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Audizione Una strategia dell’UE in materia di riscaldamento e di raffrescamento X Commissione Attività produttive Palazzo Montecitorio Vittorio Chiesa.

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Presentazione sul tema: "Audizione Una strategia dell’UE in materia di riscaldamento e di raffrescamento X Commissione Attività produttive Palazzo Montecitorio Vittorio Chiesa."— Transcript della presentazione:

2 Audizione Una strategia dell’UE in materia di riscaldamento e di raffrescamento X Commissione Attività produttive Palazzo Montecitorio Vittorio Chiesa Energy & Strategy Group, Politecnico di Milano 10 maggio 2016

3 L’importanza dell’efficienza energetica negli edifici
La situazione del parco edilizio italiano 13,7 mln di edifici, di cui 12,1 mln circa sono adibiti ad uso residenziale e i restanti 1,6 mln ad uso non residenziale 36% dei consumi energetici complessivi all’anno Quasi il 70% degli edifici realizzato prima che venisse introdotta qualsiasi norma sull’efficienza energetica in edilizia (la prima è stata la 373 del 1976) Primo posto nella classifica delle emissioni medie di CO2 da edifici in Europa Fabbisogno medio ed. residenziali Italia: 180 kWh/m2 Spagna: 160 kWh/m2 Francia: 150 kWh/m2 2

4 I consumi Messaggi chiave
E’ importante agire sull’energia termica (storicamente trascurata) Il residenziale ha un peso molto rilevante La criticità è agire sull’esistente non tanto sul nuovo o sulle ristrutturazioni 3

5 Le soluzioni per l’efficienza energetica negli edifici
Tipologie di soluzioni Riduzione dei consumi di energia Impiantistica Illuminazione Cogenerazione Caldaie a condensazione Pompe di calore Building automation Struttura Chiusure vetrate Superfici opache Autoproduzione da rinnovabili Produzione elettrica Fotovoltaico Mini-eolico Produzione termica Solare termico Caldaie a biomassa Messaggi chiave: Il problema non è tecnologico, le tecnologie sono mature, consolidate e disponibili su mercato Il tema è favorire la penetrazione delle soluzioni impiantistiche efficienti 4

6 Il mercato dell’efficienza energetica in Italia: quadro di sintesi
Si stima un volume d’affari medio annuo di circa milioni di € per il settore dell’efficienza energetica in Italia SOLUZIONI TECNOLOGICHE E IMPIANTISTICHE (1.540 milioni di €) INVOLUCRO EDILIZIO (3.660 milioni di €) HVAC (Heating, Ventilating and Air Conditioning) 5

7 Il mercato dell’efficienza energetica in Italia
Il mercato del 2014 dell’efficienza energetica in Italia è stimato in circa milioni di € 6

8 La filiera dell’efficienza energetica in Italia: le «tipiche» configurazioni
Configurazione A PRODUTTORI Configurazione B Configurazione C Fase 1 Produzione e fornitura delle tecnologie PROD PROD DISTRIBUTORI PRODUTTORI-ESCO Fase 2 Distribuzione DISTR INSTALLATORI (ad es. elettricisti, impiantisti, termo-idraulici ESCO Fase 3 Realizzazione dell’intervento di efficienza energetica Totale Cliente RESIDENZIALE 75% - 85% 2.476 mln€/anno 15% - 25% 619 mln€/anno - 3.095 mln€/anno TERZIARIO 5% - 10% 68 mln€/anno 55% - 70% 569 mln€/anno 25%-35% 273 mln€/anno 910 mln€/anno INDUSTRIALE 10% - 15% 158 mln€/anno 38% - 45% 524 mln€/anno 40%-52% 581 mln€/anno 1.263 mln€/anno TOTALE 2.702 mln€/anno 1.712 mln€/anno 854 mln€/anno 5.268 mln€/anno 7

9 La filiera dell’efficienza energetica in Italia: le «tipiche» configurazioni
Gli interventi di efficienza energetica nel segmento residenziale (oltre 3 mld € /anno), sono spesso realizzati da soggetti esterni al settore dell'efficienza energetica, essenzialmente installatori afferenti al comparto delle costruzioni e della termo- idraulica. Gli interventi di efficienza energetica nel terziario sono invece con maggior frequenza realizzati da attori specializzati, che spesso si occupano anche della gestione delle facilities. Gli interventi di efficienza energetica nell’industria sono spesso realizzati da fornitori di servizi specializzati sui singoli processi produttivi e da fornitori di tecnologie che offrono specifiche soluzioni tecnologiche. 8

10 Ostacoli nel residenziale
Livello di consapevolezza e informazione dei cittadini L’effetto barriera degli installatori tradizionali veri e propri «market maker» nel residenziale, poco inclini a promuovere soluzioni innovative Lo svuotamento del significato e del ruolo dell’Attestato di Prestazione Energetica, che può essere ottenuto per pochi euro senza neppure un sopralluogo 9

11 Ostacoli nel terziario e nell’industria
Qualificazione degli operatori: le Esco ufficiali sono alcune migliaia, quelle attive alcune centinaia (molte si occupano solo della gestione dei titoli), quelle vere alcune decine. Per l’operatore industriale o del terziario diviene molto difficile selezionare il fornitore di servizi energetici. La certificazione dei soggetti e la disponibilità di un track record dei progetti realizzati divengono strumenti chiave. Finanziamenti: il reperimento dei finanziamenti risulta complesso. La propensione delle banche a finanziare interventi di efficienza è limitata a causa della natura dei progetti: complessi e articolati poiché le soluzioni prevedono l’impiego di diverse tecnologie, poco replicabili poiché c’è una forte componente di personalizzazione. Pertanto la valutazione dei progetti da parte delle istituzioni finanziarie risulta complessa e il credito rilasciato solo in base al merito creditizio dei soggetti coinvolti. 10

12 I finanziamenti PRESTITO BANCARIO
Analisi su 35 istituti di credito che offrono prodotti specifici per gli interventi di efficienza energetica CARATTERISTICHE OFFERTA 82% 18% CARATTERISTICHE OFFERTA 11

13 I finanziamenti OPINIONE ESCo OPINIONE BANCHE
FONDO DI GARANZIA COLLABORAZIONE FRA ISTITUTI DI FINANZIAMENTO ED ESCo RICHIEDENTE CESSIONE DEI CREDITI DERIVANTI DALLA AMMISSIONE DELLE TARIFFE INCENTIVANTI FONDO DI GARANZIA PROCEDURA «BLOCCO/SBLOCCO» DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA MIGLIORAMENTO DELLO STRUMENTO PROJECT-BOND SEMPLIFICAZIONE DELLA BUROCRAZIA CHE CARATTERIZZA I FINANZIAMENTI PUBBLICI EVOLUZIONE DEL LEASING Sarebbe bello se queste due slide stessero una sulla pagina sx e una sulla dx Appare evidente come ESCo ed istituti di finanziamento siano concordi che la presenza di un FONDO DI GARANZIA possa rappresentare una leva fondamentale 12

14 Le misure Programma di comunicazione e sensibilizzazione dei consumatori Programmi di formazione orientati a Amministratori di Condominio, Agenti Immobiliari, Architetti, Progettisti, Caldaisti Controlli e sanzioni per mancato rispetto delle norme, degli standard e delle modalità di rilascio degli attestati Promozione della diffusione di sistemi di misura e contabilizzazione dei consumi Estensione dell’obbligo dell’audit energetico (oggi limitato alle grandi imprese) Attuazione del fondo di garanzia per l’efficienza energetica a sostegno dei finanziamenti Definizione di forma contrattuali semplici e standardizzati in cui la remunerazione del fornitore si lega al risparmio effettivamente conseguito (EPC Energy Performance Contract) da applicarsi nel caso di progetti sul residenziale 13

15 Gli indirizzi

16 Indirizzi I provvedimenti debbono esser coerenti con alcune strade già intraprese e quindi debbono divenire parte di una strategia complessiva: La riforma della tariffazione elettrica in Italia, riducendo il costo dell’energia elettrica al crescere del consumo, spinge verso l’impiego del vettore elettrico in sostituzione di altri vettori (gas, altri combustibili, ecc.) La Direttiva 2010/31/CE “Energy Performance Building Directive 2” stabilisce che gli Stati provvedano affinché: a partire dal 1° Gennaio 2021 tutti gli edifici di nuova costruzione siano “edifici a energia prossima allo zero” (NZEB), in cui il fabbisogno energetico sia ottimizzato e reso minimo grazie a misure di efficientamento energetico gli stessi requisiti, ma a partire dal 1° Gennaio 2019, vengano applicati per i nuovi edifici pubblici 15

17 NZEB - Nearly Zero Energy Building
Si tratta dei cosiddetti NZEB, “Nearly Zero Energy Building”, cioè edifici in cui come risultato di un livello molto alto di rendimento energetico degli immobili, il consumo totale annuale di energia primaria dovrà essere uguale o inferiore alla produzione energetica ottenuta in loco con le energie rinnovabili 16

18 I parametri di riferimento per i NZEB
Il D.M. 26 Giugno 2015 definisce i parametri (e le relative soglie) che un edificio deve rispettare per poter essere definito «NZEB». PARAMETRI Ambito di riferimento Coefficiente medio globale di scambio termico per unità di superficie disperdente (H’T) Caratteristiche dell’involucro edilizio Area solare equivalente estiva per unità di superficie utile (Asol,est / Asup utile) Indice di prestazione termica utile per il riscaldamento (EPH,nd) Prestazioni energetiche dell’edificio Indice di prestazione termica utile per il raffrescamento (EPC,nd) Indice di prestazione energetica globale dell’edificio (EPgl) Efficienza media stagionale dell’impianto di climatizzazione invernale (ƞH) Efficienza degli impianti tecnici Efficienza media stagionale dell’impianto di produzione dell’acqua calda sanitaria (ƞW) Efficienza media stagionale dell’impianto di climatizzazione estiva (ƞC) Rispetto obblighi di integrazione FER (da D. Lgs. 28/11) Integrazione delle fonti rinnovabili 17

19 Il Piano per l’incremento degli edifici a energia quasi zero (PANZEB)
Il PANZEB stima il costo aggiuntivo necessario per realizzare un nuovo edificio a energia quasi zero rispetto ad un nuovo edificio che si limita alla minima osservanza della normativa vigente. I risultati sono mostrati nel grafico sottostante e sono espressi in euro per metro quadrato di superficie utile dell’edificio. Per gli edifici residenziali l’aggravio dei costi è dovuto in misura maggiore alle soluzioni impiantistiche adottate piuttosto che alle misure atte alla coibentazione dell’involucro edilizio. Negli edifici adibiti ad ufficio si rimarca, invece, un peso maggiore delle superfici vetrate (più costose rispetto all’involucro opaco), mentre soluzioni quali le pompe di calore possono già essere considerato come uno standard e non risultano, quindi, come un costo addizionale. 18

20 Valutazione economica e ambiti applicativi degli interventi di efficienza energetica

21 La valutazione economica dell’efficienza energetica nel building
Settore Consumo Elettrico (GWh / anno) Consumo Termico Consumo TOTALE RESIDENZIALE 72.000 TERZIARIO GDO 10.404 2.168 12.572 HOTEL 15.996 10.664 26.660 BANCHE 2.970 1.800 4.770 SCUOLE 4.250 13.750 18.000 OSPEDALI 4.594 7.875 12.469 TOTALE 38.214 36.257 74.471 % consumo elettrico e termico nazionale 20

22 Tempo di Pay-Back con incentivi (anni)
TECNOLOGIA/ AMBITO DI APPLICAZIONE illuminazione Building Automation Chiusure vetrate Superfici opache Cogenerazione Pompe di Calore Caldaia a condensazione Solare Termico RESIDENZIALE 0,1 -0,4 2,2-3,8 4 - 6 8,5 - 11 4,5 - 7 2,5-4,5 5 – 7 GDO 0,5 – 1,2 1-1,6 12 – 14,5 19 – 21 4,5 – 6,2 2,5 – 4,5 6,5 – 8,5 1,5 – 3 HOTEL 0,5 – 1,3 2-3,2 3,5 – 6 8 – 10,5 1,5 – 3,5 1,8 – 3,5 5 – 7,5 BANCA 1 – 2 4,8-10 6 – 7,5 9 - 11 1,5 – 3,2 6,5 – 8 SCUOLA 1,8 – 3 1,3-2,1 12 – 15 6 – 8 OSPEDALE 0,1 – 0,5 0,2-0,4 0,9 – 3 2 – 4 5,5 – 8 4,5 – 6,5 EDIFICIO INDUSTRIALE 0,2-0,6 6 - 9 6,5-8 14-17 3-4,5 5-7 3-6 Soluzione sostenibile economicamente Incentivo Titoli Efficienza Energetica Detrazioni Fiscali Conto Energia Termico Nota: In giallo le tecnologie per la produzione di energia termica Soluzione non sostenibile economicamente 21

23 Considerazioni di sintesi
Se si considera l’effetto di risparmio energetico sull’intera vita utile della tecnologia, larga parte degli investimenti è già oggi economicamente conveniente anche in assenza di alcuna forma di incentivazione. Tuttavia, la maggior parte degli investimenti sono caratterizzati da tempi di rientro piuttosto lunghi, ritenuti non accettabili da parte dei potenziali investitori. L’apporto dei regimi incentivanti permette di ridurre sensibilmente il tempo di ritorno dell’investimento per quelle soluzioni che non raggiungono la sostenibilità in assenza di incentivi, tuttavia solo in alcuni casi si raggiunge la convenienza economica. La definizione dei sistemi di incentivazione deve necessariamente prendere in considerazione due dimensioni d’analisi complementari: soluzione tecnologica e ambito d’applicazione. La sostenibilità economica della maggior parte delle soluzioni per l’efficienza energetica dipende strettamente dall’ambito di applicazione e, quindi, dal profilo energetico caratteristico delle differenti utenze energetiche. 22

24 Considerazioni di sintesi
Da non sottovalutare le opportunità derivanti dall’ “aggregazione”: “aggregazione” di soluzioni tecnologiche all’interno di una singola utenza energetica, al fine di sfruttare le “sinergie” tra le tecnologie stesse (es.: fotovoltaico + pompa di calore); “aggregazione” di più utenze energetiche (modello “Energy Community”), al fine di sfruttare le “sinergie” nei profili di consumo e l’effetto “scala” negli investimenti. In quest’ultimo ambito si possono individuare diversi esempi: cogenerazione al servizio di una molteplicità di utenze industriali e civili (teleriscaldamento) soluzioni che contemplano l’impiego di accumuli che possono risultare già sostenibili qualora utilizzate su scala ampia (Distretti industriali, Condomini, Ospedali + Condomini, ecc.). Questo produrrebbe anche il beneficio di creare nel Paese un terreno di sperimentazione verso la diffusione più capillare dell’energia distribuita e di tecnologie che indubbiamente nel medio termine abiliteranno soluzioni innovative. 23

25 Il ruolo dell’energy intelligence

26 Energy Intelligence: soluzioni
Benefici: riduzione percentuale della bolletta energetica complessiva (elettrico + termico) Costi Hardware Software: Per i sistemi applicati in edifici nell’ordine dei € (gestione di una decina di hardware) – € (gestione di centinaia di hardware) Soluzione tecnologica Building Residenziale Non residenziale MONITORAGGIO (M) 2% - 8% CONTROLLO (C) 8% - 14% 7% - 13% SUPERVISIONE (S) 12% - 19% 13% - 18% Soluzione tecnologica Building MONITORAGGIO (M) 100 € € CONTROLLO (C) 600 € € SUPERVISIONE (S) 800 € € Con il concetto di «Energy Intelligence» si intende la «…creazione di KNOW-HOW grazie alla rielaborazione delle informazioni sui consumi elettrici e termici di un’utenza energetica…» 25

27 Energy Intelligence: soluzioni
Benefici: riduzione percentuale della bolletta energetica complessiva (elettrico + termico) Costi Hardware Software: costo di licenza medio per sistemi applicati a processi produttivi nell’ordine dei € (gestione di una decina di hardware) – € (gestione di centinaia di hardware) e nell’ordine dei € (gestione di una decina di hardware) – € (gestione di centinaia di hardware) per i sistemi applicati in edifici Soluzione tecnologica Processo Produttivo Building Residenziale Non residenziale MONITORAGGIO (M) 3% - 9% 2% - 8% CONTROLLO (C) 10% - 15% 8% - 14% 7% - 13% SUPERVISIONE (S) 15% - 20% 12% - 19% 13% - 18% CASI D’APPLICAZIONE REALI Soluzione tecnologica Ambito di applicazione Tempo di Pay Back MONITORAGGIO (M) Ospedale < 3 anni Industria alimentare (lavorazione carne) < 0,5 anni CONTROLLO (C) GDO < 1,5 anni Industria prodotti per l’edilizia (produzione cemento) < 0,7 anni SUPERVISIONE (S) Industria meccanica (assemblaggio autoveicoli) < 0,4 anni Soluzione tecnologica Processo Produttivo Building MONITORAGGIO (M) 350 € € 100 € € CONTROLLO (C) 700 € € 600 € € SUPERVISIONE (S) 950 € € 800 € € 26

28 Energy Intelligence: diffusione in Italia
Soluzione tecnologica Grandi imprese (Fatturato > 50 mln €) PMI (Fatturato ≤ 50 mln €) Pubblica Amministrazione Residenziale MONITORAGGIO (M) 30% - 40% 10% - 20% 5% - 10% CONTROLLO (C) 45% - 55% 1% - 5% 0% - 1% SUPERVISIONE (S) 10% - 15% 0% - 2% Altro o assenza 0% - 5% 54% - 59% 80% - 83% 90% - 93% 27

29 Energy Intelligence: diffusione in Italia
Soluzione tecnologica Grandi imprese (Fatturato > 50 mln €) PMI (Fatturato ≤ 50 mln €) Pubblica Amministrazione Residenziale MONITORAGGIO (M) 30% - 40% 10% - 20% 5% - 10% CONTROLLO (C) 45% - 55% 1% - 5% 0% - 1% SUPERVISIONE (S) 10% - 15% 0% - 2% Altro o assenza 0% - 5% 54% - 59% 80% - 83% 90% - 93% La quasi totalità sono installati presso processi produttivi 28

30 AMBITO DI APPLICAZIONE
Intelligent building L’energy intelligence è il primo passo verso l’intelligent building. L’intelligent building è un edificio in cui gli impianti sono gestiti in maniera integrata ed automatizzata, al fine di massimizzare il risparmio energetico e garantendone inoltre l’integrazione con il sistema elettrico. La sostenibilità economica dell’Intelligent Building è diversa per diverse tipologie di edificio. AMBITO DI APPLICAZIONE EDIFICIO DIMENSIONE Residenziale Abitazione familiare 90 m2 Non Residenziale Grande Distribuzione Organizzata (GDO) 4.500 m2 Ufficio 4.000 m2 Ospedale m2 Hotel 8.000 m2 29

31 Le soluzioni intelligenti ottime: edificio esistente
I livelli di intelligenza ottimali cambiano in relazione ai diversi ambiti applicativi. 7 6 5 OSPEDALI 4 Indice di sostenibilità economica assoluto 3 HOTEL 2 1 UFFICI RESIDENZIALE Soglia di indifferenza economica Sistemi intelligenti livello 1 Sistemi intelligenti livello 2 Sistemi intelligenti livello 3 30

32 Energy intelligence L’introduzione dell’intelligenza negli edifici ha un importante ruolo abilitante Consente di tenere sotto controllo i consumi accrescendo il grado di consapevolezza dell’utilizzatore Produce di per sé un risparmio legato all’ottimizzazione dell’impiego di energia all’interno degli edifici Inoltre presenta ormai costi iniziali di investimento e un grado di invasività molto ridotti È il primo passo verso l’intelligent building ossia la gestione integrata di impianti «smart» A tipologie di edificio diverse corrispondono diversi livelli ottimi di intelligenza 31

33 Conclusioni I provvedimenti necessari debbono riguardare non tanto lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche ma l’adozione delle soluzioni impiantistiche efficienti esistenti E’ necessario agire sugli installatori ma anche sulle Esco I provvedimenti debbono esser coerenti con alcuni indirizzi già in atto E’ opportuna una selezione delle azioni in base alle tecnologie e all’ambito applicativo Ha un ruolo abilitante l’energy intelligence che potrebbe essere una chiave per promuovere la diffusione di queste soluzioni 32


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