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La pastorizia sarda fra passato, presente e futuro
Giuseppe Pulina Dipartimento di Agraria, Università di Sassari Agrnzia FoReSTAS Foto D. Ruiu
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La Sardegna postbellica era una regione profondamente rurale con un assetto prevalente agro-pastorale
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Pastorizia e agricoltura erano condotte con metodi arcaici
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Cosa è successo nella pastorizia della Sardegna nell’ultimo secolo?
Foto D. Ruiu
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Basi biologiche dell’allevamento “arcaico”
Gli ovini (soprattutto quelli da latte) presentano un comportamento alimentare da pascolatori (< 10% della razione costituita da essenze legnose) Foto D. Ruiu
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Il ciclo produttivo delle pecore era sincronizzato con quello della produzione dei pascoli.
lattazione asciutta Produzione erba g/d Autunno Inverno Primavera - estate
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Gli ovini hanno una gestazione di 5 mesi per cui la fertilità è stagionale e i salti sono concentrati in autunno Foto D. Ruiu
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Nell’ultimo scorcio dell’800 in Sardegna si importa la tecnologia del Pecorino Romano, si allunga la lattazione, i parti sono spostati in autunno [contro-stagione], si inventa l’agnello di Natale.
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Il ciclo produttivo dei piccoli ruminanti si disincronizza con quello dei pascoli: la produzione di latte si svolge in contro-stagione Deficit alimentare lattazione lattazione Produzione erba g/d asciutta Autunno Inverno Primavera - estate
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Il deficit alimentare invernale si traduceva in un pesante calo delle produzioni ..
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Sistemi pastorali tradizionali
Riproduzione Parti autunnali per le pluripare e primaverili per le primipare Produzione Lattazione in autunno-primavera ( d) Alimentazione Pascolo con piccole integrazioni di concentrati e fieno Transumanza-monticazione Mungitura Manuale in “sa mandra” o con pecore immobilizzate in ricoveri Ricoveri Primi ricoveri in muratura Trasformazione In locali adiacenti al cuile; nei caseifici
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A partire dagli anni ’50 del secolo scorso, e per i tre decenni successivi, 3 grandi “forzanti” scuotono il sistema pastorale tradizionale della Sardegna. 1. La trasformazione degli allevamenti in aziende sedentarie [De Marzi – Cipolla, Piccola proprietà contadina, la PAC] 2. La meccanizzazione 3. I miglioramenti fondiari e l’assistenza tecnica diffusa
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Sistemi pastorali moderni = 250 pecore UL, 140 litri capo
Riproduzione Parti autunnali per le pluripare e primaverili per le primipare; uso della IS nel nucleo in selezione Produzione Lattazione allungata dall’autunno all’estate ( d) Alimentazione Pascolo con integrazioni di concentrati e fieno; alimentazione unifeed Mungitura Manuale con pecore immobilizzate in ricoveri; meccanica (~ impianti) Ricoveri Diffusione generalizzata di ricoveri in muratura e di altri locali organizzati in centri aziendali Trasformazione Nei caseifici industriali; nei minicaseifici aziendali
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Norme che hanno impattato negli ultimi 70 anni sugli assetti agro-pastorali della Sardegna
2 piano di rinascita Riforma agro-pastorale Benessere animale Nuova PAC Legge De Marzi Cipolla 1 piano di rinascita Riforma agraria 1950 1962 1971 1972 1995 2007
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La popolazione si è spostata verso la pianura (inurbamento e aree costiere)
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Gli occupati in agricoltura sono crollati
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In Sardegna, invece, le superfici coltivate a cereali si sono ridotte a 1/5
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Mentre il patrimonio ovino della Sardegna è aumentato, quello caprino si è dimezzato, mantenendo però la consistenza dei piccoli rumimanti praticamente stabile (1,3 capi/ha) Ovini Capi totali Carpini
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Il numero di aziende ovine e caprine si è dimezzato nell’ultimo mezzo secolo (ISTAT)
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Con un aumento delle consistenze aziendali, ma solo per gli ovini
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Gli allevamenti ovini si sono spostati verso le aree migliori (ovini /ha)
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Gli allevamenti si sono spostati nelle aree una volta occupate dalla cerealicoltura
20% 30% 50% 1950
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E il bosco ha (ri)conquistato le aree una volta utilizzate per il pascolamento
20% 40% 40% 2010
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Così, la Sardegna è diventata la seconda regione più boscosa d’Italia
54% 13% Area boscata in % 1950 2015
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In questo ultimo secolo la Sardegna da Regione agro-pastorale, si è trasformata in Regione agro-silvo-pastorale
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Oltre 1 milione di ha di superfici boscate sono soggette a utilizzo silvo-pastorale
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La domanda di latte nel mondo e le produzioni di latte ovino
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Il mondo chiede sempre più latte
Andamento delle produzioni mondiali di alimenti di origine animale dal 1967 e proiezione al 2030 (FAO, 2015). +230 milioni di t
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Produzione di latte ovino nel mondo (3,5% del latte totale) (Sitzia, 2016)
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Il latte ovino, prodotto Mediterraneo (Sitzia, 2016)
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L’Italia è leader mondiale di export di pecorino
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USA e Germania sono i Paesi a maggior import
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La situazione italiana del latte ovino
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L’allevamento ovino da latte italiano è concentrato in 4 Regioni (Sitzia, 2016)
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La Sardegna è la Regione a elevata specializzazione in ovini da latte
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Andamento del patrimonio di pecore da latte in Italia
Proiezione al 2025
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Andamento della produzione di latte ovino in Italia
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Quota di latte ovino prodotto in Sardegna
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Il latte ovino rappresenta una quota marginale della produzione italiana
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Il confronto fra i due sistemi da latte italiani (bovino e ovino)
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Il principale problema è la produttività per pecora
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Confrontata con l’aumento di quella delle vacche da latte....
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Confronto fra sistemi produttivi di latte bovino e ovino
Parametro bovini ovini Produzione Medio-alta Medio-bassa Sistema allevamento (prevalente) Stallino Pascolivo Livello tecnologico Alto Medio-basso Dimensione Media (in aumento) Piccola (in aumento) Areali Concentrato Diffuso Redditività capitale Medio- bassa Molto bassa Redditività lavoro Medio -bassa Media Qualità della vita Bassa Saldo commerciale Pesantemente negativo Molto positivo Prospettive In rialzo (dopo assestamento) In flessione (per abbandono)
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Il prezzo del latte
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Il prezzo di succedanietà del latte ovino
a) Latte bovino -> sostanze casearie (G + P) = 70 g/L b) Latte ovino -> sostanze casearie (G + P) = 125 g/L Il valore di succedaneità fra i due latti è: 125/70 = 1,8 Se il prezzo del latte bovino è di 40 cent/L, quello ovino dovrebbe essere di 0,72. Se superiore, rappresenta il “valore proprio” del latte Se inferiore, denuncia l’inefficienza del sistema ovino
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Il principale prodotto ovino italiano è il Pecorino Romano
Alla sua produzione è indirizzato circa il 30% del latte ovino munto in Italia Dai suoi corsi dipende in maniera determinante il prezzo del latte italiano E’ il principale formaggio ovino esportato nel mondo
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La produzione di Pecorino Romano mostra un diagramma convulso
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Più della metà del latte ovino sardo é destinata a Pecorino Romano
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Scenari dell’ovinicoltura da latte italiana al 2035 (primo tentativo)
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Dalle serie storiche ho ottenuto questa equazione
LATTE (q/anno) = 0,353 PECORE – 101,8 POPOLAZIONE (X1000) + 4,44 PIL (€x1000) PECORINO ROMANO(% latte) [Sqr = 82%; Sqr pred = 52%]
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PIL e % di latte trasformato in PR sono i maggiori drivers
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Ma la popolazione residente incide negativamente su tutti gli scenari
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Esploriamo 3 scenari DRIVERS/SCENARIO Busisness as usual Open Market
Regionale Popolazione Crescita Forte crescita Bassa crescita Tipo di mercato Glocale Globale Locale Tecnologia Medio bassa Medio alta Bassa Crescita PIL Media Alta Disposizione consumatori Moderata crescita Stabile Crescente Politiche Sostegno al reddito Sostegno all’export Sostegno ai mercati locali RISULTATO MODERATAMENTE NEGATIVO POSITIVO NEGATIVO
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Esploriamo 3 scenari Busisness as usual Open Market Regionale
Popolazione Crescita Forte crescita Bassa crescita Tipo di mercato Glocale Globale Locale Tecnologia Medio bassa Medio alta Bassa Crescita PIL Media Alta Disposizione consumatori Moderata crescita Stabile Crescente Politiche Sostegno al reddito Sostegno all’export Sostegno ai mercati locali RISULTATO MODERATAMENTE NEGATIVO POSITIVO NEGATIVO
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Esploriamo 3 scenari Busisness as usual Open Market Regionale
Popolazione Crescita Forte crescita Bassa crescita Tipo di mercato Glocale Globale Locale Tecnologia Medio bassa Medio alta Bassa Crescita PIL Media Alta Disposizione consumatori Moderata crescita Stabile Crescente Politiche Sostegno al reddito Sostegno all’export Sostegno ai mercati locali RISULTATO MODERATAMENTE NEGATIVO POSITIVO NEGATIVO
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Quali scelte? Razze migliorate o sintetiche Razze locali
Ovini da latte Pecorino Romano Formaggi competitivi Formaggi industriali Formaggi tipici locali Sistemi semi e intensivi Sistemi semi-estensivi Sistemi pastorali estensivi Politiche di mercato Profitto imprese pastorali Multifunzionalità e sostegno dei redditi
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Conclusioni (il passato)
1. La Sardegna pastorale è profondamente cambiata in questi anni: da priva di base fondiaria, si è stanzializzata 2. Le attività agro-pastorali si sono intensivizzate e tecnologizzate e si produce un latte di alta qualità 3. La zootecnia ovina è scesa a valle inserendosi nei sistemi cerealicoli e vaste aree una volta occupate da questo allevamento sono ora ricoperte di aree boscate, utilizzate con sistemi silvo-pastorali. 4. La Sardegna pastorale, da marginale e povera, rappresenta oggi una realtà strutturata, in grado di competere sui mercati globali.
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Conclusioni (quale futuro?)
Il latte ovino rappresenta una quota limitata della produzione mondiale L’Italia è leader mondiale nell’export dei formaggi pecorini Il settore soffre di arretratezza e mancanza di politiche specifiche Il futuro è legato a scelte chiare e di sistema Da ultimo dei sistemi agricoli, la pastorizia con l’ovinicoltura da latte può diventare uno degli asset strategici dell’agroalimentare italiano
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Foto D. Ruiu
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