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Prelievo trasporto e gestione dei campioni

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Presentazione sul tema: "Prelievo trasporto e gestione dei campioni"— Transcript della presentazione:

1 Prelievo trasporto e gestione dei campioni
Processo fondamentale per l’erogazione del servizio (5.8 ISO 17025) La struttura del sistema gestione in quest’ambito può essere schematizzata come segue

2 Manuale qualità: indica la possibilità di offrire anche il servizio di prelievo dei campioni e la necessità di controllare l’idoneità dei campioni consegnati dal committente Procedura gestionale: dettaglia i principi generali dei controlli (es. la non altrabilità dei campioni) Istruzioni operative: specificano tutte le pratiche lavorative da adottare

3 Il prelievo dei campioni
Modalità differenti a seconda della tipologia di indagini da eseguire: Caratterizzazione dei rifiuti Caratterizzazioni dei reflui liquidi (acque di scarico) Caratterizzazioni ambientali (suoli e sottosuoli, acque di falda) Indagini agro alimentari

4 Per poter eseguire le operazioni di campionamento il laboratorio deve conoscere e definire con completezza i requisiti impliciti ed espliciti dei clienti, elaborando quindi un piano di campionamento

5 Esempio: il campionamento dei rifiuti
Definizione dei requisiti espliciti: Stabilire se il rifiuto è pericoloso o meno Definire le corrette modalità di smaltimento Definizione dei requisiti impliciti: Rispetto ed applicazione delle normative vigenti (DLGS 152/06, DLGS 36, Decreto 09/2006, Decreto 86) Studio del processo produttivo che ha portato alla produzione del rifiuto Applicazione di corrette modalità tecniche (UNI campionamento rifiuti)

6 UNI 10802 Definisce le corrette modalità di prelievo dei rifiuti solidi e liquidi, compresa l’attrezzatura da utilizzare Definisce sistemi statistici che consentono di ottenere la rappresentatività dei campioni prelevati

7 UNI 10802

8 UNI 10802

9 UNI 10802

10 UNI 10802 Sulla base della natura del rifiuto e dei parametri da analizzare verranno scelte le attrezzature ed i contenitori idonei per minimizzare le perdite degli analiti di interesse ed evitare le contaminazioni: tutte queste modalità vengono inserite nell’istruzione operativa di campionamento

11 UNI 10802

12 Situazione sul campo

13 Situazione sul campo Emergono chiaramente altre necessità rispetto a quelle definite in precedenza: i rifiuti vanno separati, messi in sicurezza e raggruppati in classi omogenee

14 È necessario aprire una NON CONFORMITÀ
Situazione sul campo L’istruzione operativa e la norma di riferimento non sono sufficienti per poter gestire situazioni di questo genere È necessario aprire una NON CONFORMITÀ

15 Situazione sul campo Non conformità: non sono sufficienti le modalità descritte nelle istruzioni operative e non sono correttamente definiti i requisiti in ingresso Analisi delle cause: le istruzioni di campionamento non tengono conto di situazioni reali Trattamento della NC: revisione dell’istruzione operativa

16 Situazione sul campo Il trattamento della NC consente di risolvere il problema per il prelievo dei rifiuti, ma possono esistere altre situazioni analoghe? Occorre implementare un’azione correttiva che consenta di rivalutare tutte le metodologie di prelievo

17 Applicazione del sistema qualità
Attraverso l’azione del singolo operatore (incaricato del prelievo) vengono redatte delle nuove regole di sistema che consentono di gestire meglio alcune situazioni pratiche soddisfacendo i requisiti del cliente Miglioramento continuo e costante

18 Esempio 2 Valutazione dello stato di qualità ambientale (suolo, sottosuolo, acque di falda) DLGS 152/06: fissa i criteri per la conformità delle varie matrici

19 Limiti di legge acque sotterranee

20 Limiti legge terreni

21 Campionamento Vista la necessità di eseguire determinazioni di analiti molto diversi tra loro il laboratorio deve stilare modalità di campionamento adeguate per evitare perdite e contaminazioni (vials chiuse per i solventi, flaconi di PE per i metalli, ecc)

22 campionamento Per particolari analiti possono essere richieste anche aggiunte di stabilizzanti: Manuale UNICHIM 196/2 (terreni) APAT CNR IRSA Man (acque)

23 campionamento

24 Le procedure e le istruzioni operative devono contenere le indicazioni finora espresse nelle norme citate, ma non è sufficiente: possono verificarsi situazioni analoghe a quella vista per il campionamento dei rifiuti

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27 Per essere sicuri di prelevare un campione rappresentativo occorre procedere con sistemi a bassa portata (0,4 l/min) e monitorando in continuo alcuni parametri macro indicatori (pH, Conducibilità, Potenziale REDOX, Temperatura, ecc)

28 Il pompaggio può comunque alterare gli equilibri di solubilità

29 In presenza di terreni argillosi e di falde poco produttive i metalli maggiormente presenti (Fe, Mn) potrebbero essere portati in soluzione in quantità maggiori rispetto alla normalità Occorre quindi valutare con attenzione i parametri sito specifici ed eventualmente proporre sistemi di campionamento alternativi

30 Una valutazione di Fe e Mn in condizioni di prelievo statico consente di rilevare eventuali influenze sull’equilibrio chimico da parte delle operazioni di prelievo

31 Le istruzioni di campionamento dovranno pertanto essere aggiornate e prevedere anche la possibilità di integrare e ripetere le operazioni di prelievo a seguito dei primi risultati analitici

32 Esempio 3 Campionamento di prodotti alimentari – il problema delle micotossine

33 La distribuzione dell’inquinante non può ovviamente essere uniforme

34 Le norme vigenti per il controllo delle aflatossine su prodotti alimentari stabiliscono dei criteri statistici da applicare al campionamento per ottenere un campione rappresentativo: l’analisi delle sole aflatossine non ci dice però come evolverà la situazione nel tempo

35 Determinazione di muffe e lieviti

36 Tutte le particolari situazioni che vengono rilevate nella quotidianità dell’attività lavorativa vengono gestite a sistema, diventano informazioni che consentono di migliorare il servizio e vengono distribuite a tutti gli operatori attraverso il processo di formazione, informazione ed addestramento

37 Controllo del processo di prelievo dei campioni

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40 La redazione di un verbale di prelievo così strutturato consente di valutare l’adeguatezza delle operazioni svolte, garantendo anche l’approvazione del committente Il controllo vero e proprio delle attività di prelievo viene però svolto in sede di accettazione dei campioni al loro arrivo in laboratorio

41 Il controllo deve essere eseguito almeno per:
Idoneità delle confezioni Temperatura di trasporto Univocità dell’identificazione Rispetto delle quantità minime Completezza dei dati identificativi del cliente Approvazione del cliente e congruità con eventuali offerte commerciali

42 Detti controlli vanno eseguiti anche se i campioni vengono direttamente consegnati dal committente ed in caso di difformità rispetto alle condizioni ideali gli scostamenti devono essere evidenziati anche nei Rapporti di Prova

43 Schema del sistema di gestione
Definizione requisiti Controlli in accettazione Attività di prelievo Ist. Op . Campionamento Verbale di campionamento Ist. Op. controlli + modulo temperature e quantità Accettazione campioni Fogli di lavoro contratto Manuale qualità e procedure gestionali

44 La norma ISO IEC 17025 ed i Regolamenti Accredia prevedono inoltre:
La corretta conservazione dei campioni di prova durante lo svolgimento delle analisi La definizione di una procedura per lo smaltimento dei campioni La conservazione dei documenti di registrazione correlati

45 Si stabilisce inoltre come principio fondamentale la proprietà del cliente sul campione da analizzare: occorre definire una procedura che indichi i tempi di conservazione garantiti dal laboratorio al termine delle analisi e le modalità di reinvio del campione per ulteriori controlli

46 Garantire la corretta conservazione dei campioni significa:
Eseguire i controlli in accettazione senza aprire i contenitori Tenere le aliquote in luoghi di conservazione separati Definire apposite aree in cui conservare i campioni durante la lavorazione e nel periodo di attesa per lo smaltimento Separare le aree di lavorazione (es. chimica e microbiologica) e mantenere condizioni ambientali definite e costanti Adottare un metodo di codifica univoco e tracciabile per ogni campione, garantendone ove necessario anche l’anonimato Programmare i lavori in modo tale che l’incaricato dei campionamenti non sia (se possibile) la stessa persona che esegue le analisi


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