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11 AGOSTO 2017 VENERDÌ - XVIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO SANTA CHIARA D'ASSISI, VERGINE  UFFICIO DELLE LETTURE Ascoltate oggi la sua voce: † « Non.

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1 11 AGOSTO 2017 VENERDÌ - XVIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO SANTA CHIARA D'ASSISI, VERGINE  UFFICIO DELLE LETTURE Ascoltate oggi la sua voce: † « Non indurite il cuore, * come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri: * mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere. Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione † e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, * non conoscono le mie vie;   perciò ho giurato nel mio sdegno: * Non entreranno nel luogo del mio riposo ». Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.  Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. Antifona Venite, adoriamo Cristo, gioia e corona delle vergini. INVITATORIO V. Signore, apri le mie labbra R. e la mia bocca proclami la tua lode.   Antifona Venite, adoriamo Cristo, gioia e corona delle vergini. SALMO 94  Invito a lodare Dio Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi » (Eb 3,13). Venite, applaudiamo al Signore, * acclamiamo alla roccia della nostra salvezza. Accostiamoci a lui per rendergli grazie, * a lui acclamiamo con canti di gioia. Poiché grande Dio è il Signore, * grande re sopra tutti gli dèi. Nella sua mano sono gli abissi della terra, * sono sue le vette dei monti. Suo è il mare, egli l'ha fatto, * le sue mani hanno plasmato la terra. Venite, prostràti adoriamo, * in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati. Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, * il gregge che egli conduce.

2 Inno La carità divina congiunge santa Chiara all'eterno convito nel regno dei beati. La fiamma dello Spirito ha impresso nel suo cuore il sigillo indelebile dell'amore di Dio. O sorella dei poveri, intercedi per noi; sostieni i nostri passi nella via della pace. Tu guidaci alla vetta della santa montagna, dove i miti possiedono il regno del Signore. Sia lode al Padre e al Figlio, sia onore al Santo Spirito, al Dio trino ed unico nei secoli sia gloria. Amen.

3 1^ Antifona Non punirmi, Signore, nel tuo sdegno, abbi pietà di me
1^ Antifona Non punirmi, Signore, nel tuo sdegno, abbi pietà di me. SALMO 37, (I) Implorazione del peccatore in estremo pericolo Egli non commise peccato … portò i nostri peccati sul suo corpo sul legno della croce … dalle sue piaghe siamo stati guariti (1 Pt 2, ). Signore, non castigarmi nel tuo sdegno, * non punirmi nella tua ira.  Le tue frecce mi hanno trafitto, * su di me è scesa la tua mano.  Per il tuo sdegno non c'è in me nulla di sano, * nulla è intatto nelle mie ossa per i miei peccati.  Le mie iniquità hanno superato il mio capo, * come carico pesante mi hanno oppresso. Gloria al Padre e al Figlio, *  e allo Spirito Santo.  Come era nel principio e ora e sempre, *  nei secoli dei secoli. Amen. 1^ Antifona Non punirmi, Signore, nel tuo sdegno, abbi pietà di me.

4 2^ Antifona Ogni mio desiderio è di fronte a te, o Signore
2^ Antifona Ogni mio desiderio è di fronte a te,  o Signore. SALMO 37, (II) Implorazione in estremo pericolo Egli non commise peccato … portò i nostri peccati sul suo corpo sul legno della croce … dalle sue piaghe siamo stati guariti (1 Pt 2, ). Putride e fetide sono le mie piaghe * a causa della mia stoltezza.  Sono curvo e accasciato, * triste mi aggiro tutto il giorno.  I miei fianchi sono torturati,* in me non c'è nulla di sano.  Afflitto e sfinito all'estremo, * ruggisco per il fremito del mio cuore.  Signore, davanti a te ogni mio desiderio * e il mio gemito a te non è nascosto.  Palpita il mio cuore, † la forza mi abbandona, * si spegne la luce dei miei occhi.  Amici e compagni  si scostano dalle mie piaghe, * i miei vicini stanno a distanza.  Tende lacci chi attenta alla mia vita, † trama insidie chi cerca la mia rovina * e tutto il giorno medita inganni. Gloria al Padre e al Figlio, *  e allo Spirito Santo.  Come era nel principio e ora e sempre, *  nei secoli dei secoli. Amen. 2^ Antifona Ogni mio desiderio è di fronte a te,  o Signore.

5 3^ Antifona A te confesso la mia colpa; non abbandonarmi, Dio, mia salvezza. SALMO 37, Implorazione del peccatore in estremo pericolo Egli non commise peccato … portò i nostri peccati sul suo corpo sul legno della croce … dalle sue piaghe siamo stati guariti (1 Pt 2, ). Io, come un sordo, non ascolto † e come un muto non apro la bocca; * sono come un uomo  che non sente e non risponde.  In te spero, Signore; * tu mi risponderai, Signore Dio mio.  Ho detto: «Di me non godano,  contro di me non si vantino * quando il mio piede vacilla».  Poiché io sto per cadere * e ho sempre dinanzi la mia pena.  Ecco, confesso la mia colpa, * sono in ansia per il mio peccato.  I miei nemici sono vivi e forti, * troppi mi odiano senza motivo,  mi pagano il bene col male, * mi accusano perché cerco il bene.  Non abbandonarmi, Signore, * Dio mio, da me non stare lontano;  accorri in mio aiuto, * Signore, mia salvezza. Gloria al Padre e al Figlio, *  e allo Spirito Santo.  Come era nel principio e ora e sempre, *  nei secoli dei secoli. Amen. 3^ Antifona A te confesso la mia colpa; non abbandonarmi, Dio, mia salvezza.

6 V. I miei occhi si consumano nell'attesa, R
V. I miei occhi si consumano nell'attesa, R. per la promessa del mio salvatore. Prima Lettura: Dal libro del profeta Osea 2, Israele, castigato per la sua infedeltà, ritornerà a Dio Così dice il Signore: Accusate vostra madre, accusatela, perché essa non è più mia moglie e io non sono più suo marito! Si tolga dalla faccia i segni delle sue prostituzioni e i segni del suo adulterio dal suo petto. Perciò ecco, ti sbarrerò la strada di spine e ne cingerò il recinto di barriere e non ritroverà i suoi sentieri. Inseguirà i suoi amanti, ma non li raggiungerà, li cercherà senza trovarli. Allora dirà: «Ritornerò al mio marito di prima  perché ero più felice di ora». Non capì che io le davo grano, vino nuovo e olio e le prodigavo l'argento e l'oro che hanno usato per Baal. Perciò anch'io tornerò a riprendere il mio grano, a suo tempo, il mio vino nuovo nella sua stagione; ritirerò la lana e il lino che dovevan coprire le sue nudità. Scoprirò allora le sue vergogne agli occhi dei suoi amanti e nessuno la toglierà dalle mie mani. Farò cessare tutte le sue gioie, le feste, i noviluni, i sabati, tutte le sue solennità. Devasterò le sue viti e i suoi fichi, di cui essa diceva: «Ecco il dono che mi han dato i miei amanti». La ridurrò a una sterpaglia e a un pascolo di animali selvatici. Le farò scontare i giorni dei Baal, quando bruciava loro i profumi, si adornava di anelli e di collane e seguiva i suoi amanti mentre dimenticava me! Oracolo del Signore.

7 V. I miei occhi si consumano nell'attesa, R
V. I miei occhi si consumano nell'attesa, R. per la promessa del mio salvatore. Prima Lettura: Dal libro del profeta Osea 2, Israele, castigato per la sua infedeltà, ritornerà a Dio E avverrà in quel giorno — oracolo del Signore — io risponderò al cielo ed esso risponderà alla terra; la terra risponderà con il grano, il vino nuovo e l'olio e questi risponderanno a Izreel. Io li seminerò di nuovo per me nel paese e amerò Non-amata; e a Non-mio-popolo dirò: Popolo mio, ed egli mi dirà: Mio Dio. Responsorio R. Sono giunte le nozze dell'Agnello; la sua sposa è pronta. * Beati gli invitati al banchetto di nozze dell'Agnello! V. Ti fidanzerò con me nella fedeltà e tu conoscerai il Signore. R. Beati gli invitati al banchetto di nozze dell'Agnello! Perciò, ecco, la attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore. Le renderò le sue vigne e trasformerò la valle di Acor in porta di speranza. Là canterà come nei giorni della sua giovinezza, come quando uscì dal paese d'Egitto. E avverrà in quel giorno — oracolo del Signore — mi chiamerai: Marito mio, e non mi chiamerai più: Mio padrone. Le toglierò dalla bocca i nomi dei Baal, che non saranno più ricordati. In quel tempo farò per loro un'alleanza con le bestie della terra e gli uccelli del cielo e con i rettili del suolo; arco e spada e guerra eliminerò dal paese; e li farò riposare tranquilli. Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nella benevolenza e nell'amore, ti fidanzerò con me nella fedeltà e tu conoscerai il Signore.

8 Seconda Lettura Dalla «Lettera alla beata Agnese di Praga» di santa Chiara, vergine (Ed. I. Omaechevarria, Escritos de Santa Clara, Madrid 1970, pp ) Rifletti sulla povertà, umiltà e carità di Cristo Felice certamente chi può esser partecipe del sacro convito, in modo da aderire con tutti i sentimenti del cuore a Cristo, la cui bellezza ammirano senza sosta tutte le beate schiere dei cieli, la cui tenerezza commuove i cuori, la cui contemplazione reca conforto, la cui bontà sazia, la cui soavità ricrea, il cui ricordo illumina dolcemente, al cui profumo i morti riacquistano la vita e la cui beata visione renderà felici tutti i cittadini della celeste Gerusalemme. Poiché questa visione è splendore di gloria eterna, «riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia» (Sap 7, 26), guarda ogni giorno in questo specchio, o regina, sposa di Gesù Cristo. Contempla continuamente in esso il tuo volto, per adornarti così tutta interiormente ed esternamente, rivestirti e circondarti di abiti multicolori e ricamati, abbellirti di fiori e delle vesti di tutte le virtù, come si addice alla figlia e sposa castissima del sommo Re. In questo specchio rifulge la beata povertà, la santa umiltà e l'ineffabile carità. Contempla lo specchio in ogni parte e vedrai tutto questo. Osserva anzitutto l'inizio di questo specchio e vedrai la povertà di chi è posto in una mangiatoia ed avvolto in poveri panni. O meravigliosa umiltà, o stupenda povertà! Il Re degli angeli, il Signore del cielo e della terra è adagiato in un presepio! Al centro dello specchio noterai l'umiltà, la beata povertà e le innumerevoli fatiche e sofferenze che egli sostenne per la redenzione del genere umano.

9 Seconda Lettura Dalla «Lettera alla beata Agnese di Praga» di santa Chiara, vergine (Ed. I. Omaechevarria, Escritos de Santa Clara, Madrid 1970, pp ) Rifletti sulla povertà, umiltà e carità di Cristo Alla fine dello stesso specchio potrai contemplare l'ineffabile carità per cui volle patire sull'albero della croce ed in esso morire con un genere di morte di tutti il più umiliante. Perciò lo stesso specchio, posto sul legno della croce, ammoniva i passanti a considerare queste cose, dicendo: «Voi tutti che passate per la via, considerare e osservate se c'è un dolore simile al mio dolore!» (Lam 1, 12). Rispondiamo dunque a lui, che grida e si lamenta, con un'unica voce ed un solo animo: «Ben se ne ricorda e si accascia dentro di me la mia anima» (Lam 3, 20). Così facendo ti accenderai di un amore sempre più forte, o regina del Re celeste. Contempla inoltre le sue ineffabili delizie, le ricchezze e gli eterni onori, sospira con ardente desiderio ed amore del cuore, ed esclama: «Attirami dietro a te, corriamo al profumo dei tuoi aromi» (Ct 1, 3 volg.), o Sposo celeste. Correrò, né verrò meno fino a che non mi abbia introdotto nella tua dimora, fino a che la tua sinistra non stia sotto il mio capo e la tua destra mi cinga teneramente con amore (cfr. Ct 2, 4. 6). Nella contemplazione di queste cose, ricòrdati di me, tua madre, sapendo che io ho scritto in modo indelebile il tuo ricordo sulle tavolette del mio cuore, ritenendoti fra tutte la più cara. Responsorio R. Chiara, degnissima seguace di Francesco, rinunziando alla vanità e ai diletti del mondo, * propagò nella Chiesa il culto della santa verginità. V. Unita nell'amore a Cristo, ha offerto al celeste Sposo una eletta schiera di vergini. R. Propagò nella Chiesa il culto della santa verginità.

10 Benediciamo il Signore. R. Rendiamo grazie a Dio.
Orazione Dio misericordioso, che hai ispirato a santa Chiara un ardente amore per la povertà evangelica, per sua intercessione concedi anche a noi di seguire Cristo povero e umile, per godere della tua visione nella perfetta letizia del tuo regno. Per Cristo nostro Signore. Amen. Benediciamo il Signore. R. Rendiamo grazie a Dio.


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