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L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: l’analisi e le proposte dell’ASviS Enrico Giovannini Università di Roma “Tor Vergata” Portavoce dell’Alleanza.

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Presentazione sul tema: "L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: l’analisi e le proposte dell’ASviS Enrico Giovannini Università di Roma “Tor Vergata” Portavoce dell’Alleanza."— Transcript della presentazione:

1 L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: l’analisi e le proposte dell’ASviS Enrico Giovannini Università di Roma “Tor Vergata” Portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS)

2 Il futuro che non vogliamo

3 L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
L’Agenda Globale delle Nazioni Unite e i Sustainable Development Goals (SDGs) 17 obiettivi 169 target 240+ indicatori Tre principi: Integrazione Universalità Partecipazione Una visione integrata dello sviluppo sostenibile, basata su quattro pilastri: Economia, Società, Ambiente, Istituzioni

4 Verso un nuovo modello di sviluppo
Sociosystem services Production process

5 Verso un nuovo modello di sviluppo
Sociosystem services Production process

6 L’ASviS a un anno dalla sua nascita
L’Alleanza in breve: Caso unico in Europa: 142 aderenti, cui afferiscono oltre organizzazioni / imprese / ONG, etc. 20 gruppi di lavoro, con 350 esperti coinvolti Portale web ( newsletter con aggiornamenti settimanali, twitter, facebook, etc. Finanziata attraverso i contributi degli aderenti Partnership internazionali: ESDN, SDG-Watch MoU con GCNI, SDSN, MIUR, WFP, etc.

7 L’ASviS a un anno dalla sua nascita
Febbraio 2016: Lancio dell’Alleanza Marzo: Documento al Governo sulla Strategia Maggio: Convegno con politica e imprese Giugno: Proposte al MATTM sugli indicatori Luglio: Audizione in Parlamento Settembre: Rapporto ASviS Novembre: Audizione in Parlamento Gennaio 2017: Convegno con partiti e movimenti

8 Il Rapporto ASviS: un caso unico nel panorama internazionale
Il Rapporto costituisce il primo check-up approfondito dell’Italia rispetto agli SDGs: Analisi di cosa sta avvenendo a livello internazionale e europeo; studio delle Strategie di Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Norvegia e Svizzera Valutazione dello stato dell’Italia, sia sul piano giuridico-istituzionale, sia su quello delle politiche per gli SDGs Proposte per una Strategia di sviluppo sostenibile

9 Una valutazione complessiva GIUDIZI CONFERMATI DAL RAPPORTO MATTM
L’Italia è in una condizione di «non sostenibilità» Debolezze recuperabili nel breve termine sul piano giuridico-istituzionale Mancanza di attuazione di strategie e legislazioni già definite che consentirebbero di realizzare molti SDGs Carenza di alcune strategie fondamentali Assenza di una visione sistemica, la quale conduce a interventi contraddittori e troppo focalizzati sul breve termine GIUDIZI CONFERMATI DAL RAPPORTO MATTM

10 La Strategia italiana di sviluppo sostenibile
La Strategia deve rappresentare il quadro di riferimento per costruire l’Italia del futuro Definire quanto prima la Strategia anche per l’HLPF 2017 La Strategia deve affrontare due sfide difficili: la definizione di un appropriato quadro giuridico e un efficace modello di governance delle politiche per lo sviluppo sostenibile; la scelta delle politiche più appropriate per conseguirlo. L’Italia può e deve giocare un ruolo importante, anche in vista della Presidenza del G7

11 Proposte sugli aspetti istituzionali e di governance
Se lo sviluppo sostenibile deve divenire il paradigma di riferimento per l’Italia, riteniamo opportuno l’inserimento di tale principio nella Costituzione: Prima soluzione: Art. 3. Comma aggiunto: “La Repubblica promuove le condizioni di uno sviluppo sostenibile, anche nell’interesse delle generazioni future” Seconda soluzione: Art. 2: Periodo aggiunto dopo “solidarietà politica, economica e sociale”: “, anche nei confronti delle generazioni future” Art. 9: I comma (invariato): “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.” II comma: “Tutela l’ambiente, il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. III comma: “Promuove le condizioni di uno sviluppo sostenibile”

12 Proposte sugli aspetti istituzionali e di governance
Se il MATTM deve predisporre la Strategia, la sua attuazione va posta in capo all’organo politico cui è affidato l’indirizzo e il coordinamento dell’azione di Governo; Trasformare il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) in “Comitato Interministeriale per lo Sviluppo Sostenibile”, presieduto dal Presidente del Consiglio, e rivederne la composizione; Creazione di un Comitato consultivo sull’Agenda 2030 e le politiche per lo sviluppo sostenibile; Predisporre annualmente un “Rapporto sullo sviluppo sostenibile in Italia”;

13 Proposte sugli aspetti istituzionali e di governance
Condurre un’analisi dettagliata della distribuzione delle responsabilità attribuite ai comitati interministeriali; Condurre un’analisi riferita ai diversi livelli di governo da parte della Conferenza Unificata; Porre attenzione all’Agenda 2030 in modo sistematico da parte del Parlamento; Realizzare una campagna informativa estesa e persistente nel tempo sui temi dello sviluppo sostenibile; Avvio di un programma nazionale di educazione allo sviluppo sostenibile.

14 Politiche per lo sviluppo sostenibile
Cambiamento climatico ed energia Povertà e disuguaglianze Economia circolare, innovazione, lavoro Capitale umano, salute ed educazione Capitale naturale e qualità dell’ambiente Città, infrastrutture e capitale sociale Cooperazione internazionale

15 Verso un nuovo modello di sviluppo Cambiamento climatico ed energia
Dopo la ratifica dell’Accordo di Parigi è urgente la definizione di una strategia energetica nazionale in linea con gli impegni assunti. Va rivista la fiscalità e le politiche di incentivazione in chiave ecologica. Va attuato l’Accordo di Sendai per la riduzione del rischio di disastri. Vanno rilanciate le politiche per le energie rinnovabili: il blocco attuale, se non rimosso rapidamente, impedisce di raggiungere gli obiettivi di Parigi. Sociosystem services Production process

16 Verso un nuovo modello di sviluppo
Sociosystem services Povertà e disuguaglianze Allargamento a tutto il territorio nazionale del Sostegno all’Inclusione Attiva (SIA) e adozione di un piano nazionale di lotta alla povertà. A livello europeo, definizione comune della base impositiva e introduzione di un sussidio di disoccupazione comune. Interventi tesi ad aumentare e sostenere l’occupazione e l’imprenditoria femminile, nonché l’effettiva applicazione della legislazione vigente in materia di parità di genere; Production process

17 Verso un nuovo modello di sviluppo
Economia circolare, innovazione, lavoro Ratifica immediata della Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti. Attuazione alla legge 221/2015 per ridurre la produzione di rifiuti, valorizzare il capitale naturale, eliminare i sussidi dannosi per l’ambiente. Piano di incentivazione fiscale che incoraggi il pieno uso delle materie prime e le piattaforme di differenziazione, riciclo e riuso. Piani per l’Industria 4.0 e attuazione dell’Agenda digitale. Politiche attive del lavoro, con attenzione alle donne e ai giovani; Sociosystem services Production process

18 Verso un nuovo modello di sviluppo
Capitale umano, salute ed educazione Promozione di un’agricoltura sostenibile e attuazione della legge per la limitazione degli sprechi, l’uso consapevole delle risorse e la sostenibilità ambientale (L. 166/2016). Omogeneizzazione dei Servizi Sanitari Regionali in tutto il Paese, anche con nuovi modelli di partnership pubblico-privato. Forte investimento nell’istruzione e nella formazione: qualità degli apprendimenti; contenimento della dispersione; precedenza all’inclusione; apprendimento permanente durante tutto il corso della vita Sociosystem services Production process

19 Verso un nuovo modello di sviluppo
Capitale naturale e qualità dell’ambiente Forte accelerazione nell’attuazione degli impegni che l’Italia ha già assunto a livello internazionale, anche perché alcuni dei Target dell’Agenda 2030 vanno raggiunti entro il Istituzione del catalogo dei sussidi dannosi e quelli favorevoli per l’ambiente (Legge 221/2015), attuazione della direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE) e incentivi fiscali per la protezione e riqualificazione degli ecosistemi acquatici. Verso un nuovo modello di sviluppo Sociosystem services Production process

20 Verso un nuovo modello di sviluppo
Città, infrastrutture e capitale sociale Strategia urbana di sviluppo sostenibile e approvazione della legge sul contenimento del consumo del suolo. Aumento e persistenza degli investimenti per la prevenzione del rischio e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Approvazione nelle città di Piani di adattamento ai cambiamenti climatici e di prevenzione dei rischi di disastri. Recupero ad uso agricolo del verde delle aree degradate. Sostegno a città che promuovono l’economia circolare. Valorizzazione di cultura e patrimonio naturale Sociosystem services Production process

21 Cooperazione internazionale Verso un nuovo modello di sviluppo
L’Italia deve avanzare in maniera decisa verso il rispetto degli impegni internazionalmente assunti con riferimento all’Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS) (0,7% del PIL), realizzando quel graduale ma costante aumento di risorse stabilito con l’ultima Legge di Stabilità. Inoltre, raccomandiamo di adottare gli SDGs come quadro concettuale per la scelta degli interventi e di assicurare la piena applicazione dei principi di efficienza e coerenza delle politiche per lo sviluppo adottati dalla comunità internazionale. Verso un nuovo modello di sviluppo Sociosystem services Production process

22 Impatto dell’ASviS sulle politiche
Decisione del Governo di disegnare una Strategia non solo ambientale, ma basata sugli SDGs Inclusione del BES nel DEF Creazione della «rete delle università per lo sviluppo sostenibile» da parte della CRUI Bando AICS per l’educazione allo sviluppo sostenibile e alla cittadinanza globale in Italia Presentazione della Legge di Bilancio 2017 in termini di SDGs Accordi con MIUR per iniziative nelle scuole italiane PON istruzione orientato agli SDGs Piano strategico del turismo: sostenibilità al primo posto

23 Festival dello Sviluppo Sostenibile
Organizzazione di eventi in tutta Italia nell’arco di 17 giorni (quanti sono gli SDGs), dal 22 maggio al 7 giugno 2017 (la seconda settimana coincide con la Settimana europea) Ogni aderente e ogni membro della RUS organizzeranno almeno un evento, scegliendo il tema, definendo il format, curando gli aspetti organizzativi e sostenendo le relative spese Oltre 300 eventi previsti, non solo convegni, ma anche eventi culturali, proiezioni di film, ecc.


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