La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Insegnare e valutare per competenze

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Insegnare e valutare per competenze"— Transcript della presentazione:

1 Insegnare e valutare per competenze
Perché le competenze oggi sono considerate così importanti? Cosa cambia nell’azione didattica? Si insegna diversamente? Si valuta diversamente? CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

2 Insegnare e valutare per competenze
Dagli apprendimenti alle competenze … un cambio di prospettiva CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

3 Insegnare e valutare per competenze
Le competenze per i gestori e coordinatori CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

4 Insegnare e valutare per competenze
Cosa cambia nell’azione didattica? CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

5 Insegnare e valutare per competenze
Si insegna diversamente? CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

6 Si valuta diversamente?
CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

7 Quando pensiamo alle “competenze”
CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

8 Obiettivi e metodologia del corso
Fornire il quadro teorico che è alla base del costrutto di competenza Illustrare il quadro normativo vigente Fornire esemplificazioni Favorire metodologie efficaci per l’insegnamento, la verifica e la certificazione delle competenze Alternanza di momenti espositivi, di discussione in plenaria, di lavoro in piccolo gruppo e di attività individuali Esercitazioni CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

9 CHE COSA VUOL DIRE ‘COMPETENZA’?
Individualmente, pensare ad una persona conosciuta che si ritiene competente. Raccontare, attraverso un breve testo descrittivo/narrativo, le caratteristiche che consentono di classificare questa persona come competente. In sotto gruppo, ogni partecipante legge il proprio testo. A partire dalle diverse narrazioni, i membri del sotto gruppo identificano i tratti generali che, a loro parere e sulla base delle loro narrazioni, caratterizzano il costrutto della competenza. Un rappresentante di ogni sotto gruppo riferisce in plenaria. CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

10 LA PERSONA COMPETENTE SECONDO NOI
CHI E’ COME E’ COSA FA COME LO FA Marito Scout Vice direttore tecnico nazionale atletica Maestra Amica Nonno Mamma Amico Amici insegnante Empatico Disponibile Umile Motivato Critico Accogliente Curiosa Generose Pratico Concreto Creativo Umano Un riferimento Aperto al nuovo Consapevole Studia Osserva Riflette Guida Accompagna Sostiene senza sostituirsi Mette a disp le sue conoscenze e abilità Comprende Analizza Progetta Risolve problemi Trova soluzioni Cerca di migliorarsi sempre Si pongono nuovi obiettivi In ascolto Evoluzione Si rinnova Usa le conoscenze x risolvere problemi Sceglie Con spirito di servizio Con apertura mentale Con amore per quello che fa Con passione Collaborando Con costanza Comprendendo le difficoltà altrui Senza apparire CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

11 LA PERSONA COMPETENTE SECONDO NOI
CHI E’ COME E’ COSA FA COME LO FA Marito Amico Insegnante Medico Figlia Genitore Empatico Pratico Appassionato Padroneggia apprendimenti e comportamenti Ha un metodo Originale Creativo Umile Colto Disponibile Equilibrato Diretta Decisa Capacità logiche Non si fa condizionare Forte personalità Trova soluzioni Condivide la propria conoscenza per risolvere problemi Tramette sicurezza Si mette in discussione Sa ascoltare Rassicura Aiuta nelle difficoltà Sprona Valorizza i talenti Diverte Ciò che ama Utilizza bene tutti gli strumenti Sa chiedere aiuto Con consapevolezza Con sicurezza Ascoltando Con praticità Esemplifica Con passione con semplicità CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

12 LA PERSONA COMPETENTE SECONDO NOI
CHI E’ COME E’ COSA FA COME LO FA ALLENATORE ESPERTO FINANZA PROGRAMMATORE Papà Anoniomo negoziante DOCENTE UNIV AMICA INSEGNANTE MEDICO PAPA’’ COLLEGA COORDINATORE SCOLASTICO CONOSCE SI DISTREGGIA NEI SAPERI FIDUCIA/VALORI UMANI COGLIE ESIGENZE UMANE APPASSIONATO CURIOSO APPROFONDISCE UMILE DIOSPONIBILE ESEMPIO DI VITA ASCOLTA,OSSERVA,SI RELAZIONE IN MODO EMPATICO SI METTONO IN GIOCO SAPIENTE/CONOSCENTE HA CONOSCENZE PRECISE HA UNA CULTURA INTUITIVA ESPERTO FA TESOROD EGLI ERRORI COMMESSI PROF/UMANITA’ SOLARE SEMPLICE ARRICCHISCE I SAPERI DEGLI ALTRI SPAZIA IN DIVERSI CAMPI SA CHIEDERE AIUITO SA ASCOLTARE MODULA INTERVENTI IN BASE ALLE ESIGENZE USA LINGUAGGIO SEMPLICE SI METTE IN DISCUSSIONE AZIONE E REAZIONE DALL’ASCOLTO SA CONFRONTARSI STIMOLA CURIOSITA’ DA FIDUCIA DA STRUMENTI PER ESSERE COMPETENTI METTE A SERVIZIO DEGHL IALTRI LE PROPRIE CONOSCENZE SANNO APPLICARE QUANTO CONSOCONO E SANNO TRASMETTERE PROGRAMMA E RIPROGRAMMA GESTISCE CON SICUREZZA IMPREV ESEMPI PRATICI PREVISTI CON PASSIONE FLESSIBILITA’ CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

13 Chi è Come è Cosa fa Come lo fa MAMMA Farmacista Tecnico Mamma
Professori Amici Familiari Insegnante di danza Insegnante di yoga Pediatra papà Direttrice amministrativa Psicomotricista Cardiologo Marito Amico Papà suora MAMMA Farmacista Tecnico Mamma Segretaria maestra Buon equilibrio emotivo Organizza e gestisce Empatico Colto PS Agisce Ha una visione positiva del futuro Alla ricerca In movimento In continua crescita Appassionata e appassionante Buona formazione Ha capacità di trasferire conoscenze nei diversi ambiti altruista Umile Spunto di riflessione CONSCIAMENTE PERFETTIBILE Conosciuta Aperta al confronto Si mette in gioco Conosce le resp e le affronta Sa adattarsi Riflessiva e autorifles Lucido Consapevole Curioso Spirito critico Flessibile Esperto Inclusiva Ascolta e dialoga Trasmette e spiega Sa stare nella realtà Rende migliori le situazioni Coltiva passioni e interessi Sa trasmettere Si prende cura Sa valorizzare gli altri Sa fare emergere positività degli altri Sa risolvere problematiche in generale Aiuta a trovare strategie Sa trovare risorse Gestisce gli imprevisti Utilizza risorse Sa compensare Motiva e sa motivare Sfrutta conoscenze, abilità esperienze Pianifica e organizza il lavoro Appassiona e spinge al miglioramento Chiede aiuto/conosce i propri limiti Si accorge dei bisogni e aspettative Lavora e collabora in gruppo Orientato al bene Con passione Non solo tramite le conoscenze Con costanza tenacia e impegno Attraverso esperienze Con il dialogo e confronto Mette passione Mette professionalità Sicuro Opera secondo VALORI condivisi In modo creativo Consapevolmente CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

14 << C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole … anzi di antico…>>
La prospettiva della ‘scuola dell’apprendimento’ non è una prospettiva ‘assolutamente’ nuova. Si potrebbe risalire più indietro nel tempo, ma bastino alcuni riferimenti esemplari: Montessori, Dewey, Freinet, Bruner … Oggi, però, la pressione è maggiore … PERCHE’???? CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

15 SOLLECITAZIONI AL CAMBIAMENTO
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE SOLLECITAZIONI AL CAMBIAMENTO LA PRESSIONE DELLE NUOVE RICHIESTE DELL’ECONOMIA LA PRESSIONE DELLA RICERCA SULL’APPRENDIMENTO CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

16 The Nature of Learning, OCSE 2012
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE The Nature of Learning, OCSE 2012 La persona va messa al centro degli ambienti di apprendimento L’apprendimento ha una natura sociale La motivazione e le emozioni hanno un ruolo molto importante Vanno riconosciute e valorizzate le differenze individuali Va incentivata la capacità di realizzare connessioni trasversali L’apprendimento scolastico va collegato alla vita reale, l’apprendimento va orientato all’intervento sociale La valutazione deve essere formativa CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

17 Il costrutto delle competenze
Proviene dall’ambito comportamentista nella quale la competenza si misurava con la capacità di raggiungere obiettivi misurabili Sintesi tra sapere teorico (sapere) e pratico (saper fare) Composto da aspetti cognitivi, affettivi, emotivi, strategici, relazionali, progettuali, motivazionali, e legati all’immagine de sé Consente di allagare lo sguardo da ciò che lo studente sa a ciò che sa fare con ciò che sa È pensata come un’integrazione di risorse individuali, conoscenze e abilità, spinge ad andare oltre i comportamenti osservabili e si riferisce soprattutto alle modalità di esecuzione di un compito e alle disposizioni interne del soggetto, tende a riferirsi alle capacità di affrontare compiti in specifici contesti culturali CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

18 Le competenze… alcune definizioni
La capacità di far fronte a un compito, o a un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto e a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive, e a utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente e fecondo (Pellerey, 2004) Secondo Le Boterf (2008) il percorso di sviluppo del concetto di competenza passa dal saper fare al saper agire. L’autore individua tre dimensioni: Saper agire capacità di mobilitare il proprio sapere in risposta a un certo compito Voler agire disponibilità ad investire al meglio le proprie risorse Poter agire sensibilità alle risorse e ai vincoli che il contesto di riferimento pone CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

19 Le competenze secondo l’OCSE
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE Le competenze secondo l’OCSE “Fronteggiare efficacemente richieste e compiti complessi comporta non solo il possesso di conoscenze e di abilità, ma anche l’uso di strategie e di routines necessarie per l’applicazione di tali conoscenze e abilità, nonché emozioni e atteggiamenti adeguati e un’efficace gestione di tali componenti.” CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

20 Le competenze come… Nella parte visibile dell’iceberg abbiamo le conoscenze,le abilità e le strategie. È la zona del sapere e del saper fare. Ma la parte sommersa, quella più profonda e ampia, è caratterizzata dall’affettività, dalla motivazione, dalla volontà, dall’immagine di sé e dai valori CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

21 Le competenze come… Secondo McClelland alla base della piramide ci sono le attitudini e le caratteristiche personali; nella parte mediana abilità, conoscenze e al vertice i comportamenti CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

22 Ancora svegli??? PROSEGUIAMO??? CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

23 Conoscenze e abilità Conoscenze Abilità
Si riferiscono al sapere fatti, concetti o idee, acquisiti attraverso lo studio, la ricerca, l’osservazione o l’esperienza Conoscenze È la capacità di utilizzare le proprie conoscenze in modo relativamente agevole per l’esecuzione di compiti semplici Abilità CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

24 COME INTENDERE LE COMPETENZE CHIAVE?
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE COME INTENDERE LE COMPETENZE CHIAVE? Nel concetto di competenze chiave individuiamo tre livelli: Strumentale (oggi gli ‘alfabeti’ richiesti sono tanti, e la qualità di alfabetizzazione è più elevata) Culturale (la ‘cittadinanza’ ha a che fare con l’identità culturale, con una tradizione o memoria) Pro-sociale (la cittadinanza richiesta è ‘attiva’, quindi chiede partecipazione e assunzione di responsabilità) CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

25 I tratti principali delle competenze
Complessità Contestualizzazione Incrementabilità CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

26 COMPETENZE BASE (ISFOL) COMPETENZE ESSENZIALI (DeSeCo)
COMPETENZE CHIAVE (Raccomandazione europea 2006) Competenze base: - informatica Lingue Economia Organizzazione Diritto e legislazione 1. Agire in modo autonomo (identità personale, orientamento positivo al futuro, sensibilità verso il proprio ambiente Comunicazione nella madre lingua Comunicazione nelle lingue straniere Competenza matematica e competenze di base in scienze e in tecnologia Competenza digitale Imparare a imparare Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale Competenze traversali: Diagnosi Comunicazione Decisione Problem solving 2.Servirsi di strumenti in maniera interattiva (strumenti cognitivi e strumenti ‘materiali’) Competenze tecnico-professionali 3. Interagire in gruppi socialmente eterogenei (relazioni sociali e convivenza) CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016 ITALO FIORIN UNIVERSITA' LUMSA ROMA

27 Comunicazione nella madre lingua Comunicazione nelle lingue straniere
Matematica Scienze, tecnologia Imparare ad imparare Competenze digitali Consapevolezza ed espressione culturale Spirito di iniziativa e imprenditorialità Competenze sociali e civiche CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

28 Le competenze chiave Le competenze chiave sono definite in questa sede alla stregua di una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

29 Riflessioni Le competenze indicate sono la chiave per entrare nel futuro con la certezza di poter aprire tutte le porte e superare tutti gli ostacoli che si incontreranno (Guasti, Didattica per competenze) La persona che dispone di tali chiavi può operare lo sviluppo non solo individuale, ma sociale. (Fiorin, Insegnare ad apprendere) CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

30 Le competenze sono il frutto di…
Conoscenze (Sapere) Abilità (saper fare) Atteggiamenti (saper essere) CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

31 Le competenze di cittadinanza
Le competenze chiave non sono, esse stesse, saperi disciplinari o qualcosa di alternativo alle discipline, ma devono intrecciarsi con i saperi della scuola La formazione che riguarda le competenze assume perciò un rilievo tutto particolare sul piano dei valori, perché è non solo formazione dello studente, del lavoratore, ma è formazione del cittadino CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

32 MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE Quale legame c’è tra ‘apprendimento’ e ‘mondo’? <<Oggi l’apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze di formazione che i bambini e gli adolescenti vivono …>> <<La scuola non ha più il monopolio delle informazioni>> NEL PASSATO Dove avveniva l’apprendimento? Che cosa veniva appreso? Come si promuoveva l’apprendimento? OGGI Dove avviene l’apprendimento? Che cosa è importante apprendere? Come si promuove l’apprendimento? CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016 32

33 BUON APPETITO!!!! CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

34 PROMUOVERE COMPETENZE DI CITTADINANZA
Utilizzare un'intestazione di sezione per ogni argomento, in modo che il passaggio da un argomento a un altro sia ben chiaro CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

35 Insegnare per competenze… prima di partire
Quali condizioni facilitano l'insegnamento per competenze? Quali ostacoli considerare? Quali le responsabilità e il ruolo dell'insegnante? CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

36 La competenza, come prospettiva
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE Quale idea di ‘apprendimento’ hanno le ‘Indicazioni’? << … la scuola fornisce le chiavi per apprendere ad apprendere >> La competenza, come prospettiva Le discipline, come strumenti L’idea ‘ambiente di apprendimento’, come condizione CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016 36

37 L’ambiente di apprendimento: i criteri prescrittivi
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE L’ambiente di apprendimento: i criteri prescrittivi Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità Favorire l’esplorazione e la scoperta Incoraggiare l’apprendimento collaborativo Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere Realizzare percorsi in forma di laboratorio. CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016 37

38 MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE CITTADINANZA << Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale. Non dobbiamo dimenticare che fino a tempi assai recenti la scuola ha avuto il compito di formare cittadini nazionali attraverso una cultura omogenea. Oggi, invece, può porsi il compito più ampio di educare alla convivenza proprio attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni studente Non basta convivere nella società, ma questa stessa società bisogna crearla continuamente insieme>>. CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016 38

39 IMPLICAZIONI DIDATTICHE
Promeuovere l’apprendimento attivo Se faccio capisco Promuovere l’apprendimento esplorativo Se scopro capisco Promuovere l’apprendimento collaborativo Se collaboro capisco Promuovere l’apprendimento riflessivo Se rifletto capisco Promuovere l’apprendimento pro-sociale Se aiuto capisco CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

40 DISCIPLINE, NON MATERIE
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE DISCIPLINE, NON MATERIE Le discipline di studio sono strumenti culturali La ‘materia’ è inclusa nel concetto di disciplina Insegnare ‘discipline’ è diverso di insegnare ‘materie’ CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016 40

41 Cosa sono le discipline
EURISTICA ESTETICA LOGICA METODOLOGIA Petracca C., Sviluppare competenze… Ma come? Lisciani, Teramo, 2015 Pag. 12 CONOSCENZE LINGUAGGIO CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

42 APPROCCI FAVOREVOLI Didattica per problemi Didattica per progetti
Didattica di tipo laboratoriale Service Learning CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

43 Misurarsi con situazioni problema
Portare gli alunni a scoprire i problemi e i bisogni presenti nel loro contesto di vita. Coinvolgerli in iniziative concrete di risposta, favorendo il ricorso alle loro risorse cognitive ( quanto hanno appreso e stanno apprendendo a scuola) e motivazionali. Aiutare gli studenti a rimettere in causa pregiudizi, pre-comprensioni, stereotipi e accompagnarli nel processo di costruzione del loro sapere. Favorire lo sviluppo di atteggiamenti e capacità di lavoro in condizioni di incertezza, avendo a che fare con situazioni moderatamente nuove e complesse. CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

44 Lavorare per progetti Coinvolgere gli studenti a lavorare per la realizzazione di un progetto che abbia una sua rilevanza, non solo all’interno dell’attività scolastica, bensì anche fuori di essa. Favorire l’interiorizzazione del senso di quello che si apprende a scuola, cioè del fatto che conoscenze e abilità apprese in tale contesto hanno un ruolo e un significato, possono servire per raggiungere uno scopo più vasto. CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

45 Didattica laboratoriale (apprendistato cognitivo)
Osservazione Si inducono le competenze tramite l’esperienza vicaria che si ha osservando attentamente un modello, cercando di ricordarne le caratteristiche Imitazione Prestazioni di tipo imitativo di forme generali o di stile di un modello sotto modalità di guida sociale che corregge e suggerisce CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

46 SERVICE LEARNING: CARATTERISTICHE IDENTITARIE
Servizio solidale destinato a soddisfare i bisogni veri e sentiti di una comunità, Gli studenti sono i protagonisti, Progettato in modo integrato con il curricolo, in funzione dell’apprendimento degli studenti. CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016 46

47 Cosa è il Service - Learning
Il Service-Learning è una proposta pedagogica che permette a bambini, adolescenti e giovani di sviluppare le proprie conoscenze e competenze grazie a una pratica di servizio solidale nei confronti della comunità. (M. Nieves Tapia, Educazione e solidarietà, pag22) CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

48 Service learning Fare la germinazione del fagiolo è un “apprendimento”. Raccogliere fondi per Greenpeace è un “servizio solidale”. Realizzare un “orto sinergico” insieme agli anziani di una casa di riposo, imparare a riconoscere e rispettare gli esseri viventi e la natura; vendere i prodotti e i ricavati destinarli alle adozioni a distanza è “service learning”. Per spiegare di un modo molto semplice cosa è il service learning farò una comparazione tra tre attività che possono svolgersi dentro o fuori dell’aula. CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016 48

49 PROSPETTIVA INTERDISCIPLINARE
Disciplina A argomento Disciplina B Disciplina C Disciplina D Modello centrifugo 49 CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

50 PROSPETTIVA INTERDISCIPLINARE
problema Disciplina a Disciplna b Disciplina c Modello centripeto 50 CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016 ITALO FIORIN LUMSA ROMA

51 DARE SENSO AL CURRICOLO
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE DARE SENSO AL CURRICOLO La riflessione curricolare impegna tutti i membri della comunità scolastica a misurarsi sul senso dell’impresa educativa e sulle strategie da adottare e richiede un costante monitoraggio dell’esperienza. Prima e molto di più di essere una lista di cose da fare, il curricolo sollecita una ricerca continua sul che cosa, sul perché, sul come … CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016 51

52 Oltre l’aula, il MONDO “Viviamo in un mondo in cui le persone si trovano di fronte, affacciate su baratri geografici, linguistici e di nazionalità. Più che in ogni altra epoca del passato, tutti noi dipendiamo da persone che non abbiamo mai visto, le quali, a loro volta, dipendono da noi. I problemi che dobbiamo affrontare –economici, ambientali, religiosi e politici- sono mondiali e non hanno possibilità di essere risolti se non quando le persone, tanto distanti, si uniranno e coopereranno come non hanno mai fatto finora” (M. Nussbaum) CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

53 OLTRE L’AULA… “apprendere serve, servire insegna”
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE OLTRE L’AULA… “apprendere serve, servire insegna” <<Raccogliere spazzatura sulla riva di un fiume è un servizio. Studiare campioni d’acqua al microscopio è apprendimento. Quando gli studenti raccolgono e analizzano campioni d’acqua di un fiume inquinato e usano i risultati per ripulire il fiume con le autorità locali e la comunità, questo è apprendimento-servizio>> (N. Tapia) CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

54 Nel cuore del curricolo: è possibile?
Attività occasionali Attività parallele al curricolo Attività curricolari CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

55 Progettare un compito di apprendimento che consenta di rilevare un apprendimento significativo
Definire gli obiettivi e predisporre un compito autentico che permetta la valutazione del raggiungimento di quanto progettato e dichiarato. Esplicitare quali caratteristiche del compito progettato lo rendono un compito autentico CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

56 Check-list per la valutazione
IL COMPITO DI APPRENDIMENTO AUTENTICO 1 2 3 4 Richiede l’applicazione in nuovi contesti di concetti, principi e abilità fondamentali appresi durante le precedenti unità di apprendimento Incoraggia a progredire nell’apprendimento Implica processi di livello più elevato che non la semplice ripetizione della conoscenza appresa È aperta a più soluzioni possibili 5 È sfidante 6 È inserita in un contesto reale 8 Esige lo sviluppo e la ricostruzione della conoscenza appresa 9 È parte del processo di apprendimento 10 Integra conoscenze, abilità, emozioni 11 È in linea con gli standard e gli obiettivi del curricolo 12 Dispone di criteri che rendono possibile e chiara la valutazione (adatt. da M. Comoglio) CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

57 Realizzare una monografia sul proprio ambiente di vita
Progettazione del prodotto (temi, sezioni, incarichi, tempi, costi di produzione modalità di diffusione …) Es: Realizzare una monografia sul proprio ambiente di vita Editoriali Racconti Interviste Dati statistici Fotografie Impaginazione ……….. Realizzazione (utilizzo di metodi di indagine appropriati) Valutazione (criteri e modalità di rilevazione) CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016

58 GRAZIE CONSEGNATI,Faenza, Giugno 2016


Scaricare ppt "Insegnare e valutare per competenze"

Presentazioni simili


Annunci Google