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PubblicatoMariangela Virginia Mura Modificato 7 anni fa
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Vademecum sulle procedure per le autorizzazioni paesaggistiche
Comune di Sirmione Vademecum sulle procedure per le autorizzazioni paesaggistiche I vincoli di tutela come strumento critico di valutazione delle trasformazioni Sala Conferenze della Biblioteca Comunale Sirmione – 8 febbraio 2017
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Il periodo Preunitario
IL CONCETTO DI PAESAGGIO NELLA STORIA DELLA NORMATIVA ITALIANA: I RIFERIMENTI Il periodo Preunitario L. 11 giugno 1922, n Legge “Croce” Leggi Bottai Legge 1 giugno 1939, n “Tutela delle cose di interesse artistico e storico” Legge 29 giugno 1939, n “Protezione delle bellezze naturali” Costituzione della Repubblica Italiana – Principi fondamentali Art. 9 La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. a questa dichiarazione di principio non è mai seguita una attività legislativa, tanto che le leggi Bottai sono rimaste in vigore fino al 1999, anno di entrata in vigore del Testo Unico D.P.R. 616/77 La delega alle Regioni Sub-delega ai comuni: questa prassi determinò il verificarsi di “abusi edilizi” in quelle zone che, pur di grande interesse paesaggistico, non erano state interessate dai vincoli previsti della legge 1497/39. pochissimi i Piani Paesistici redatti sul territorio nazionale, nonostante fossero previsti dalla legge 1497/39 Legge 8 agosto 1985, n Legge “Galasso” “Disposizioni urgenti per la tutela delle zone di particolare interesse ambientale” si dispone “la redazione di piani paesistici o di piani territoriali-paesisitici (all’interno del PTR) ” per la gestione e valorizzazione degli ambiti tutelati ai sensi della legge 1497/39 Si assoggettano a tutela “ope legis” categorie di beni a prescindere dalla loro ubicazione sul territorio e da precedenti valutazioni di interesse paesaggistico i Comuni e le Regioni pur mantenendo le loro prerogative in ambito di autorizzazioni e all’applicazione delle sono obbligati dalla legge 431/85 a sottoporre all’esame delle Soprintendenze le autorizzazioni paesaggistiche rilasciate (e quindi i relativi progetti) per la verifica della legittimità del rilascio dell’autorizzazione stessa.
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“Protezione delle bellezze naturali”
IL CONCETTO DI PAESAGGIO NELLA STORIA DELLA NORMATIVA ITALIANA: I RIFERIMENTI Legge 29 giugno 1939, n. 1497 “Protezione delle bellezze naturali” sancita definitivamente l’equiparazione tra le bellezze naturali ed il patrimonio storico-artistico introduzione del principio vincolistico di tutela per determinate bellezze naturali introduzione della pianificazione paesistica come strumento attuativo della tutela sul territorio l’introduzione del richiamo all’interesse pubblico, stabilendo anche l’obbligo per i proprietari di beni situati all’interno delle aree vincolate, di presentare preventivamente al Soprintendente competente per territorio, i progetti delle opere da realizzare (art. 7), e con la previsione di una sanzione in caso di mancato rispetto di questo obbligo (art. 15). LIMITE: la legge n. 1497/1939 si riferiva a situazioni paesaggistiche di eccellenza, peculiari nel territorio interessato per panoramicità, visuali particolari, belvederi, assetto vegetazionale, assetto costiero. Tali particolarità paesaggistiche per loro natura non costituivano una percentuale prevalente sul territorio, le situazioni da tutelare erano soltanto quelle individuate dai provvedimenti impositivi del vincolo paesaggistico
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TESTO UNICO DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI
IL CONCETTO DI PAESAGGIO NELLA STORIA DELLA NORMATIVA ITALIANA: I RIFERIMENTI D. Lgs n. 490 TESTO UNICO DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI L. 1497/39 sulla tutela del paesaggio L. 1089/39 sulla tutela del patrimonio storico-artistico L. 431/85 c.d. “Galasso” CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO – FIRENZE 1 OTTOBRE 2000 « “Paesaggio" designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni. » La Convenzione prevede la salvaguardia di tutti i paesaggi, indipendentemente da prestabiliti canoni di bellezza o originalità, ed include espressamente: « ...paesaggi terrestri, le acque interne e marine. Concerne sia i paesaggi che possono essere considerati eccezionali, sia i paesaggi della vita quotidiana sia i paesaggi degradati. » CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO D. Lgs , n – c.d. “Codice Urbani” Per paesaggio si intende il territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni. 2. Il presente Codice tutela il paesaggio relativamente a quegli aspetti e caratteri che costituiscono rappresentazione materiale e visibile dell'identità nazionale, in quanto espressione di valori culturali. 4. La tutela del paesaggio, ai fini del presente Codice, è volta a riconoscere, salvaguardare e, ove necessario, recuperare i valori culturali che esso esprime
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Legge 29 giugno 1939, n. 1497 “Protezione delle bellezze naturali”
I VINCOLI NAZIONALI GRAVANTI SU SIRMIONE IN RELAZIONE ALL’EVOLUZIONE DELLA TUTELA Legge 29 giugno 1939, n “Protezione delle bellezze naturali” Costituzione della Repubblica Italiana – 1 gennaio – Principi fondamentali, art. 9 DICHIARAZIONE DI INTERESSE CON SOLI MOTIVI D.M VINCOLO SULLA PENISOLA D.P.R. 616/77 La delega alle Regioni L. 8 agosto 1985, n Legge “Galasso” DCP ENTROTERRA * DCP SPECCHIO LACUALE ** PROPOSTA D. Lgs n Testo Unico dei beni culturali e ambientali 1 OTTOBRE CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO – FIRENZE D. Lgs , N CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO L.R N TITOLO V – Beni Paesaggistici DGR 8/7308 DEL ENTROTERRA * DGR 8/7307 DEL SPECCHIO LACUALE ** DICHIARAZIONE DI INTERESSE CON CRITERI
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ANALISI PRELIMINARI DEL CONTESTO TUTELATO: STRUMENTI NORMATIVE E LETTURA DIRETTA
INDIRIZZI DEL PIANO PAESAGGISTICO A LIVELLO REGIONALE E PTCP D.M «Penisola» ELABORATI DI TEMA PAESAGGISTICO DEL PGT – analisi - orientamenti e criteri di attuazione DCP / DGR 8/7308 DEL «Entroterra» DGR IX/2727 DEL Elementi costitutivi del settore naturalistico e antropico DCP / DGR 8/7307 DEL «Specchio lacuale» LETTURA DIRETTA DEL BENE PAESAGGISTICO
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D.M. 18.11.1955 VINCOLO SULLA PENISOLA
I MOTIVI: RICONOSCIUTO CHE LA PENISOLA PREDETTA HA NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO PERCHÉ CON LA PARTICOLARE UBICAZIONE DEL SUO TERRITORIO, OLTRE A COSTITUIRE UN QUADRO NATURALE DI SINGOLARE BELLEZZA PANORAMICA, OFFRE DEI PUNTI DI VISTA ACCESSIBILI AL PUBBLICO DAI QUALI SI PUÒ GODERE LA MAGNIFICA VISUALE DEL LAGO DI GARDA E DEL MONTE BALDO. PENISOLA COME OGGETTO DELLA VISUALE PANORAMICA E PUNTO DI VISUALE PANORAMICA NON CI SONO CRITERI Si richiamano le disposizioni del Regolamento di attuazione R.D. 3 giugno 1940 n per l’applicazione della Legge 1497/39 In relazione a: MOVIMENTI E VALORI DI MASSE EFFETTI DI CHIARO SCURO IMPORTANZA E DISTRIBUZIONE DI ELEMENTI DECORATIVI COLORE PER L’ARMONIZZAZIONE CON L’AMBIENTE VEGETAZIONE COME ELEMENTO SUSSIDIARIO La finalità che la disposizione di tutela «è necessaria per impedire il diffondersi di indiscriminate costruzioni tolga la bella vista panoramica del lago che si gode da ogni punto del territorio» è nel tempo stata ampiamente disattesa.
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D.M. 18.11.1955 VINCOLO SULLA PENISOLA
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D.M. 18.11.1955 VINCOLO SULLA PENISOLA
INTERVENTI CRITICI: NUOVE COSTRUZIONI RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE CON AMPLIAMENTO SEDIME, AUMENTI DI ALTEZZA O CAMBIO DI SAGOMA TIPOLOGIA, MORFOLOGIA, NONCHE’ LINGUAGGIO DISSONANTE CON L’AMBITO CONSOLIDATO OCCLUSIONE DEI PUNTI DI VISUALE PANORAMICA (visuali dalla penisola) INSERIMENTO DI ELEMENTI DI INTRUSIONE NEL PROFILO CONSOLIDATO (visuali verso la penisola) N.B. Gli elementi di occlusione e intrusione non si limitano alle sole costruzioni, ma comprendono: Strutture temporanee e/o protezione Elementi tecnologici Colori o materiali impropri
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D.M. 18.11.1955 VINCOLO SULLA PENISOLA
ELEMENTI DI ATTENZIONE E CRITICITA’: STRUTTURE PRECARIE non proporzionali allo spazio urbano in cui sono inserite o dissonanti rispetto al linguaggio delle cortine architettoniche (dimensione, forma, colore) interferenti con le visuali di fruizione paesaggistica da e verso lago; INCIDENZA VISIVA, INCIDENZA TIPOLOGICA, MORFOLOGICA E/O LINGUISTICA) ’ ELEMENTI DI ATTENZIONE E CRITICITA’: VOLUMI FUORI SCALA rispetto al tessuto consolidato (INCIDENZA VISIVA) STRUTTURE DALLE CARATTERISTICHE INCOERENTI CON IL TESSUTO CONSOLIDATO (INCIDENZA TIPOLOGICA, MORFOLOGICA E/O LINGUISTICA) ’
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D.M. 18.11.1955 VINCOLO SULLA PENISOLA
EFFETTI «OBLITERATIVI» ED «EFFETTI INTRUSIVI» I punti di visuale panoramica includono anche gli elementi notevoli (aree monumentali). Il punto di osservazione più alto, con maggiore profondità di campo, consente una visuale privilegiata , da cui è possibile valutare: ELEMENTI FUORI SCALA rispetto al tessuto consolidato; MORFOLOGIE DISSONANTI ELEMENTI INCONGRUI (terminali tecnologici o materiali non coerenti con il tessuto consolidato); N.B. I TETTI e i MANTI DI COPERTURA sono elemento costitutivo del paesaggio antropico. (D.G.R. 9/2727 – APP. B., schede ) RIFERIMENTI VADEMECUM: 1.2. Vincoli Paesaggistici negli strumenti di Pianificazione CRITERI PER: SOTTOTETTI (Trasformazioni e Ristrutturazioni) FOTOVOLTAICO
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D.M. 18.11.1955 VINCOLO SULLA PENISOLA – LE VARIABILI SINCRONICHE
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D.M. 18.11.1955 VINCOLO SULLA PENISOLA
STRUMENTI DI ANALISI E CONTROLLO – I FOTOPIANI DA LAGO I FOTOPIANI DA LAGO costituiscono prezioso strumento di analisi dello stato dei luoghi e, mediante FOTOSIMULAZIONI, strumento di controllo progettuale già in fase di elaborazione, prima ancora della valutazione degli Enti preposti FOTOSIMULAZIONI E NON MODELLI 3D ASTRATTI (utili solo in fase preliminare per controllo planivolumetrico)
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Deliberazione Commissione Provinciale 02. 08
Deliberazione Commissione Provinciale VINCOLO «SPECCHIO LACUALE» I MOTIVI: RITENUTO DI CONDIVIDERE LE MOTIVAZIONI ESPRESSE DALLA SUDDETTA COMMISSIONE PROVINCIALE PER L’INDIVIDUAZIONE DEI BENI PAESAGGISTICI, CHE RICONOSCE L’ECCEZIONALE VALORE PAESISTICO DEI LUOGHI IN RAPPORTO CON IL LAGO E LA NECESSITA' DI TUTELARE NON SOLO LA PERCEPIBILITA' DA TERRA DEI QUADRI VISUALI COSTITUITI DAL LAGO E DALLO SFONDO MONTANO, MA ALTRESI' LA LIBERA VISUALE DELLE SPONDE E DEGLI ELEMENTI PAESAGGISTICI DI NOTEVOLE RILIEVO CHE LE COMPONGONO E PERCEPIBILI DAL LAGO STESSO. LA VISTA DELLA SPONDA DAL LAGO DEVE ESSERE QUINDI SALVAGUARDATA DA OGNI EVENTUALE OSTACOLO CHE COMPROMETTEREBBE GLI INTERESSI PUBBLICI DI CARATTERE GENERALE CONNESSI ALLA TUTELA PAESAGGISTICA SIA DEI QUADRI PANORAMICI, SIA DELLA RICONOSCIBILITA' E INTEGRITA' DI UN SITO DI ELEVATA NOTORIETA' E RILEVANZA IDENTITARIA OLTRE CHE DI PARTICOLARE INTERESSE ARCHEOLOGICO, COME TESTIMONIATO DALLA PRESENZA DI REPERTI IN AREA DI SPONDA E DI BAGNASCIUGA . TEMI AFFRONTATI DAI CRITERI DI GESTIONE PAESAGGISTICA DELLE TRASFORMAZIONI: · I MOLI DI ATTRACCO; · I NUOVI PONTILI; · I PONTILI GALLEGGIANTI; · I NUOVI MANUFATTI PER L’ATTRACCO LACUALE · I PROGETTI DI ADEGUAMENTO E RISTRUTTURAZIONE DI PORTI E ATTRACCHI · SISTEMAZIONE DELLE SPONDE LACUALI - - UTILIZZO DI PIETRAME, - TECNICHE DI INGEGNERIA NATURALISTICA - MANTENIMENTO DELLA NATURALITÀ ESISTENTE (CANNETI E ALTRO); · INTERVENTI, O INSIEME DI INTERVENTI, CHE COMPORTINO UN’ALTERAZIONE SOSTANZIALE E PERCETTIVA DELLA LINEA DI COSTA E DELL’ORGANIZZAZIONE IN ESSERE DEGLI ATTRACCHI. · CONTROLLO ARCHEOLOGICO DI OGNI INTERVENTO A RIVA LAGO CHE COMPORTI SCAVI NEL SOTTOSUOLO ANCHE DI MODESTA ENTITÀ La finalità che la disposizione di tutela «è necessaria per impedire il diffondersi di indiscriminate costruzioni tolga la bella vista panoramica del lago che si gode da ogni punto del territorio» è nel tempo stata ampiamente disattesa.
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Deliberazione Commissione Provinciale 02. 08
Deliberazione Commissione Provinciale VINCOLO «SPECCHIO LACUALE» Dovrà essere di massima evitato l’attracco “fisso” di piattaforme galleggianti e natanti adibiti a servizi ristoro, funzioni di tipo commerciale, o altro. Qualora se ne rilevi la necessità dovranno essere valutate localizzazione e caratteristiche tipomorfologiche di tali manufatti, tenendo conto dei criteri sopra esposti;
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Deliberazione Commissione Provinciale 02. 08
Deliberazione Commissione Provinciale VINCOLO «SPECCHIO LACUALE» · l’eventuale sistemazione delle sponde lacuali dovrà essere realizzata mediante l’utilizzo di pietrame, o là dove possibile, con tecniche di ingegneria naturalistica, avendo cura di mantenere la naturalità esistente (canneti e altro) - i pontili galleggianti dovranno avere il pagliolato in legno con base flottante per seguire l’andamento del livello lacuale, gli elementi strutturali in metallo dovranno essere tinteggiati con colore idoneo e coerente con il contesto; - i nuovi pontili sono da realizzarsi preferibilmente secondo tipologie galleggianti, fatto salvo i pontili in legno di modeste dimensioni che per modalità costruttive e misura si riferiscono alle tipologie tradizionali locali;
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Deliberazione Commissione Provinciale 25.09.1987 «VINCOLO ENTROTERRA»
I MOTIVI: RITENUTO DI CONDIVIDERE LE MOTIVAZIONI ESPRESSE DALLA SUDDETTA COMMISSIONE PROVINCIALE PER L’INDIVIDUAZIONE DEI BENI PAESAGGISTICI CHE RICONOSCE LA RILEVANZA PAESAGGISTICA DI QUESTO BRANO DI PAESAGGIO TRADIZIONALE DEL BASSO GARDA, DELIMITATO DALLA STRADA STATALE 11 E DALLA FERROVIA MILANO-BRESCIA, CONTRADDISTINTO DAL FELICE RAPPORTO TRA LA FASCIA COSTIERA DI ELEVATE QUALITA' PAESISTICHE ED IL RETROTERRA DELLE COLLINE MORENICHE, A LORO VOLTA TUTELATE, E DA UNA TRAMA AGRICOLA ANCORA LEGGIBILE SUL TERRITORIO PUNTEGGIATA DA UNA SERIE DI CASCINE NON PRIVE DI CONNOTAZIONI STORICHE E DI SICURO SIGNIFICATO TESTIMONIALE (IN PARTICOLARE C. TODESCHINO E C. PALAZZO IN COMUNE DI SIRMIONE; C. LEONI IN COMUNE DI DESENZANO). AMBITO DI CONNESSIONE E RELAZIONE TRA IL LAGO E LE RETROSTANTI COLLINE MORENICHE, CHE VA A COMPLETARE IL SISTEMA DI TUTELE PAESAGGISTICHE IN ESSERE CHE RIGUARDANO SIA LE COLLINE SUDDETTE CHE LE SPONDE LACUALI, E CHE VEDE LA PRESENZA, IN LOCALITA' GARBELLA E TERRITORIO CIRCOSTANTE, DI AREE DI INTERESSE ARCHEOLOGICO. TEMI AFFRONTATI DAI CRITERI DI GESTIONE PAESAGGISTICA DELLE TRASFORMAZIONI: ; · RECUPERO DELLE PERMANENZE ARCHITETTONICHE AGRICOLE - SALVAGUARDIAE DELLE CARATTERISTICHE TIPOLOGICHE, MORFOLOGICHE E MATERICHE DELL’EDILIZIA TRADIZIONALE · NUOVE COSTRUZIONI EDILIZIE E SVILUPPI URBANI - AREE DI FRANGIA URBANA · LA L'EVENTUALE PREVISIONE DI EDIFICI O MANUFATTI A FORTE IMPATTO VISIVO O DIMENSIONALE DEVE ESSERE ATTENTAMENTE VALUTATA, · RECINZIONI NELLE AREE RURALI – PERMEABILITA’ SISTEMI VERDI COERENTI CON GLI ELEMENTI PROPRI DEL PAESAGGIO AGRARIO TRADIZIONALE LOCALE - I CANALI (GANFI) - VEGETAZIONE RIPARIALE · NUOVI TRACCIATI STRADALI EXTRAURBANI NONCHÉ L’ALLARGAMENTO O LA MODIFICA DI QUELLI ESISTENTI, · CARTELLONISTICA PUBBLICITARIA LIMITATA · SISTEMAZIONE DELLE STRADE ESISTENTI E L’EVENTUALE REALIZZAZIONE DI NUOVI TRATTI DI VIABILITA' INTERNA ALLE AREE AGRICOLE DOVRANNO CERCARE DI SALVAGUARDARE LA VEGETAZIONE ESISTENTE ;
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Deliberazione Commissione Provinciale 25.09.1987 «VINCOLO ENTROTERRA»
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Deliberazione Commissione Provinciale 25.09.1987 «VINCOLO ENTROTERRA»
Rif. Lionella Scazzosi e Paola Branduini PAESAGGIO E FABBRICATI RURALI: SUGGERIMENTI PER LA PROGETTAZIONE E LA VALUTAZIONE PAESAGGISTICA
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Deliberazione Commissione Provinciale 25.09.1987 «VINCOLO ENTROTERRA»
Rif. Lionella Scazzosi e Paola Branduini PAESAGGIO E FABBRICATI RURALI: SUGGERIMENTI PER LA PROGETTAZIONE E LA VALUTAZIONE PAESAGGISTICA
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Deliberazione Commissione Provinciale 25.09.1987 «VINCOLO ENTROTERRA»
Rif. Lionella Scazzosi e Paola Branduini PAESAGGIO E FABBRICATI RURALI: SUGGERIMENTI PER LA PROGETTAZIONE E LA VALUTAZIONE PAESAGGISTICA
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DOCUMENTAZIONE PER LE ISTANZE DI AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA
D.P.C.M. 12 dicembre 2005 Individuazione della documentazione necessaria alla verifica della compatibilità paesaggistica degli interventi proposti, ai sensi dell'articolo 146, comma 3, del Codice dei beni culturali del paesaggio di cui al D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 RELAZIONE PAESAGGISTICA. Finalità. Criteri per la redazione della relazione paesaggistica. Contenuti della relazione paesaggistica. 4. Documentazione relativa a tipologie di interventi
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