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LE GUERRE DI EGEMONIA IN EUROPA E LA FINE DELL’INDIPENDENZA ITALIANA

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Presentazione sul tema: "LE GUERRE DI EGEMONIA IN EUROPA E LA FINE DELL’INDIPENDENZA ITALIANA"— Transcript della presentazione:

1 LE GUERRE DI EGEMONIA IN EUROPA E LA FINE DELL’INDIPENDENZA ITALIANA
REALIZZATO DA BEATRICE BONO 3°B A.S

2 LA FINE DELL’EQUILIBRIO IN ITALIA: CARLO VIII
La situazione precipita quando Ludovico il Moro tenta di allargare i territori del Ducato di Milano e per far questo chiama il re di Francia Carlo VIII il quale scende in Italia anche per far valere i diritti francesi (angioini) sul trono di Napoli dove c'erano gli Spagnoli (Aragonesi) che anni prima avevano cacciato proprio i francesi. Ma con l'arrivo di Carlo VIII iniziarono le guerre d'Italia e inoltre con il suo arrivo si capì che l'Italia a livello politico era molto frammentata e facilmente conquistabile. Carlo VIII infatti era il re di un grande impero e scese in Italia con un forte esercito e venne accolto bene sia da Ludovico il Moro che a Firenze da Piero Dei Medici; ma la città di Firenze non fu contenta di questo e infatti cacciò Piero dei Medici. Inoltre Carlo VIII arrivò a Napoli e la conquistò.

3 A questo punto gli Stati italiani si cominciarono a preoccupare della potenza di Carlo VIII e fecero una Lega antifrancese alla quale parteciparono : Ludovico il Moro, il Papa, il re di Spagna e Massimiliano d'Asburgo . Per questo Carlo VIII deciso di tornare in Francia mentre a Napoli tornarono sul trono gli Aragonesi. Quindi a livello militare non successe nulla, ma a livello politico si capì che l'Italia era vulnerabile e frammentata, infatti la Spagna e la Francia iniziarono una serie di guerre per la conquista dei territori italiani e con la pace di Noyon si decise che alla Spagna andava il Regno di Napoli e alla Francia il Ducato di Milano.  

4 La Repubblica di Savonarola
Savonarola fu un frate che prese il potere a Firenze, fondando una repubblica, dopo che i medici furono cacciati da Firenze, dopo l'arrivo di Carlo VIII. Savonarola infatti era contro il papa Alessandro VI Borgia, il quale era corrotto ed aveva una condotta immorale. Infatti Savonarola voleva un ritorno da una chiesa povera; infatti i suoi seguaci si chiamavano i "PIAGNONI"; mentre i seguaci della famiglia dei Medici si chiamavano i "PALLESCHI", che appunto volevano il ritorno dei Medici. Comunque Savonarola era molto rigido a livello morale, infatti fece delle riforme che alla borghesia non piacevano: tasse che colpivano i più ricchi, chiuse i teatri, abolì le feste. Quindi la borghesia si scocciò, il Papa lo scomunicò e lui fu arrestato, processato e bruciato vivo in piazza.

5 L'ascesa di Carlo V Carlo V era il figlio di Giovanna La Pazza (Spagnola) e di Filippo il Bello (Tedesco). Giovanna era chiamata così perchè il suo matrimonio fu combinato dal padre di Filippo II che voleva allargare i confini del suo impero; ma nonostante che fosse tutto deciso dal padre, Giovanna si innamorò così tanto di Filippo che quando lui morì Giovanna impazzì. Comunque Carlo V nel 1519 venne eletto imperatore ed ereditò un impero enorme formato da : Spagna, il regno di Napoli, Sicilia, Sardegna, Austria, Boemia, Fiandre Olanda, i territori dell'impero asburgico, le colonie americane che erano sotto il dominio spagnolo. Inoltre Carlo V rivendicava anche la Borgogna Il suo impero era così immenso che si diceva che il sole su questo impero non tramontava mai.

6 Il sogno di Carlo V Carlo V aveva la stessa idea di Carlo Magno, cioè creare un unico impero, con un unico imperatore con un'unica religione , ovviamente quella cattolica. Infatti lui aveva un progetto accentratore. Per diventare imperatore Carlo V pagò i 7 elettori che dovevano decidere tra lui e Francesco I, re d i Francia. Carlo V infatti ebbe l'appoggio finanziario dei banchieri della famiglia dei Fugger. 

7 Gli ostacoli al progetto di Carlo V
Gli ostacoli a questo grande progetto imperiale furono: 1. Il re di Francia, Francesco I, con il quale ci furono vari scontri; 2. L'espansione dei Turchi ottomani; 3. La riforma protestante che era appoggiata dai principi tedeschi che andavano sia contro Carlo V che contro la Chiesa Di Roma, perchè in Germania i principati erano ancora controllati dai vescovi – conti. Quindi i principi tedeschi formarono la Lega di Smalcanda contro Carlo V; i principi tedeschi erano appoggiati anche dal re di Francia. Ci fu una battaglia tra Carlo V e i principi tedeschi che si concluse con una parziale vittoria di Carlo V.

8 La guerra in Italia tra Francia e Spagna e il sacco di Roma
Carlo V, oltre a combattere i principi tedeschi, combattè anche contro la Francia per prendere in Italia il Ducato di Milano, che era un territorio strategico per la comunicazione tra Spagna e Germania. La lotta tra Carlo V e Francesco I si concluse nel 1525 nella Battaglia di Pavia, dove vinse Carlo V e Francesco I venne fatto prigioniero. Per tornare in libertà Francesco I firmò Il trattato di Madrid con il quale Francesco I dovette dare a Carlo V MILANO E LA BORGOGNA. A quel punto Francesco I fece la LEGA DI COGNAC contro Carlo V alla quale parteciparono : Firenze, Venezia, Ducato di Milano, L'Inghilterra e il papa Clemente VII, che era sempre stato un grande alleato di Carlo V. Questo provocò una grande reazione da parte di Carlo V che inviò a Roma soldati mercenari protestanti, che esasperati anche dal fatto che non venivano pagati, nel 1527 saccheggiarono Roma per 8 mesi. L'assedio finì dopo 8 mesi perchè cominciarono a scarseggiare i beni di prima necessità e arrivarono varie pestilenze.

9 Dopo il sacco di Roma Ma dopo tutto ciò, il Papa torna alleato di Carlo V, che rimise i Medici a Firenze e ridiede al Papa le terre che varie città durante il sacco di Roma si erano prese. In cambio di tutto ciò Carlo V ebbe il riconoscimento dei suoi possessi in Italia e venne incoronato da Papa a Bologna nel 1530. Essere incoronato dal Papa aveva un grande valore perchè rimarcava il ruolo ed il prestigio di Carlo V. Infine Francia e Spagna si divisero di nuovo i territori: Spagna in seguito la pace di Cateau- Cambresis: Milano; Francia: Borgogna.


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