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PubblicatoGiorgiana Alice Pozzi Modificato 7 anni fa
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Philoktetes e Myskellos. Il diverso alla conquista dell’Occidente.
Francesco De Marco
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Philoktetes e Myskellos. Il diverso alla conquista dell’Occidente
Philoktetes e Myskellos. Il diverso alla conquista dell’Occidente. di Francesco De Marco Reconnaissance «Non è forse nella mia identità più autentica che io chiedo di essere riconosciuto? E se, per fortuna, mi capita di esserlo, la mia gratitudine non va forse rivolta a tutti coloro i quali, in una maniera o nell’altra, hanno riconosciuto la mia identità riconoscendomi?»1 1. Ricoeur, P. (2004). Parcours de la reconnaissance, trois etudes. Paris: Stock. (trad. it. di F. Polidori (2005). Percorsi del riconoscimento. Milano: Raffaello Cortina, p. 5)
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Philoktetes e Myskellos. Il diverso alla conquista dell’Occidente
Philoktetes e Myskellos. Il diverso alla conquista dell’Occidente. di Francesco De Marco Paradossi percettivi Boring, E. G. (1930). A new ambiguous figure. The American Journal of Psycology, 42, 3, pp «[…] riconosciamo due tipi di criteri: Da un lato l’immagine (di qualunque tipo essa sia) che gli si presenta alla mente in un momento qualsiasi; dall’altro l’applicazione – nel corso del tempo – che egli fa di questa rappresentazione. […] Possono immagine e applicazione entrare in collisione? Ebbene, lo possono nella misura in cui l’immagine fa prevedere un impiego diverso; giacché gli uomini in generale fanno quest’applicazione di quest’immagine.» Wittgenstein, L. (1967). Ricerche filosofiche. Torino: Einaudi, p. 77 (Originariamente pubblicato nel 1953).
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Philoktetes e Myskellos. Il diverso alla conquista dell’Occidente
Philoktetes e Myskellos. Il diverso alla conquista dell’Occidente. di Francesco De Marco «All'antichità si da questa concessione, rendere più venerabile le origini della città mescolando l'umano col divino» «Datur haec venia antiquitati ut miscendo humana divinis primordia urbium augustiora faciat» (Liv., Ab Urbe condita, 1, Praef. 7) Particolare dal Vaso François cratere attico a figure nere, firmato dal vasaio Ergotimos e dal pittore Kleitias ( a.C.) – Museo Archeologico di Firenze
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Filokthvth" - Philoktétes
Philoktetes e Myskellos. Il diverso alla conquista dell’Occidente. di Francesco De Marco Phyloktetes sull’isola di Lemno, lekythos attica a figure rosse (420 a.C.), Metropolitan Museum of Art, New York, rif.: Filokthvth" - Philoktétes «Quelli che abitano Metone e Naumachia E Melibea e la scoscesa Olizone, Le loro sette navi le guida Filottete, l’esperto arciere, e su ciascuna sono imbarcati cinquanta rematori esperti della battaglia con l'arco. Ma Filottete giace, soffrendo dolori atroci, nella sacra Lemno, dove lo abbandonarono i Greci, vittima del morso di un tremendo serpente; là giace sofferente, ma presto gli Achei Presso le nasi si ricorderanno dell’eroe Filottete. » (Paduano, G. (trad.). (1997). Omero. Iliade, II, Torino: Einaudi-Gallimard, pp ) «Così arrivai, figlio caro, senza notizie: non so nulla degli altri, quali Achei si salvarono e quali perirono. […] Bene, (si dice) Filottete, il figlio famoso di Peante.» (Privitera, G.A. (1993). Omero. Odissea, III, Milano: Fond.Lorenzo Valla-Mondadori, pp )
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Philoktetes e Myskellos. Il diverso alla conquista dell’Occidente
Philoktetes e Myskellos. Il diverso alla conquista dell’Occidente. di Francesco De Marco E così danni sopra danni metterà innanzi il dio, dispensando tristi sciagure invece del ritorno. E le correnti dell’Esaro e Crimisa, piccola città d’Enotria, accoglieranno colui, che è morso dal serpente e che spegne la fiaccola fatale – ché già la stessa Pallade Trombettiera colle sue mani dirigerà la punta del dardo scoccando l’arco dei Maioti – colui, che un giorno sulle sponde del Dira, per aver bruciato il fiero leone, si armò le mani del micidiale arco scita che scaglia inevitabili dardi. Egli cadrà in battaglia, e il Crati ne scorgerà la tomba verso il luogo in cui sorge il tempio del nume Aleo di Patara, dove il Neto scarica le sue acque in mare giacché a lui toglieranno la vita gli Achei d’Ausonia quando muoverà in aiuto dei condottieri Lindi, cui lungi dal Termidoro e dalle montagne di Carpato sospingerà errabondi la forte bufera di tramontana, destinati a fermarsi, stranieri, nella terra di altra gente. E là, in Macalla, innalzeranno intorno alla sua tomba un grande tempio quei del luogo e con libazioni e sacrifici di bovi lo onoreranno eternamente come dio. (Ciaceri, E. (trad.). (1901). La Alessandra di Licofrone, Catania, pp )
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Philoktetes e Myskellos. Il diverso alla conquista dell’Occidente
Philoktetes e Myskellos. Il diverso alla conquista dell’Occidente. di Francesco De Marco «Un certo Mýskellos, d’origine achea, proveniente da Rhipe, giunse a Delphi per interrogare il dio sulla sua discendenza. Questa fu la risposta della Pizia: O Mýskellos dalle spalle strette, il lungisaettante Apollo ti ama e ti darà stirpe; ma in primo luogo questo ti ordina, di fondare la grande Króton nelle belle pianure arabili. Poiché egli non sapeva dove fosse Króton, di nuovo la Pizia disse: Il lungisaettante in persona ti parla; ma fa attenzione. Questo è il monte Taphios, non arato, questa è la Chalkis, questa la sacra terra dei Cureti e queste sono le Echinadi; e a sinistra un vasto mare. Dico che così non ti può sfuggire il promontorio Lakinios, né la sacra Krimisa, né il fiume Aisaros. Nonostante l’oracolo gli avesse imposto di fondare Króton, Mýskellos, rimasto colpito dal territorio intorno a Sibari, voleva colonizzarla. Così questo responso scaturì per lui: cercando cose diverse dalla volontà del dio troverai pianto. Apprezza il dono che il dio ti da.» (Cordiano, G., Zorat, M. (cur.). (2014). Diodoro Siculo. Biblioteca Storica. Volume secondo (Libri IV-VIII), VIII, 17. Milano: Biblioteca Universale Rizzoli, pp ) Muvskello" – Mýskellos1 Frammento di parete di Cratere a figure rosse, attribuibile al Pittore di Kleophrades (inizi V sec. a.C.) Crotone - Museo Archeologico Nazionale di Crotone 1. il claudicante, attestato in Tessaglia e in Sicilia. (Masson, O. (1989). Rev. Phil., pp )
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Philoktetes e Myskellos. Il diverso alla conquista dell’Occidente. di Francesco De Marco Presso il fiume Neto (nau" aiqw) vengono bruciate le navi degli Achei per opera delle Nauprestides le tre figle di Laomedonte: Aithilla, Astyoche e Medesikaste, insieme alle altre prigioniere troiane (Apollodoro, Epitome, 6, 15 c) , riproducendo la fondazione di Skione, archetipo di tutte le altre tradizioni incentrate sul motivo delle Nauprestides (Robert, C. (1926). Die griechischen Heldensage, III 2. Berlin, p ss.) Area della foce del Neto. Sono indicati la probabile estensione del bacino endolagunare, le variazioni della linea di riva e del corso del fiume. Medaglia, S. (2010). Carta archeologica della provincia di Crotone. Paesaggi storici e insediamenti nella Calabria centro-orientale dalla preistoria all’altomedioevo. Rossano: Università della Calabria – Consenso Publishing, fig. 56, p. 101.
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Philoktetes e Myskellos. Il diverso alla conquista dell’Occidente
Philoktetes e Myskellos. Il diverso alla conquista dell’Occidente. di Francesco De Marco STRABONE (6, 1, 12, 262) ci informa della fondazione di Kroton riferendo notizie desunte da ANTIOCO (FGrHist 555 F 10): Antioco dice che, avendo l’oracolo ordinato agli Achei di fondare Crotone, Miscello venne a esplorare il paese e vedendo che ivi già era stata fondata Sibari presso il fiume omonimo, gli parve che fosse da preferire questa città. Tornò quindi nuovamente dall’oracolo per domandare se gli fosse consentito fermarsi a Sibari, anziché a Crotone. Il dio però gli rispose (si dava il caso che Miscello fosse gobbo): «O Miscello dal dorso corto, cercando altro al di fuori di quello che tiè concesso, corri incontro alla tua rovina; accetta di buon animo il dono che ti è destinato». Di ritorno dall’oracolo Miscello perciò fondò Crotone e con lui cooperò Archia, il fondatore di Siracusa, approdato lì per caso mentre andava a fondare questa città. A dire di Eforo, prima abitavano nella zona di Crotone gli Iapigi. STRABONE (6, 2, 4, 269) relativamente alla fondazione di Siracusa su fonte divulgata da EFORO Siracusa fu fondata da Archia, che vi giunse, navigando da Corinto, all’incirca nello stesso tempo in cui furono fondate Nasso e Megara. Si racconta che Miscello e Archia si siano recati insieme a Delfi e che il dio abbia chiesto a essi che lo interrogavano se preferissero la ricchezza o la salute. Archia scelse la ricchezza, Miscello la salute: il dio, allora, avrebbe concesso all’uno di fondare Siracusa, all’altro Crotone […]. Mentre navigava verso la Sicilia, Archia lasciò a colonizzare l’odierna Corcira, che in passato si chiamava Scheria, Chersicrate, della stirpe degli Eraclidi, con una parte dei compagni di viaggio. Chersicrate colonizzò l’isola […]. Archia, invece, approdato al Capo Zefiro e trovativi alcuni Dori, lì giunti mentre tornavano a casa dalla Sicilia […], li prese con sé e insieme a loro fondò Siracusa. PAUSANIA (3, 3, 1) Morto Alcamene, ereditò il regno [di Sparta] il figlio Polidoro e gli Spartani inviarono in Italia le colonie di Crotone e di Locri presso il Capo Zefirio, e sotto il regno di Polidoro la guerra detta messenica raggiunse il suo culmine.
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Philoktetes e Myskellos. Il diverso alla conquista dell’Occidente
Philoktetes e Myskellos. Il diverso alla conquista dell’Occidente. di Francesco De Marco Lotta tra Herakles e l’Hýdra di Lerna, “fermo immagine” sul granchio che morde il piede dell’eroe, particolare da hydría caeretana (525 a.C.) – J. Paul Getty Museum, Malibu, California, rif. Malibu 83.AE.346.
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Philoktetes e Myskellos. Il diverso alla conquista dell’Occidente. di Francesco De Marco GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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