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IoT Internet of Things
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Introduzione Per internet delle cose intendiamo l’insieme degli oggetti collegati tramite internet Per cose, nel senso tradizionale, intendiamo: calcolatori, tablet, smartphone, mainframe, cluster L’intento futuro è quello di includere nel concetto di cose, anche altri oggetti non connessi come sensori, elettrodomestici, dispositivi meccanici….tutto ciò che si può controllare automaticamente
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Introduzione IoT nasce nel 2005 quando la ITU International Telecomunication Union, conia l’acronimo IoT Già negli anni 90 erano noti i seguenti concetti: Any Time Connection – oggetti connessi a tutte le ore del giorno Any Place connection – connessi ovunque, anche all’aperto grazie dispositivi portatili Nel 2005 viene aggiunto il concetto di Any thing Connection – tutti gli oggetti possono essere connessi tra loro
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Componenti chiave di IoT
ITU ha stabilito quattro elementi fondamentali di IoT: Tecnologia RFID (Radio Frequency Identification): su ogni oggetto è posizionato un tag che può essere letto tramite un lettore a radio frequenze. I tag sono delle memorie che contengono informazioni riguardo gli oggetti sui quali vengono applicati. Si dividono in: Attivi - alimentati, portata fino a 80 m e capacità di memoria di 128 kb Passivi - sono privi di alimentazione, portata minore di 2 m e capacità di 1 kb Sensori dispositivi che permettono di rilevare i cambiamenti di grandezze fisiche Embedded intelligence – intelligenza incorporata Nanotecnologie – tecnologie sempre più piccole
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Dati e big data I dati sono valori assegnati a ciascun oggetto
I dati vengono acquisiti, elaborati e inviati L’informazione è la correlazione tra i dati I dati possono essere strutturati, se inseriti in campi fissi o record, oppure, possono essere grezzi I big dati rappresentano il modo in cui le aziende raccolgono, analizzano vasti archivi di dati al fine di trarne spunto sulle tendenze e predire l’evoluzione del mercato
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Dispositivi IoT e il Fog computing
I dispositivi principali di IoT sono: Router Switch WiFi Il rapido svilupparsi dell’IoT richiede una tecnologia particolare per evitare ritardi ed errori di comunicazione Si cerca così conoscere bene la distribuzione geografica degli apparati da connettere La tecnica del fog computing crea una infrastruttura di calcolo nella periferia della rete dove possono svolgere tante operazioni semplici che richiedono risposte rapide Nel fog computing, i singoli device comunicano peer to peer per condividere le informazioni e prendere delle decisioni locali
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Fog computing e cloud computing
access on demand alle risorse di rete; Il modello è del tipo paga ciò che usi Fog computing: Il cloud è il più vicino possibile alla sorgente che genera i dati È installato localmente specie se i dati sono troppo grandi per essere spostati È installato localmente se si ha bisogno di monitorare i dati real time
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Utilizzo IoT viene utilizzato:
Dalle aziende per la logistica ed il controllo antifrode Acquisto guidato dei beni di commercio E-commerce, commercio mobile Gestione della sicurezza gestione dei consumi energetici Gestione della produzione Sistemi di locazione e navigazione
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Node red flow based programming e internet of thing
Node red è uno dei più importanti tool di sviluppo per internet delle cose Nasce con lo scopo di dare a tutti, anche ai meno esperti, la possibilità di poter collegare tra loro più dispositivi La programmazione a flussi è basata su tool di tipo visuale, sono dei blocchi funzionali Ogni blocco ha una funzione La parte grafica è stata realizzata in HTML, mentre la parte elaborativa è programmata in Java Script
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MQTT Node-RED nasce dall’idea di alcuni ricercatori della IBM, Nicholas O’Leary, Dave Conway-Jones e Andy Stanford-Clark, allo scopo di per trasferire messaggi attraverso il protocollo MQTT costruendo dei flussi in maniera del tutto visuale. MQTT è un protocollo per poter pubblicare dei messaggi È formato da:publisher ,chi pubblica, e subscriber,chi riceve/sottoscrive; è gestita attraverso un server centrale, broker che smista i messaggi applicando appunto il pattern publish/subscribe.
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Node red Le applicazioni di node red si chiamano flussi
I blocchi sono detti nodi Le connessioni sono realizzati tramite porte di INPUT e di OUTPUT La porta su cui è in ascolto il web server di Node-RED per il tool visuale è 1880 e si chiama uiPort Una volta avviato node red, bisogna digitare il seguente indirizzo:
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Ui/tool visuale di node red
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