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Marianna Piccioli
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Di cosa vi parlerò… Proteo Fare Sapere e l’inclusione: prospettive a confronto Cambiamenti introdotti Aspetti positivi Aspetti negativi
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Proteo Fare Sapere e l’inclusione
Numerose iniziative di formazione nel territorio toscano Preparazione per le prove concorsuali per insegnanti di sostegno in tre province della toscana A 40 anni dalla 517, cofinanziamento di una specifica ricerca All’interno del programma di Pistoia Capitale della Cultura Progetto «Culture inclusive» conferenze sulle tematiche dell’inclusione «Politiche inclusive» ricerca sulle policy inclusive della gestione della Città …
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Proteo Fare Sapere e l’inclusione: prospettive a confronto
A differenza dell’integrazione, il costrutto dell’inclusione «non pone l’accento sugli alunni con disabilità ma su come questi ultimi vengano resi disabili da strutture, organizzazioni e metodologie deficitarie, incapaci cioè di fornire una risposta adeguata alla diversità della popolazione». (S. D’alessio, Disability studies in education: implicazioni per la ricerca educativa e la pratica scolastica italiana, in R. Medeghini (a cura di), Norma e normalità nei Dsability Studies. Riflessioni e analisi critica per ripensare la disabilità, Erickson, Trento, 2015, p.70.)
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Proteo Fare Sapere e l’inclusione: prospettive a confronto
Musiskie, una persona con autismo, el 1998 affida ad un sito la definizione di tipo diagnostico di neurotipicità affermando che “la sindrome neurotipica è un disturbo neurobiologico caratterizzato da preoccupazioni sociali, manie di superiorità e l’ossessione per la conformità”. ( data di ultima consultazione 26/05/2016. All’interno del sito possiamo ritrovare la definizione in lingua originale «Neurotypical syndrome is a neurobiological disorder characterized by preoccupation with social concerns, delusions of superiority, and obsession with conformity».)
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RELAZIONE INTRODUTTIVA
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Attualmente il limite era a 20 (RELAZIONE INTRODUTTIVA)
Solo scuole paritarie (RELAZIONE INTRODUTTIVA)
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Legge 104/92, art. 13, c. 3. Nelle scuole di ogni ordine e grado, fermo restando, ai sensi del decreto del presidente della repubblica 24 luglio 1977, n. 616, e successive modificazioni, l’obbligo per gli enti locali di fornire l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali, sono garantite attività di sostegno mediante l’assegnazione di docenti specializzati.
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Gruppi di lavoro GLHP - Ispettore tecnico, docente esperto, esperti degli EE.LL., esperti ASL, esperti associazioni - Consulenza e proposta GLHI (allargato e con diverse competenze GLI) - Insegnanti, operatori dei servizi, familiari, studenti - Collaborazione alle iniziative educative, programmazione e verifica GLHO - Equipe multidisciplinare (genitori, ASL e Insegnanti) - Definizione PDP e PEI
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PAI - Piano Annuale per l’Inclusione Piano per l’Inclusione
La documentazione OGGI Commissione INPS senza la presenza di medici specialisti dell’età evolutiva Riconoscimento L. 104/92 Neuropsichiatra infantile che ha in carico il bambino con disabilità Diagnosi Funzionale GLHO Profilo Dinamico Funzionale Piano Educativo Individualizzato DOMANI Accertamento della condizione di disabilità (accertamento del diritto al sostegno didattico) Commissione INPS con la presenza di medici specialisti dell’età evolutiva Valutazione diagnostico-funzionale Commissione INPS con la presenza di medici specialisti dell’età ulteriormente integrata da esperti che non hanno in carico diretto il bambino Progetto Individuale EE.LL. (era già previsto ma poco realizzato) Piano Educativo Individualizzato Istituzione scolastica PAI - Piano Annuale per l’Inclusione (BES) Piano per l’Inclusione
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Procedura OGGI Genitore Neuropsichiatra infantile per valutazione
Pediatra INPS riconoscimento Istituzione scolastica, Neuropsichiatra infantile e EE.LL D.F. (PDF superato da accordo Stato Regioni 2008) PEI e PI
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Procedura DOMANI Genitore Neuropsichiatra infantile per valutazione
Pediatra INPS accertamento INPS valutazione diagnositico-funzionale Istituzione scolastica e EE.LL EE.LL. Progetto Individuale Istituzione scolastica elabora il Piano per l’Inclusione D.S. invia la documentazione al GIT GIT Istituzione scolastica elabora PEI
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Piano per l’Inclusione
Elaborazione del PAI da parte del GLI (BES)
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Documentazione che il D.S. deve inviare al GIT
Accertamento (Commissione INPS) Valutazione diagnostico-funzionale (Commissione INPS – allargata) Progetto Individuale (derazione di competenza EE.LL.) Piano per l’Inclusione (Peliberato dal Collegio Docenti e inserito nel PTOF)
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GIT – Gruppo per l’Inclusione Territoriale
Legge 104/92, art. 3, c. 3. Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l'autonomia personale, correlata all'età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità. Le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici.
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Elaborazione del PEI
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Aspetti positivi PEI Aspetti negativi
Rafforzamento della contitolarità e corresponsabilità dei docenti Elaborato e approvato dai docenti contitolari con la collaborazione dei genitori, delle risorse professionali assegnate alla classe e degli operatori socio-sanitari Atto amministrativo Coinvolgimento delle risorse professionali assegnate alla classe (C.S. e assistenti) Depotenziamento della co-progettazione di tipo integrato tra enti (scuola, EE.LL e ASL) e famiglia
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C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 “Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 – Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica. – Indicazioni operative”, individua due strumenti strutturati (Progetto QUADIS e Index for inclusion) e indica la parte delle barriere e dei facilitatori dell’ICF come riferimenti da poter adottare al fine di compiere, in ciascuna istituzione scolastica, la rilevazione, il monitoraggio e la valutazione del grado di inclusività della scuola.
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Esame finale scuola Secondaria di Primo Grado
Acquisizione della licenza solo con prove equipollenti? Due le possibili strade: Mantenere l’attuale sistema di valutazione legato a quanto contenuto nel PEI Modificare l’accesso alla L. 68 (Collocamento Mirato) Il MIUR ha espresso con un comunicato la volontà di mantenere l’attuale sistema…..vigiliamo…..
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Formazione iniziale NEGATIVO POSITIVO
Mancanza di CFU nel percorso su materia Metà dei CFU della Prim. Inf. Secondaria percorso separato materia e sostegno Prim. E inf. 60 CFU riconoscibili Prim. E Inf. 60 CFU nel percorso comune Prim. E Inf. Aumento a 120 CFU
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Inclusione non è un sinonimo di integrazione
La formazione per l’inclusione dovrebbe essere «obbligatoria» perché il nuovo paradigma si rivolge (o almeno dovrebbe) agli alunni, tutti, alla gestione dei processi, al clima di classe e di istituto….. Inclusione non è un sinonimo di integrazione
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Se docente di ruolo non viene esplicitata alcuna procedura, se precario il diritto può essere riconosciuto solo per 36 mesi… …e se la famiglia non volesse avvalersi di questo diritto???
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«perché non c’è nulla che sia ingiusto quanto far parti eguali fra disuguali» Scuola di Barbiana, Lettera a una professoressa, Libreria editrice fiorentina, Firenze, 1967, p. 55.
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