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Le opere di Gesù ci manifestano che Dio é vita
Le opere di Gesù ci manifestano che Dio é vita. Le nostre opere manifesteranno agli altri che credere in Lui é non aver paure, e che Lo si segue camminando con gioia e speranza, per la promessa di libertà e vita. Testo: Gv 6, // 18 Tempo Ordinario –B- Commenti e presentazione: Asun Gutiérrez Cabriada. Musica: Chopin. Serenata violoncello e piano.
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Quando si resero conto che né Gesù né i suoi discepoi erano lì, tornarono alle barche e si diressero a Cafarnao in cerca di Gesù. Lo trovarono sull’altra sponda e gli dissero . Maestro, qando sei venuto qui? Gesù rispose: –Voi non mi cercate per i segni che avete vixto, ma perché avete mangiato quel pane. Non cerchiamo un alimento che passa, ma quanto è permanente, quello9 che dà la vita eterna. Questo alimento ve lo darà il Figlio dell’uomo, infatti Dio, il Padre, lo ha accreditato con il suo trono. La gente continua a cercare Gesù. Qui ci sta una prima riflessione e un compito per noi: che faccio per trovare Gesù? lo cerco? e perché lo cerco? dove lo cerco? Per trovarlo devi andare “sull’altra riva”. Quando Gesù trova che lo cercano per interesse, dice loro che c’è un migliore cibo, che è loro più utile, e che dà “vita eterna”. Non si riferisce all’altra “vita”. E’ un invito a un cambio di vita, a una forma di vivere diversa dell’eistenzia precedente.
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Allora chiesero: - Che dobbiamo fare per compottarci come vuole Dio
Allora chiesero: - Che dobbiamo fare per compottarci come vuole Dio? Gesù rispose: –Dio vuole da voi che crediate in Colui che Egli ha mandato. Gesù spiega che non si tratta solo di affidarsi alle proprie forze, o alle proprie opere, che l’atteggiamento principale che si aspetta da noi è: Credere in Lui. Essere cristiani è credere in Gesù, abbandonare false sicurezze, lasciarsi formare da Lui. La fede in Gesú non ha niente a che vedere con i catechismi, le fórmule, i credo, i riti, le leggi morali... La fede è adesione personale a Gesù, al suo messaggio, al suo progetto, al suo modo di vivere. La fede in Gesù è non stancarsi; avanzare, rinnovarsi, crescere, costruire, condividere, vivere aperti al futuro. “La fede è un movimento che si impadronisce della vita dell’uomo e la trasforma in un cammino permanente” (Blank). La fede in Gesù dà significato a tutto quello che faccio, a quanto mi succede nella vita o mi serve “solo” nei momenti vuoti o difficili?
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Essi replicarono: - Quale segno dai perché ti possiamo credere?
Che azione fai? Il segno che Gesù offre è l’essenziale: una vita in cui prevalga, prima di qualunque altra cosa, la bontà, la dolcezza, il rispetto, la solidarietà, la giustizia, la compassione, l’amore. Poiché così la vita si riempie di gioia e di significato e si lotta per risolvere non solo l’ingiustizia della fame materiale, ma anche i vari problemi che fanno soffrire le persone. Che segno offro perché, vedendolo, le persone credano, abbiano vita e si sentano più felici? Qual è la mia “opera”?
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I nostri padri mangiarono la manna nel deserto, come è scritto: "Egli diede loro da mangiare del pane venuto dal cielo"». Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico che non Mosè vi ha dato il pane che viene dal cielo, ma il Padre mio vi dà il vero pane che viene dal cielo e dà la vita al mondo. Dato che parla con gli Ebrei, fa allusioni all’Antico Testamento. Il vangelo determina una diversità tra Nuovo e Antico Testamento. Quanto successo nel deserto è superato in Gesù. La Parola di Gesù è sempre novità, coerenza e forza. Provocandoli afferma che fu Dio e non Mosé a dare loro il vero pane, e corregge così precetti e dottrine della Legge e i Profeti.
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Essi quindi gli dissero: «Signore, dacci sempre di questo pane»
Essi quindi gli dissero: «Signore, dacci sempre di questo pane». Gesù disse loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete. Con frequenza non vediamo né comprendiamo o sospettiamo di possedere già quanto ci serve e andiamo cercando. Le parole e le azioni di Gesù sono speranza per tutti coloro che si sentono affamati e stanchi nel deserto della vita. Abbiamo motivo di gioia e di speranza. Abbiamo motivo di essere portatori di gioia e di speranza. Come Gesú.
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E’ veramente giusto ringraziarti, è bello cantare a te, sorgente di ogni bene.
Tu sei colui che dà vita e futuro a quanto esiste. Il pane che mangiamo è il dono di tutto il creato, è il pane del nostro pellegrinaggio, pane incompleto che tu riempi di speranza. Gesù ci ha insegnato a dare il pane all’affamato e a risveglire la fame di un’altra cosa in colui che ha pane in abbondanza. Ci ha insegnato a trasformare il “mio” nel “nostro”, a non accumulare tesori illusori, che il tarlo divora, tesori sempre strappati alla fame degli altri. Quotidianamente, dolce e con tenacia, bussa alla porta delle nostre ansie di vivere, liberaci dalla fame falsa, facci uomini essenziali come tue creature più piccole e più felici, Come i fiori, gli uccelli del cielo, il pane. Dacci Signore, il pane, la vita, la gioia, perché tu ci hai creati, per il pane, la vita e la gioia. E poi, con tutte le creature che cercano Te, che Ti amano e Ti aspettano su questa terra, Ti pregheremo con le parole e con la fede che Gesù ci ha insegnato. Abbá, Padre. Ermes Ronchi Salmo del pane
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