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MARCO MONTELEONE - FRANCESCO QUARANTA
“Dall’analisi di due top team alla costruzione di un modello di gioco teorico con sistema ; visualizzazione delle strutture nelle varie sottofasi e descrizione dei relativi principi di gioco” MARCO MONTELEONE - FRANCESCO QUARANTA
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SQUADRE OSSERVATE COME MODELLO DI RIFERIMENTO
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STRUTTURA E DISTRIBUZIONE INIZIALE DEI GIOCATORI
1 PORTIERE 2 CENTRALI 2 LATERALI 2 CENTROCAMPISTI 1 TREQUARTISTA 2 ATTACCANTI ESTERNI 1 ATTACCANTE CENTRALE
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ATTACCO ORGANIZZATO
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ATTACCO ORGANIZZATO In Attacco Organizzato (AO): Quando il portiere è in possesso palla i due centrali si alzeranno senza distanziarsi eccessivamente fra loro per fornire copertura alla linea formata dai due centrali di centrocampo e i due laterali i quali avanzeranno e si apriranno per eventuali seconde palle e/o dare ampiezza alla squadra, i centrocampisti centrali occuperanno la zona centrale del campo con la doppia funzione di ricevitori di seconde palle dopo un passaggio diretto o possibili ricevitori di passaggi sul corto, gli attaccanti esterni, il trequartista e la punta si stringeranno per creare superiorità numerica nella zona di caduta della palla l’ampiezza è garantita dalla posizione dei due laterali. Si favorisce il gioco lungo e l’attacco rapido. Attacco Organizzato (AO):
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ATTACCO ORGANIZZATO In Attacco Organizzato alternativo (AO): Uno dei due centrocampisti centrali si abbassa per dare superiorità numerica insieme ai due difensori centrali per far partire l’azione dal basso. L’altro centrocampista rimane come riferimento centrale e i due laterali occuperanno posizioni molto ampie. I quattro attaccanti si stringono all’interno del blocco difensivo avversario. Si favorisce il gioco corto ed un attacco manovrato. Attacco Organizzato alternativo (AO):
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DIFESA ORGANIZZATA
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DIFESA ORGANIZZATA In Difesa Organizzata (DO): In questa sottofase, immaginando che la squadra avversaria stia costruendo un’azione dal basso, i due laterali si manterranno in linea con i due centrali, la linea mediana sarà rafforzata dalla presenza degli attaccanti esterni, il trequartista agirà alle spalle dell’attaccante centrale che costituirà la prima linea di pressione, in maniera da dissuadere il gioco nel corridoio centrale. Difesa Organizzata (DO):
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DIFESA ORGANIZZATA In Difesa Organizzata alternativa (DO): In base alle caratteristiche tecniche e organizzative di gioco dell’avversario il trequartista e l’attaccante centrale agiranno uno affianco all’altro. Difesa organizzata alternativa (DO):
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ORGANIZZAZIONE DIFENSIVA
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ORGANIZZAZIONE DIFENSIVA
Nel momento di perdita della palla in attacco organizzato nella metà campo avversaria, si distingueranno due blocchi. Normalmente è la stessa contingenza del gioco a formare un blocco avanzato, composto dai giocatori che stavano partecipando attivamente alla giocata di attacco, ossia i quattro attaccanti, e un blocco arretrato con caratteristiche più prevedibili e fisse rispetto all’altro, ossia dai componenti della linea difensiva, supportati dai due centrocampisti centrali.
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ORGANIZZAZIONE DIFENSIVA
In funzione delle capacità tecniche e organizzative di gioco degli avversari si può optare per un blocco avanzato più numeroso con relativo cambio di comportamento ( es. riconquista immediata della palla)
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CONTROPIEDE OLEADAS
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CONTROPIEDE OLEADAS Per lo sviluppo di questa sottofase, a livello strutturale si potranno distinguere in linea teorica 3 diverse oleadas (ondate) di giocatori in relazione al tempo di avvicinamento alla porta avversaria. La prima oleada sarà quella che cercherà, il più velocemente possibile, di attaccarela difesa avversaria alle spalle (ricerca costante della profondità), la seconda oleada attaccherà lo spazio creatosi tra i difensori e i centrocampisti rivali mentre la terza oleada dovrà mantenere l’equilibrio della squadra riducendo la distanza con i componenti delle precedenti. La composizione delle suddette oleadas dipenderà quindi dalla posizione nella quale si troveranno i giocatori nella sottofase precedente.
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ORGANIZZAZIONE DIFENSIVA
Contropiede (CO) Sottofase in possesso palla quando la squadra cerca di avanzare per arrivare alla finalizzazione il più velocemente possibile, approfittando della momentanea mancanza di organizzazione in fase difensiva da parte degli avversari. In base ai tempi di avvicinamento in zone prossime alla porta rivale, si possono classificare i gruppi di giocatori della squadra che contrattacca in (Antón, 2000): Prima Oleada Seconda Oleada Terza Oleada Attacco Organizzato (AO) E’ la sottofase di gioco in fase di possesso palla dove si cerca di finalizzare con successo contro una squadra con la difesa schierata, ovvero con tutti o quasi tutti gli avversari in situazione di attesa. In base alle caratteristiche della squadra che attacca e anche della squadra che difende, si possono sviluppare due tipi di attacco organizzato: Attacco Diretto Attacco Posizionale ATTACCO ORGANIZZATO DIFESA ORGANIZZATA CONTROPIEDE ORGANIZZAZIONE DIFENSIVA CICLO DI GIOCO Difesa Organizzata (DO) Sottofase nel momento di non possesso dove la squadra cerca di organizzarsi per recuperare il dominio del pallone o evitare finalizzazioni: chiudendo gli spazi più pericolosi, non permettendo l’avanzamento verso essi e indirizzando il gioco verso zone dove sia più facile il recupero per motivi spaziali (per esempio la fascia laterale) e per motivi strategici (per esempio indirizzando il pressing verso avversari con meno qualità tecniche). Il pressing può essere portato su quattro altezze/zone diverse del campo (Bragagnolo, Gaburro, Romagnoli, 2004): Ultraoffensivo Offensivo Difensivo ultradifensivo Organizzazione Difensiva (OD) Sottofase nella quale non si ha il possesso palla,quando la squadra che difende si trova in una situazione di squilibrio difensivo, come conseguenza di un’azione precedente di attacco che si conclude. In questo momento del gioco, normalmente, si possono distinguere due blocchi nella squadra che difende, uno avanzato e un altro arretrato. In funzione della zona di perdita della palla, della maniera di attaccare della squadra (attacco diretto, attacco posizionale) e di conseguenza del numero di giocatori del blocco avanzato, si perseguiranno obiettivi diversi. In generale se supponiamo che la nostra squadra perda palla in zona di finalizzazione si potrebbero generare quattro modalità diverse di organizzazione difensiva: Ripiegamento ultraoffensivo Ripiegamento offensivo: Ripiegamento difensivo: Ripiegamento ultradifensivo
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DIVISIONE DEL CAMPO IN SETTORI
Per facilitare la comprensione abbiamo diviso il campo in tre parti in senso verticale e in 4 parti in senso orizzontale. I diversi settori formatosi, prendendo come punto di partenza la nostra area di rigore, si chiameranno: “Costruzione A” (1, 2, 3) “Costruzione B” (1, 2, 3) “Creazione” (1, 2, 3) “Finalizzazione” (1, 2, 3)
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ATTACCO ORGANIZZATO I COMPORTAMENTI DEL GIOCO COLLETTIVO
NELLE DIVERSE SOTTOFASI E SETTORI ATTACCO ORGANIZZATO Zona del Campo Costruzione A Obiettivi Quando l’azione inizia in questo settore (o zona), i primi giocatori a partecipare attivamente, secondo la struttura del modello di gioco normalmente saranno il portiere con i centrali e con davanti i due centrocampisti, di cui uno può anche integrare la linea dei 2 difensori. Devono come primo obiettivo far arrivare la palla ai giocatori che occupano il settore di Creazione, attraverso passaggi diretti su uno dei quattro giocatori di attacco con la possibilità di giocare sulla seconda palla in zona di costruzione b o in profondità verso la zona di finalizzazione. Come alternativa in caso di squadra avversaria che occupa le zone di creazione e finalizzazione si può optare per un gioco combinato con passagi sul corto verso i centrocampisti o i laterali. E’comunque fondamentale uscire rapidamente, ma senza essere precipitosi, da questa zona perchè perdere palla risulterebbe estremamente pericoloso. I giocatori devono anche saper fare circolare la palla con la partecipazione del portiere per poter uscire in maniera efficace dalla pressione. Principi Specifici del Modello Dominio dei movimenti di smarcamento sul lungo e sul corto. Valutazione del rischio in zone critiche. Riduzione del numero dei tocchi di palla. Creazione di zone con superiorità numerica. Individuazione di zone con superiorità numerica. Dominio del proprio corpo nello spazio per posizionarsi in maniera da vedere nello stesso tempo le due porte. Sentimento continuo di attacco alla profondità. Selezione degli obiettivi preferenziali del modello: Avanzare sul lungo in Creazione 1,2,3 Avanzare sul corto in Costruzione B 1,2,3 Sentimento di aiuto constante.
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Costruzione B Obiettivi Principi Specifici del Modello
Zona del Campo Costruzione B Obiettivi Quando la palla viene controllata nella zona di Costruzione B da uno dei due centrocampisti, l’obiettivo principale diventa quello di far arrivare la palla verso la zona di Finalizzazione cercando l’attaccante esterno opposto o l’attaccante centrale che si smarcano in profondità. In alternativa verranno serviti in zona di Creazione il trequartista o l’attaccante esterno di zona che crea lo spazio per la sovrapposizione del laterale. Un’ ulteriore possibilità potrebbe essere lo scambio di posizione del attaccante centrale che si smarca nella zona di creazione con il trequartista che andrà ad occupare la zona di finalizzazione. In base al tipo di difesa della squadra avversaria si prediligeranno differenti modalità di attacco: Contro una difesa a zona: ricerca della superiorità numerica in zona palla, con movimenti alle spalle dell’avversario diretto del possessore. Contro una difesa a uomo: ricerca dell’1>1 e dei movimenti di smarcamento per ostacolare la visione simultanea della palla e dell’avversario diretto del marcatore. Contro una difesa pressing: ricerca di cambi di gioco diretto e indiretto. In questa zona di campo generalmente è importante relazionarsi con la linea più avanzata per superare la prima o la seconda linea di forza della squadra avversaria. Questo è possibile solo applicando il concetto di ampiezza in modo da provocare la separazione tra i componenti della linea di centrocampo avversaria. Principi Specifici del Modello Dominio dei movimenti di smarcamento sul corto e sul lungo. Valutazione del rischio in zone critiche. Creazione di zone con superiorità numerica in base al tipo di difesa avversaria. Individuazione di zone con superiorità numerica. Sentimento continuo di attacco alla profondità. Selezione degli obiettivi preferenziali del modello: Avanzare sul lungo in Finalizzazione 2 Avanzare sul lungo in finalizzazione 1 ,3 Mantenere il possesso sul corto in Costruzione B e Creazione 1,2,3
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Principi Specifici del Modello
Zona del Campo Creazione Obiettivi Con palla controllata nella zona di Creazione (ovvero nella zona dove si devono creare future azioni utili per finalizzare) la squadra deve come priorità la profondità. Quindi quando la palla è controllata in zona di Creazione l’opzione principale è il passaggio filtrante per l’attaccante che si smarca in zona di finalizzazione, o per il trequartista che attacca lo spazio creato dall’attaccante centrale o con un cambio di gioco diretto o indiretto sull’attaccante esterno opposto o con uno scambio corto tra attaccante esterno di zona e trequartista o sovrapposizione del laterale di zona. Se non si è generata una chiara possibilità di avanzare, il gioco ricomincerà da Costruzione B. Principi Specifici del Modello Movimento costante alla ricerca della zona luce o perfavorire laricezione al compagno di squadra. Dominio degli smarcamenti sul corto, sul lungo e di finalizzazione. Determinazione a prevalere nelle situazioni di 1>1. Creazione di zone con superiorità numerica. Individuazione di zone con superiorità numerica. Dominio del tempo di smarcamento (timing) verso la zona cieca alle spalle della linea difensiva. Selezione degli obiettivi preferenziali del modello: Avanzare sul corto o sul lungo (passaggio nello spazio) in Finalizzazione 2 Avanzare sul corto o sul lungo in Finalizzazione 3 e Finalizzazione 1 Mantenere il possesso in Costruzione B o Costruzione A.
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Principi specifici del Modello
Zona del Campo Finalizzazione Obiettivi In questa zona del campo l’obiettivo principale è quello di creare una situazione di finalizzazione con un tiro diretto (per esempio, da parte di un buon tiratore dalla zona Finalizzazione 2) o dopo una concatenazione di movimenti. La priorità è facilitare gli smarcamenti di penetrazione in diagonale (per aumentare l’angolo del passaggio) nella zona centrale senza andare in fuorigioco e comealternativa aprire il gioco nelle zone Finalizzazione 1 e Finalizzazione 3 di prima intenzione per gli eventuali smarcamenti esterni. Normalmente le zone Finalizzazione 1,2,3 dovranno essere occupate da 5 giocatori che corrispondono al blocco avanzato per garantire la presenza di almeno 3 giocatori in area di rigore in caso di cross o di respinta del portiere. E’ importante predeterminare la modalità del cross in base a dove lo si effettua per ridurre i tempi di esecuzione (per esempio, dal vertice basso dell’area di rigore si effettua un traversone forte e rasoterra). Anche gli attacchi agli spazi per finalizzare saranno predeterminati però no chi andrà ad attaccarli. Quando la palla si trova in zona di finalizzazione, il blocco arretrato dovrà occupare la zona di Creazione per passare ad una controllo individuale nei confronti degli avversari che restano in attacco, con un giocatore libero pronto a recuperare il pallone quando viene respinto nella zona di "nessuno". Principi specifici del Modello Movimento costante alla ricerca della zona luce o per favorire la ricezione al compagno di squadra. Determinazione a finalizzare quando si ottiene vantaggio di tempo e spazio. Dominio degli smarcamenti di penetrazione e finalizzazione. Determinazione a prevalere nelle situazioni di 1>1. Creazione di zone con superiorità numerica. Individuazione di zone con superiorità numerica. Dominio del tempo di smarcamento (timing) nella possibile zona cieca e nell’area di rigore. Selezione degli obiettivi preferenziali del modello: Finalizzare Creare situazioni di finalizzazione 2 Creare situazioni di finalizzazione dalle zone Finalizzazione 1,2 Relazionarsi con il giocatore libero del blocco arretrato affinchépossa cambiare velocemente l’orientamento del gioco o per finalizzare da lontano (normalmente è centrocampista centrale con buone capacità di tiro).
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ORGANIZZAZIONE DIFENSIVA
Zona del Campo Perdita della palla nella zona Costruzione A Obiettivi Perdere palla in questa zona del campo si rivela estremamente pericoloso a causa della vicinanza alla nostra porta; per questo il giocatore più vicino alla palla (probabilmente lo stesso che ne ha perso il controllo) deve avere come unico obiettivo quello di non essere superato, temporeggiare, orientando il nuovo possessore verso la zona laterale del campo per dare il tempo ai compagni di ripiegare e proteggere la porta. A loro volta i compagni dell’opponente diretto del possessore non devono essere superati dagli attaccanti che partecipano all’azione, interponendosi tra l’avversario e la porta (marcatura a uomo). Sia i laterali che i centrocampisti devono rapidamente recuperare la posizione per occupare zone vantaggiose per l’avversario, intervenendo sulle possibili respinte. Principi Specifici del Modello Cambio rapido di ruolo attacco/difesa. Dare priorità alla protezione della porta. Dominio dell’1>1 difensivo per non essere superato e prendere tempo. Dominio delle variabili della marcatura. Dominio delle traiettorie del ripiegamento per proteggere la porta. Dominio delle traiettorie di dissuasione in situazioni di inferiorità numerica. Capacità di prevedere ed intervenire sulle eventuali respinte da parte dei giocatori più avanzati
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Zona del Campo Obiettivi PrincipiSpecifici del Modello
Perdita della palla nella zona Costruzione B Obiettivi La perdita di palla in questa zona implica, come nella zona precedente, un rapido ripiegamento di gran parte dei giocatori che precedentemente stavano partecipando all’azione d’attacco per aumentare la densità dietro la linea della palla. Il giocatore più vicino alla palla cercherà di non essere superato dal portatore di palla, orientandolo verso zone meno pericolose, il resto dei giocatori si compatteranno davantil’area di rigore con gli obiettivi di difendere la porta, impedire relazioni con gli avversari posizionati in Cotruzione A2 e Costruzione B2 e per cercare di orientare il gioco verso le zone laterali del campo per permettere una riorganizzazione del blocco difensivo. PrincipiSpecifici del Modello Cambio rapido di ruolo attacco/difesa. Dare la prioritàalla protezione della porta. Dominio dell’1>1 difensivo per non essere superato e prendere tempo. Dominio delle variabili della marcatura. Dominio delle traiettorie del ripiegamento per proteggere la porta. Dominio delle traiettorie di dissuasione in situazioni di inferiorità numerica. Capacità di prevedere ed intervenire sulle eventuali respinte da parte dei giocatori più avanzati (ali e punta). Dominio del corpo nello spazio in modo da occupare posizioni che dissuadano passaggi nel corridoio centrale e per controllare il proprio avversario diretto.
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Zona del Campo Perdita di palla nella zona di Creazione Obiettivi
Quando si perde palla in questa zona bisogna ripiegare in zona Costruzione B; per far ciò, diventa imprescindibile un cambio di ruolo attacco/difesa immediato soprattutto da parte di chi si trova vicino alla palla che deve ostacolare il possessore di palla per dare il tempo ai compagni di ripiegare. L’avversario diretto del possessore di palla non deve farsi superare, mantenendo una distanza ridotta per far si che l’avversario giochi in maniera precipitosa . I giocatori che vanno in pressione devono capire che non c’è bisogno di recuperare palla con contrasti diretti visto che, se ben fatto, il pressing provoca frequentemente errori tecnico/tattici da parte della squadra in possesso, favorendo così eventuali intercettamenti. Principi Specifici del Modello Cambio rapido di ruolo attacco/difesa. Dare priorità alla protezione della porta. Dominio dell’1>1 difensivo per non essere superato. Dominio delle variabili della marcatura. Volontà di occupare gli spazi davanti l’area di rigore. Sentimento di difendere come blocco unico.
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Zona del Campo Perdita della palla in zona Finalizzazione Obiettivi
Perdere palla in questa zona potrebbe essere rischioso, nonostante la lontananza dalla nostra porta. I giocatori del blocco avanzato porteranno il pressing nella zona della perdita se l’avversario vuole giocare sul corto; invece se giocano lungo o non dovesse riuscire il pressing faranno un rapido ripiegamento in direzione del settore centrale del campo. I centrocampisti cercheranno di recuperare la palla respinta dalla difesa avversaria. Principi Specifici del Modello Cambio rapido di ruolo attacco/difesa. Intenzione costante di evitare la relazione fra i giocatori avversari più avanzati con quelli più arretrati. Dominio delle variabili della marcatura. Interpretare quando sia opportuno fermare il gioco per evitare un contropiede in caso di palla controllata da parte della squadra avversaria. In caso di non riuscita del pressing: tutti i principi delle zone di Creazione e Costruzione.
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DIFESA ORGANIZZATA Palla in zona di Finalizzazione e Creazione
Zona del Campo Palla in zona di Finalizzazione e Creazione Obiettivi Quando la palla si trova nella zona di Finalizzazione, che corrisponde alla zona di Costruzione A per gli avversari, l’obiettivo è stringere gli spazi tra i giocatori della stessa linea e tra le linee per evitare facili relazioni tra gli avversari in zona di CostruzioneB 2 e Creazione 2 , cioè nel corridoio centrale. La squadra si disporrà con un con un solo giocatore più avanzato (l’attaccante centrale) che deve indirizzare il gioco con traiettorie di corsa dissuasorie. La squadra in difesa organizzata si manterrà tra la zona Costruzione A e Costruzione B, con distanza relativamente ridotta tra le linee (15/20 m). La squadra permetterà che l’avversario giochi liberamente nelle zone di Finalizzazione e Costruzione, con l’intenzione di forzare la costruzione del gioco avversario verso zone predeterminate (generalmente le fasce) per mezzo di condotte predefinite. Si proverà a recuperare palla nella zona D (cioè in zonaultraoffensiva) solo in caso di gravi errori tecnico/tattici di chi inizia il gioco. Se la punta centrale intuisce che ci sia la possibilità di portare pressione al possessore, tutta la squadra deve alzarsi per accompagnarlo. Come abbiamo precedentemente spiegato l’attaccante centrale è il giocatore più attivo quando la palla si trova in zona di Finalizzazione, cercando di evitare di essere superato e deve essere sempre cosciente di trovarsi quasi costantemente in inferiorità numerica. PrincipiSpecifici del Modello Sentimento di unità del blocco difensivo. Condotta dissuasoria per evitare il gioco verso il corridoio centrale e verso zone nelle quali la squadra avversaria è abituata a uscire con palla controllata. Capacità di orientarsi in base alla posizione della palla, della porta, dell’avversario e del compagno per occupare zone intermedie utili per l’intercettazione. Sentimento di collaborazione dando la priorità alla formazione di un blocco compatto, piuttosto che l’iniziativa individuale che potrebbe rompere l’unità del blocco.
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Palla in zona Costruzione B Principi Specifici del Modello
Zona del Campo Palla in zona Costruzione B Obiettivi Quando la palla si trova in zona Costruzione B, le marcature all’avversario di turno devono essere più strette visto che gli avversari si avvicinano alla nostra porta. Si inizia il pressing e si deve avere maggiore attenzione da parte della linea difensiva nel non farsi superare. In generale, nella zona Costruzione B, l’obiettivo è quello di non essere superato né dal possessore né dal suo compagno, per evitare che si generino situazioni di inferiorità numerica. Tutta la squadra deve ripiegare verso la zona della palla tranne la punta centrale ed il trequartista che resteranno in zona Creazione pronti per eventuali contropiedi. Principi Specifici del Modello Sentimento di unità del blocco difensivo. Attacco continuo al possessore di palla. Sentimento di aiuto costante. Consapevolezza che essere superato implicherebbe pericolo perla propria squadra. Volontà constante di mantenere la superiorità numerica nella zona della palla. Dominio dell’1>1 difensivo. Dominio del 2>1 difensivo. Dominio delle variabili della marcatura. Alternanza dei mezzi di difesa attiva (cambio dell’avversario, fuorigioco) con mezzi di difesa passiva (marcatura individuale, etc.) in base alla pericolosità dell’attacco.
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Palla in zona Costruzione A Principi Specifici del Modello
Zona del Campo Palla in zona Costruzione A Obiettivi Quando la palla arriva controllata in questa zona ovvero la zona di finalizzazione per la squadra avversaria, la priorità ovviamente è evitare la finalizzazione, per questo diventa importante la coordinazione e la comunicazione fra i giocatori della linea più arretrata affinché si comportino come unico blocco. Un componente della linea difensiva, con palla nel settore Costruzione A 2 (la situazione più pericolosa), deve sempre chiudere lo spazio di tiro al possessore (pressione) mentre gli altri devono chiudere le traiettorie di tiro rimaste scoperte (copertura), posizionandosi in linea tra loro, però dietro l’opponente diretto del possessore e prendendo come riferimento la propria porta. I compagni delle linee più avanzate seguiranno gli smarcamenti di penetrazione dei propri pari per evitare possibili relazioni con il possessore di palla e evitare possibili giocate sulle seconde palle (dopo eventuali respinte). Con palla in Costruzione A 1 e Costruzione A 3, è auspicabile che il possessore sia marcato da un laterale con il raddoppio dell’attaccante esterno o un centrocampista. Principi Specifici del Modello Sentimento di unità del blocco difensivo. Attacco continuo al possessore di palla. Consapevolezza che essere superato implicherebbe pericolo perla propria squadra. Volontà constante di mantenere la superiorità numerica nella zona della palla. Dominio dell’1>1 difensivo. Dominio del 2>1 difensivo. Dominio delle variabili della marcatura. Dare priorità ai mezzi di difesa passiva. Essere coscienti della posizione del proprio corpo rispetto alla propria porta (orientamento).
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CONTROPIEDE - OLEADAS Recupero della palla in zona Costruzione A
Zona del Campo Recupero della palla in zona Costruzione A Obiettivi Il recupero del possesso palla in questa zona può significare che la squadra avversaria si trovi sbilanciata in avanti, per questo occorre approfittarne rapidamente, attaccando gli spazi liberi alle spalle e/o davanti la linea difensiva avversaria. I 3 riferimenti che potrebbero risultare più utili sono: Uno dei due centrocampisti che velocemente si smarca nello spazio verso la zona Costruzione B. La punta centrale ed il trequartista che secondo le esigenze del modello resta tra costruzione B 2 e Costruzione 2. L’attaccante esterno opposto che secondo il modello si trova sulla fascia opposta alla zona della palla in Costruzione B. La possibilità di avvalersi di uno smarcamento sul corto in Costruzione B, per aiutare il nuovo possessore, sarebbe utile per la susseguente costruzione del contropiede. E’ importante inoltre, che l’ attaccante centrale e il trequartista e l’esterno opposto sappiano approfittare dello spazio e del tempo per formare la prima oleada, con l’aggiunta di altri elementi da dietro. In generale, la prima oleada ha la doppia funzione di finalizzare direttamente la giocata o di creare spazi peri compagni che giungono da dietro (seconda oleada). Se non si presenta la possibilità di finalizzare neanche per la seconda oleada occorre rallentare il gioco per assicurarsI il mantenimento del possesso con il supporto dei giocatori più arretrati (terza oleada) per trasformare il contropiede in attacco organizzato. PrincipiSpecificidel Modello Consapevolezza collettiva dei tempi ridotti per un contropiede efficace. Ricerca, creazione e attacco degli spazi liberi. Valutazione del mantenimento del possesso come priorità nell’impostare un contropiede senza assumere rischi eccessivi (passaggio all’uomo libero) fino a quando non si raggiunge la zona di finalizzazione. Dominio delle situazioni di asimmetria. Volontà di mantenere la squadra come unico blocco (seconda e terza oleada). Conoscenza delle regolarità nell’organizzazione difensiva della squadra avversaria.
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Recupero della palla in Costruzione B, Creazione e Finalizzazione
Zona del Campo Recupero della palla in Costruzione B, Creazione e Finalizzazione Obiettivi Abbiamo raggruppato nello stesso riquadro la descrizione del contropiede da tre zone differenti perchè da una parte ci sarebbero troppe variabili da considerare e da un’altra perché i comportamenti risulteranno simili. Occorre sempre sfruttare lo sbilanciamento offensivo della squadra avversaria attaccando la profondità da parte dei giocatori più vicini alla porta avversaria, che normalmente sono l’attaccante centrale e il trequartista e gli attaccanti esterni. Occorre assicurare il possesso con la conduzione verso lo spazio libero e/o con il passaggio al giocatore libero dalla marcatura. Il primo obiettivo del possesso è quello di portare palla controllata verso la zona centrale di Creazione 2 e Finalizzazione 2 per avere più opzioni di gioco. Se il possessore di palla è un giocatore della prima oleada gli altri componenti della stessa oleada devono restare in linea con la palla fino a trovare il momento opportuno per lo smarcamento di possesso e/o finalizzazione. Le zone con più probabilità di avanzare sono le più lontane in senso orizzontale da dove si è recuperato palla, per questo i giocatori devono trasmetterla rapidamente in verticale. Affinché il contropiede sia il più efficace possibile, o almeno per mantenere il possesso, diventa importante ridurre le distanze tra le oleada, non bisogna permettere che la squadra resti troppo lunga. Principi Specifici del Modello Consapevolezza collettiva dei tempi ridotti per un contropiede efficace. Ricerca, creazione e attacco degli spazi liberi. Valutazione del mantenimento del possesso come priorità nell’impostare un contropiede senza assumere rischi eccessivi (passaggio all’uomo libero) fino a quando non si raggiunge la zona di finalizzazione. Dominio delle situazioni di asimmetria. Volontà di mantenere la squadra come unico blocco (seconda e terza oleada). Conoscenza delle regolarità nell’organizzazione difensiva della squadra avversaria.
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MARCO MONTELEONE FRANCESCO QUARANTA
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