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Elementi di Agronomia Lezione 7 ( )
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Caratteristiche chimiche del terreni
Sostanza organica pH Presenza/disponibilità degli elementi nutritivi CSC Calcare totale ed attivo Conducibilità elettrica
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Capacità di scambio cationico
I colloidi del terreno sono sostanzialmente elettronegativi (argille e sostanza organica) adsorbimento cationi es. Ca++, Mg++, K+ e Na+, Al+++ e H+ La quantità di cationi espressa in millequivalenti che 100 gr di terreno riescono ad adsorbire si definisce C.S.C. in m.e./100 gr che è in funzione delle percentuali di argilla e s.o. e risulta: montmorill. 20-40 illite ~ 10 kaolinite humus =
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Capacità Scambio Cationico
molto bassa < 6 meq./100g bassa 6 – 12 media 13 – 25 alta – 40 molto alta > 40 bassa in t. sciolti (grana grossa) alta in t. a grana fine
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Caratteristiche chimiche del terreni
Sostanza organica Presenza/disponibilità degli elementi nutritivi pH CSC Calcare totale ed attivo Salinità
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Calcare totale e attivo
Il calcare è rappresentato dal CaCO3 (calcite) e dal MgCa(CO3)2 (dolomite). E’ un componete del suolo variabile in quanto dipende dalla natura della roccia madre . Un certa quantità di carbonati nel suolo è positiva poiché il Ca2+ e il Mg2+ che rilasciano sono necessari alla nutrizione dei vegetali, influiscano sul valore del pH, flocculano i colloidi del suolo, regolano la solubilità e l’assimilabilità di elementi nutritivi come il fosforo, potassio e ferro. Di contro, una elevata quantità di calcare nel suolo oltre a determinare un pH sub-alcalino o alcalino costituzionale causa : diminuzione della disponibilità di fosforo per la formazione di fosfati tri-calcici; riduzione della disponibilità di ferro (clorosi ferrica); riduzione della disponibilità di diversi microelementi nutritivi per aumento del valore del pH.
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Clorosi ferrica su soia e vite
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Non tutto il calcare presente in un suolo partecipa in misura uguale a questi processi poiché il calcare aumenta la sua solubilità proporzionalmente al diminuire della dimensione delle sue particelle. In relazione a ciò il calcare si divide in calcare totale e calcare attivo. Il calcare totale rappresenta la % di carbonati su 1 g di terra fine indipendentemente dal diametro delle loro particelle che reagiscono con 10 ml di una soluzione acquosa di HCl 1:1. Contenuto di CaCO3 totale g kg-1 % < 10 < 1 Non calcareo Leggermente calcareo Mediamente calcareo (calcareo 15%) Molto calcareo > > 50 Eccessivamente calcareo
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È la parte di calcare del suolo più reattiva.
Il calcare attivo rappresenta la % (rispetto alla terra fine) dei carbonati con diametro al massimo uguale a 0,02 mm che reagiscono con ossalato d’ammonio 0,2 N. È la parte di calcare del suolo più reattiva. Contenuto di CaCO3 attivo g kg-1 % < 10 < 1 Basso ,5 Medio ,6-10 Elevato >100 > 10 Molto elevato Un valore del calcare attivo > 5% nel suolo è da considerare, per alcune colture, in particolare arbustive e arboree, come la vite, negativo dato che ostacola l’assorbimento di alcuni elementi. L’uso di alcune pratiche agronomiche può comunque contribuire al contenimento dei problemi sopra citati: (i) buon drenaggio e allontanamento delle acque ricche di Ca(HCO3)2, (ii) uso d’acqua per irrigazione povera di Ca2+, (iii) abbondanti concimazioni organiche e interramento dei residui colturali per facilitare la diminuzione del pH del suolo, (iv) idonei portainnesti per piante arbustive e arboree, ecc..
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Caratteristiche chimiche del terreni
Sostanza organica pH Presenza/disponibilità degli elementi nutritivi CSC Calcare totale ed attivo Salinità
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Salinità: esprime la quantità di sali solubili presenti nella
Salinità: esprime la quantità di sali solubili presenti nella soluzione circolante del terreno ( es. Na2CO3, MgCO3, NaCl, ecc.) Per quantificare la salinità di un terreno si fa riferimento alla conducibilità elettrica del suo estratto acquoso (ECe) a 25°C (mS/cm = millisiemens per cm) lieve < 4 ininfluente sulle normali colture, > 2 rese ridotte solo nelle specie più sensibili moderata 4 – 8 alcune specie hanno produz. ridotta elevata 8 – 16 solo le specie tolleranti producono elevatissima > 16 solo le specie molto tolleranti producono senza decurtazione di resa
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Per caratterizzare qualitativamente la salinità si fa ricorso all’ESP (% di Na scambiabile)
ESP (Exchangeable Sodium Percentage) E’ un parametro di notevole utilità per prevedere fenomeni di deterioramento delle caratteristiche fisiche del suolo che possono verificarsi per aumento della percentuale di Na nella soluzione circolante. ESP =(Nasc / CSC) * 100 Se il rapporto tra il sodio scambiabile Nasc e la capacità di scambio cationico è > del 15%, il suolo si dice sodico.
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Dove Na+Sol, Ca2+Sol e Mg2+Sol sono le concentrazioni dei tre ioni in soluzione.
Questo rapporto viene utilizzato come INDICE DI QUALITA’ delle acque di irrigazione.
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In base a tutte queste caratteristiche, i terreni si classificano in:
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La correzione della salinità del terreno può essere ottenuta con:
prodotto naturalmente piogge - il dilavamento prodotto artificialmente irrigazione adozione appropriate tecniche colturali: avvicendamento, lavorazioni, irrigazione ecc. - colture resistenti alla salinità (bietola, spinacio, orzo, asparago)
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CARATTERISTICHE BIOLOGICHE DEL TERRENO
il terreno non è materiale inerte, ma sede di una complessa attività biotica che influenza, più o meno direttamente, la produzione vegetale agraria. Gli organismi presenti variano a seconda del tipo di terreno, andamento stagionale, temperatura, umidità, stato fisico del suolo profondità Soil biota include 4 gruppi, basati sulle loro dimensioni: Microfauna Mesofauna Macrofauna Microflora
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Macrofauna (2 mm - 2 m) lombrichi insetti
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Mesofauna (100 µm - 2 mm) piccoli artropodi acari collemboli
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Microfauna (5 µm-200µm) nematodi protozoi flagellati, amebe e ciliati
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La microflora tellurica (batteri, funghi e virus <5 µm)
Batteri o schizomiceti – si tratta di microrganismi unicellulari, la cui biomassa varia, a seconda dei terreni, da 3 a 70 q/ha. Attinomiceti – si tratta di microrganismi di tipo intermedio tra i batteri e i funghi, presenti nel terreno in quantità 3-15 volte inferiore rispetto ai batteri. La loro azione è particolarmente utile per l’attitudine a: - degradare le sostanze organiche non biodegradabili da parte di funghi e batteri - produrre sostanze come le vitamine del gruppo B, biotina, acido folico, sostanze antibiotiche. Funghi – sono presenti in grande quantità (da 1 a 10 q/ha di biomassa in un terreno normale) e svolgono varie e importanti funzioni come: simbiosi micorrizica, parassitismo, degradazione dei residui organici Alghe – si tratta di organismi uni o pluricellulari presenti generalmente nella parte superficiale del terreno in quantità comunque inferiore rispetto ai funghi ed i batteri; possono fissare l’N atmosferico e intervengono come agenti primari nel processo pedogenetico
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CAMPIONAMENTO DEL TERRENO
Rappresentatività del campione - Si deve individuare un appezzamento uniforme; l’area prescelta non deve mostrare differenze nel colore, nell’aspetto, nella sensazione al tatto, nell’ordinamento colturale e nei risultati produttivi. Raccolta del campione - Il campione deve essere prelevato in più punti affinché possa rappresentare tutto l’appezzamento, si deve quindi prendere il terreno in almeno 7-8 punti diversi scelti a caso su tutta la superficie; non si dovrebbe scendere sotto i 6 prelievi per ettaro. Si deve prelevare alla giusta profondità: dopo l’asportazione dei primi centimetri di suolo, con l’eventuale vegetazione, eseguire i singoli campionamenti alla massima profondità di lavorazione prevista; in linea generale per le colture erbacee il campione si preleva nei primi cm, per le colture arboree si può scendere anche a cm. Una volta raccolti, i singoli prelievi devono essere mescolati accuratamente; 1 Kg di questo terreno sarà il campione da inviare al laboratorio. Confezionare il campione in un sacchetto di materiale plastico pulito. Aggiungere una etichetta (non metterla in contatto con il suolo!) che identifichi il campione (necessaria solo se si invia più di un campione). Scaricare, compilare e allegare la scheda di campionamento (file pdf compilabile). Evitare di conservare a lungo il campione e di esporlo a temperature elevate.
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C.O. 8*1,724 = 13,8/10 SO = 1,38%
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Confronto tra terreni argillosi, sabbiosi e limosi caratteristiche
t. argilloso t. limoso t. sabbioso struttura * * * * * * macroporosità microporosità permeabilità capacità rit.idr. plasticità tenacità var. temperatura sostanza org. CSC -pH * * * - * * * * * - * * * - * lisciviazione
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