate a tali interventi ammontano a milioni di euro di cui: 8.811 milioni di euro già allocati in specifici programmi; 3.500 milioni di euro riprogrammati . 768 milioni di euro decurtati dai Programmi UE destinati a coprire le azioni occupazione del DL 76/2013. 3,5 mld di euro decurtati dai Programmi UE destinati a coprire le azioni occupazione giovanile L 190/2014 7.634,94 milioni di euro impegni; 3.277,12 milioni di euro pagamenti. 64

65 Altre Criticità della Programmazione 2007-2013

66 Alcune criticità dei Sistemi di Gestione e Controllo in Italia
Programmazione Alcune criticità dei Sistemi di Gestione e Controllo in Italia Nel corso delle verifiche effettuate sui sistemi di gestione e controllo italiani da parte degli organismi comunitari sono state rilevate una serie di irregolarità tra cui menzionare: Spese rendicontate non ammissibili ai contributi dei Fondi europei Violazione delle norme sugli appalti pubblici Documentazione giustificativa della spesa incompleta e/o non corretta Interruzioni e/o sospensioni Programmi Operativi Mancato rispetto del principio di separazione di funzioni tra i centri di gestione e di controllo

67 Alcuni dati di realizzazione

68 Il Sistema unitario di Monitoraggio: alcuni dati
operazioni/progetti Oltre beneficiari tra cui circa: Società (di cui Spa) Privati 9.000 imprese individuali 8.000 Istituti e scuole pubbliche 6.000 Comuni 1.700 Associazioni riconosciute e non

69 Il Sistema unitario di Monitoraggio: alcuni dati
Ripartizione progetti per settori di intervento Settori di intervento Finanziamenti (in milioni di euro) (*) Numero progetti Trasporti 24.015 1.493 Ricerca e innovazione 12.360 31.050 Ambiente 10.174 7.219 Istruzione 8.847 Occupazione 8.273 Inclusione sociale 4.646 Cultura e turismo 4.515 7.126 Città e aree rurali 3.491 2.894 Competitività imprese 3.080 12.953 Agenda digitale 2.865 20.631 Rafforzamento PA 2.771 6.948 Energia 2.645 7.275 Infanzia e anziani 402 1.877 Totale 88.085 (*) Comprende risorse provenienti anche da fonti nazionali (es.: Fondo Sviluppo e Coesione)

70 Il Sistema unitario di Monitoraggio: alcuni dati
Ripartizione progetti per tipologia di spesa

71 Il Sistema unitario di Monitoraggio: indicatori di realizzazione
Trasporti Km Strade nazionali, regionali e locali Km Piste ciclabili Km Ferrovie Ambiente Ettari Bonifica di siti industriali e di terreni contaminati Tonnellate annue Capacità smaltimento rifiuti Agenda digitale Km 903 Infrastrutture telefoniche incluse la banda larga

72 Conclusioni

73 Confronto risorse UE 2014-2020 VS 2007-2013 in Italia
PROGRAMMAZIONE RISORSE UE (importi in miliardi di euro) 43,79 37,93

74 Programmazione 2014-2020: principali fattori di rischio
Sulla base delle criticità emerse nel corso della programmazione , è possibile individuare alcuni fattori di rischio che potrebbero determinare l’inefficace utilizzo delle risorse assegnate all’Italia per il periodo : frammentazione delle risorse tra un numero eccessivo di interventi ritardi nell’avvio dei nuovi programmi carenze organizzative delle Autorità di gestione e di audit dei programmi maggiore complessità e vincoli posti dalla normativa europea

75 Conclusioni Uno dei principali fattori di successo della programmazione dei Fondi UE è costituito dall’attivazione di sistemi di gestione e di controllo efficaci ed affidabili. L’esperienza finora maturata mostra “luci ed ombre”. E’ necessario pertanto un impegno a livello politico/amministrativo per: assicurare la programmazione mirata delle risorse finanziarie a favore di obiettivi ed interventi di concreta realizzabilità (nei tempi previsti) e di impatto sulla realtà sociale ed economica delle aree interessate; rafforzare ulteriormente la capacità amministrativa delle strutture di gestione e controllo dei programmi, aumentando anche il loro grado di collaborazione; diffondere la cultura dell’efficienza e della buona amministrazione a tutti i livelli; rafforzare i sistemi di monitoraggio e valutazione dei risultati conseguiti, ed applicare conseguenti meccanismi di premio/sanzione.

76 Grazie per l’attenzione
MEF-RGS-IGRUE Phone:


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