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Dipartimento di Prevenzione U.O.C. S.P.I.S.A.L

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Presentazione sul tema: "Dipartimento di Prevenzione U.O.C. S.P.I.S.A.L"— Transcript della presentazione:

1 Dipartimento di Prevenzione U.O.C. S.P.I.S.A.L
AZIENDA U.L.S.S. N. 6 EUGANEA Dipartimento di Prevenzione U.O.C. S.P.I.S.A.L MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PER RIDURRE IL RISCHIO DI ESPOSIZIONE A POLVERI DI LEGNO Ottorino GOTTARDO

2 Processo di valutazione
Rischio di esposizione a polveri di legno Rischio di esposizione a polveri di legno Rischio CANCEROGENO Rischio elevato Cosa fare per proteggere la salute dei lavoratori e la propria? Evitare, sostituire, ridurre l’impiego dell’agente Uso in sistema chiuso PRIORITA’ COLLETTIVE Ridurre l’esposizione dei lavoratori ai valori più bassi tecnicamente possibile Misure di PROTEZIONE PRIORITA’ INDIVIDUALI

3 Aspirazione localizzata delle polveri
Schema delle misure di protezione PRIORITÀ Misure tecniche Misure organizzative Misure operative Protezioni collettive Aspirazione localizzata delle polveri Programma PULIZIE ambienti e persone Programma di MANUTENZIONE impianti Valutazione ESPOSIZIONI PARTICOLARI Procedure Istruzioni Informazione Formazione Protezioni individuali Fornire DPI idonei Vigilanza sull’uso Istruzioni d’uso informazione Addestramento PRIORITA’

4 Misure di protezione collettiva
La lavorazione del legno avviene normalmente tramite asportazione di materiale da parte di utensili in rotazione Sono prodotte particelle con dimensioni variabili tra qualche μm a qualche mm con una velocità iniziale tra i 50 e i 90 m/s VELOCITÀ DI PROIEZIONE PARTICELLE PICCOLE E LEGGERE PARTICELLE GROSSE E PESANTI QUALCHE DECIMETRO QUALCHE METRO DISTANZA Le particelle più fini rimangono sospese in aria più a lungo, sono inalate e penetrano nei rami più profondi dei polmoni

5 Principi di ventilazione industriale
UTENSILE UTENSILE Direzione particelle Direzione particelle UTENSILE UTENSILE Direzione particelle Angolo di dispersione UTENSILE UTENSILE

6 Principi di ventilazione industriale
Velocità Sorgente Ingresso zona di aspirazione Ingresso dispositivo di captazione Presa in carico delle particelle Distanza dalla sorgente velocità dell’aria indotta dall’aspirazione velocità delle particelle

7 Principi di ventilazione industriale

8 Migliorare l’efficacia del proprio impianto di aspirazione
Principi di ventilazione industriale Emissione secondaria Emissione principale Emissione secondaria Emissione principale OBIETTIVO: Migliorare l’efficacia del proprio impianto di aspirazione

9 Principi di ventilazione industriale
Pezzo Utensile

10 Principi di ventilazione industriale

11 Principi di ventilazione industriale

12 Principi di ventilazione industriale

13 Lavorazioni manuali a maggior rischio
Le operazioni di levigatura e carteggiatura del legno producono frequentemente una elevata quantità di polvere e la zona respiratoria dell’operatore è vicina alla sorgente della polvere È necessario utilizzare Attrezzature portatili provviste di aspirazione incorporata oppure Prevedere bocchette di aspirazione localizzata collegate all’impianto principale In ogni caso è necessario l’uso di DPI delle vie respiratorie

14 in situazioni ordinarie e straordinarie
ESPOSIZIONI PARTICOLARI Individuare le operazioni che possono comportare i livelli di esposizione più elevati in situazioni ordinarie e straordinarie OPERAZIONI MISURE DI PROTEZIONE Pulizia dei locali Interventi di manutenzione sull’impianto di aspirazione, sui sistemi filtranti, sul silos, Svuotamento del serbatoio di accumulo Interventi di emergenza in caso di spandimento di polvere Nelle operazioni con livelli di polverosità più elevata potrebbero essere necessari DPI specifici Indumenti a perdere dotati di elastici di tenuta ai bordi DPI delle vie respiratorie con protezione maggiore (FFP3 o semimaschere con filtri P3)

15 È necessario definire una PROCEDURA scritta
PULIZIA degli ambienti ed igiene delle persone Rimuovere la polvere depositata su macchine, impianti e pavimenti Utilizzare lo stesso impianto di aspirazione tramite un tubo flessibile Se di usa un aspirapolvere portatile deve essere dotato di filtro HEPA con efficienza > 99% Definire la frequenza delle pulizie che può essere anche differenziata Rimuovere la polvere dagli indumenti di lavoro tramite bocchetta mobile di aspirazione Effettuare le operazioni di depolveramento indossando DPI delle vie respiratorie Riporre gli indumenti di lavoro in apposito armadietto, tenendoli separati dagli abiti civili È VIETATO L’USO di aria compressa di scope o altri attrezzi manuali È necessario definire una PROCEDURA scritta

16 MANUTENZIONE degli impianti di aspirazione
Tenere un REGISTRO dove riportare gli interventi preventivi di controllo e manutenzione : ATTIVITÀ FREQUENZA Misure delle velocità di cattura sui punti di emissione delle polveri Misure delle velocità dell’aria nei condotti Controllo delle serrande di regolazione Verifica dell’integrità di tubi e condotte Verifica di integrità dei sistemi di filtrazione o separazione delle polveri Sostituzione degli elementi filtranti Verifica struttura del serbatoio di accumulo Analisi delle emissioni ATTENZIONE L’impianto di aspirazione può essere stato progettato per il funzionamento contemporaneo di un numero limitato di bocchette L’aria dell’impianto di aspirazione non può essere reimmessa nell’ambiente di lavoro Gli elementi filtranti devono essere posti in luogo separato dall’ambiente di lavoro

17 Informazione, formazione, addestramento
Attività diretta a fornire conoscenze utili alla identificazione, riduzione e gestione dei rischi Formazione Processo educativo con cui trasferire conoscenze e procedure utili per acquisire competenze per lo svolgimento in sicurezza di compiti Addestramento Attività dirette a far apprendere l’uso corretto di macchine, impianti sostanze, dispositivi di protezione individuale e procedure di lavoro

18 Dispositivi di Protezione Individuale delle vie respiratorie
Utilizzo dei DPI quando: • sono adottate misure di protezione collettiva (aspirazione localizzata), tuttavia sussiste un rischio residuo non accettabile • Esposizioni poco frequenti e di breve durata • Lavori di emergenza Sequenza dei processi: Valutazione dei rischi e individuazione delle operazioni a maggior rischio residuo Scelta di DPI adeguati e idonei Formazione ed addestramento per gli utilizzatori Conservazione dei DPI Manutenzione dei DPI conformemente alle istruzioni del fabbricante Supervisione per garantire che siano utilizzati conformemente alle istruzioni del fabbricante La Norma UNI EN 529/2006 E’ un “Documento guida” di riferimento a livello europeo per la • selezione • l’uso • la cura • la manutenzione dei DPI per le vie respiratorie

19 Dispositivi di Protezione Individuale delle vie respiratorie
Facciali filtranti (FF) e Filtri antipolvere “P” da montare su semimaschere in 3 classi • P1: Bassa efficienza (80%) • P2: Media efficienza (94%) • P3: Alta efficienza (99,95%) Il Dispositivo è considerato adeguato se è in grado di ridurre ad un livello accettabile l’esposizione del portatore ad un pericolo Le linee guida della Regione Veneto indicano come adeguato un DPI delle vie respiratorie almeno di classe P2 o superiore Oltre all’efficienza del filtro, le classi più elevate prevedono anche una maggiore tenuta tra maschera e viso del portatore Durata per i filtri antipolvere I Facciali Filtranti (FF) sono progettati per essere utilizzati una sola volta (NR) o utilizzati un numero limitato di volte (R) La resistenza respiratoria aumenta progressivamente con l’intasamento La resistenza respiratoria aumenta se i filtri sono utilizzati in condizioni di umidità I Fattori di Protezione Operativi (FPO) per i DPI delle vie respiratorie Faccaili Filtranti (FF), semimaschera o maschera con filtro • Per P1 = 4 • Per P2 = 10 • Per P3 = 30

20 Dispositivi di Protezione Individuale delle vie respiratorie
SEMIMASCHERE FACCIALI FILTRANTI

21 Dispositivi di Protezione Individuale delle vie respiratorie
Valutazione di idoneità per il portatore I fattori da prendere in considerazione: Idoneità fisica Caratteristiche del viso del portatore inclusi i peli facciali Uso di occhiali o lenti a contatto Addestramento per i portatori Informazioni sui Pericoli contro i quali il dispositivo deve essere utilizzato e sugli effetti sulla salute derivanti dall’esposizione • Perché è necessario • Quando utilizzarlo • Le responsabilità per l’uso e la manutenzione • La prova di adattamento • Rischi per il portatore se non indossato e utilizzato correttamente • Come funziona il DPI comprese le limitazioni • Come riconoscere i difetti • Quali e come eseguire le Ispezioni e Controlli pre-utilizzo • Metodo per indossare e togliere il DPI e controllo adattamento • Pratiche di emergenza con DPI • Pulizia, disinfezione dopo l’uso • Istruzioni per la corretta conservazione I DPI delle vie respiratorie, considerato che proteggono il lavoratore da un rischio elevato per la salute, rientrano in 3° categoria e vi è l’obbligo dell’addestramento


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