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DISEGNIAMO UN FUTURO… IN MOVIMENTO
… spunti e prospettive di progettazione e organizzazione didattica per l’educazione motoria e sportiva tra Scuola e Università…
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…alcune considerazioni…
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I benefici dell'attività fisica*
Muoversi quotidianamente produce effetti positivi sulla salute fisica e psichica della persona. Gli studi scientifici che ne confermano gli effetti benefici sono ormai innumerevoli e mettono in luce che l'attività fisica: migliora la tolleranza al glucosio e riduce il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2 previene l'ipercolesterolemia e l'ipertensione e riduce i livelli della pressione arteriosa e del colesterolo diminuisce il rischio di sviluppo di malattie cardiache e di diversi tumori, come quelli del colon e del seno riduce il rischio di morte prematura, in particolare quella causata da infarto e altre malattie cardiache previene e riduce l'osteoporosi e il rischio di fratture, ma anche i disturbi muscolo-scheletrici (per esempio il mal di schiena) riduce i sintomi di ansia, stress e depressione previene, specialmente tra i bambini e i giovani, i comportamenti a rischio come l'uso di tabacco, alcol, diete non sane e atteggiamenti violenti e favorisce il benessere psicologico attraverso lo sviluppo dell'autostima, dell'autonomia e facilità la gestione dell'ansia e delle situazioni stressanti produce dispendio energetico e la diminuzione del rischio di obesità * Fonte Portale Ministero della Salute
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Sovrappeso e obesità per regione, bambini 8-9 anni della 3a primaria
Sovrappeso e obesità per regione, bambini 8-9 anni della 3a primaria. Italia, 2010* * Fonte ricerca OKkio alla SALUTE, effettuata tra aprile e giugno 2010 a cura dell’Istituto Superiore di Sanità
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* Fonte Studio HBSCI Italia 2010 (Health Behaviour in School-aged Children)
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Fonte Studio HBSCI Italia 2010 (Health Behaviour in School-aged Children)
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Attività fisica e motoria. Cos’è?
«Quando si parla di attività fisica non è raro incorrere nell'errore di confonderla con lo sport.» … ma non sono la stessa cosa… * Fonte Portale Ministero della Salute
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Attività fisica e motoria. Cos’è?
L'OMS la definisce come qualsiasi movimento corporeo prodotto dai muscoli scheletrici che richiede un dispendio energetico. Per svolgere attività fisica, quindi, non è necessario trovare del tempo espressamente dedicato a questo. Si può trovare l'occasione di fare movimento in ogni momento della giornata trasformando le normali attività quotidiane, in un pretesto per fare un po' di esercizio. L'OMS la definisce come qualsiasi movimento corporeo prodotto dai muscoli scheletrici che richiede un dispendio energetico. In questa definizione rientrano quindi, non solo le attività sportive, ma anche l'attività lavorativa di coloro che svolgono un lavoro manuale e normali movimenti della vita quotidiana, come camminare, andare in bicicletta, ballare, giocare, fare giardinaggio e i lavori domestici. Per svolgere attività fisica, quindi, non è necessario trovare del tempo espressamente dedicato a questo. Si può trovare l'occasione di fare movimento in ogni momento della giornata trasformando le normali attività quotidiane, in un pretesto per fare un po' di esercizio. * Fonte Portale Ministero della Salute
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Quanto muoversi? OMS bambini e ragazzi ( anni): almeno 60 minuti al giorno di attività moderata - vigorosa, includendo almeno 3 volte alla settimana esercizi per la forza che possono consistere in giochi di movimento o attività sportive Non esiste un livello di attività fisica che sia valido per ogni persona. Né è semplice misurare la quantità di movimento svolto. Nel 2010 l'Oms ha comunque tentato di dare indicazioni chiare valide per tutti, stabilendo la quantità minima di attività fisica per tre gruppi di età: bambini e ragazzi ( anni): almeno 60 minuti al giorno di attività moderata - vigorosa, includendo almeno 3 volte alla settimana esercizi per la forza che possono consistere in giochi di movimento o attività sportive adulti ( anni): almeno 150 minuti alla settimana di attività moderata o 75 di attività vigorosa, con esercizi di rafforzamento dei maggiori gruppi muscolari da svolgere almeno 2 volte alla settimana anziani (dai 65 anni in poi): le indicazioni sono le stesse degli adulti, con l'avvertenza di svolgere anche attività orientate all'equilibrio per prevenire le cadute. Chi fosse impossibilitato a seguire in pieno le raccomandazioni, dovrebbe fare attività fisica almeno 3 volte alla settimana e adottare uno stile di vita attivo adeguato alle proprie condizioni. * Fonte Portale Ministero della Salute
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I VOLTI dell’«EDUCAZIONE FISICA» a Scuola…
Educazione e formazione fisica Educazione e formazione motoria Educazione e formazione sportiva Un primo spunto di riflessione: I differenti volti dell’educazione fisica Educazione e formazione motoria Afferisce prevalentemente a traguardi di benessere, consapevolezza di sé e degli altri, qualità della vita… Educazione e formazione fisica Educazione e formazione sportiva Afferisce prevalentemente a traguardi di cittadinanza attiva, rispetto delle regole e realizzazione personale….
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Piano Nazionale delle Politiche per l’Educazione Fisica e Sportiva
…si pone come finalità prioritaria il potenziamento dell’Educazione Fisica curricolare ed extracurricolare, per favorire lo sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano e attivo, con particolare attenzione all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport…
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… la realtà dell’educazione fisica a scuola…
2 ore alla settimana «garantite»!!?? Infrastrutture oggettivamente inadeguate o assenti Nella Scuola dell’infanzia e primaria è istituzionalmente non previsto un docente o tutor specializzato per l’educazione fisica Centralmente sono attivate linee di progetti a bando che talvolta potrebbero disorientare la progettualità PTOF
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… quindi di cosa si potrebbe «occupare» la Scuola??
È impensabile che con queste premesse e nelle 2 ore settimanali la Scuola si possa occupare efficacemente di: Educazione e formazione Fisica Educazione e formazione Motoria Educazione e formazione Sportiva Educazione Alimentare e al Benessere Dal punto di vista pedagogico e didattico il tempo è una risorsa primaria! Il rischio è che per provare a fare tutto questo nelle 2 ore settimanali non si riescano a raggiungere i risultati, in termini di livelli di apprendimento, sperati… ma essendo tutti ambiti importanti COSA TOGLIERE? È impensabile che con queste premesse e nelle 2 ore settimanali la Scuola si possa occupare efficacemente di: Educazione e formazione Fisica Educazione e formazione Motoria Educazione e formazione Sportiva Educazione Alimentare e al Benessere Dal punto di vista pedagogico e didattico il tempo è una risorsa primaria! Il rischio è che per provare a fare tutto questo nelle 2 ore settimanali non si riescano a raggiungere i risultati, in termini di livelli di apprendimento, sperati… ma essendo tutti ambiti importanti COSA TOGLIERE?
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… quindi di cosa si potrebbe «occupare» la Scuola??
… la risposta è NIENTE… Non è solamente un problema di COSA, ma principalmente di QUANDO e COME…
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…occorre un cambiamento di prospettiva…
Muoversi per giocare Giocare per muoversi Muoversi per stare bene Star bene muovendosi Muoversi per migliorare …occorre un cambiamento di prospettiva… Società e Istituzioni Famiglia Scuola Istituti e USR Gruppi sociali (Amici, ...) Ass. Sportive
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…occorre un cambiamento di prospettiva…
….Educazione Fisica a Scuola come…. Spazio per «fare movimento e sport» Spazio per «apprendere come muoversi e quale/i attività sportiva/e intraprendere per star bene»
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Come poter realizzare progetti di EF efficaci?
Chiarimento (anche normativo) del senso dell’attività fisica a scuola in forma di educazione fisica e motoria Ottimizzazione delle risorse presenti tramite il coordinamento dell’USR Organizzazione progettuale pluriennale e di continuità Didattica finalizzata all’educazione fisica e motoria Definizione e stabilizzazione della figura del Tutor di EF negli Istituti comprensivi e Circoli didattici, ferma restando la responsabilità didattica del/dei docente/i Attivazione di CSS (Centri Sportivi Scolastici) per Istituto o Circolo in collaborazione con le federazioni sportive per garantire una diffusa e seria possibilità di intraprendere attività sportive extrascuola Collegamento dei CSS con strutture sportive per effettuare un corretto orientamento sportivo
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Centri Sportivi Scolastici
SCUOLA Istituti e USR Società sportive locali Federazioni Sportive e CONI Centri di supporto alla Disabilità
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CSS Scuola Educazione Fisica e Motoria Educazione al benessere
Attività fisica Orientamento sportivo ExtraScuola Educazione e formazione sportiva Attività Sportiva amatoriale e agonistica
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… i CSS per «fare RETE»!! I soggetti Istituti scolastici USR
Università Società sportive Federazioni sportive e CONI Istituzioni locali Le figure Il Dirigente Scolastico I responsabili del Coordinamento Regionale Educazione Fisica e Sportiva / USR Il TSS I rappresentanti del CdL in SM I rappresentanti del CONI Gli ambiti Collaborazione nell’educazione fisica scolastica Partecipazione alle progettualità d’ambito Orientamento sportivo Avviamento allo sport Preparazione sportiva e alle attività sportive scolastiche
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USR/CoordinamentRegionale Educazione Fisica o e Sportiva
Istituto Scolastico CSS … … i CSS per «fare RETE»!!
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… facile a dirsi… e le risorse finanziarie?
… i Dirigenti Scolastici, ma anche i Docenti, sanno bene dal 2009 al 2016 sono stati resi disponibili oltre una ventina di bandi accessibili dalle Scuole per poter sviluppare tali prospettive… ... e lo strumento del CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO e lo spostamento organizzato delle attività sportive nell’extrascuola, mantenendo le attività motorie e di orientamento sportivo all’interno della scuola, è una possibile soluzione alla pretesa che durante le normali attività ed orari scolastici gli alunni possano riuscire a praticare seriamente attività sportive…. …una volta che è ben chiara e condivisa la strategia le risorse economico-finanziarie non sarebbero difficili da individuare… … i Dirigenti Scolastici, ma anche i Docenti, sanno bene dal 2009 al 2016 sono stati resi disponibili oltre una ventina di bandi accessibili dalle Scuole per poter sviluppare tali prospettive… ... e lo strumento del CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO e lo spostamento organizzato delle attività sportive nell’extrascuola, mantenendo le attività motorie e di orientamento sportivo all’interno della scuola, è una possibile soluzione alla pretesa che durante le normali attività ed orari scolastici gli alunni possano riuscire a praticare seriamente attività sportive….
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Esempio di come queste vengano confuse e
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Esempio di come queste vengano confuse e
Tratto da: D.M. 663 del 01/09/2016 art. 7
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… facile a dirsi… e le risorse finanziarie?
…quanto proposto è, inoltre, perfettamente in linea con quanto previsto dal progetto nazionale «Sport di Classe» che vede come promotori il MIUR e il CONI ma che, a differenza della strategia «disegniamo il futuro… in movimento» non prevede attività sportiva extrascuola ma inserita nelle ore di educazione fisica. Comunque il CSS e il TS sono entità e figure che si possono ritrovare anche in tale progetto e che permetterebbero alle scuole che svilupperanno la strategia «disegniamo il futuro… in movimento» di poter facilmente aderire a tale progetto ed accedere ai servizi e finanziamenti che questo prevede…
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… sì, va bene, ma qual è la proposta concreta?
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1) MUOVETEVI ….CON NOI Il Corso di Laurea in Scienze Motorie e Sportive dell’Università di Perugia si è attivato già da 2 anni con un primo progetto denominato «MUOVETEVI… CON NOI». Tale progetto prevede forme di tirocinio dei propri studenti con livelli di competenze adeguate presso le Scuole dell’Infanzia e Primarie dei Circoli e Istituti della provincia di Perugia in forma di affiancamento ai docenti curricolari per la progettazione e attuazione di interventi didattici di Educazione Fisica, in accordo con le Dirigenze scolastiche, con l’USR Umbria e coordinati tra loro… condividendo l’attività di studio ricerca svolta con le istituzioni scolastiche per una immediata ricaduta sul territorio…. ... e se non bastasse il tutto a costo 0 per le istituzioni scolastiche e con il supporto di alcune federazioni sportive per la fornitura di materiali per l’educazione motoria!
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1) MUOVETEVI ….CON NOI … i numeri… 1° anno: 2° anno:
Istituti Comprensivi coinvolti: 1 Classi/Sezioni coinvolte: circa 40 Alunni coinvolti: circa 800 2° anno: Istituti Comprensivi coinvolti: 4 Classi/Sezioni coinvolte: circa 120 Alunni coinvolti: circa 1700
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2) Attività di ricerca e supporto per l’orientamento allo sport
IL Corso di Laurea in Scienze Motorie e Sportive prepara studenti con competenze adeguate ricoprire il ruolo di Tutor Sportivo Scolastico, ovvero a supportare gli Istituti Comprensivi e Circoli scolastici nell’attuazione di tutte le attività didattiche di educazione fisica e di orientamento allo sport effettuate anche tramite l’ausilio di opportune tecniche e tecnologie innovative basate sui concetti di «funzionamento» previsti dall’ICF, su effettive osservazioni delle capacità ed attitudini motorie e sulle attuali evidenze neuroscientifiche.
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3) Attività di organizzazione e contatto per la creazione dei Centri Sportivi Scolastici
IL Corso di Laurea in Scienze Motorie e Sportive mette in campo, oltre che i propri studenti, anche parte del proprio corpo docente per collaborare ad iniziative legate allo sviluppo e razionalizzazione delle attività motorie e sportive nelle scuole anche con riferimento a metodologie didattiche innovative legate a nuovi modi di intendere l’Educazione Fisica.
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4) Partnership per l’accesso a risorse finanziarie tramite la presentazione di progetti locali, nazionali ed europei IL Corso di Laurea in Scienze Motorie e Sportive è da sempre aperto alla collaborazione e partecipazione a progetti locali, nazionali ed europei inerenti l’educazione fisica e sportiva; e può fungere da contatto per il reperimento di ulteriori partnership di rilievo sia d’ambito nazionale che internazionale.
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… allora DISEGNIAMO IL FUTURO… IN MOVIMENTO!!
Il futuro oggi vede i nostri figli sostanzialmente destinati ad una massiva sedentarietà e ad un avviamento allo sport prevalentemente collegato spesso a questioni di opportunità e/o accessibilità degli impianti e delle attrezzature sportive. Tali situazioni creano scarsa cultura del benessere e del movimento, nonché altissimi livelli di drop-out sportivo nelle età dai 9 ai 15 anni; età nelle quali, invece, maggiore dovrebbe essere la propensione all’attività fisica in generale e sportiva in particolare. Cambiare tali trend è diventata una missione che la Scuola, pur con le migliori pratiche didattiche possibili, non può affrontare con le 2 ore istituzionali di Educazione Fisica!!
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