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Scenari Energetici per la Regione Lazio e la Provincia di Rieti

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Presentazione sul tema: "Scenari Energetici per la Regione Lazio e la Provincia di Rieti"— Transcript della presentazione:

1 Scenari Energetici per la Regione Lazio e la Provincia di Rieti
Progetto SELVA – WP4 Lucia Paciucci CNR Istituto sull’Inquinamento Atmosferico

2 Elaborazione di scenari energetico-ambientali Definizione di scenario
Uno scenario non è una previsione, ma una rappresentazione completa e coerente di un possibile futuro date ipotesi definite e utilizzando una data metodologia un’immagine del futuro una traiettoria nello spazio degli eventi possibili ... Elemento comune delle definizioni, l’uso di criteri scientifici per l’elaborazione: la plausibilità delle ipotesi su cui si fonda la coerenza interna (coerenza dei valori assunti dalle diverse variabili) la trasparenza (ogni scenario deve essere riproducibile) CNR Istituto sull’Inquinamento Atmosferico

3 Elaborazione di scenari energetico-ambientali
Funzioni e Caratteristiche di uno scenario energetico SCOPO: Esplorare possibili traiettorie di sviluppo del sistema energetico e quindi assistere i policy makers, aiutandoli a prendere decisioni informate circa le conseguenze di lungo periodo delle loro decisioni ipotizzate. IPOTESI: L’elaborazione di scenari per la definizione di una politica energetica richiede la comprensione della natura complessa del sistema, che ha molteplici dimensioni legate tra loro da nessi di azione e controreazione. SCHEMATIZZAZIONE Lo strumento utilizzato per la definizione delle politiche energetiche dovrebbe quindi rappresentare questa complessità (pur con i limiti di ogni “rappresentazione” della realtà) CNR Istituto sull’Inquinamento Atmosferico

4 Elaborazione di scenari energetico-ambientali
Caratteristiche auspicabili per lo scenario Date queste funzioni e caratteristiche di uno scenario energetico, uno strumento appropriato per l’elaborazione di scenari dovrebbe: Utilizzare un modello matematico La metodologia utilizzata deve permettere la riproducibilità dello scenario e una valutazione quantitativa della compatibilità tra obiettivi diversi, che è il problema principale della politica energetica Essere integrato (aspetti Energetici, Economici e Ambientali) La metodologia deve tenere conto delle interrelazioni esistenti tra sistema energetico, sistema economico e ambiente, permettendo di valutare possibilità e dimensione di un disaccoppiamento tra crescita economica, domanda di energia ed emissioni Permettere di considerare l’impiego di diverse tecnologie La metodologia deve contenere un’adeguata rappresentazione dei fattori determinanti per l’evoluzione del sistema e per la sua risposta alle misure di politica energetica CNR Istituto sull’Inquinamento Atmosferico

5 Elaborazione di scenari energetico-ambientali Tipologie di Modelli
Molte tipologie di modelli, diversi per obiettivi, rappresentazione dell’economia, livello di disaggregazione, orizzonte temporale. Una delle più importanti caratteristiche è il grado di dettaglio con cui sono rappresentati beni e tecnologie Modelli Top Down Visione generale del sistema senza scendere nel dettaglio di alcuna delle sue parti. Ogni settore è rappresentato da una singola funzione di produzione, che rappresenta le possibili sostituzioni tra i principali fattori produttivi (a livello aggregato: energia, capitale, lavoro) secondo un parametro fondamentale, l’elasticità di sostituzione. Impossibile l’analisi dello sviluppo delle diverse tecnologie. Modelli Bottom Up Descrizione dettagliata del sistema: ogni tecnologia energetica importante è descritta da input, output, costi. Un settore è costituito da tecnologie unite dai loro input/output e ogni output finale è prodotto da un mix tecnologie, per cui la funzione di produzione è implicita. Impossibile cogliere gli effetti di azione e retroazione tra settore energetico e intera economia, la domanda di servizi energetici è indipendente dai prezzi. Entrambi hanno dei limiti e non soddisfano appieno le esigenze conoscitive sottolineate CNR Istituto sull’Inquinamento Atmosferico

6 TUTTE LE LORO POSSIBILI COMBINAZIONI
Elaborazione di scenari energetico-ambientali Tipologie di Scenari Molte tipologie di scenari, diversi per obiettivi, rappresentazione dell’economia, livello di disaggregazione, orizzonte temporale. Policy Targeted Nel caso in cui ci siano ad esempio piani approvati Green Oriented Politiche orientate alla salvaguardia ambientale Business as Usual Non vado ad incidere sul tessuto economico TUTTE LE LORO POSSIBILI COMBINAZIONI CNR Istituto sull’Inquinamento Atmosferico

7 Elaborazione di scenari energetico-ambientali Progetto SELVA
Modello integrato (Energia-Economia-Ambiente) Input: Dati energetici Consumi e produzione di energia, risorse ecc. TUTTI I SETTORI ECONOMICI Dati Socio-Economici Redditi, popolazione, numero di utenze, PIL, Tasso di crescita della popolazione/redditi ecc. MODELLO: Analisi della domanda, Tecnologie, Analisi perdite per trasformazione e distribuzione, Impatto dei trasporti, fattori di emissione ecc. Output: per settore economico e per tipologia di fonte Scenari Energetici Consumi e produzione di energia, risorse ecc. Scenari Ambientali Emissioni di Gas-Serra, Emissioni di inquinanti ANALISI COSTI-BENEFICI Costi considerabili: domanda, investimenti, risorse locali, combustibili, esternalità per emissione inquinanti….. CNR Istituto sull’Inquinamento Atmosferico

8 Consumi per macrosettori – Mln di kWh
CNR Istituto sull’Inquinamento Atmosferico REF: Dati TERNA

9 Consumi per il settore TERZIARIO – Mln di kWh
Servizi vendibili: Trasporti, Comunicazioni, Commercio, Alberghi Ristoranti e Bar, Credito ed assicurazioni, Altri Servizi Vendibili Servizi non vendibili: Pubblica amministrazione, Illuminazione pubblica, Altri Servizi non Vendibili CNR Istituto sull’Inquinamento Atmosferico REF: Dati TERNA

10 Consumi per il settore INDUSTRIALE – Mln di kWh
Manifatturiera di base: Siderurgica, Metalli non Ferrosi, Chimica, Materiali da costruzione, Cartaria. Manifatturiera non di base: Alimentare, Tessile abbigliamento e calzature, Meccanica, Mezzi di Trasporto, Lavorazione Plastica e Gomma, Legno e Mobilio, Altre Manifatturiere. Costruzioni Energia ed Acqua: Estrazione Combustibili, Raffinazione e Cokerie, Elettricità e Gas, Acquedotti CNR Istituto sull’Inquinamento Atmosferico REF: Dati TERNA

11 Previsione consumi di energia elettrica - LAZIO (GWh)
CNR Istituto sull’Inquinamento Atmosferico REF: Piano Energetico regionale

12 Produzione di Energia da Fonti Rinnovabili (Mtep)
CNR Istituto sull’Inquinamento Atmosferico REF: Elaborazioni ENEA

13 SITUAZIONE IMPIANTI AL 31-12-2010
SITUAZIONE IMPIANTI AL nella Regione LAZIO Produttori Autoproduttori TOT n. Impianti idroelettrici 68,00 2,00 70,00 n. Impianti termoelettrici (*) 42,00 25,00 67,00 n. Impianti eolici 7,00 - n. Impianti fotovoltaici (1) 8.571,00 SITUAZIONE IMPIANTI al in ITALIA Produttori Autoproduttori TOT n. Impianti idroelettrici 2.632 104 2.736 n. Impianti termoelettrici (*) 1.097 476 1.573 n. Impianti eolici 484 3 487 n. Impianti fotovoltaici (1) - 2) Autoproduttori di energia elettrica L'autoproduttore, secondo la definizione data all'art 2 comma 2 del Decreto Legislativo 16 marzo 1999 n. 79, è la persona fisica o giuridica che produce energia elettrica e la utilizza in misura non inferiore al 70% annuo per uso proprio ovvero per uso delle società controllate,della società controllante e delle società controllate della medesima controllante, nonché per uso dei soci delle società cooperative di produzione e distribuzione dell'energia elettrica di cui all'ari 4, numero 8, della legge 6 dicembre 1962, n.1643, degli appartenenti ai consorzi o società consortili per la produzione di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili e per gli usi di fornitura autorizzati nei siti industriali anteriormente alla data di entrata in vigore del decreto n. 79/99. In termini generali, per stabilire se al SR spetta per un certo anno la qualifica di autoproduttore si confronta l'energia prodotta dall'impianto con quella autoconsumata nello stesso periodo temporale. A titolo esemplificativo e nel caso più semplice in cui produzione e consumo avvengono nello stesso sito l'energia autoconsumata è determinata come differenza tra l'energia prodotta e l'energia immessa in rete; il GSE verifica in tal caso che il rapporto tra l'energia autoconsumata e l'energia prodotta non sia inferiore a 0,7. CNR Istituto sull’Inquinamento Atmosferico REF: TERNA

14 SITUAZIONE IMPIANTI AL 31-12-2010
CNR Istituto sull’Inquinamento Atmosferico REF: TERNA

15 Analisi Deficit/Superi di Energia
ITALIA LAZIO CNR Istituto sull’Inquinamento Atmosferico REF: TERNA

16 Impianti Installati Impianti di Riscaldamento
CNR Istituto sull’Inquinamento Atmosferico REF: Piano Energetico Provinciale

17 Grazie per l’Attenzione
Lucia Paciucci CNR-Istituto sull'Inquinamento Atmosferico UFFICIO PROGETTAZIONE Tel Cell Fax Web Area della Ricerca ROMA 1 Via Salaria, km 29,300 00015 Monterotondo, Roma CNR Istituto sull’Inquinamento Atmosferico


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