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INTERAZIONE OSPITE-PARASSITA.

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Presentazione sul tema: "INTERAZIONE OSPITE-PARASSITA."— Transcript della presentazione:

1 INTERAZIONE OSPITE-PARASSITA

2 Heinrich Hermann Robert Koch
(11 Dic Meg. 1910), Medico e batteriologo tedesco, premio Nobel per la medicina nel 1905. Grazie alle sue ricerche microbiologiche riuscì a scoprire l'agente della tubercolosi, Il Mycobacterrium tubercolosis che fu denominato appunto bacillo di Koch.

3 POSTULATI DI KOCH stabiliscono criteri per poter legare uno specifico microrganismo ad una specifica malattia L’organismo si ritrova regolarmente nelle lesioni della malattia. L’organismo può essere isolato come singola colonia su mezzo solido L’inoculazione di tali colture causa le lesioni in un modello animale L’organismo può essere isolato da lesioni sull’animale

4 RILASCIO E TRASMISSIONE DI MICROBI
Perché la trasmissione avvenga occorre che i microbi lascino l’organismo infetto tramite: Contatto epidermide o mucosa Starnuto, tosse (aerosol) Versamento sangue Saliva Feci-urine Sangue (ospite intermedio) insetto ematofago CONTAGIOSI  MICRORGANISMI TRASMESSI DIRETTAMENTE DA PERSONA A PERSONA PER CONTATTO O AEROSOL

5 COME I MICRORGANISMI CAUSANO LE MALATTIE
3 modi: causano direttamente la morte delle cellule dell’ospite invase rilasciano endotossine o esotossine che uccidono le cellule a distanza, rilasciano enzimi che degradano i tessuti o i vasi, causano necrosi ischemiche inducono risposte nell’ospite che possono causare un danno addizionale ai tessuti dell’ospite -TOSSINA dei GRAM+ anaerobi Clostridium perfrigens, agente della GANGRENA GASSOSA. E’ una lecitinasi che distrugge la membrana plasmatica di eritrociti, leucociti, cellule endoteliali  DANNO AI TESSUTI

6 (Parham, Zanichelli)

7 (Parham, Zanichelli)

8 MECCANISMI PER CUI I MICRORGANISMI SFUGGONO ALL’AZIONE DEL SISTEMA IMMUNITARIO
Inaccessibilità alle risposte immuni Resistenza alla lisi mediata da complemento e alla fagocitosi Variazione dei tipi di Ag. Causando specifiche o non specifiche azioni immunosoppressive

9 I microrganismi che si propagano nel LUME dell’INTESTINO (coliti: Clostridium difficile, Salmonella typhy) sono inaccessibili alle difese immunitarie dell’ospite, inclusa la produzione di IgA Tenie e vermi piatti  CISTI nei tessuti dell’ospite ricoperte di una capsula fibrosa che li protegge dalle risposte immuni, dai succhi gastrici. Sporozoiti malaria (fegato), Trichinella (muscolo scheletrico), Trypanosoma cruzi (muscolo cardiaco) entrano nei vari distretti PRIMA che l’ospite possa preparare una risposta umorale. Capsula carboidratica Pneumococco (polmonite), Meningococco (meningite), fa sì che i batteri divengano più virulenti rilasciando Ag batterici e prevenendo la fagocitosi.

10 EMOAGGLUTININE  virus si attacca agli epiteli
Alcuni virus (es. virus dell’influenza), possiedono EMAGGLUTININE che si attaccano alla superficie di carboidrati delle cellule ciliari impedendo a queste di eliminare il virus. EMOAGGLUTININE  virus si attacca agli epiteli NEURAMINIDASI  virus degrada il muco degli epiteli - BATTERI: Haemophylus, Bordetella pertussis  TOSSINE CHE PARALIZZANO LE CIGLIA Mycobacterium tubercolosis  risiede negli alveoli polmonari, può vivere nei macrofagi non attivati.

11 - Ascaris  ostruzione intestino e dotti biliari
- Entamoeba histolytica  causa morte delle cellule come fanno i linfociti T citotossici, cioè producendo PERFORINE che si inseriscono nella membrana delle cellule depolarizzandole  danneggiamento mucosa intestinale - Ascaris  ostruzione intestino e dotti biliari - Diphyllobotrium  deplezione vitamina B12 - Vermi  anemia e carenza di ferro per perdita cronica di sangue dai villi intestinali - Trichinella  larve incistate nei muscoli - Echinococcus  larve incistate nel fegato o nei polmoni Una volta attraversata l’epiermide o le mucose, il microrganismo invade l’interstizio attraverso un’elevata motilità e la produzione di enzimi litici (ialuronidasi degli Streptococchi, le proteasi degli Schistosomi).

12 INFEZIONE STAFILOCOCCO LINFOADENITE REGIONALE
Ascesso localizzato o foruncolo LINFOADENITE REGIONALE Batteremia Endocardite Granulomi formazione di ascessi in siti distanti (cervello, rene, osso)

13 Alcuni GRAM - hanno una lunga catena carboidr. (Ag 0)
- Batteri Pseudomonas  secernono una tossina (leucocidina) che uccide i neutrofili - Alcuni ceppi E. coli  Ag. K che previene l’attivazione del complemento per la via alternativa Alcuni GRAM - hanno una lunga catena carboidr. (Ag 0) che attiva il complemento legando Ab dell’ospite, ma ad una tal distanza dal batterio, da non causarne la lisi mediata da complemento. Stafilococchi ricoperti da proteina A  legano la porzione Fc dell’ Ab inibendo così la fagocitosi PROTEINA A - Neisseria, Haemophylus, Streptococcus  secrezione proteasi che degradano gli Ab. - Mutazioni a carico degli Ag  virus, batteri, protozoi  eludere la risp. immunitaria

14 PROTOZOI: Pazienti AIDS  Pneumocytis carinii (simile ai funghi)
Organismi eucarioti unicellulari dotati di mobilità, di strutture particolari (es. flagelli). Trychomonas vaginalis apparato riproduttore Trypanosoma gembiense sangue Leishmania donovani sangue Giardia intestinalis intestino Entamoeba histolytica intestino Toxoplasma gondii SNC Plasmidium falciparum sangue

15 Bilayer fosfolipidico Peptidoglicano
Batteriofagi, plasmidi, trasposoni  elementi genetici mobili che possono conferire virulenza ai batteri o resistenza agli antibiotici e ADESINE ENZIMI, FATTORI CHE CONFERISCONO RESISTENZA AGLI ANTIBIOTICI. PARETE GRAM- Bilayer fosfolipidico Peptidoglicano PARETE GRAM+ Sulla pelle presenti batteri: Staphylococcus epidermidis Propionibacterium acnes Streptococcus piogenes

16 Micoplasmi, Ureoplasmi
Mycobacterium tubercolosis  capace di dividersi sia intracellularmente che extracellularmente Polmone, apparato digerente, Sist. nervoso. NECROSI CASEOSA (COAGULATIVA) TUBERCOLO (TBC) è patognomonico, componente cellulare scarsissima, pochi PMN Clamidie, Rickettsie,  classificati assieme sono: simili ai BATTERI (divisione binaria, sensibilità agli antibiotici) – diversi dai BATTERI Micoplasmi mancano di parete, Clamidie non sintetizzano ATP, non sono sensibili agli antibiotici, Rickettsie (trasmesse da insetti)  parassiti intracellulari obbligati, infettano le cell endoteliali causando emorragie, arrossamenti cutanei ma anche epatiti e danni al SNC. Micoplasmi, Ureoplasmi

17 VIRUS Parassiti intracellulari obbligati, dipendendo dal metabolismo della cellula ospite e possono replicare solo all’interno d’essa. Classificati: - acido nucleico (DNA o RNA) - forma capside (icosaedrico o cilindrico) Più di 400 specie virali che possono vivere nell’uomo, poche patogene. MALATTIE ACUTE  es. raffreddore, influenza MALATTIE CRONICHE  es. epatite LATENZA e RIATTIVAZIONE  Herpes, HIV

18 possono propagarsi da una cellula all’altra per:
- rilascio da cellule infette  effetto citopatico - fusione di cellule  es. sincizi HIV, Herpes - trasporto assonale  poliovirus CONSEGUENZE: a volte più gravi dovute ad agenti infettivi, si hanno in siti distanti da quello di ingresso del patogeno. attraverso orifizio cervice uterina attraverso sangue materno  placenta attraversata dal parassita attraverso canale del parto attraverso latte o saliva della madre INFEZIONE FETO:

19 COME I VIRUS DANNEGGIANO LE CELLULE
ENTRA NELLA CELLULA SI REPLICA A SUE SPESE VIRUS membrana Materiale genetico + enzimi di replicazione capside Ac. nucleico REPLICAZIONE Separazione porzione strutturale ENDOCITOSI e FUSIONE delle vescicole con il reticolo. LEGAME a recettori della membrana  fusione envelope. TRASLOCAZIONE diretta attraverso la membrana.

20 V. Rabbia recett. compl. Macrofagi
RECETTORI VIRALI su RECETTORI CELLULARI HIV CD4 (ant. presenti) EBV CD2 V. Rabbia recett. compl. Macrofagi Rinovirus molec. adesione ICAM mucose respiratorie gp 120

21 TROPISMO VIRALE dato da: (specie)
Recettorori di membrana cellule ospite Geni cellulari, es. pres. assenza di determinate sequenze promoter o di fattori transattivanti. RNA polimerasi  su RNA- sintetizza RNA+ (direttamente tradotto) Trascriptasi inversa  su RNA sintetizza DNA

22 COME IL VIRUS UCCIDE LA CELLULA OSPITE
Inibendo la sintesi di DNA, RNA o proteine della cellula ospite Proteine virali si inseriscono nella membrana danneggiando l’integrità o favorendo la fusione (sincizi HIV, Herpesvirus…) Proteine virali riconosciute da linfociti T citotossici  uccisione cellule infettate Cell. lisata dopo replicazione virale Danno cellule (es. EPITELIALI e IMMUNITARIE) INFEZIONI BATTERICHE SECONDARIE Causano TRASFORMAZIONI NEOPLASTICHE (es. Epatite B, Papillomavirus EBV) Causano MORTE INDIRETTA (es. poliovirus  morte neur.  morte cellule innervate

23 Clostridium perfrigens
MALATTIA BATTERE TOSSINA EFFETTI TETANO Clostridium Tetani tossina tetanica blocco neuroni inibitori e contrazione muscolare cronica (TETANO) DIFTERITE Corynebact. diptheriae Tossina difterica Inibizione sinteesi proteica, danno epiteliale e miocardite GANGRENA GASSOSA Clostridium perfrigens Tossina  clostridica Fosfolipasi che provoca morte della COLERA Vibrio cholerae Tossina colerica Attivaz. adenilato ciclasi, aumento AMPc, alteraz. epitelio intest. con perdita elettroliti (canale Cl-)

24 ANTRACE BOTULISMO PERTROSSE SCARLATTINA
MALATTIA BATTERE TOSSINA EFFETTI Complesso tossico ANTRACE Bacillus anthracis Aumento permeab. vaso, edema, emorragie e collasso circolatorio BOTULISMO Clostridium botulinum Blocco del rilascio di acetilcolina e paralisi flaccida Tossina botulinica Tossina della pertosse Citotoss. tracheale PERTROSSE Bortedella pertussis Ribosilaz. della prot.G e linfocitosi Inibiz. movimenti ciliari Perdita cell. epiteliali Tossina eritrogenica Streptolisina leucociclina SCARLATTINA Streptococcus pyogenes Vasodilatazione, eritema cutaneo Lisi dei fagociti

25 MALATTIA BATTERE TOSSINA EFFETTI
Enterotoss. dello stafilococco AVVELENAMENTO ALIMENTARE staphylococcus aureus Neuroni inetestinali (vomito), attivaz. cells tossina dello shock settico SHOCK ANAFILATTICO staphylococcus aureus Ipotensione, alteraz. cutanee


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