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DAL DOPOGUERRA ALLA CRISI DEL ‘29

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Presentazione sul tema: "DAL DOPOGUERRA ALLA CRISI DEL ‘29"— Transcript della presentazione:

1 DAL DOPOGUERRA ALLA CRISI DEL ‘29
Il dopoguerra in Italia: dall’impresa di Fiume all’ascesa del Fascismo Il dopoguerra in Germania: la repubblica di Weimar, la rivoluzione spartachista, il putsch di Monaco La crisi del ‘29

2 DOPOGUERRA IN ITALIA Crisi diffusa come conseguenza della guerra: crisi dei ceti medi, crollo della lira, si arricchiscono grandi commercianti e borghesia industriale, disoccupazione causata dalla riconversione delle fabbriche e degli ex militari. “Vittoria mutilata” e insoddisfazione agli accordi di Versailles: Orlando e Sonnino abbandonano la conferenza (Orlando si dimette al governo Nitti) Impresa di Fiume (settembre 1919): D’Annunzio guida 25 mila legionari e prendono la città (crisi risolta da Giolitti novembre1920, sgombra la città e accordi di Rapallo: Stato libero di Fiume)

3 Nascita di nuovi partiti:
PPI (Partito Popolare Italiano) fondato da don Luigi Sturzo (1919): di ispirazione cattolica, esprime esigenze di rinnovamento (tutela famiglie, voto alle donne, colonizzazione del latifondo..) Fasci Italiani di combattimento (23 marzo Milano): erede del nazionalismo antidemocratico, antisocialista e imperialista (ex combattenti, ex socialisti); raccoglie in parte istanze del socialismo (suffragio universale, tasse redditi, nazionalismo). Diventano il PNF nel 1921

4 PCI (1921 Livorno): guidato da Amedeo Bordiga, Antonio Gramsci e PalmiroTogliatti. Nasce dalla frattura con il PSI (uscito dalla guerra rafforzato, ma spaccato tra massimalisti e riformisti di Turati) Prime elezioni del dopoguerra (novembre 1919, con il sistema proporzionale): liberali sconfitti, PSI primo partito non accetta coalizioni. I fascisti non ottennero nessun deputato. I governi successivi verranno da accordi tra liberali e popolari: governi Giolitti, Bonomi, Facta

5 “BIENNIO ROSSO” tra il 1919 e il 1920: agitazioni nelle campagne (occupazione dei latifondi dopo la mancata riforma agraria) e nelle fabbriche (rivendicato il controllo della produzione). Governo Giolitti: programma riformista, mediazione tra le parti, risanare bilanci (metodi vecchi: nuovo contesto). Non interviene nelle occupazione delle fabbriche (scioperi FIOM: evento politico della produzione continuata)= letta come abdicazione alla difesa della legalità

6 Affermazione del fascismo
Ceti medi, industriali e proprietari terrieri spaventati dal “pericolo rosso” si rivolgono ai fasci: violenze e fascismo agrario (Italo Balbo, Dino Grandi)= connivenza delle autorità (sfruttare contro socialismo e contenerlo in seguito) Elezioni maggio 1921: fascisti invitati dai liberali nelle liste elettorali di coalizione (=legittimazione). Blocchi nazionali non hanno la maggioranza sperata. Primi 34 deputati fascisti in Parlamento. (Giolitti si dimette, governo di Bonomi dopo 6 mesi ultimo governo liberale con Facta)

7 Il governo propone il patto di pacificazione nazionale per arginare la violenza e la situazione di illegalità: lotta tra le due anime dei fasci, Mussolini fonda il PNF e vengono emarginati i fascisti agrari Agosto 1922 sciopero legalitario promosso dai sindacati socialisti Marcia su Roma (28 ottobre 1922) e Mussolini a capo del governo

8 Il fascismo al potere Esecutivo di coalizione con conservatori e liberali: forze politiche ancora presenti in Parlamento 1923 istituisce la Milizia volontaria per la sicurezza nazionale Riorganizza il partito creando il Gran Consiglio del fascismo (organo direttivo, membri scelti da Mussolini). 1923 legge Acerbo: legge elettorale maggioritaria (25% dei voti= 2/3 dei seggi.

9 Elezioni tra brogli e intimidazioni (60%PNF) denunce del socialista G
Elezioni tra brogli e intimidazioni (60%PNF) denunce del socialista G.Matteotti (ucciso nel giugno 1924) Reazioni al delitto Matteotti: crisi di consenso, scissione dell’Aventino delle opposizioni (pressioni sul re inefficaci). 3 gennaio 1925 discorso di Mussolini: assunzione di responsabilità delle violenze dei suoi uomini= inaugurata la dittatura e il periodo di “fascistizzazione dello Stato”

10 DOPOGUERRA IN GERMANIA
Reich crollato a causa della rottura del fronte interno: proteste politiche e contestazioni sociali ad opera della popolazione stremate (“pugnalata alle spalle”). Novembre 1918 proclamata la nascita della repubblica a guida socialdemocratica Gennaio 1919 scoppia la Rivoluzione spartachista: la Lega di Spartaco (guidata da K.Liebknecht e Rosa Luxemburg) guida un tentativo rivoluzionario a Berlino. Repressione attraverso i Corpi franchi (corpi paramilitari di ex combattenti)

11 La Repubblica di Weimar
L’assemblea costituente eletta si riunì a Weimar e nell’agosto del 1919 promulgò la Costituzione: la Germania diventava una Repubblica federale (Reichstag e autorevole presidente della Repubblica) Clima di libertà e fioritura artistico-letteraria (Scuola di Francoforte, le avanguardie e l’espressionismo tedesco- Bertolt Brecht…) Gravi difficoltà economiche: occupazione della Ruhr (1923), governo Stresemann riconverte l’apparato industriale, emana nuovo marco. Sostegno finanziario degli U.S.A per affrontare a crisi inflattiva. Accordi di Locarno (1925) e ingresso nella SdN(1926)

12 Violenza interna dell’estrema sinistra e Putsch di Monaco (novembre 1923), tentativo di Colpo di Stato guidato da Adolf Hitler (condanna a 5 anni, scrive il Mein Kampf) Adolf Hitler ( ): austriaco, tenta la carriera artistica, si arruola volontario nella Prima guerra. Nel 1920 nasce il partito nazionalsocialista (dal partito dei lavoratori tedeschi), si distingue per le sue capacità oratorie. Colori e simboli della bandiera.

13 Mein Kampf La mia battaglia. Scritto durante i nove mesi di prigionia effettivamente scontati: Complesso ideologico organico e coerente Marxisti manovrati dagli ebrei (Protocolli dei sette savi di Sion)= distruzione del mondo Forte antisemitismo: superiorità della razza ariana (ebrei cercano di indebolirla e inquinarla) Conquista dello “Spazio vitale”

14 Crisi del ‘29


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