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Conferenza Territoriale del Volontariato 9 Aprile 2016 Centro Congressi Galileo, Gariga di Podenzano
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Costituita il 27 settembre 1996
S.V.E.P. Costituita il 27 settembre 1996
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S.V.E.P. Servizio Volontariato Emilia Piacenza Onlus
OdV di 2° livello con personalità giuridica Gestisce il CSV di Piacenza Aderisce al Coordinamento regionale CSV Emilia Romagna E’ socia di CSVNet – Coordinamento Nazionale dei CSV
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OdV SOCIE Al 27/9/1996 8 Al 31/03/2016 73
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MISSIONE Sostenere, promuovere, valorizzare, qualificare il volontariato in un ruolo sussidiario non sostitutivo dell’azione pubblica.
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ATTIVITA’ E SERVIZI Consulenza, formazione, informazione, documentazione, ricerca e supporto tecnico-logistico. Promozione della solidarietà, dell’impegno nel volontariato e della cittadinanza attiva.
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ATTIVITA’ E SERVIZI Sostegno e accompagnamento
alla progettazione partecipata. Sviluppo della comunità attraverso la creazione di reti progettuali di soggetti pubblici e privati. Promozione del dono e della filantropia d’impresa.
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DESTINATARI OdV con sede a Piacenza e Provincia
cittadini interessati ad avvicinarsi al Volontariato welfare territoriale con soggetti pubblici e privati della comunità
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RELAZIONI E RETI ATTIVATE
Volontariato e Terzo settore Scuole ed Università Enti pubblici Imprese
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LE PERSONE 14 volontari impegnati negli organi sociali di S.V.E.P. (Presidenza, Consiglio Direttivo e Collegio dei Revisori) 5 Lavoratori continuativi part time a tempo indeterminato 1 Lavoratore continuativo part time a tempo determinato 1 collaboratore con contratto di collaborazione coordinata e continuativa 6 ragazzi in servizio civile volontario impegnati presso 3 sedi locali di progetto (Odv) 1 tirocinante universitario per un progetto inerente il proprio percorso formativo
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MODELLO EMILIA ROMAGNA
1 CSV NET 9 Enti Gestori x 9 CSV 1 Co.Ge. Regionale 1 Coordinamento Regionale x 9 CSV
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Csv Emilia Romagna Net degli Enti Gestori
Nuovo Modello organizzativo in Emilia-Romagna (in fase di costituzione) Csv Emilia Romagna Net degli Enti Gestori dei Centri di Servizio per il Volontariato della Regione Emilia Romagna rafforzamento del livello di rappresentanza regionale; mantenimento delle realtà provinciali (territorialità, prossimità, attenzione alle piccole associazioni e alle reti corte del volontariato) delega al coordinamento solo di funzioni ben definite, in una logica di delega bottom up e non top down; miglioramento ed innovazione dei servizi (sostenibilità, scambio buone prassi, ecc)
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DISEGNO DI LEGGE PER LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE, DELL’IMPRESA SOCIALE E PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE approvato in Senato il 30 marzo 2016 Atto Senato n. 1870 XVII Legislatura
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DDL RIFORMA TERZO SETTORE
Art. 5 revisione del sistema dei CSV: alla loro costituzione e gestione possano concorrere gli enti del Terzo settore, assumendo la personalità giuridica e una delle forme giuridiche previste per gli enti del Terzo settore; la loro costituzione sia finalizzata a fornire supporto tecnico, formativo e informativo per promuovere e rafforzare la presenza e il ruolo dei volontari nei diversi enti del Terzo settore;
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DDL RIFORMA TERZO SETTORE
il loro accreditamento e il loro finanziamento stabile, attraverso un programma triennale, con le risorse previste dall'articolo 15 della legge 11 agosto 1991, n. 266, e che, qualora gli stessi utilizzino risorse diverse, le medesime siano comprese in una contabilità separata; il libero ingresso nella base sociale e criteri democratici per il funzionamento dell'organo assembleare, con l'attribuzione della maggioranza assoluta dei voti nell'assemblea alle organizzazioni di volontariato di cui alla legge 11 agosto 1991, n. 266; Art. 5 revisione del sistema dei CSV:
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DDL RIFORMA TERZO SETTORE
Art. 5 revisione del sistema dei CSV: forme di incompatibilità per i soggetti titolari di ruoli di direzione o di rappresentanza esterna; gli stessi non possano procedere a erogazioni dirette in denaro ovvero a cessioni a titolo gratuito di beni mobili o immobili a beneficio degli enti del Terzo settore;
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COMITATO DI GESTIONE DEL FONDO SPECIALE PER IL VOLONTARIATO (CO.GE.)
Istituisce formalmente i CSV e svolge funzioni fondamentali quali: la nomina di un proprio rappresentante sia nel Consiglio Direttivo sia nel Collegio dei Revisori dei Conti di ogni CSV; la ripartizione annuale delle somme disponibili nel Fondo Speciale fra i vari CSV della Regione, previa presentazione di un progetto delle attività; la verifica sulla rendicontazione dell’utilizzo dei fondi; l’eventuale cancellazione di un Centro di Servizio dal registro dei CSV.
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COMITATO DI GESTIONE DEL FONDO SPECIALE PER IL VOLONTARIATO (CO.GE.)
Modalità di finanziamento dei CSV: “una quota non inferiore a un quindicesimo dei proventi” delle fondazioni di origine bancaria destinata alla costituzione di Fondi speciali presso le Regioni deputati al finanziamento delle attività dei CSV. Ogni Fondo speciale è amministrato da un CO.GE composto da 15 persone: di cui 7 nominati dalle FOB e 4 rappresentanti del Volontariato
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DDL RIFORMA TERZO SETTORE (Co.Ge.)
Art. 5 revisione dell'attività di programmazione e controllo (Co.Ge.) delle attività e della gestione dei CSV, svolta mediante organismi regionali o sovra-regionali, tra loro coordinati sul piano nazionale, prevedendo: che tali organismi, in applicazione di criteri definiti sul piano nazionale, provvedano alla programmazione del numero e della collocazione dei centri di servizio, al loro accreditamento e alla verifica periodica del mantenimento dei requisiti, anche in applicazione di elementi di perequazione territoriale;
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DDL RIFORMA TERZO SETTORE (Co.Ge.)
Art. 5 revisione dell'attività di programmazione e controllo (Co.Ge.) delle attività e della gestione dei CSV, svolta mediante organismi regionali o sovra-regionali, tra loro coordinati sul piano nazionale, prevedendo: che alla costituzione di tali organismi si provveda con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, secondo criteri di efficienza e di contenimento dei costi di funzionamento da porre a carico delle risorse di cui all'articolo 15 della legge 11 agosto 1991, n. 266, con l'eccezione di eventuali emolumenti previsti per gli amministratori e i dirigenti i cui oneri saranno posti a carico, in maniera aggiuntiva, delle fondazioni bancarie finanziatrici
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