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Biodisponibilita’ Frazione di farmaco attivo che passa nel circolo sistemico dopo somministrazione orale. Espresso in termini percentuali rispetto alla.

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Presentazione sul tema: "Biodisponibilita’ Frazione di farmaco attivo che passa nel circolo sistemico dopo somministrazione orale. Espresso in termini percentuali rispetto alla."— Transcript della presentazione:

1 Biodisponibilita’ Frazione di farmaco attivo che passa nel circolo sistemico dopo somministrazione orale. Espresso in termini percentuali rispetto alla dose di farmaco somministrata, per cui varia fra 0 – 100 %. Vie endovenosa in genere garantisce 100%, altre vie hanno una biodisponibilita’ piu’ bassa, calcolata in riferimento alla via endovenosa.

2 Bioequivalenza Utilizzato per confrontare farmaci simili da parte dell’autorità regolatorie (per esempio: approvazione di farmaci generici). Le forme farmaceutiche devono avere la stessa biodisponibilità ma anche concentrazione massima (Cmax), tempo trascorso tra la somministrazione e Cmax (tmax) e AUC. Per i farmaci generici, i valori di questi parametri devono essere % rispetto a formulazioni già esistenti.

3 Somministrazione orale: formulazioni a rilascio ritardato
Capsule con formulazioni a rilascio lento o localizzato in particolari distretti dell’intestino. Mesalazina Antiinfiammatorio Compresse rivestite da strato acrilico, che si degrada a livello dell’ileo terminale, usata per trattare malattie infiammatorie croniche dell’intestino.

4 Somministrazione sublinguale
Utile quando è richiesta una risposta rapida. Trinitrato di glicerina (vasodilatatore). Buprenorfina (analgesico oppioide). Il farmaco arriva dalla circolazione orale alla vena cava superiore evitando il passaggio per il fegato.

5 Somministrazione rettale
Utile per la somministrazione in pazienti incoscienti o non collaboranti (per esempio diazepam in pazienti pediatrici). Attraverso la vena rettale superiore il farmaco arriva alla circolazione portale, attraverso le altre due a quella sistemica = circa il 30-50% del farmaco va incontro a metabolismo di primo passaggio.

6 Applicazioni a superifici epiteliali
Somministrazione cutanea In genere effetto topico. Sostanze molto lipofile possono essere somministrata attraverso la cute (forma farmaceutica = cerotti), per esempio estrogeni e testosterone, terapia ormonale sostitutiva oppure l’analgesico oppioide fentanile, per il dolore intenso intermittente. Queste preparazioni in genere sono molto costose.

7 Applicazioni a superifici epiteliali
Spray nasali Alcuni ormoni peptidici (antidiuretico, secernente la gonadotropina, calcitonina) somministrati come spray nasale. Si ritiene l’assorbimento avvenga attraverso epitelio sovrastante il tessuto linfoide nasale (permeabile). Gocce oftalmiche Assorbimento attraverso epitelio del sacco congiuntivale. Azione in genere locale (dorzolamide, inibitore anidrasi carbonica nel glaucoma).

8 Somministrazione per via inalatoria
Può essere utilizzata per effetti topici (antiasmatici / broncodilatatori): Glucocorticoidi (beclometasone) Salbutamolo Può essere utilizzata anche per avere effetti sistemici (anestetici volatili).

9 Somministrazioni per via iniettiva
Iniezione endovenosa Iniezione intramuscolare Iniezione intratecale Iniezione intravitreale

10 Fluidi corporei

11 Volume di distribuzione
(o volume apparente di distribuzione) Volume teorico necessario a contenere la quantità totale di farmaco presente nell’organismo alla stessa concentrazione di quella presente nel plasma.

12 Volume di distribuzione
Il Volume di distribuzione può essere espresso in litri, oppure anche in litri/kg di peso del soggetto.

13 Come si calcola il volume di distribuzione
Come si calcola il volume di distribuzione? Concentrazioni di farmaco dopo somministrazione endovenosa C0 è la concentrazione estrapolata che può essere utilizzata per calcolare il volume di distribuzione

14 Principali compartimenti fluidi corporei, espressi come percentuale del peso corporeo

15 Volume di distribuzione = misura l’entita’ della distribuzione del farmaco nell’organismo

16

17 Misurazione acqua corporea totale
volume di distribuzione dell’acqua corporea triziata (3H2O) pari cioè a litri per un soggetto di peso normale (circa 70 kg)

18 A cosa serve il volume di distribuzione?
Può servire a scegliere la dose per raggiungere una certa concentrazione plasmatica. Può servire a stimare la concentrazione plasmatica in caso di sovradosaggio.

19 Concentrazioni plasmatiche e finestra terapeutica


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